Calascibetta turismo, guida turistica del Comune
Calascibetta turismo, guida turistica del Comune
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
si trova sui monti Erei, sullo spartiacque fra i bacini dei fiumi Simeto e Imera, il nome CalatXibet deriva dall'arabo: il prefisso Càlat significa rocca fortificata dalla natura
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Regia Cappella Palatina e Castello Marco
Chiesa Madre di Calascibetta
dedicata a Santa Maria Maggiore. La costruzione sorge sopra i ruderi di un castello, residuato di un fortilizio arabo venuto alla luce durante i restauri recenti della chiesa, a tre navate, dedicata a S. Pietro e S. Maria Maggiore, fatta erigere nel 1340 nella parte più elevata del monte Xibet da Pietro II d’Aragona, presenta un ricco e pregiato patrimonio artistico e architettonico, l’attuale nucleo centrale, comprendente colonne in pietra locale, con basi e capitelli scolpiti con particolari tipici dell’arte catalana, ne costituiva l’antico corpo; la facciata fu ricostruita dopo il terremoto del 1693.
All’interno della Chiesa, in un armonico intreccio di pietra, marmo e stucco, è possibile ammirare un coro ligneo scolpito e un bassorilievo in marmo attribuito alla scuola del Gagini, entrambi del XVII sec., una Pala d’Altare del Gianforte del 1617, l’Assunzione di Maria Vergine, un fonte battesimale XVI sec..
Monastero dei Domenicani del 1573
la Torre Normanna, anche conosciuta come Torre campanaria di S. Pietro
La Necropoli di Realmese (IV sec. a.C.). è un sito archeologico, con delle grotte a grotticella molto particolari.
Santuario Madonna del Buon Riposo
La devozione alla Madonna del Buon Riposo si presenta a poca distanza dal Palio dei Berberi. L’intera festa è denominata Sagra del Buon Riposo.
La devozione alla Madonna del Buon Riposo prende vita alla fine del secolo scorso quando, a poca distanza dal luogo in cui si svolgeva la festa sopracitata, venne ritrovata da alcuni minatori una roccia avente le sembianze della Madre del Signore. Ci fu una discussione tra i minatori che la volevano per sé e i cittadini che desideravano, invece, trasferirla in città.
La Madonna trovata divenne incredibilmente pesante, tanto da non poter essere spostata. E fu così che venne deciso di costruire intorno ad essa un santuario, il Santuario della Madonna del Buon Riposo.
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