Ispica turismo, guida turistica del Comune
Ispica turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
Il Comune è situato su una collina "colle Calandra" ad un'altitudine di 170 m s.l.m. Ispica si chiamò Spaccaforno sino al 1935.
Ispica nel suo centro storico ricostruito dopo il terremoto del 1693, Ispica racchiude tanti tesori:le sue bellissime chiese e i palazzi. Ispica era nota nell'antichità e lo è ancora oggi, per quell'unicum della Sicilia che è la sua Cava, l'antichissimo abitato popolato per primi dai Siculi. Sorge su uno sperone di roccia a 170 metri dal livello del mare.
Ispica, l’antica Hispicaefundus, chiamata, fino al 1935, Spaccaforno, è posta su una collina leggermente in pendio, a 170 metri circa dal livello del mare da cui dista 6 km. Il suo nome si fa derivare da un flume, Hyspa; per alcuni il nome deriverebbe dal nome latino Speca (grotte); facendo riferimento a Spaccaforno il termine deriverebbe da due voci: Spacca, derivazione fonetica di Ispica, e forno, voce 1atina adoperata per significare le tombe a forma di forno che si trovano vicino all’abitato (la voce forno potrebbe derivare dal latino fundus).
Ispica si chiamò Spaccaforno sino al 1935. L'opera d'arte più bella è la Basilica di Santa Maria Maggiore, elevata a monumento nazionale, per le opere pittoriche del grande Olivio Sozzi, oltre ai dipinti di Vito D'Anna. La chiesa riporta sulla facciata lo stemma della famiglia Statella, i discendenti del re di Francia Roberto duca di Borgogna, che dal 1493 sino al XIX secolo, possedettero il feudo di Spaccaforno.