Mascalucia turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Città e Comuni in Sicilia

Benvenuti su "Città, Comuni e Paesi di Sicilia", la guida turistica per scoprire le meraviglie dell'isola più affascinante del Mediterraneo. Da monumenti storici a panorami mozzafiato, da parchi
archeologici a teatri greco-romani, lo stile barocco e tanto altro ancora: qui troverai tutto ciò che rende la Sicilia unica. Preparati a immergerti nella sua storia millenaria.
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Mascalucia turismo, guida turistica del Comune

Mascalucia turismo, guida turistica del Comune

Mascalucia turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.

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Ila metà del Trecento risalgono i documenti con la denominazione di Maniscalcia chiaro riferimento all`allevamento dei cavalli. In seguito al terremoto del 1693 furono ricostruiti gli edifici più importanti, anche se rimane una testimonianza quattrocentesca nella cliiesa di Sant”Abate dentro il cimitero. Nel territorio si custodisce la chiesetta seicentesca della Madonna Bambina legata alla leggenda dell`affresco che, trasudando lacrime, pennise alla popolazione di prevedere una devastante eruzione.
ll Santuario della Madonna della Sciara, a Mompilieri, è immerso nel tipico paesaggio et_neo coperto di distese di lava e vegetazione spontanea; la sua storia è legata al miracoloso ritrovamento di una venerata statua della Vergine SS. delle Grazie, travolta, insieme ad un antico edificio sacro esistente già nel Cinquecento, dalla terribile colata lavica del 1669.
Nascosta in un cunicolo che la proteggeva come la nicchia di una chiesa, la Madonna di Mompilieri fu portata alla luce e custodita all'intcmo del santuario, anche conosciuto con il nome di Madonna della Sciara (lava).

Chiesa di Santa Maria della Pieta'
Anche nota come Chiesa di Santa Maria in Sabato, sorge all'ingresso della cittadina al confine con Gravina, costruito nella prima metà del XVII secolo la sua struttura è molto semplice.
La chiesetta all'interno è ben decorata in oro, l'altare centrale in legno con bellissimi disegni dorati è inserito in una nicchia affrescata su tutti i lati: al centro Gesù deposto dalla Croce tra le braccia di Sua Madre, a sinistra della nicchia vi è raffigurata Sant'Agata con l'Etna sullo sfondo, a destra Santa Sofia.

Tempio di Sant'Antonio Abate
E' situato all'interno del Cimitero centrale, di stile gotico antico la cui architettura originaria risale ai primi tempi dei cristiani in Sicilia. Risalendo la sua architettura ad epoca anteriore alla venuta dei saraceni (anno 827), in origine e per lungo tempo deve essere stata sotto la giurisdizione dei Padri Benedettini; in seguito appartenne all'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, essendo unica tra le contrade etnee, fu Parrocchia dei paesi limitrofi quali San Giovanni Galermo, Gravina, Tremestieri, etc… Lo scalino in pietra lavica descritto da Paternò Castello fu rimosso negli anni sessanta durante un “barbaro” restauro.
La Chiesa primitiva stabiliva nette distinzioni tra uomini, donne e clero, nel tempio di Sant'Antonio Abate un semplice rialzo in pietra lavica serviva alla distinzione dei sessi. All'interno della chiesa, al centro della parete di fondo della tribuna s'inarca una piccola abside in cui è collocato l'altare maggiore. Il pavimento in piastrelle di terracotta di gusto tipicamente siciliano è valorizzato da lapidi in marmo bianco, ognuna con epigrafi ad alto valore morale.

Santuario della Madonna della Consolazione
Al suo interno si possono ammirare diverse opere d'arte di un certo pregio tra cui: la balaustra dell'altare maggiore con colonnine monolitiche in marmo; quattro altari a scultura ed a intarsio in marmo; il cancelletto della balaustra in legno dorato; il pulpito e l'organo sempre in legno; nella Cappella del Sacro Cuore “un ricchissimo altare della Esposizione, realizzato con molta maestria in legno dorato; un quadro sopra tavola raffigurante la “Madonna delle Grazie”, che a detta del Somma potrebbe essere stato dipinto dal celebre Pietro Novelli conosciuto come il Morrealese; una bellissima tela di Michele Rapisardi raffigurante la Madonna Addolorata; Giuseppe Consoli Guardo è l'autore del dipinto L'Estasi di Sant'Antonio.
All'esterno si può ammirare come i conci di pietra lavica, ben tagliati e squadrati, fanno da cornice alla facciata di color chiaro. Un elegante campanile cuspidato affiora al di sopra della facciata che acquista rilievo plastico e spessore prospettico dovuto alla scansione ritmica degli archetti che lo rifiniscono. La cupola cronica in cunei invetriati e policromi completa la grazia artistica dell'insieme conferendo, tra l'altro, una suggestiva nota di colore e la stessa cupola illuminata dai raggi solari acquista un aspetto misterioso.
La Chiesa Madre è stata elevata alla dignità di Santuario a S.E. Mons. Domenico Picchinenna il 15 agosto 1986.

Chiesa della SS Trinita'
Nel punto di unione tra la via Trinità e la via degli Alpini sorge maestosa la chiesa dedicata alla SS.Trinità, edificata nella seconda metà del XVII secolo è di appartenenza all'omonima Confraternita. La Chiesa è a pianta longitudinale, ad unica navata con abside semicircolare; è coperta con una volta a botte, il pavimento è in mattonelle di cemento bicrome ed in cemento decorato nel presbiterio.
Il prospetto principale è racchiuso tra due coppie di lesene, su di esse vi è un cornicione con modanature, sopra questo vi sono le tre celle campanarie ultimate da un timpano triangolare. Due portali in pietra lavica primeggiano sulla facciata principale, da uno si accede al cortile che porta alla Sacrestia ed uno alla navata principale della Chiesa, al di sopra dell'ingresso principale vi è una finestra tonda con due cornici: quella interna è in pietra lavica con modanature, quell'esterna in pietra bianca e nera alternate, la finestra è sormontata da una croce di Malta in pietra lavica. La stessa croce si può ammirare sulla pavimentazione antistante la Chiesa. All'interno bellissimo e di pregevole manifattura è il coro ligneo, da ammirare sono anche l'altare maggiore ed alcune tele.

Chiesa di San Rocco
Questa chiesa è situata a nord, domina il sito dell'antico abitato di Mascalucia, sorge lungo la via Etnea, ma il prospetto principale è sullo slargo che dà inizio a via San Rocco, mentre il lato ovest confina con il lastricato di via Etnea. Situata nell'allora estrema periferia e dedicata al Santo protettore dei malati di peste, si pensa che in quel luogo venissero portati gli “appestati”.La Chiesa è di architettura molto povera, in pietra lavica, ha due altari laterali, entrando a destra vi è la statua del Cuore di Gesù. Il pavimento in mattonelle di terracotta sistemate in maniera da far gioco simmetrico e così da abbellire i luoghi. Oggi è inaccessibile in quanto dichiarata pericolante.

Chiesa del SS Crocifisso
Un tempo dedicata ai Santi Filippo e Giacomo: ad unica navata è ubicata in contrada Porto Marretti, un tempo zona agricola oggi zona residenziale. Il suo prospetto è molto semplice, fu costruita intorno al 1600, su una pietra lavica del prospetto principale vi è scolpita la data 1619, sulla base della Croce posta sulla sommità del portale principale si legge 1759.
Vi sono tre altari, quello centrale in marmo, posizionato più alto da tre scalini, è distanziato dalla parete da un tendaggio in velluto rosso e quel minuscolo spazio è adibito a Sacrestia. L'Altare in legno situato a sinistra è molto caratteristico poiché è sovrastato da un baldacchino anch'esso di legno color azzurro con perfili dorati, che sembra proteggere un meraviglioso Crocifisso, dietro di esso un bellissimo affresco raffigurante la Madonna piangente e San Giovanni, nella parte centrale una città soprafatta dalla lava. Il pavimento è composto di mattonelle di cotto e di mattonelle di ceramica lucida.

Chiesa di San Vito Martire
Edificata lungo la via Etnea dopo il terremoto del 1693, dapprima la chiesa consisteva in un unico vano con ingresso dal Piano di San Vito (oggi piazza Umberto) ne è testimonianza il bellissimo portale di ingresso.
In seguito intorno al 1784 si diede inizio all'ampliamento della chiesetta per trasformarlo in un Tempio a tre navate. L'attuale Chiesa è di stile romanico. All'interno, in un apposito altarino corazzato, viene custodita la statua del venerato Santo Patrono San Vito con tutto il suo tesoro.
La statua dovrebbe risalire al 1600. Si può ammirare una Pala di Altare (m.1,70x2,80) “Visita di San Vito a Sant'Artemia” , databile 1857, eseguita dal famoso pittore Michele Rapisardi (1822-1886). All'interno della Chiesa si possono ammirare opere di Alessandro Vasta, di Sebastiano Conti Consoli

Chiesa di Maria SS Annunziata
Sorge nella piazza principale dell'antico comune di Massannunziata, il suo prospetto è a capanna con a sinistra la porta di accesso al salone parrocchiale e a destra la torre campanaria. Racchiuso da lesene emerge il portale in pietra lavica con timpano aperto sovrastato da una finestra rettangolare.

Santuario dell'Addolorata dei Padri Passionisti
Sorge su una collinetta che è stata definita “… ascensione dello spirito …”. La posa in opera della prima pietra della Chiesa risale al 1954; nel 1979 avvenne l'inaugurazione e nel 1988 fu elevata alla dignità di Santuario. La sua cupola è visibile da molto lontano, poiché è alta 42 metri e data la posizione collinare domina il territorio.

Santuario della Madonna di Mompileri
La lava del 1669 coprì l'antica Chiesa di Mompileri, era a forma basilicale, a tre navate, che conteneva tre statue molto venerate dedicate alla SS. Vergine delle Grazie, a Maria SS. Annunziata e all'Arcangelo Gabriele. Nel 1704 fu portata alla luce la bellissima statua in marmo della SS.Vergine delle Grazie, forse opera del Gagini (il bambino Gesù tra le mani tiene un uccellino).
Da recenti scavi si cominciano a vedere le basi dall'antica Chiesa e l'altare maggiore. L'odierno santuario sorge vicinissimo a dove è stata ritrovata la statua della Madonna, il suo prospetto è semplice, portale d'ingresso architravato in pietra bianca sormontato da una finestra litica rettangolare. Il tetto è a capanna con volte a botte, l'interno a forma longitudinale con abside, a navata unica.
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