Catania itinerari e luoghi
Catania i Comuni gli itinerari i luoghi
Cosa fare cosa vedere i luoghi più famosi, consigli per un itinerario turistico, la provincia di Catania si trova sulla costa orientale, affacciata sul mar ionio, si estende fino all'interno, ospita tre siti, più precisamente le città di Catania, Caltagirone e Militello in Val di Catania, insigniti del titolo di Patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco, insieme con il Val di Noto, oltre che il Vulcano Etna ha il medesimo titolo e per a festa di Sant'Agata, da visitare il parco dell' Etna
Catania, città antica, costruita ai piedi di un vulcano attivo che sovrasta la città. Il suo centro storico è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il simbolo della città è la Fontana dell’Elefante, al centro di piazza Duomo, opera di Giovan Battista Vaccarini.
Nel nucleo della città antica, si trova il Seminario dei Chierici, che ospita il Museo Diocesano, il Municipio e la Cattedrale di Sant’Agata, che custodisce le reliquie e il tesoro della patrona della città e il Sant’Antonio abate di Guglielmo Borremans e il Martirio di Sant’Agata di Filippo Paladini.
Palazzo Biscari, uno dei palazzi barocchi più belli, il Castello Ursino, costruito per ordine di Federico II di Svevia, oggi è del Museo Comunale.
La Chiesa della Badia di Sant’Agata e il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena dove si trovano le Biblioteche Riunite Civica e A.Ursino Recupero. Cuore verde della città Villa Bellini e l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Catania, giardino scientifico nel cuore della città, dove viene preservata la biodiversità e la cultura, fondato nel 1858, dal monaco benedettino Francesco Tornabene Roccaforte titolare della cattedra di Botanica nel 1843.
Da visitare anche il mercato del pesce, nel centro storico.
Nel sottosuolo della città è sepolta l’antica Catania, visitabile grazie a dei tour organizzati.
Qui solo alcune informazioni spunti su cosa vedere fare, le principali attrattive, troverete citati alcuni di questi luoghi, per farvi meglio comprendere che non è solo un luogo da visitare, ma che vi trovate in un paese vivo, con ristoranti, locali e voi potrete sfruttare l’occasione come base per esplorare le bellezze siciliane che sono molte.
Per affinare le vostre ricerche utilizzate pure la pagina degli itinerari divisi per argomento in alternativa il motore di ricerca interno, qui …
Spazio pubblicità
Catania itinerari e luoghi nel catanese
Cataniacapoluogo della Città Metropolitana omonima, 7 m s.m., patrono Sant’ Agata 3-5 febbraio, alle propagini meridionali dell'Etna,
la città, ricostruita nel Settecento su piano regolatore dell'architetto Giovanni Battista Vaccarini, si evidenzia per i suoi edifici barocchi, che sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO,
in occasione della Festa di Sant'Agata, patrona della città, si svolgono due solenni processioni in cui il busto in argento della santa, contenente le sacre reliquie e preziosamente addobbato, viene accompagnato da una folla di devoti, con indosso il tradizionale abito bianco, detto “sacco”, e da undici candelore che rappresentano le corporazioni di mestiere della città
Catania è la seconda città della Sicilia per grandezza e numero di abitanti. L'antica Katane, fondata fra la pianura e il mare Ionio dai coloni di Naxos.
Ricostruita quasi interamente dopo il sisma del 1693 ha assunto la tipica fisionomia barocca che contraddistingue le città della Sicilia orientale.
Catania è la seconda città della Sicilia per grandezza e numero di abitanti. L'antica Katane, fondata fra la pianura e il mare Ionio dai coloni di Naxos, è diventata la più dinamica fra le città siciliane. È sede della più antica Università dell'Isola. La presenza dell'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, ha connotato la sua storia di eruzioni e terremoti.
Ricostruita quasi interamente dopo il sisma del 1693 ha assunto la tipica fisionomia barocca che contraddistingue le città della Sicilia orientale. Lo schema cittadino settecentesco, di grande modernità e libertà compositiva, contempla l'uso della pietra lavica per le sue costruzioni che insieme al candore di stucchi e marmi definisce l'unicità architettonica del tessuto urbano.
Piazza Duomo - via Garibaldi - Castello Ursino - la Pescheria, Catania
Piazza Duomo è il nucleo più antico della città. Qui si ammirano la fontana dell'Elefante, la Cattedrale barocca dal nucleo normanno, il Seminario dei Chierici, il Palazzo Municipale o degli Elefanti, la fontana dell'Amenano e porta Uzeda. Si prosegue per via Garibaldi con i suoi palazzi Pardo, Marletta, l'intervallo di piazza Mazzini, Asmundo di Gisira, la casa di Giovanni Verga in via Sant'Anna, e le chiese della Madonna dell'Aiuto e Santa Chiara in via San Giovanni. Nelle vicinanze sono il federiciano Castello Ursino, Museo Civico, la chiesa di Santa Maria dell'Indirizzo, le Terme dell'Indirizzo ed il mercato della Pescheria.
Piazza Duomo - Teatro Massimo - palazzo Biscari, Catania
Percorrendo via Vittorio Emanuele verso il mare si osserva, a sinistra, la chiesa di Sant'Agata alla Badia. Proseguendo per piazza Scammacca si giunge al Teatro Massimo "Vincenzo Bellini" e ritornando per via Landolina s'arriva a palazzo Biscari, sede dell'omonimo museo ed alla chiesa di San Placido. Nelle vicinanze è la villa Pacini, giardino pubblico sotto le arcate della marina. Riprendendo via Vittorio Emanuele si osservano palazzo Valle, Collegio dei Nobili e palazzo Guttadauro di Reburdone. Da qui è possibile visitare i vicoli della Civita, popolare quartiere, dove è la casa del Vaccarini in via San Francesco di Paola.
Piazza Duomo - via Etnea - piazza Stesicoro - via Crociferi - piazza Dante, Catania
Salendo per via Etnea s'incontra piazza Università, con i palazzi dell'Università, di Sangiuliano e Gioeni e subito dopo la chiesa della Collegiata. Inoltrandosi nelle via limitrofe si osservano la chiesa
dell'Ogninella e la chiesa dei Frari sino ad arrivare a piazza Manganelli dove sono visibili l'omonimo palazzo, il retro di palazzo Carcaci e la chiesetta di San Michele. Ritornando ai Quattro Canti si risale via Etnea sino a piazza Stesicoro con il monumento a Bellini, palazzo Paternò del Toscano, i resti dell'Anfiteatro romano con lo sfondo della chiesa di San Biagio o Sant'Agata alla Fornace. Si prosegue per la salita San Camillo sino a Sant'Agata al Carcere. Si ritorna per via Manzoni e via Penninello con il palazzo della Prefettura, da qui una scalinata conduce a via Crociferi, strada barocca che dalla salita di via Sangiulano conduce a via Vittorio Emanuele sino al monumento a Dusmet. La via Crociferi è sede di fastose chiese quali la Badia grande, San Benedetto, San Francesco
Borgia, San Giuliano, il Collegio gesuitico, il convento dei Crociferi, e costituisce l'ambiente urbano più rappresentativo della magniloquenza architettonica della città settecentesca. Superato l'ex Collegio dei Gesuiti e l'arco di San Benedetto s'intravede sulla destra il Teatro greco-romano e l'Odeon e poco più avanti il complesso termale in via della Rotonda. Proseguendo per via Teatro greco si arriva a piazza Dante ed al complesso dei Benedettini di San Nicolò l'Arena, oggi facoltà di Lettere, con l'annessa chiesa di San Nicolò.
Piazza Stesicoro - Villa Bellini - via XX Settembre - la Fiera, Catania
Da piazza Stesicoro su per la salita San Camillo dove si osserva palazzo Borsa e, più avanti, San Domenico fuori le mura. Riscendendo si prosegue per via Sant'Euplio con le omonime catacombe; da qui sino a Piazza Roma dove si entra nella Villa Bellini, Giardino pubblico della città. Si esce dal giardino in via Etnea e, subito a destra si nota il palazzo delle Poste. Si risale per via Etnea sino a viale XX Settembre e lo si percorre sino a piazza Verga, con il Tribunale e la fontana dei Malavoglia; si svolta per via Ventimiglia e si percorre via Umberto sino alla Fiera, vasto mercato popolare a ridosso della chiesa del Carmine.
I Viali - piazza Europa - Ognina, Catania
Per viale XX Settembre verso il mare tra gli edifici otto-novecenteschi, si giunge in corso Italia. Rilevanti villa Miranda, il palazzo delle Scienze, villa Manganelli. In piazza San Francesco d'Assisi è il Museo Emilio Greco. In fondo piazza Europa è il belvedere sulla scogliera lavica, da dove inizia il Lungomare sino al borgo di Ognina.
Il castello Ursino di Catania fu costruito da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Il maniero ebbe una certa visibilità nel corso dei Vespri siciliani, come sede del parlamento e, in seguito, residenza dei Sovrani di Sicilia della dinastia aragonese fra cui Federico III. Oggi è sede del Museo civico della città etnea, formato principalmente dalle raccolte Biscari e dei Benedettini. https://museocivicocastelloursino.comune.catania.it/
La festa di Sant'Agata, patrona di Catania, è una festa patronale tra le più belle al mondo, dal 3 al 5 febbraio tre giorni di culto, devozione, folclore, tradizioni. Nei giorni della festa la tradizionale Fiera di S. Agata.
Il 4 febbraio è il giorno più emozionante, perché segna il primo incontro della città con la santa Patrona.
Sul fercolo del 5 febbraio, i garofani rossi del giorno precedente (simboleggianti il martirio), vengono sostituiti da quelli bianchi (che rappresentano la purezza). Nella tarda mattinata, in cattedrale viene celebrato il pontificale. AI tramonto ha inizio la seconda parte della processione che si snoda per le vie del centro di Catania, attraversando anche il Borgo, il quartiere che accolse i profughi da Misterbianco dopo l’eruzione del 1669. La festa di sant’Agata è inscindibile dalla tradizionale sfilata delle candelore, enormi ceri rivestiti con decorazioni artigianali, puttini in legno dorato, santi e scene del martirio, fiori e bandiere. Le candelore precedono il fercolo in processione, perché un tempo, quando mancava l’illuminazione elettrica, avevano la funzione di illuminare il passo ai partecipanti alla processione. Sono portate a spalla da un numero di portatori che, a seconda del peso del cero, può variare da 4 a 12 uomini.
I luoghi di Culto di Sant'Agata
La Cattedrale di Sant'Agata - Busto reliquiario di Sant'Agata di Giovanni di Bartolo (1373, sacello della cappella di Sant'Agata) - Scrigno delle reliquie di Sant'Agata, fine XV secolo/XVI secolo con rifacimenti del XVIII (sacello della cappella di Sant'Agata).
Sant'Agata al Carcere - Chiesa che è stata costruita davanti al carcere dove la santa patrona della città, S. Agata fu rinchiusa durante il processo, portata dopo il martirio, guarita dall'apostolo Pietro e dove esalò l'ultimo respiro il 5 febbraio 251 d.C. - All'esterno del carcere, a sinistra dell'attuale porta di accesso, un concio di pietra lavica conserva, secondo la tradizione, le orme impresse di S. Agata.
Chiesa Sant'Agata la Vetere - Sarcofago dove è sepolto il corpo della giovane martire. https://www.festadisantagata.it/
Ursino Buskers Festival internazionale di arti di strada della città di Catania. Come ogni anno, nel mese di settembre, le vie e le piazze intorno al Castello Ursino https://www.facebook.com/ursinobuskers
BeerCatania “Pub Edition”, Festival delle Birre Artigianali e delle eccellenze del territorio a novembre a Catania. Appuntamento con la migliore selezione di birrifici artigianali e local food. https://www.facebook.com/BeerCatania/
Catania Vinile - Fiera del Disco a Catania 16-17 dicembre 2024 – Centro commerciale Centro Sicilia SP54 Misterbianco. https://www.ernyaldisko.com/
Il Bureau del Turismo:
Via Vittorio Emanuele II, 172 - 95131 Catania
Orario di apertura: da Lunedì a Sabato 8.00 - 19.00;
Domenica 8.30 - 13.30
Numero Verde gratuito 800 841 042
Tel.: +39 095 742 55 73
Email: bureau.turismo@comune.catania.it
Adrano, itinerari nel catanese
Adrano comune della Città Metropolitana di Catania, 560 m s.m., patrono San Nicolò Politi 3 agosto
Adrano da non perdere il castello ed il monastero di Santa Lucia, il castello edificato nel XI secolo su fortificazioni preesistenti di epoca greca e romana. Alto circa 33 metri, è circondato da una cinta bastionata con torrioni angolari. I saloni furono riadattati in celle quando fu trasformato in carcere. Visitiamo il museo archeologico, la biblioteca e le interessanti collezioni storico-artistiche.
La Chiesa Madre di Adrano, dedicata a Maria Santissima Assunta, è stata edificata in epoca normanna, anche se oggi si presenta con una facciata in stile tardo barocco, e si trova in posizione adiacente alla torre di difesa nell’attuale Piazza Umberto.
Nella maestosa facciata, divisa in tre zone da paraste in pietra, il portale centrale è affiancato da coppie di colonne che sorreggono
un timpano barocco contenente la statua marmorea della Vergine Assunta, alla quale la Chiesa è dedicata.
La Chiesa e il Monastero di Santa Lucia di Adrano costituiscono il più importante complesso architettonico della città.
La fondazione del Monastero benedettino si deve alla contessa Adelasia, nipote di Ruggero, la quale ebbe in dote la Contea di Adernò.
A quel tempo il monastero era ubicato fuori le mura cittadine, vicino la chiesa della Madonna della Consolazione,
la chiesa e l'annesso monastero dedicati a santa Lucia furono eretti nel 1596.
La chiesa presenta la facciata, in pietra lavica, suddivisa in tre ordini ed ai lati si ergono due campanili alle cui estremità sono poste
rispettivamente due cupole quadrangolari. Al centro del primo ordine è inserito il portale d'ingresso, realizzato con una coppia di
colonne binate poste su di un piedistallo, sormontate da un timpano spezzato su cui siedono due angeli. Nella parte centrale del
secondo ordine, è posto un finestrone sormontato da un timpano; ai due lati si rivelano due finestre realizzate in pietra bianca. Il
terzo ordine è costituito da due campanili collegati da una balconata, divisa in tre campi da sei paraste.
L’interno presenta un'unica navata a forma ellittica
Il rifugio Giovannino Sapienza è un ex rifugio alpino situato a quota 1.910 metri s.l.m. sul versante meridionale dell'Etna, nel territorio del comune di Nicolosi (CT). Costituisce di fatto la base della stazione sciistica di Etna Sud, posto al termine della strada che risale il versante sud-est dell'Etna dal catanese con gli impianti di risalita che dipartono al suo fianco con la Funivia dell'Etna.
Nei dintorni il “Ponte dei Saraceni”, di origine romana ma rifatto nel sec. XIV, e il settecentesco Ponte-Acquedotto di Biscari, con trentuno altissimi archi.
Il Castello Solicchiata, sito nell’omonima contrada a pochi chilometri da Adrano, rappresenta il primo taglio bordolese d’Italia
vinificato col metodo francese. Di proprietà di Felice Spitaleri di Muglia, Marchese di Sant’Elia e Barone di Solicchiata, fu edificato
intorno al 1855. Il Barone Spitaleri volle costruire nella contrada un edificio rurale sull’Etna.
Il Castello divenne la più importante industria per la produzione di vino, il cosiddetto Vino Solicchiata.
La bellezza del castello risiede nella sua composizione. Un maniero costruito interamente in pietra lavica, https://www.castellosolicchiata.it/
Biancavilla, itinerari e luoghi Catania
Biancavilla comune della Città Metropolitana di Catania, 515 m s.m., patrono San Placido 5 ottobre
Situata alle pendici sudoccidentali dell'Etna, nel cui parco regionale è compresa.
Chiesa del Rosario, con ricca facciata, collocata nella centrale Piazza Roma, insieme alla basilica e agli edifici civili, costituisce il centro monumentale della città, edificata intorno al 1660 ed originariamente dedicata a San Rocco. La facciata in pietra calcarea a conci scolpita, opera dell’architetto milanese Carlo Sada, risale all'inizio del XX secolo. Essa presenta due coppie di monumentali semicolonne, che coronano il portale d'ingresso, su cui poggia l’architrave. Il portone d’ingresso è sovrastato da un arco dove risalta il bassorilievo di un cherubino. Sopra l'architrave è posto
il timpano archivoltato spezzato dal campanile, dove si trova la statua della Madonna del Rosario. Ai lati del timpano poggiano due angeli in preghiera. L'interno della chiesa, ad unica navata, è in stile barocco settecentesco e presenta grandi colonne corinzie adornate da stucchi rappresentanti foglie d'acanto.
chiesa madre, settecentesca, con facciata e campanile di fine Ottocento, realizzati da Carlo Sada: conserva le immagini della Madonna dell’Elemosina, bizantina, e di San Zenone,
Si ritiene che la costruzione della chiesa risalga alla fine del Quattrocento, subito dopo la fondazione della città avvenuta nel 1488. La facciata venne invece ultimata solo alla fine dell'Ottocento.
La facciata, che affianca forme classiche e neobarocche, è uno degli esempi più rappresentativi dello stile eclettico siciliano. Di grande fascino è l'ottocentesco monumentale campanile, opera del milanese Carlo Sada, che con i suoi 50 m di altezza, è la più alta torre campanaria della provincia di Catania. L'interno della basilica, a croce latina, è suddiviso in tre navate ornate da stucchi dorati della fine del '700. Lungo le navate pendono i lampadari in vetro di Murano offerti come ex voto alla Madonna dell'Elemosina nella metà del XIX secolo.
La Chiesa di Santa Maria Annunziata a Biancavilla sorge nel quartiere storico più antico della città dopo quello della chiesa matrice. Fu edificata nei primi anni del Seicento, la facciata in stile barocco è stata realizzata nel 1907 quando, su disegno di Carlo Sada, fu addossato all'antica facciata l'attuale prospetto. L'interno, suddiviso in tre navate,
Palazzo Bruno, elegante edificio ottocentesco di via Vittorio Emanuele, casa natale del poeta Antonio Bruno.
Palazzo Portale-Cantarella, fine XIX - inizi XX secolo, piazza Roma. Sul retro del palazzo, si trova un orto botanico, creato a partire dal 1825 dal naturalista e cultore di antichità Salvatore Portal, da cui deriva il nome del quartiere Supra l’Ortu, sito a nord di piazza Roma.
Una colonia albanese che vi si insedio' verso il 1480 e prospero' fino ai nostri giorni, integrandosi perfettamente con le popolazioni limitrofe. Soltanto alcuni cognomi denunciano ormai la lontana origine balcanica.
Paternò, itinerari e luoghi nel catanese
Paternò comune della Cottà Metropolitana di Catania, 225 m s.m., patrono Santa Barbara 4 dicembre.
Cittadina situata sulle pendici sudoccidentali dell'Etna.
Nel borgo più antico, la chiesa madre di Santa Maria dell'Alto, ricostruita nel 1342 su un'originaria struttura normanna, che conserva un maestoso crocifisso ligneo (sec. XVI-XVII), la Scalinata della Matrice di Paternò è una scalinata settecentesca che collega la parte bassa a quella alta della città. Rappresenta
la principale porta d'accesso pedonale alla chiesa di Santa Maria dell'Alto, situata nella Collina storica della città.
la chiesa del convento di San Francesco (1346), con abside in stile gotico francese;
la chiesa di Cristo al Monte, del sec. XVI, ma con interno settecentesco in stile barocco,
Da visitare la sommita' della collina sulla quale sorge il Castello, dal quale si gode uno straordinario panorama.
Il castello normanno (costruito nel 1073, ma riedificato nel Trecento), ben conservato, dalla massiccia struttura alleggerita dalle grandissime bifore al primo e al secondo piano.
Più in basso è la chiesa di Santa Maria della Valle di Giosafat, con un bel portale gotico e un soffitto cinquecentesco.
Nella parte bassa della cittadina sorge la chiesa dell'Annunziata, eretta a partire dal 1592, con un'enorme cupola e un elegante interno ellittico; conserva pregevoli dipinti cinque-secenteschi.
Fiera di Settembre a settembre, all' interno del Giardino Moncada (villa comunale). La manifestazione, che si inserisce fra i maggiori eventi della città di Paternò, https://www.facebook.com/fieradisettembrepaternoct/
Motta Sant' Anastasia, itinerari nel catanese
Mòtta Sant'Anastasìa comune in provincia di Catania, 275 m s.m., patrono Sant’ Anastasia 22-25 agosto.
Situato sul versante meridionale dell'Etna, il borgo si sviluppò intorno a un castello ricostruito da Ruggero il Normanno e da lui donato ai vescovi di Catania.
Di grande interesse è il castello normanno (sec. XI), a pianta rettangolare, con muraglie merlate aperte da monofore.
L'imponente chiesa madre, del sec. XII, si presenta nei rifacimenti dei sec. XVIII e XIX, con due caratteristiche cupole e una cappella laterale semicircolare.
Al Medioevo riporta la tradizione degli sbandieratori vestiti con i costumi e le insegne dei tre rioni in cui si divide la cittadinanza.
Feste Medievali Casa Normanna ad agosto. Durante la manifestazione il borgo si trasforma, nelle strade e nelle piazze e torna a rivivere l’atmosfera del passato. La manifestazione organizzata dall'associazione Casa Normanna del Rione Vecchia Matrice, si svolge ai piedi del Castello Normanno https://www.facebook.com/rionepanzera https://www.facebook.com/festemedievalicasanormanna
Il cimitero militare germanico è situato a Motta Sant'Anastasia, in provincia di Catania. Tra gli altri, vi è sepolto Luz Long, campione di atletica, medaglia d'argento in salto in lungo alle olimpiadi di Berlino nel 1936
Bronte e l'itinerario nel catanese
Brónte comune della Città Metropolitana di Catania, 760 m s.m., patrono San Biagio 3 febbraio, situata alla sinistra del fiume Simeto, sulle pendici occidentali dell'Etna, nel cui parco regionale è compresa.
Bronte si estende alle pendici occidentali dell'Etna, è un comune del Parco dell'Etna e del Parco dei Nebrodi, è la città del pistacchio,
La chiesa matrice della Trinità fu formata nel sec. XVI con l'unione di due chiese contigue; conserva elementi romanici, un piccolo portale ogivale e un crocifisso ligneo del 1505;
la chiesa dell'Annunziata (1535) custodisce pregevoli opere d'arte tra cui un gruppo marmoreo policromo dell'Annunciazione, forse di Antonello Gagini;
la chiesa di San Giovanni (1580) ha un pittoresco, massiccio campanile secentesco.
Il collegio Capizzi (1774) possiede una bella facciata rococò. https://www.realcollegiocapizzi.it/
L'abbazia di Santa Maria di Maniace, chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson e Ducea di Maniace, donata da Ferdinando I a Nelson (1799) e trasformata in sontuosa residenza dai discendenti dell'ammiraglio, che vi abitarono fino al 1981, Al suo interno, oltre al settecentesco palazzo della famiglia, si trova l'abbazia di Maniace che sorge sul luogo dove il generale greco Giorgio Maniace, a capo di truppe bizantine e normanne, sconfisse i saraceni nel 1040. La chiesa, secondo i documenti, venne fondata nel 1174 da Margherita di Blois, moglie di Guglielmo I, e successivamente annessa, insieme con le sue dipendenze territoriali, al monastero benedettino di S. Filippo di Fragalà; interessante esempio di architettura tardo-normanna, ha un bel portale ogivale con capitelli figurati e conserva, nell'interno a navata unica, il soffitto ligneo originale, un polittico di scuola siciliana del XIII secolo raffigurante la Madonna in trono con i Ss. Biagio, Antonio Abate e Lucia e una tavola bizantineggiante di una Madonna col Bambino, che si narra sia stata portata da Giorgio Maniace direttamente dalla Grecia. Il sontuoso palazzo è ora un museo.
Il Venerdì Santo si svolge una processione durante la quale grandi statue sacre vengono portate presso tutte le chiese della città.
le Forre laviche del Simeto sono gole, con pareti di altezza variabile tra i 5 e i 15 metri, scavate dal fiume Simeto nel basalto formatosi in seguito a colate laviche provenienti dall'Etna.
Sagra del Pistacchio ad ottobre, a Bronte, la tradizionale manifestazione dedicata all'oro verde DOP del comune etneo: il pistacchio, il suo gioiello gastronomico. Durante la manifestazione saranno organizzate visite guidate del centro storico di Bronte, mostre, convegni, spettacoli https://www.facebook.com/expo.pistacchio.bronte.dop
Maniace le attrazioni da non perdere, i monumenti
Non e' un centro abitato omogeneo, nel suo territorio una perla architettonica, rappresentata dall'Abbazia di Maniace, fondata dall'omonimo generale bizantino nel 1040, lungo il fiume dove egli aveva sconfitto in battaglia i Saraceni, da cui il nome del fiume, e poi rifondata dalla regina Margherita di Navarra nel 1173. Nel 1799 l'Abbazia fu donata dal re Ferdinando di Borbone all'ammiraglio Orazio Nelson, per riconoscenza, e prese il nome di castello. Oggi e' di proprieta' comunale.
Maletto, e l'itinerario nel catanese
Malétto comune della Città Metropolitana di Catania, 960 m s.m., patrono Sant’ Antonio da Padova seconda domenica di settembre
La chiesa madre di Sant'Antonio da Padova, riedificata nel 1877, conserva il campanile rinascimentale a cupola;
la chiesa cinquecentesca di San Michele
palazzo baronale degli Spadafora
Notevoli la fontana dello "sghiccio" fontana settecentesca in pietra lavica.
Sagra della Fragola a luglio Maletto. Degustazioni di dolci e prodotti tipici a base di fragole. Ogni anno, nel mese di giugno, Maletto diventa la città delle fragole, https://www.facebook.com/sagradellafragolacittadimaletto/
Randazzo, itinerari e luoghi nel catanese
Randazzo comune della Città Metropolitana di Catania, 765 m s.m., patrono Maria Santissima Assunta 15 agosto, il suo territorio al Parco Regionale dell’Etna, a quello dei Nebrodi ed al Parco Fluviale dell’Alcantara.
La cattedrale di Santa Maria, che conserva dell'originaria costruzione normanno-sveva (1217-39) le absidi e i muri laterali, ha in stile catalano i portali e le finestre laterali a baldacchino (sec. XV); la facciata e il campanile sono del 1852-63; all'interno si custodiscono numerose opere d'arte tra cui un Crocifisso di fra' Umile da Petralia, tele secentesche e diversi dipinti ottocenteschi di Giuseppe Velasquez.
La chiesa di San Nicolò, restaurata dopo i bombardamenti del 1943, è il rifacimento (sec. XVI-XVII) di un edificio trecentesco di cui conserva la parte absidale; all'interno si possono vedere rilievi scultorei di Giacomo e Antonello Gagini (tra cui le Scene della Passione, 1535) e una bella tavola quattrocentesca (Deposizione).
Lo splendido campanile costruito a strisce alterne di lava e calcare (sec. XIV) caratterizza la chiesa di San Martino, nella quale si conservano una vasca battesimale marmorea del 1447, una Vergine della Misericordia della scuola dei Gagini e un tabernacolo in marmo del sec. XV.
La Chiesa di San Martino di Randazzo la struttura originaria, che consiste nella sola navata centrale, risale al V secolo. Nel XII secolo, la chiesa fu poi ampliata con due ulteriori navate, mentre una quarta fu aggiunta nel corso del 1600. Attualmente, la chiesa di san Martino mostra prevalentemente uno stile barocco.
Sulla sua elegante facciata, formata in gran parte da blocchi di pietra lavica, spicca la presenza di 12 miniature in arenaria che rappresentano santi e martiri. E’ evidente la sua somiglianza con la Chiesa di San Nicola opera dell’architetto Andrea Calamech, alla quale presumibilmente l’artista ignoto di questa chiesa si è ispirato.
Alto ben 41 metri, il campanile della chiesa di San Martino è considerato dagli esperti tra i più belli della Sicilia. Il campanile, posto alla sinistra della chiesa, presenta una perfetta combinazione degli stili arabo-normanno e gotico. E’ suddiviso in quattro piani: il primo, il più antico che risale alla prima metà del XII secolo, presenta feritoie e monofore a sesto acuto; il secondo, con l’orologio, Fonte Battesimale, l’Acquasantiera a forma di calice di giglio, la statua della Madonna della Misericordia di scuola gaginesca del secolo XVI e la statua della Madonna delle Grazie di Vincenzo Gagini del secolo XVI. E’ inoltre presente un polittico di Antonello di Saliba del XV secolo, allievo di Antonello da Messina, con la Madonna tra Santa Maddalena e Santa Marta.
Il Palazzo Finocchiaro (1509) rappresenta un singolare esempio di transizione stilistica dal gotico al Rinascimento.
Nel Museo archeologico, situato nel palazzo Vagliasindi, sono esposti i reperti della necropoli greca di Sant'Anastasia (sec. V-II a. C.).
Il Museo della Musica e della Liuteria di Randazzo ha sede un antico edifico del XIII secolo, https://www.secolibui.com/
Ai margini della piazza di San Nicolò è possibile passeggiare in una delle più suggestive vie del paese: la Via degli Archi.
Presso il palazzo comunale, ex convento dei frati minori, divenne tale dopo il 1866. Particolare attenzione merita il chiostro interno con una cisterna al centro della corte e la sequela di archi che abbraccia il tutto. Proprio davanti all’ingresso del Palazzo potete ammirare il gruppo bronzeo Pace, Amore e Libertà, opera di uno scultore randazzese.
Festa Medievale nel centro storico di Randazzo a luglio, rievocazione storica della permanenza di Bianca di Navarra.
La manifestazione è organizzata dall'Associazione Sicularagonensia, una tra le realtà più interessanti nel panorama delle rievocazioni storiche della Sicilia.
Il programma prevede uno spettacolare corteo storico oltre a rappresentazioni teatrali, musiche, esibizioni di danze medievali, animazione giullaresca (giocoleria, trampoleria, acrobatica, giochi di fuoco) e gruppi di sbandieratori e di tamburi. Non può mancare l'apertura delle "taverne" che propongono squisite cene medievali. https://www.facebook.com/sicularagonensia
Belpasso le attrazioni da non perdere, i monumenti
Belpasso comune della Città Metropolitana di Catania, 551 m s.m., patrono Santa Lucia 13 dicembre
situata sul versante meridionale dell'Etna, nel cui parco regionale è compresa,
Belpasso, è anche la Città delle 100 Sculture, un Museo a cielo aperto con opere d’arte in pietra lavica nelle strade e nelle piazze, passeggiare per le vie di Belpasso vuol dire trovarsi in un gigantesco museo a cielo aperto, con decine di sculture in pietra lavica realizzate da artisti di fama internazionale, da giovani artisti emergenti e da maestri che hanno fatto la storia dell'artigianato locale. Le opere d’arte sono collocate lungo la maestosa strada principale, la Via Roma. https://www.belpasso100sculture.it/
Presenta una struttura urbana a scacchiera e numerosi edifici barocchi, alcuni con la facciata interamente in pietra lavica, lungo la via principale, i palazzi Bufali, Lombardi-Spina e Scrofani.
La fondazione, nel XII secolo, di un Monastero benedettino, intitolato a S. Nicolo' la Rena, fu il germe per la nascita di Nicolosi, che rimase, fino alla fine dell'Ottocento, un piccolo villaggio di montanari. Patria dei fratelli Gemmellaro, conserva lungo la omonima via, la suggestiva chiesetta delle Anime del Purgatorio.
Il più grande della Sicilia, parco acquatico Etnaland. Il parco acquatico è attivo e molto frequentato. https://www.etnaland.eu/
Festa del "Patrocinio di S.Lucia" a Belpasso , vengono riproposti i Carri di S.Lucia dei Quartieri Matrice e S.Antonio a cura della Fondazione Carri di S.Lucia. Macchine sceniche barocche che narreranno la vita della Santa e del suo culto a Belpasso. I carri vengono realizzati in occasione della festa di S. Lucia, https://www.facebook.com/FondazioneCarriSantaLucia/ https://www.facebook.com/CircoloSantaLuciaBelpasso/
Sagra del Ficodindia dell'Etna D.O.P. a Belpasso (CT) dal 3 al 5 novembre 2023 presso la Villa Comunale N. Martoglio. Degustazioni, convegni, workshop, spettacoli. All'interno della manifestazione sarà presentata e promozionata l'intera filiera ficodindicola, degustazioni, intrattenimento. https://www.facebook.com/proloco.belpasso/
Acireale itinerari e luoghi, Catania
Acireale comune della Città Metropolitana di Catania, 161 m s.m., patrono Santa Venera 26 luglio
Una passeggiata lungo il Corso Vittorio Emanuele per ammirare i monumenti che via via si incontrano: S. Antonio di Padova, il Palazzo Comunale, la Chiesa di S. Sebastiano, fino al Duomo ed oltre, ma tanti altri sono gli edifici civili ed ecclesiastici meritevoli di essere cercati tra le strette vie del centro storico.
Il Duomo dedicato all'Annunciata e a Santa Venera (sec. XVI-XVII, rimaneggiato nel Settecento), dal magnifico portale sovrastato da un'edicola con statue, dove si conservano il simulacro argenteo della santa e alcuni affreschi settecenteschi di Pietro Paolo Vasta; la struttura interna, a croce latina, è in stile barocco ed è stata realizzata nel periodo compreso dalla fine del Seicento fino alla
prima metà del Settecento. Molte le opere custodite all’interno come la Cappella di Santa Venera, all’interno della quale sono custodite le reliquie della Santa, la statua che la raffigura scolpita da Mario D’Angelo nel 1651 e il fercolo argenteo risalente al 1658-1670. Gli affreschi nella Cappella sono stati dipinti da Antonio Filocamo, mentre gli altri nel transetto e nella cupola sono ad opera di Pietro Paolo Vasta, tra il 1738-1739. La volta invece è stata affrescata da Giuseppe Sciuti alla fine del XIX secolo. Di
particolare importanza è la meridiana ornata con i segni dello zodiaco, realizzata nel 1844.
la secentesca basilica dei Santi Pietro e Paolo ha la facciata in pietra bianca di Siracusa affiancata da un campanile settecentesco
La basilica di San Sebastiano, anch'essa del sec. XVII ma restaurata dopo il terremoto del 1705, ha una facciata barocca preceduta da una sinuosa balaustrata, alla cui sommità si eleva la loggetta campanaria. La facciata, realizzata su disegno di Angelo Bellofiore, intarsi di Diego e Giovanni Flavetta, ha più ordini e presenta un fregio con quattordici putti che reggono festoni. La chiesa è preceduta da una balaustra realizzata nel 1754 da Giovan Battista Marini su progetto di Pietro Paolo Vasta, arricchita da statue raffiguranti personaggi dell'antico testamento: Giuditta, Giaele, David, Giosuè, Mosè, Aronne, Giuda Maccabeo, Gedeone,Sansone. L'interno, a croce latina, è ricco di affreschi di Pietro Paolo Vasta, realizzati tra il 1732 e il 1736, nel transetto e nel coro con alcune
scene della vita del santo, nella cappella del Santissimo Sacramento con scene della vita del Cristo, e nel tamburo della cupola.
Il Castello Scammacca di Acireale fu costruito dai baroni Pennisi di Floristella e chiamato Castello Scammacca perché costruito su un vigneto un tempo appartenente alla famiglia dei baroni Scammacca. Fu edificato alla fine dell’ottocento sul progetto dell’architetto palermitano Patricolo come dimora di villeggiatura.
È famoso il Carnevale, il più pittoresco della regione, con grandi carri allegorici e infiorati preparati da numerosi artigiani. https://www.facebook.com/fondazionecarnevaleacireale https://www.facebook.com/CarnevalediAcireale/
Festival della Granita. Ad Acireale 'A Nivarata, il rito della Granita Siciliana. L’evento prenderà vita lungo le vie del centro della città, https://www.facebook.com/Nivarata/
Sagra "Il Sapore del Pesce spada" a luglio a Stazzo, frazione marinara di Acireale
Sagra del Polpo a luglio, nella magnifica cornice del borgo di Pozzillo, stand di degustazione dove vengono servite insalate di polpo accompagnate da buon vino e musica. La manifestazione si svolge il penultimo fine settimana di luglio, in occasione della festa della patrona Santa Margherita
Ad Acireale alla storia si affianca spesso la leggenda, soprattutto nel mito della fondazione. Tra le leggende Aci e Galatea, l'avventura di Odisseo contro il ciclope Polifemo, un bosco nato dalla vendetta di Zeus contro dei giganti e una leggenda relativa alla fuga dell'esercito cartaginese davanti a una colata dell'Etna.
Acireale, la seconda città siciliana, dopo Palermo, a poter godere di un cinematografo dal 5 febbraio 1897, ha ospitato il set di alcuni importanti film
Aci Castello le attrazioni da non perdere, i monumenti
Aci Castèllo comune della Città Metropolitana di Catania, 15 m s.m., patrono San Mauro 15 gennaio.
Sulla costa si estende la frazione Aci Trezza, fronteggiata dai neri scogli basaltici detti “Ciclopi”: il nome è legato alla leggenda secondo cui i due massi sarebbero stati scagliati da Polifemo per impedire la fuga di Ulisse, episodio narrato da Omero nell'Odissea
Borgata marinara, va visitato l'antico Castello Normanno, posto sopra un costone lavico, sovrasta la piazza di via del Porto di Acicastello. Oggi è anche sede del Museo Civico e dell’Orto Botanico.
La composizione della roccia, nota come lava a cuscino, il castello fu costruito nel 1076, in epoca normanna, in pietra lavica nera. Ospitò Ruggero di Lauria e nel 1297 divenne la residenza
di Federico II d’Aragona.
Aci Trezza è compreso nel parco letterario dedicato a Giovanni Verga, che qui ambientò il romanzo I Malavoglia, Museo Casa del Nespolo
Le Stoffe del Castello di Trezza
Il castello normanno di Aci Castello fa da sfondo alla novella di Giovanni Verga Le stoffe del castello di Trezza.
Nello scenario del castello di Acicastello si snodano le vicende di don Garzia e di donna Violante, tra le complicazioni della passione e il cinismo del tradimento, con i fantasmi che si agitano sulla pagina, dominando per intero questa strana e triste storia.
Militello in Val di Catania
Militèllo in Val di Catània comune della Città Metropolitana di Catania, 413 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo.
Resti del castello medievale dei Barresi,
Militello è uno degli otto comuni, insieme a Caltagirone, Catania, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Modica e Scicli, che sono stati dichiarati nel giugno del 2002 “Patrimonio dell’Umanità”
La chiesa di San Benedetto (con annesso monastero benedettino, oggi sede municipale) custodisce, oltre a opere di artisti locali del sec. XVIII, una notevole tela di Sebastiano Conca, un busto reliquiario in argento raffigurante San Benedetto del XVIII secolo; la bellissima statua seicentesca della Vergine del Rosario; lo straordinario coro dei monaci del 1727, in legno intagliato, raffigurante i misteri del Santo Rosario e scene della vita di San Benedetto e di San Placido; l’altare maggiore di marmo pario con elaborati intarsi di pietre del 1727; la decoratissima cappella del Santo Bambino, caratterizzata da un ricco ciborio a gradoni in legno dorato e da notevoli affreschi che incorniciano la tomba del principe fondatore, all’interno della quale sono sepolti anche il fratello e le figlie
chiesa madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore, ricostruita dopo il terremoto del 1693 e completata con la cupola solo nel 1904, è annesso un museo che conserva numerose opere d'arte e arredi sacri dei sec. XVI-XVIII,
chiesa di Santa Maria della Stella (sec. XVIII) sono una Natività in terracotta smaltata (sec. XV) attribuita ad Andrea Della Robbia, una Natività di Maria (sec. XVIII), pregevole tela di Olivio Sozzi, e il sarcofago gotico di Blasco Barresi (sec. XV). L'oratorio dell'Angelo ha un bellissimo pavimento in ceramica di Caltagirone (1785), decorato con un grande disegno raffigurante un unico soggetto.
Palazzo Niceforo a Militello Val Di Catania rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura civile barocca della città.
Fu costruito nel XVIII secolo e si sviluppa su due livelli. Presenta un portale ricco di figure antropomorfe sovrastato da un balcone con ringhiera in ferro battuto e mensoloni antropomorfi.
Fuori dall'abitato sorge la chiesa di Santa Maria la Vetere, di origine normanna (sec. XII), ma rimaneggiata successivamente e ridotta a una sola navata dal terremoto del 1693; ha un bel portale cinquecentesco ornato da numerosi bassorilievi, in parte opera di Antonello Gagini.
Le cascate dell’Oxena sono delle magnifiche cadute d’acqua naturali, situate nel territorio di Militello in Val di Catania ed incastonate in un canyon di origine lavica. Queste cascate sono stranamente attive tutto l’anno, anche nei periodi di forte siccità, il fiume Oxena infatti viene alimentato da innumerevoli sorgenti che si aprono proprio sulle sue sponde.
Le festività esterne legate al culto del Santissimo Salvatore, nelle forme derivate dai riti greco-bizantini prima e cattolico-occidentali dopo, hanno luogo da tempo immemorabile. Dal secolo XVI, la manifestazione religiosa è frutto di una secolare tradizione (dal 1788). Essa consta di un prologo denominato “Cantata” che si svolge l'8 agosto, durante la quale viene portata in processione una artistica immagine del Redentore, durante la festività vera e propria il 17 e 18 agosto e all' “Ottava” che ha luogo il 25 agosto. La statua del SS. Salvatore viene portata in processione per le vie del paese, durante il periodo della festa si svolgono diverse manifestazioni sportivo-ricreative che fanno da contorno alle celebrazioni liturgiche. Rinomato lo spettacolo dei fuochi d’artificio. https://www.santissimosalvatore.com/
Sagra della Mostarda e del Ficodindia a Militello in Val di Catania ad ottobre. Sapori, gastronomia, tradizione, spettacolo, arte, cultura, folklore nella suggestiva cornice barocca del centro storico di Militello
Mineo itinerari e luoghi nel catanese
Minèo comune della Città Metropolitana di Catania, 511 m s.m., patrono Santa Agrippina seconda e quarta domenica di agosto,
le chiese principali si presentano nella ricostruzione tardobarocca successiva al terremoto del 1693.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore a Mineo sorge sulla sommità di uno dei due colli della città, all'interno della chiesa sono custodite opere di notevole pregio artistico: un fonte battesimale in pietra del '500, una statua in alabastro della Regina degli Angeli donata dal conte Ruggero nel 1072, un lavabo in marmo del '500 opera del Mazzola,
la Chiesa di Santa Agrippina, Patrona della città di Mineo, è caratterizzata da snelle linee architettoniche, magnifici stucchi, marmi e affreschi, vanta origini antichissime. Fu consacrata
il 19 giugno del 312 e sorge sui ruderi del privato oratorio che, secondo la tradizione, Santa Eupresia fece costruire nel 263 sul luogo attiguo alla casa dove ricevette i resti mortali della Vergine e Martire Agrippina, trasportata miracolosamente da Roma a Mineo.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Mineo si erge maestosa a meta’ del colle su cui sorge la chiesa di S.Maria Maggiore. La facciata, in stile barocco, è suddivisa in tre ordini architettonici
Castello di Serravalle, la costruzione del castello risale al '200, alla struttura originaria nel corso del XIX secolo sono state aggiunte altre opere. Punto d’osservazione’ che guarda a 360 gradi sulla Valle dei Margi e dell’Etna, regalando una vista unica. https://castelloserravalle.com/
Ruderi della torre maestra del Castello Ducezio, antico castello che si trova nella parte alta della città. Divenne famoso per le nozze che vi si celebrarono nel 1361. Qui si sposarono infatti Costanza d'Aragona e Federico III
Villa Camuti: Casa di villeggiatura estiva dei Tamburino, costruita a metà Ottocento su progetto dell'architetto Belfiore. L'edificio a due piani è ben conservato: si accede al piano superiore con una bella scala che inizia con due rampe e quindi prosegue con un'unica aprendosi in una lunga balconata che avvolge tutti e quattro i lati della casa, permettendo di ammirare il panorama a 360º. Sorge nel pianoro dell'altipiano Camuti sul fondo rustico appartenuto un tempo al poeta dialettale Paolo Maura che vi soleva radunare annualmente i poeti di tutta l'isola per "cimentarsi in versi".
Castello rupestre della Grotta di Sant'Agrippina: Il complesso rupestre della Lamia, oggi noto come la grotta di Santa Agrippina, per il suo impiego come santuario campestre della santa patrona di Mineo, presenta i caratteristici accorgimenti di un sito fortificato.
Sono di Mineo lo scrittore scomparso Luigi Capuana ed il contemporaneo Giuseppe Bonaviri. Una cittadina quindi dalle forti tradizioni storiche e culturali, che conserva nel suo pregevole centro storico alcuni importanti edifici civili ed ecclesiastici.
Festa patronale di Santa Agrippina Vergine e Martire a Mineo, le ultime due domeniche di agosto: la prima domenica di mattina e la seconda, l’ottava, di sera, con la processione del fercolo di S. Agrippina per le vie principali del paese. La domenica mattina sfilata con cavalli e carretti, omaggio del grano alla patrona. La sera uscita e al termine fuochi piro musicali.
Mineo Medievale, viene organizzata una grande festa medievale che esalta le antiche origini di questo borgo
Casa Museo Luigi Capuana , https://www.casamuseoluigicapuana.it/
Vizzini, itinerari e luoghi nel catanese
Vizzini comune della Città metropolitana di Catania, 586 m s.m., patrono San Gregorio Magno 12 marzo.
La barocca chiesa madre di San Gregorio, costruita sul sito del distrutto palazzo senatoriale, conserva di quello un bel portale gotico-catalano.
Lo scrittore Giovanni Verga, la cui famiglia possedeva un palazzo nel paese, ambientò a Vizzini Cavalleria rusticana e Mastro Don Gesualdo.
I turisti possono svolgere un "Itinerario verghiano", basato principalmente sulla visita ai luoghi descritti nelle novelle del Verga. Il Percorso Verghiano ci permette di assaporare le atmosfere del verismo con una passeggiata tra chiese e palazzi divenuti famosi. Palazzo Verga, Palazzo Trao, Casa Mastro don Gesualdo, Palazzo Sganci, Palazzo Rubiera, Palazzo La Gurna, Piazzetta S. Teresa, Chiesetta di Santa Teresa e l'antico borgo artigiano chiamato 'A Cunziria.
Presso il borgo settecentesco di Cunziria, noto perché Giovanni Verga vi immaginò lo svolgersi del finale della novella con il duello tra compare Turiddu e il suo rivale compare Alfio.
Sagra della Ricotta e del Formaggio a Vizzini ad aprile. La "Festa dei Sapori e dei Saperi nelle terre del Verga" è un evento ricco di folklore, gastronomia e spettacoli, ma i protagonisti come sempre, ricotta e formaggi. https://www.facebook.com/sagradellaricottavizzini/
Le Verghiane. Rassegna teatrale e musicale di reviviscenza ideata da Alfredo Mazzone nel 1972. Gli spettacoli, tutti a ingresso gratuito, per rendere omaggio a Giovanni Verga nei luoghi che hanno ispirato gran parte delle sue opere letterarie. https://www.verga2022.it/
Grammichele itinerari e luoghi nel catanese
Grammichèle comune della Città Matropolitana di Catania, 520 m s.m., patrono San Michele Arcangelo 8 maggio
Grammichele, la città dalla pianta esagonale e delle meridiane, il terremoto che, l'11 gennaio 1693, distrusse la città, nello stesso anno inizia la ricostruzione della città, la pianta della città è in apparenza semplice, guardandola meglio si scopre complessa, una grande superficie costituisce la piazza esagonale che si amplia con il sistema di cinque borghi perimetrali, restando il sesto riservato alla residenza del principe, si dipartono sei strade che si staccano tutte al centro dei lati dell'esagono.
La pianta della città definita ad esagonale risulta divisa in sei spicchi uguali, che partendo da quello successivo alla Chiesa Madre, dedicata ai santi Caterina d’Alessandria e Michele Arcangelo., in senso orario si susseguono in sestieri: di San Michele, San Carlo, Santa Caterina, l’Annunziata, San Rocco, l’Angelo Custode.
Nel progetto di riqualificazione urbanistica della Piazza C.M. Carafa è stato realizzato un grande orologio solare orizzontale, probabilmente uno dei più grandi al mondo, in grado di caratterizzare la Piazza attraverso un attento recupero del passato. La meridiana rimossa nei primi decenni dell’800,oggi è sostituita da un’ enorme statua monumentale di bronzo, parte integrante dell’ orologio che regge un’asta gnomonica ed occupa il centro della piazza raffigurante un uomo inginocchiato simboleggiante il tempo, avvolto da una serie di cerchi che richiamano l’antica sfera armillare e lo imprigionano inevitabilmente, nel suo tempo. L’orologio solare è essenzialmente composto da tre parti: lo gnomone, il quadrante e in insieme di linee che indicano le ore, i solstizi, gli equinozi, lo zodiaco e nel caso specifico riporta le date di distruzione di Occhiolà e della fondazione di Grammichele.
La statua in bronzo, è posta su un basamento che simboleggia i gradini del sapere: filosofia, religione, scienza, politica, lettere e arte. L’opera viene realizata raffigurandolo nell’atto dell’incedere mentre scende la scalinata che lo conduce al cuore della città.
Si nota la gamba sinistra nella vecchia Occhiolà,il vuoto lasciato dal terremoto e la gamba destra già protesa verso la discesa nella nuova città.
La chiesa madre di San Michele (1724-65) ha una facciata slanciata e l'interno a croce latina, con ricche decorazioni barocche.
Ogni anno il 6, 7 e 8 settembre fede, tradizione e folclore s'incontrano a Grammichele in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Piano. Il Santuario di Santa Maria Maggiore, edificio del XV secolo, scampato miracolosamente al tragico terremoto del 1693, ospita la Sagra della Salsiccia e i festeggiamenti in onore della Madonna del Piano. Tra le antiche usanze ancora oggi vive nella tradizione popolare, il viaggio de' "virgineddi": pellegrinaggio organizzato dai fedeli con la partecipazione di 12 o più fanciulle volto a ringraziare e lodare la Vergine Maria per le grazie ricevute, il sabato si svolge la Sagra della salsiccia.
Licodia Eubea, itinerari e luoghi nel catanese
Licodìa Eubèa comune della Città Metropolitana di Catania, 600 m s.m., patrono Santa Margherita 20 luglio.
Nell'abitato, di antica struttura, sorgono le rovine del castello medievale (sec. XII, distrutto dal terremoto del 1693), chiese e palazzi del sec. XVIII.
La Basilica di Santa Margherita Vergine e Martire è la chiesa madre di Licodia Eubea, dedicata alla santa patrona della città Margherita V.M d'Antiochia di Pisidia.
Fu edificata intorno al 1600, ma a seguito del terribile terremoto della Val Di Noto del 1693 fu quasi completamente distrutta, rimase un'unica ala, quella dedicata a sant'Antonio Abate,
intorno alla quale si ricostruì l'intera chiesa attuale. La facciata è in stile tardobarocco, nella parte centrale lo stemma araldico della famiglia Santa Pau e due medaglioni con i busti dei santi Pietro e Paolo. Spicca la torre campanaria di notevoli dimensioni. L'interno presenta una pianta in stile basilicale a tre navate.
Il Palazzo Mugnos, è uno dei più importanti edifici civili di Licodia Eubea. Il palazzo prende il suo nome dalla famiglia dei Mugnos, il fabbricato è caratterizzato da un ampio cortile interno e da un prospetto in stile tardo barocco
siciliano.
La Chiesa del Calvario di Licodia, nota anche come Chiesa della Madonna della Provvidenza è una tra le più antiche costruzioni sacre di Licodia, si presenta una pianta ottagonale con corpo absidale, presenta una struttura modesta e emplice all'interno. Priva del campanile, ha un prospetto settecentesco in pietra.
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Licodia Eubea è ubicata nella parte Nord dell' abitato, anche se di piccole dimensioni, è tra le più belle e meglio conservate delle chiese presenti nel territorio.
Fu edificata nel 1568 insieme all'attiguo convento dei Cappuccini. La chiesa ospita anche i resti mortali e le lapidi sepolcrali di alcuni componenti della nobile casata dei Santapau e Ruffo, benefattori dei Cappuccini e signori di Licodia.
Festa dell'Uva da tavola e Festa dei Sapori e dei prodotti tipici locali a Licodia Eubea. Degustazioni di prodotti tipici, uva, mostarda e dolci preparati con vino c otto, distribuzione dell’uva. Varie iniziative collaterali. https://www.facebook.com/prolocoeubea/
Caltagirone, itinerari e luoghi nel catanese
Caltagirone comune della Città Metropolitana di Catania, 608 m s.m., patrono San Giacomo 25 luglio
L'aspetto barocco degli edifici dovuto alla ricostruzione settecentesca viene esaltato dall'impianto urbanistico medievale, con strade tortuose e scalinate, l'opera architettonica più spettacolare è la scalinata di Santa Maria del Monte, costruita nel 1608 su progetto di Giuseppe Giacalone, ha 142 scalini e unisce la città alta alla città bassa, superando un dislivello di circa 50 metri; il rivestimento ceramico, del sec. XX, con decorazioni geometriche, floreali e figurative, rappresenta in successione gli stili arabo, spagnolo e rinascimentale, ripercorrendo la storia della tradizione ceramica locale.
Durante la festa patronale a giugno, si ripete la tradizione della “Luminaria”: la grandiosa scalinata di Santa Maria del Monte viene illuminata da migliaia di lucerne a olio che formano disegni ornamentali; sempre sulla scalinata viene allestita in maggio “La Scala Infiorata”, fino ai primi di giugno, un omaggio alla Madonna di Conadomini, compatrona della Città di Caltagirone. Lungo la monumentale Scala di Santa Maria del Monte, sarà visibile l’Infiorata, con piante e fiori dalle varie sfumature di colore a comporre un disegno ogni volta diverso.
La Corte Capitaniale opera dei Gagini, il Palazzo Senatorio, sede della Galleria Sturzo, il palazzo Gravina, con decorazioni a grottesche, e l'ex carcere Borbonico, che ospita il Museo Civico.
I giardini pubblici furono realizzati su progetto di G. B. Basile, da cui si accede al Museo della Ceramica.
La chiesa Santa Maria del Monte, conserva la bizantina Madonna di Conadomini, chiesa San Giacomo, di origine normanna ma rifatta tra i sec. XVII e XVIII, a tre navate, custodisce preziose opere d'arte, tra cui lo stemma marmoreo della città, l'arca argentea con le reliquie del santo, il portale delle reliquie e l'arco della cappella del Sacramento,
la chiesa del Gesù, decorata, con una Natività di scuola fiamminga e una Pietà di F. Paladino,
la chiesa di San Giorgio, con il campanile medievale e una Trinità, tavola fiamminga,
la chiesa del Salvatore, a pianta ottagonale, che conserva le spoglie di don Luigi Sturzo,
la chiesa di San Francesco, originaria del sec. XIII, con la sagrestia gotica.
Il duomo di San Giuliano, risalente al periodo normanno, fu ricostruito all'inizio del sec. XX.
Il Museo della ceramica di Caltagirone è un museo regionale della Sicilia, il quale è specializzato nell'esposizione di reperti di ceramiche realizzate in Sicilia a partire dalla preistoria. Assieme al Museo di Faenza, è il più importante d’Italia per la documentazione dell'arte ceramica.
è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto
S. Michele di Ganzaria le attrazioni da non perdere, i monumenti
San Michèle di Ganzarìa comune della Città Metropolitana di Catania, 490 m s.m., patrono San Michele 29 settembre
Popolato prevalentemente da coloni greco-albanesi
Il Castello feudale dei Principi Gravina,
la Chiesa del Rosario: edificata nella prima metà del 1600, ad unica navata, possiede, all'interno, pregevoli stucchi e sacre raffigurazioni.
In stile gotico-cistercense è la Chiesa parrocchiale Matrice, la cui facciata è attribuita a G.B.Basile; conserva, al suo interno, splendide statue lignee.
Lungo le vie Umberto, Roma e dei Greci, per osservarne alcuni edifici o monumenti di pregio, fra i quali primeggia la Chiesa Madre, mentre Mirabella Imbaccari ci ricorda il suo passato di citta' infeudata, con il Palazzo Biscari ed offre un artigianato particolare: il tombolo.
Estate di San Martino "Festa dei Sapori della Ganzaria" a San Michele di Ganzaria a novembre. Appuntamento enogastronomico che mette in mostra i numerosi prodotti tipici del territorio, manifestazione dedicata alla tradizione e riscoperta dei sapori di un tempo. Un programma ricco di eventi, di promozione e degustazione di prodotti tipicamente siciliani.
Come spostarsi in Sicilia
Il modo migliore per spostarsi in Sicilia è indubbiamente l’auto, ma se siete amanti delle due ruote, fate pure.Potrebbe essere emozionante girarla con i mezzi pubblici, come si fa in molti paesi del mondo, ma qui ci dovrete rinunciare, i collegamenti ci sono ma si perde del tempo.
La linea ferroviaria c'è ma è consigliabile prenderla solo per i capoluoghi o città importanti, diversamente risciate di essere lasciati nel nulla e raggiungere il comune non sempre è facile.
Gli autobus sono frequenti e capillari, ma dovete prepararvi prima le informazioni sulle compagnie che effettuano il servizio.
Una soluzione per chi decide di venire e spostarsi in Sicilia senza auto potrebbe essere optare per i servizi privati di transfer.
Tra le opzioni che potrebbe risultare utile è il transfer o noleggio ccn più costosa rispetto alle altre, ma avrai il vantaggio di essere prelevato e riaccompagnato al tuo alloggio all'orario che più preferisci.
Poi potete sempre noleggiare un auto, per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio.
Vi consiglio anche di prenotare con un certo anticipo, soprattutto se ci andate in alta stagione, per avere più scelta e per pagare di meno.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
Non sono presenti ancora recensioni.