Enna i Comuni gli itinerari i luoghi
Enna sita al centro, è l'unica provincia siciliana senza sbocchi sul mare, nell'ambito del territorio provinciale è la catena dei monti Erei, rientrano nel territorio, oltre al Parco Regionale dei Nebrodi, diverse riserve naturali, tra cui si segnala quella del lago di Pergusa, che tutela l'unico vero e proprio lago naturale della Sicilia centrale e Piazza Armerina, con la villa romana del Casale, dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, è meta di un turismo culturale, come anche i siti archeologici di Morgantina e di Centuripe, il lago di Pergusa, con il suo autodromo, vede in crescita il turismo escursionistico e sportivo, il Castello di Lombardia, il castello di Sperlinga, sono numerosi gli eventi culturali, oltre quelli religiosi e gli itinerari turistici.
Centro dell’isola della Sicilia, il centro storico della città si trova nella parte Alta, edificata nel periodo arabo-normanno. Da vedere il Castello di Lombardia, circondato da torri, esempio di architettura militare voluto da Federico II di Svevia, da visitare la Chiesa e il convento di San Marco, la chiesa San Francesco di Paola, riccamente ornata di stucchi e volute barocche e rococò. Il Duomo, con la facciata in tufo e la torre campanaria decorati in stile barocco. Al suo interno ricche decorazioni e opere pittoriche, tra queste si trovano un Crocifisso su tavola del XV sec. e una tela di Guglielmo Borremans. Il Museo Archeologico Regionale, a palazzo Varisano, e il Museo Alessi, il Municipio e il campanile gotico, unico elemento superstite dell’antica Chiesa di San Giovanni crollata alla fine dell’ottocento.
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Aidone, itinerari e luoghi nell'ennese
Aidóne comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 800 m s.m., patrono San Lorenzo Martire 10 agosto
Il duomo di San Lorenzo, dirimpettaio del Castello, il complesso monastico di San Domenico, fondato dal Beato Vincenzo da Pistoia nel 1419,
la più recente Chiesa di San Vincenzo Ferreri caratterizzata da una magnifica facciata a bugne adamantine,
la piazza del palazzo di città, arricchita da un mirabile intervento architettonico pubblico qual’è il Palazzo Comunale costruito nel XVIII secolo e chiesa di San Leone Papa.
La Torre Adelasia di Aidone oggi costituisce la torre campanaria dell'annessa Chiesa di Santa Maria La Cava, ma in origine era una delle torri di difesa lungo le mura
la chiesa di Sant'Anna, con un bel Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia, e la chiesa romanica di Sant'Antonio Abate.
Il Castello di Pietratagliata di Aidone è conosciuto anche come Casteddu di Gresti, dal nome della contrada in cui è stato eretto.
La denominazione "Pietratagliata" invece si riferisce alla presenza degli ambienti tagliati nella roccia, la struttura esistente è di epoca arabo-normanna
Aidone ospita il Museo archeologico regionale, situato nei locali dell’ex convento dei Cappuccini.
Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale, in cui sono visibili le strutture e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.
A pochi chilometri a E di Aidone, inoltre, in un ambiente naturale perfettamente conservato, si trovano le rovine dell'antica città di Morgantina. https://www.villaromanadelcasale.it/area-archeologica-di-morgantina/
Presso il teatro manifestazioni, https://www.facebook.com/barbablufest/
A pasta 'nta maidda" ad Aidone, all'interno della manifestazione esposizione di prodotti tipici locali, degustazioni, spettacoli.
Il Carnevale di Aidone è definito il carnevale più lungo perchè si festeggia fino al sabato successivo al martedì grasso, si balla lo Scotz è un antico ballo siciliano che viene ballato ad Aidone in occasione del Carnevale, La consuetudine prevede che ci sia un “capo maschera” che chiede al “padrone” due balli e alla fine prima di andare via si toglie la maschera per farsi riconoscere ed avere in premio un bicchiere di liquore. I ballerini si esibiscono al ritmo scatenato dello scotz, un ballo simile alla polka. Questo antico ballo figurato, si può ballare a coppie singole o di gruppo un divertente gioco di scambio di coppie, salti e giravolte, al ritmo dello scotz.
Assoro, itinerari e luoghi nell'ennese
Àssoro comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 850 m s.m., patrono Santi Petronilla e Nicola da Tolentino terza domenica di luglio
La piazza centrale, con il complesso dell’antica Abazia di Santa Chiara, fondata nel XV secolo da Virginia Valguarnera ed oggi casa comunale e dal Palazzo Valguarnera. Costruito nel 1492 per volere dei conti di Assoro, è in elegante stile Catalano con il prospetto sulla piazza Marconi. Con il Duomo, il complesso, la cui chiesa divenne Matrice del paese nel 1492 e fu elevata al rango di Basilica nel 1499, venne iniziata nel 1186 per volere della regina Costanza d’Altavilla come Cappella “regia”. La Costruzione, particolarmente complessa presenta un aspetto dominato prevalentemente dal gotico catalano. Ha pianta a croce latina con tre navate con transetto rialzato rispetto al pavimento della chiesa.
Basilica di San Leone è la chiesa madre di Assoro. Venne eretta nel 1186, monumento nazionale dal 1933. Il sisma dell'11 gennaio 1693, non causò vittime, ma ingenti danni al pronao e alla guglia campanaria, poi sostituita da una specola con orologio fino al 1973.
È composta da cinque navate e tre absidi, un tetto in legno dipinto con capriate. Al suo interno vi sono pregevoli opere in marmo ed un grande crocifisso ligneo di Antonello Gagini, i sepolcri marmorei di Ponzio, Vitale e Giacomo Valguarnera
Il Convento di Santa Maria degli Angeli, la Chiesa dello Spirito Santo, al cui interno sono custodite due tele raffiguranti la Pentecoste con il Cristo in Croce sorretto dal Padre Eterno e la devozione all’Angelo Custode.
La Chiesa dei Carmelitani del 1400 che conserva il sepolcro marmoreo del nobile Francesco Valguarnera scolpito nel 1491 e quasi certamente di scuola artistica dei Gagini. Ha un prospetto romanico e una torre campanaria con bifore.
Vanno ricordati i ruderi della Chiesa di Santa Caterina, sede dei Templari e quelli della Chiesa di San Biagio, la cosiddetta Porta Romana.
Fuga in Egitto
È una sacra rappresentazione avente cadenza settennale. Si svolge il 19 di marzo. La prossima rappresentazione avrà luogo nel 2021.
Calascibetta itinerari e luoghi nell'ennese
Calascibétta comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 691 m s.m., patrono San Pietro in Vincoli prima domenica di agosto e lunedì seguente
Al centro si trova Sant’Antonio nella piazza la torre civica, la chiesa della Maria SS. del Carmelo e le Scuole, continua sino a giungere alla spianata sommitale.
Da visitare. La Regia Cappella Palatina e Castello Marco
Lungo il corso si aprono le antiche carceri, scavate nella viva roccia, la chiesa ed il Convento di San Domenico e, più in alto il grande palazzo dei principi, oggi abitazione privata.
In alto l’area del castello, poi occupata dalla chiesa di San Pietro, il santo patrono, e con la torre superstite della fortificazione normanna.
Il Duomo venne costruito ad iniziare dal 1340, l’impianto è a tre navate suddivise da colonne e con transetto ed absidi a pianta curva.
La piazza del convento dei Cappuccini, alla fine della via Giudea, quartiere ebraico, con una grande croce devozionale e la facciata della chiesa e del convento.
Poggio del Conte Ruggero D’Altavilla è un affaccio urbano, sugli Erei, realizzato in vetro e acciaio, posto a più di 300 metri di altezza, che si protende nel vuoto per 5 metri circa. La struttura da la sensazione di camminare nel vuoto e permette di ammirare, da una particolare prospettiva, lo splendido panorama.
A due chilometri si trova la contrada Maria SS. di Buonriposo, con il suo piccolo santuario mariano, che accoglie la più grande festa campestre della provincia.
Catenanuova le attrazioni da non perdere, i monumenti
Catenanuòva comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 170 m s.m., patrono San Prospero ultima domenica di settembre
Tra i monumenti maggiormente interessanti la Chiesa di San Giuseppe, esisteva già alla fine del Seicento come cappella privata dei principi Riggio nel loro feudo di Melinventre.
La nuova chiesa venne inaugurata come parrocchia, nel 1738. Qui, tra gli altri soggiornarono Wolfgang Goethe ed il re Vittorio Amedeo di Savoia, con la consorte e il suo seguito.
Centuripe, itinerari e luoghi nell'ennese
Centùripe comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 730 m s.m., patrono San Prospero 19 settembre
La città ospita un Museo archeologico con diversi reperti architettonici, statuari e ceramici.
Tra i monumenti moderni la prima chiesa venne ricavata in un ipogeo e venne dedicata alla Madonna delle Grazie da Frate Andrea del Guasto.
Il Duomo, intitolato all’Immacolata Concezione venne fondato nel XVII secolo. La facciata è ottocentesca e si dispone su tre ordini con parte superiore dedicata al campa-nile ed ad un orologio civico. L’interno è a tre navate terminanti in altrettante absidi.
Ha una facciata ottocentesca la chiesa del Crocifisso con un campanile con cuspide maiolicata, all’interno si trova una teca processionale con il Cristo morto che i centuripini chiamano “il Tambuletto”. E’ conservato nella chiesa di Sant’Agostino, il cinquecentesco dipinto della Madonna delle Grazie venerata dai cittadini di centuripe.
Altre chiese sono l’Annunziata del XVIII secolo, costruita a culmine di una cima e il Calvario, anch’esso dominante la collina, datato 1927.
Sagra dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP a Centuripe, ad aprile, Enogastronomia, degustazioni, paesaggi, tradizione, storia.Tre giorni di degustazioni e spettacoli, https://www.facebook.com/aranciarossacenturipe/ https://www.facebook.com/ufficioturisticocenturipe https://www.facebook.com/pro.centuripe/
Enna, itinerari e luoghi nell'ennese
Ènna capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 931 m s.m., patrono Maria Santissima della Visitazione 2 luglio. Città della Sicilia posta nella sezione centrale dei monti Erei, quasi al centro della regione: è il più elevato capoluogo di provincia italiano.
Il castello di Lombardia deriva il proprio nome da una colonia lombarda stanziatasi nel quartiere vicino al tempo dei Normanni. Eretto in epoca sveva e rimaneggiato dagli Aragonesi, presenta una pianta irregolare, la cinta muraria in parte restaurata e difesa dalle sei delle venti torri originarie (spicca la torre Pisana, merlata, la più elevata e meglio conservata, da cui si gode un vastissimo panorama), i tre cortili (quello degli Armati o di San Nicola, trasformato in un teatro all'aperto, quello della Maddalena e quello di San Martino o dei Condottieri) e parte dell'abitazione di Federico III d'Aragona.
Presso il castello sono i resti appartenenti forse al tempio di Cerere, ricordato da Cicerone. Al lato opposto della città svetta la torre di Federico II, eretta nel sec. XIII forse su una più antica fortificazione e restaurata da Federico II d'Aragona nel sec. XIV; a pianta ottagonale, è impostata su tre piani con copertura a volta e raggiunge i 24 m d'altezza.
Il duomo, preceduto da una scalinata, conserva della primitiva costruzione del 1307 il transetto e le tre absidi poligonali; distrutto da un incendio, fu ricostruito nei sec. XV-XVI. L'interno, a croce latina a tre navate su colonne di basalto nero, custodisce interessanti opere d'arte: le statue dell'Arcangelo Gabriele e l'Annunziata (sec. XVI), la statua della Madonna della Visitazione (secondo la tradizione acquistata a Venezia nel 1412), nel presbiterio tele di Filippo Paladino, un ricco pulpito marmoreo del Seicento e organi dalle ricche cantorie lignee (sec. XVI).
Aragonese il palazzo Pollicarini, i campanili delle chiese di San Francesco d'Assisi (trecentesca ma ampiamente rimaneggiata), di San Tommaso e di San Giovanni Battista.
La chiesa di San Marco, con stucchi barocchi e pavimento in maiolica del Settecento. Il Museo Archeologico di Palazzo Varisano conserva importante materiale archeologico greco e romano, il Museo “G. Alessi”, situato presso il duomo, comprende una sezione numismatica, la pinacoteca e il ricco tesoro del Duomo.
Molto sentiti sono i riti della Settimana Santa, risalenti all'epoca della dominazione spagnola (sec. XV-XVII) e legati alla presenza di quindici confraternite, alcune di origine antichissima, come quella del Santissimo Salvatore e del Rosario. Il 2 luglio, per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Visitazione, la statua della patrona, interamente ricoperta d'oro, viene trasportata con una grande “bara” del sec. XVI, chiamata “nave d'oro”, portata a spalla da 216 confrati, chiamati in dialetto i “nudi”, poiché un tempo portavano soltanto una fascia bianca che cingeva i lombi.
Pergusa è una frazione della città e dista 10 km dal centro. La Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa ingloba il piccolo abitato del villaggio e vanta una ricca avifauna. La frazione dà il nome ad un circuito automobilistico, l'Autodromo di Pergusa, nel quale venne disputata l'unica edizione del Gran Premio del Mediterraneo di Formula 1 il 27 agosto 1961.
La villa romana di contrada Geraci è una villa romana situata nei pressi di Enna
Il Santuario di Papardura. Luogo di intense suggestioni, il Santuario di Papardura, costruito nel 1660, è incastonato a sud ovest nella rocca del Calvario. https://www.santuariopapardura.it/
Settimana Federiciana a luglio a Enna, umbilicus Siciliae e cuore palpitante del Mediterraneo, durante la Settimana europea federiciana, manifestazione che riporta il capoluogo più alto d’Italia indietro nel tempo, al 1.200, nei gloriosi anni del governo dell’imperatore Federico II che scelse Enna come sua dimora estiva.
La Settimana Federiciana celebra la figura di Federico II di Svevia, attraverso convegni, letture, giochi e mercati medievali, tornei di tiri con l'arco, esibizioni artistiche ed il grande corteo storico. La manifestazione, che si ripete ogni anno ad Enna nei luoghi storici dove dimorò il grande Imperatore Federico II di Svevia,
Nicosia, itinerari e luoghi Enna
Nicosìa comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 724 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre, soprannominata la città dei 24 baroni
Nicosia ha un patrimonio di chiese ed opere d'arte, ereditato dal suo passato di città demaniale,
la basilica di Santa Maria Maggiore fu costruita dopo la frana del 1757 e conserva tra l'altro un grandioso polittico marmoreo di Antonello Gagini (1512) e il cosiddetto “trono di Carlo V” (in cui si sedette l'imperatore quando visitò il paese nel 1535).
La cattedrale di San Nicola, eretta nel sec. XIV e rimaneggiata nei sec. XVI e XIX, conserva della primitiva costruzione il sontuoso portale e la torre campanaria, con eleganti bifore e trifore; sul fianco sinistro si apre il portico quattrocentesco, un Crocifisso attribuito a fra' Umile da Petralia e i pregevoli stalli lignei intagliati del coro (sec. XVII), all'interno presenta il trittico marmoreo del "Redentore" e il fonte battesimale, scolpito in marmo con raffigurazioni di "Adamo ed Eva nell'Eden" di Antonello Gagini, un Crocifisso attribuito a fra' Umile da Petralia.
La chiesa di San Benedetto conserva dell'originaria struttura trecentesca un rosone e il portale,
la chiesa di San Michele Arcangelo, edificata prima del Trecento e successivamente rifatta, sono un San Michele, statua attribuita ad A. Gagini, e un fonte battesimale cinquecentesco.
La chiesa di San Biagio ha l'interno ornato da pregevoli stucchi (sec. XVIII) e custodisce un trittico in marmo di A. Gagini (1510).
Presso la Collina dei Baroni", ovvero la collina di S. Giovanni dove si concentrano alcune ville sette-ottocentesche, tra cui "La Motta Salinella", "La Motta S. Silvestro", "La Via".
Nei dintorni di S. Giacomo, raggiungibile dalla S.S.120, si scorgono stupende ville in stile liberty, come la villa "Li Destri" (contrada Pietralunga), "La Speciale di Mallia", "La Pidone".
Nicosia in Fiore a maggio. Ogni anno in primavera Nicosia si arricchisce con la tradizionale infiorata, https://www.facebook.com/people/Fidapa-Nicosia/100064820977564/
"Madonnari di Sicilia" a Nicosia a settembre, il concorso con la partecipazione di vere firme dell’arte del gessetto, artisti provenienti da tutta Italia.
Il concorso sarà un evento all'insegna della tradizione: la memoria popolare, infatti racconta che questa antica arte ha avuto origine lungo la Via Francigena,con alcuni pellegrini poveri che offrivano le loro abilità artistiche in cambio di ristoro e riparo durate il cammino verso la Terra Santa, https://www.facebook.com/megapixelnicosia/
Corteo Storico "Carlo V visita Nicosia" ad ottobre . A Nicosia sfila il Corteo storico che rievoca la visita di Carlo V in città nel lontano 14 ottobre 1535, rievocazione storica con sfilata in costume, un lungo corteo di cavalieri, Dame e Signori e di Confratelli di 12 quartieri di Nicosia (nel 1700 c'erano ben 34 confraternite), sfila per le vie della citta'. La manifestazione si conclude a sera inoltrata in piazza Garibaldi, dove le confraternite si sfidano facendo volteggiare con destrezza u palio un bastone di 4 metri con appeso un drappo riccamente decorato, simbolo della confraternita.
Piazza Armerina, itinerari e luoghi Enna
Piazza Armerina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 697 m s.m., patrono Madonna delle Vittorie 15 agosto, è nota come la Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni.
È un'antica città d'impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno.
L'abitato è dominato dalla mole del castello aragonese (fine sec. XIV), a pianta quadrata e con massicci torrioni quadrati agli angoli.
Il duomo fu ricostruito, inglobando i resti della primitiva chiesa quattrocentesca, fra cui il campanile; tra le opere d'arte (sec. XVI-XVII) che vi sono custodite spiccano un Crocifisso su tavola, dipinto su entrambe le facce, del cosiddetto Maestro della Croce di Piazza Armerina (1485), una custodia d'argento sbalzato (1625) che contiene una Madonna delle Vittorie bizantineggiante e la tela dell'Assunta (1612) di Filippo Paladino.
La chiesa di San Pietro (sec. XVI), di stile tardorinascimentale, all'interno è impreziosita da un soffitto in legno settecentesco e da sculture gaginesche, la chiesa di Sant'Andrea (tardo sec. XI), a croce egizia, conserva affreschi dei sec. XII-XIII.
Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono è un importante palazzo nobiliare di Piazza Armerina. Fu progettato e realizzato dall'architetto Orazio Torriani nella metà del XIII secolo. Sorge sulla sommità del centro storico accanto alla Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie. Oggi è sede degli uffici del Parco Archeologico della Villa romana del Casale e accoglie il Museo della Città e del Territorio.
Nella Biblioteca Comunale è conservato il Libro dei privilegi concessi dai re di Sicilia dal Trecento fino alla metà del Settecento; annesso alla biblioteca è l'antiquarium, che ospita oggetti in bronzo e terracotta e una raccolta d'armi (fucili della prima guerra mondiale e spade).
Sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
In occasione della festa patronale si svolge il Palio dei Normanni, rievocazione storica della conquista della città da parte del conte Ruggero I d'Altavilla nel 1062. Il Palio dei Normanni è una rappresentazione in costume di un fatto storico accaduto circa mille anni fa. Si svolge tutti gli anni a Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia, nei giorni 12, 13 e 14 agosto, dal 1952, quando venne realizzata la prima edizione sotto questo nome. Infatti la manifestazione che oggi conosciamo affonda le sue origini tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, quando le allora dodici confraternite della città organizzarono per la prima volta un corteo storico in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima dell'Assunta, oggi "Maria Santissima delle Vittorie", noto come la "Cavalcata", appellativo che ancora oggi è usato dagli abitanti per indicare il Palio. Il Palio dei Normanni di Piazza Armerina è la più importante ricostruzione di storia medievale del Sud Italia, con oltre 600 figuranti.
Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.
Pietraperzia, itinerari e luoghi nell'ennese
Pietraperzìa comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 476 m s.m., patrono San Rocco 16 agosto.
Resti imponenti del castello saraceno, ricostruito dai Barresi e più volte rimaneggiato.
La chiesa madre di Santa Maria Maggiore, eretta nei primi anni del sec. XVI (su una del 1308) e rifatta nel sec. XVIII dopo un terremoto, sono conservate le tombe di alcuni membri della famiglia Barresi, sculture di scuola gaginesca e una Madonna in trono e santi di Filippo Paladino (1604).
Tra i molti palazzi dei sec. XVII-XVIII, con sontuosi portali e ampie balconate, spicca il Palazzo del Governatore; le mensole che ne sorreggono la balconata sono ornate da sculture antropomorfe.
Il Signore delle fasce è un grandioso simulacro, al cui apice si trova il Crocefisso di Pietraperzia, così chiamato per il modo in cui viene portato in processione dai fedeli.
Ogni anno il Venerdì Santo a Pietraperzia ha luogo infatti la processione di Lu Signuri di li Fasci. L'imponente simulacro è costituito da una trave di legno di cipresso alta otto metri e mezzo,
sulla cui cima si trova una sfera di legno e vetro colorato, che rappresenta il mondo, sormontata da un antico crocifisso. A rendere particolare questo simulacro sono le circa 200 fasce di lino bianco, lunghe esattamente 33 metri come gli anni di Cristo, che vengono annodate alla trave di legno da un lato e trattenute nelle mani del devoto dall'altra.
Sperlinga, Enna itinerari e luoghi
Sperlinga comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 750 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
nella parte alta del paese, adiacente al castello, sussistono, numerose abitazioni ricavate nelle grotte, abitate fin dall'antichità e definitivamente abbandonate attorno agli anni Cinquanta del Novecento.
Notevoli sono i resti del castello normanno arroccato sulla rupe che sovrasta il paese
Il 16 agosto di ogni anno nel suggestivo centro storico di Sperlinga, si svolgono due manifestazioni: la "Sagra del Tortone" ed il Corteo Storico "Dama dei Castelli di Sicilia", le strade e le piazze del paese sono animate dagli spettacoli di sbandieratori, musicisti, saltimbanchi e falconieri. Nel pomeriggio ha inizio la sagra, con la distribuzione di vari prodotti locali tra i quali spicca il "Tortone", un dolce tipico fatto di farina impastata e lievitata, olio d'oliva e cosparso di zucchero e cannella. Nel contempo ha inizio il Corteo Storico, formato da dame e cavalieri in abiti d'epoca rappresentanti le famiglie nobiliari che hanno dominato il castello di Sperlinga.
Il castello di Sperlinga è un raro esempio di castello rupestre, in parte scavato nella roccia e risalente probabilmente al periodo anteriore ai Siculi , in parte costruito sulla stessa roccia, intorno all'anno 1080. È stato sede dei conti Ventimiglia del castello Maniaci fino al 1597, si sono successi diversi proprietari i discendenti lo donarono al comune di Sperlinga nel 1973.
Vi è una scritta in latino scolpita sull'arco a sesto acuto nell'androne del Castello, dal Principe del Castello Giovanni Natoli: "QUOD SICULIS PLACUIT SOLA SPERLINGA NEGAVIT", tale scritta postuma si riferisce alle vicende dei Vespri Siciliani
Sagra del Tortone" ed il Corteo Storico "Dama dei Castelli di Sicilia". https://www.facebook.com/turismosperlinga/
Troina le attrazioni da non perdere, i monumenti
Troina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 1121 m s.m., patrono: san Silvestro da Troina 2 gennaio, fa parte del club dei borghi più belli d'Italia, fa parte del Parco dei Nebrodi. https://www.parcodeinebrodi.it/
Nel Parco dei Nebrodi, in un territorio ricco di boschi e pascoli, sorge il borgo di Troina, tra chiese, palazzi e i resti della cinta muraria, ricordiamo che Troina fu protagonista di un importante combattimento della Seconda Guerra Mondiale: qui si svolse la storica battaglia che, dall’1 al 6 agosto 1943, vide combattere americani e tedeschi, giorni cruenti, di battaglia, terribili, furono immortalati dal fotografo Robert Capa, www.robertcapatroina.it
Troina, fra le varie strutture, spicca la Cattedrale della Beata Assunta, facilmente riconoscibile dalla grande torre campanaria in stile normanno, resti delle fortificazioni normanne, costruita nel 1078-80 per volere del conte Ruggero e rifatta nei sec. XV e XVIII, mantenendo parti della struttura originaria, al suo interno numerosi tesori artistici appartenenti a diverse correnti artistiche e a diverse culture, da quella bizantina a quella francese, l’Oratorio con i suoi pavimenti in ceramica salentina e i suoi numerosi stucchi dorati. A ridosso del convento dei Padri Carmelitani, con un campanile cuspidato del 1597 che finisce a cono, rivestito di piastrelle di maiolica.
Molteplici i conventi, fra i vari i più importanti oggi ruderi, sono il convento di San Michele Nuovo e di San Michele Vecchio, nei pressi di quest’ultimo convento è anche presente una particolare croce, la croce della Timpa si erge infatti sopra una colonna seicentesca,
La Chiesa di Sant'Agostino sorge nel pianoro a nord sotto la Chiesa Madre. Essa è annessa all'omonimo Convento dei Padri Agostiniani. Codesta Chiesa viene segnalata perché nello stesso punto dove essa sorge vi era la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo nel 170 d.C. e quindi una fra le più antiche costruzioni religiose della Sicilia. Successivamente, nel 1502, l’edificio diviene residenza dei frati Agostiniani. In passato nella chiesa era molto venerato San Nicola da Tolentino
La costruzione dell’edificio, in forma ottagonale e preceduta da un piccolo vestibolo, è caratteristica della fine del diciottesimo secolo. La struttura presenta una facciata a due ordini architettonici, in stile neoclassico. Il convento, costituito da due corpi volumetrici, è scandito in tre ordini architettonici. Nella sagrestia della chiesa una lastra tombale di stile barocco rivela la presenza di una cripta cimiteriale. La particolarità del Convento è data dal suo essere cinto da qualcosa come quaranta loggiati.
il Castello Normanno, struttura militare risalente al 1061 circa.
La chiesa di San Silvestro. Costruita laddove nella seconda metà del XIII secolo fu rinvenuto in circostanze miracolose il corpo di San Silvestro Monaco, patrono del borgo: la grotta del ritrovamento, insieme all’antica chiesetta di San Bartolomeo, è stata accorpata all’attuale basilica, col coro tardo-rinascimentale in noce intagliata, le colonne corinzie monolitiche in pietra locale e la cappelletta a forma di cripta col corpo del patrono. Il tempio ha una struttura basilicale a tre navate. Al centro del transetto si erge la cupola sorretta da un tamburo quadrangolare. La chiesa custodisce la statua in marmo bianco di San Silvestro, riferibile alla scuola del Gagini.
La chiesa bizantina di Santa Maria della Catena edificata su un complesso termale romano e del convento basiliano di San Michele “il Vecchio”
Chiesa di San Nicolò Scalforio
Risalente al periodo medievale, l’edificio possiede una torre campanaria con un sottopassaggio che corrispondeva ad una delle antiche porte di accesso alla citta-castello normanna. La chiesa, a mononavata, ha al proprio interno un pregevole altare principale e quattro laterali risalenti al Settecentesco. Custodisce, inoltre, quattro dipinti e un Crocifisso ligneo di buona fattura.
Il Festino di San Silvestro a Troina - Edizione 2022 ha inizio il 19 Maggio 2022 e termina il 12 Giugno 2022.
Dalla penultima Domenica di Maggio alla prima di Giugno, sfilano, come se suddivisi in ceti sociali, poveri, nobiltà e clero.
Il regno di Silvanum è in silva ed è nell'alloro che il rapporto tra fedele e santo si concretizza, unico testimone del debito rimesso, prova di un pellegrinaggio votivo già svolto.
Sono tre i momenti religiosi salienti del Festino:
Festa dei Rami
Pellegrinaggio a piedi dalla Basilica di San Silvestro a Troina fino ai lontani boschi dei Nebrodi dove i fedeli raccolgono ramoscelli di alloro con cui sfilano la domenica lungo le via del paese.
Festa della 'Ddarata
Pellegrinaggio a cavallo con tragitto simile al precedente. Anche i fedeli 'ddarara rientrano attraversando lo storico ponte di Faidda e sfilando, la Domenica, con gli animali bardati di alloro.
Discesa e Salita Fercolo
Processione del Simulacro del Santo, dalla Chiesa Madre a quella a lui dedicata, in una sfarzosa Vara settecentesca attraversando la tradizionale Fiera di Giugno.
Altri eventi del Festino di San Silvestro non prettamente religiosi sono:
La Kubbàita
Cavalcata medievale con lancio di torroni e dolciumi. La storica cavalcata ricorda l'ingresso di Carlo V in città nel 1535. In memoria di tale evento un gruppo di cavalieri, in costumi spagnoleggianti, apre il corteo precedendo tre protagonisti: tre cavalieri vestiti con ricchi costumi cinquecenteschi e su cavalli bardati finemente. Ogni cavaliere porta con sé una bisaccia piena di torroni e dolciumi, che verranno successivamente distribuiti alla folla di partecipanti.
Vastedda cu Sammucu, sagra dedicata a questo prodotto tipico per eccellenza nella tradizione gastronomica di Troina.
Ponte Medievale di contrada Failla
A pochi chilometri dal centro abitato vi è il lago Sartori o lago di Ancipa
Sagra della "Vastedda cu sammucu" a giugno, durante le tradizionali feste in onore di San Silvestro, Patrono di Troina (EN). Chi soggiorna a Troina può avere il piacere di gustare dei piatti unici nel loro genere, caratteristici di una cucina legata ancora ad ambienti agro-pastorali, propri delle zone montane; tra questi primeggiano alcuni piatti rustici, come la “vastedda cu sammucu”, denominata anche “vastedda ‘nfigghiulata”, e gli “'nfasciatieddi”. https://www.facebook.com/enjoytroina/
Troina buona in tutti i sensi" l'evento si svolgerà nella cittadina normanna a novembre, esposizione e vendita di prodotti agroalimentari tipici locali e attività di show cooking da parte dei ristoratori.
Villarosa le attrazioni da non perdere, i monumenti
Villaròsa comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 523 m s.m., patrono San Giacomo 10 agosto
Casale distrutto dal terremoto del 1693, e conobbe un notevole sviluppo nella seconda metà del sec. XIX con lo sfruttamento delle numerose miniere di zolfo presenti nel suo territorio.
La planimetria dell'abitato, derivata da un piano regolatore disegnato dalla pittrice Rosa Ciotti , e accentrata su una piazza ottagonale, intersecata a croce dalle due strade principali.
La chiesa madre di San Giacomo Maggiore (1763), preceduta da una scenografica scalinata, e il Palazzo Ducale, posto di fronte a essa, sono gli edifici più rappresentativi.
Nel comune è il Museo di Arte Mineraria e Civiltà Contadina, l'unico in Europa allestito su carri ferroviari, che espone antiche attrezzature estrattive dello zolfo e strumenti di lavoro agricolo.
Come spostarsi in Sicilia
Il modo migliore per spostarsi in Sicilia è indubbiamente l’auto, ma se siete amanti delle due ruote, fate pure.Potrebbe essere emozionante girarla con i mezzi pubblici, come si fa in molti paesi del mondo, ma qui ci dovrete rinunciare, i collegamenti ci sono ma si perde del tempo.
La linea ferroviaria c'è ma è consigliabile prenderla solo per i capoluoghi o città importanti, diversamente risciate di essere lasciati nel nulla e raggiungere il comune non sempre è facile.
Gli autobus sono frequenti e capillari, ma dovete prepararvi prima le informazioni sulle compagnie che effettuano il servizio.
Una soluzione per chi decide di venire e spostarsi in Sicilia senza auto potrebbe essere optare per i servizi privati di transfer.
Tra le opzioni che potrebbe risultare utile è il transfer o noleggio ccn più costosa rispetto alle altre, ma avrai il vantaggio di essere prelevato e riaccompagnato al tuo alloggio all'orario che più preferisci.
Poi potete sempre noleggiare un auto, per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio.
Vi consiglio anche di prenotare con un certo anticipo, soprattutto se ci andate in alta stagione, per avere più scelta e per pagare di meno.
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