Licata porto, approdo, itinerari turistici
Se stai pensando di visitare Licata, sei nel posto giusto.
Questa affascinante cittadina, situata proprio sul mare, è il punto di partenza ideale per esplorare non solo le sue bellezze storiche, ma anche i caratteristici borghi e le località rurali che la circondano. Dalla tua posizione al porto, puoi facilmente organizzare escursioni indimenticabili, scoprendo angoli nascosti e paesaggi mozzafiato. Che tu sia un amante della storia, della natura o semplicemente della buona cucina siciliana, Augusta ha qualcosa da offrirti. Preparati a vivere un'avventura unica.
A poca distanza potrete passare dalla costa all'entroterra per visitare borghi, parchi naturali, Comuni che con le loro attrattive vi permetteranno di trascorrere una piacevole permanenza, permettendovi di scoprire un territorio sensazionale, perchè storia e tradizioni si fondono con il territorio.
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Il porto di Licata, importante approdo commerciale già nel XII sec., ha avuto una fiorente attività legata all’esportazione del grano e dello zolfo sino ai primi del ‘900. Il centro abitato, ai piedi della “Montagna di Licata”, ha subito diverse modifiche nel corso del tempo. Ormai dei castelli e delle fortezze che lo caratterizzarono in epoca medievale non rimane traccia mentre permangono le riedificazioni dei secoli XVII e XVIII a testimonianza dello sviluppo economico della città. Il centro urbano è dominato dal palazzo del Municipio, costruito in stile Liberty, che prospetta sulla piazza principale; poco distante il Museo civico ospita importanti sezioni archeologiche del Neolitico e di età Ellenistica. Le chiese ed i conventi di San Francesco e del Carmine, restaurati ed in parte ricostruiti nel XVIII sec., ospitano crocifissi lignei e pale d’altare di grande interesse artistico.
Appena fuori dal centro abitato si trova il castel Sant’Angelo edificato a metà del ‘600 sulla vetta dell’Ecnomo, il promontorio fortificato dellla città greca.
Licata - Palma di Montechiaro - Naro - Campobello di Licata - Ravanusa
Da Licata, percorrendo la strada litoranea panoramica che, si innesta sulla SS 115, si giunge a Palma di Montechiaro antico centro feudale dei Tomasi di Lampedusa, situato in posizione panoramica verso la costa. Il comune conserva il bel Palazzo Ducale e la Chiesa Madre del XVII secolo. Palma di Montechiaro è anche uno dei luoghi dove si articolano le iniziative del Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa. A 4 km si trova Marina di Palma, piccolo borgo di pescatori sito in prossimità del fiume Palma, sulla cui riva si eleva la Torre San Carlo. Prima di giungere a Marina di Palma, intraprendendo sulla sinistra una stradella, si arriva al castello di Montechiaro.
Ritornati a Palma di Montechiaro, percorrendo la SS 410, dopo circa 15 km si giunge a Naro, cittadina ricca di storia, dove in posizione dominante si erge il Castello, adibito a spazio espositivo per mostre temporanee. Si esce da Naro in direzione Campobello di Licata, ove si giunge dopo avere percorso circa 15 km. Attraversato il centro urbano, caratterizzato dall’impianto a maglia regolare, si prosegue in direzione Ravanusa giungendovi dopo circa 5 km. Imboccando la SS 644, dopo circa 30 km, si fa rientro a Licata
Licata comune in provincia di Agrigento, 8 m s.m., patrono Sant’ Angelo 5 maggio
Il palazzo del Municipio, su progetto di Ernesto Basile nel 1935, è un edificio in stile liberty,
i palazzi Serrovira e Caro Dominici, mentre i palazzi Frangipane e Bosio sono settecenteschi,
la chiesa madre di Santa Maria La Nova, a tre navate, custodisce varie opere d'arte, fra cui un crocifisso ligneo cinquecentesco e una pala fiamminga secentesca,
la chiesa di San Domenico conserva alcune tele del Seicento di Filippo Paladino,
il complesso della chiesa e del convento del Carmine, è impreziosito all'interno con dieci medaglioni raffiguranti storie tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento,
Il Santuario di Sant'Angelo è ubicato nella onononima piazza del centro storico di Licata, l'impianto basilicale a croce latina ripartito in tre navate per mezzo di colonne in pietra di Billiemi. Sotto la seconda e quinta arcata di ciascuna navata laterale sono custoditi i cerei o torce ( 'ntorci) con annesso chiostro. http://www.santuariosantangelo.it/
A poca distanza, su un'altura, si trovano i resti del castel sant'Angelo, nell'ex convento della Badia è allestito il Museo Archeologico, che occupa parte del piano terra e il chiostro.
Il 5 maggio si celebra la Festa di Sant'Angelo, durante la quale l'urna d'argento con le reliquie del santo viene portata di corsa in processione, seguita da quattro ceri, offerti dalle associazioni dei mestieri, disposti su alte torri di legno.
Il parco delle ville Liberty. Licata è ricca di ville e palazzi che campeggiano nelle sommità collinari. La ricca borghesia all’inizio del XX secolo commissionava, ad architetti e professionisti di grido, quelle che dovevano le loro abitazioni principali in paese e le residenze estive in collina, http://www.prolocolicata.it/
Palma di Montechiaro comune del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, 162 m s.m., patrono Madonna del Rosario 8 settembre
Venne fondata nel 1637 da Carlo Tomasi di Lampedusa.
La chiesa madre di Santa Maria del Rosario, costruita nella seconda metà del Seicento su progetto di Angelo Italia, ha un'ampia facciata a due ordini chiusa fra due campanili gemelli e custodisce il sepolcro dell'astronomo Giovanni Battista Odierna (1597-1660), che contribuì allo studio dell'assetto urbanistico della città.
Il monastero benedettino, con facciata neoclassica.
Il Palazzo Ducale conserva una pregevole serie di soffitti lignei.
Su una rupe a dominio del mare sorge il castello di Montechiaro (sec. XIV), dalla planimetria irregolare e sviluppato intorno a un torrione merlato di forma quadrata.
Il Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa comprende un vasto territorio della Sicilia occidentale che da Palermo, dove lo scrittore nacque e scrisse Il Gattopardo, si estende a Santa Margherita di Belice nel Palazzo Filangeri Cutò, dove Tomasi trascorse l’infanzia, e a Palma di Montechiaro, feudo di famiglia. Tre luoghi che, insieme, fanno da scenario alle pagine del suo romanzo. Il Parco è un’articolazione di suggestioni e di luoghi. https://www.ilgattopardonelbelice.it/
Sagra della Seppia a Marina di Palma di Montechiaro, la seppia pescata nel mare di Palma di Montechiaro è la protagonista della sagra promossa dal Club Nautico, https://www.facebook.com/people/Club-nautico-marina-di-palma/100069584326504/
Naro comune del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, 500 m s.m., patrono San Calogero 18 giugno
Domina l'abitato il castello dei Chiaramonte (sec. XIII-XIV), di cui spicca l'imponente torre quadrata, con all'esterno lo stemma aragonese.
Il duomo vecchio, elevato a chiesa madre all'inizio del sec. XII e ora in abbandono, conserva della costruzione originaria il portale e il rosone.
La nuova chiesa madre, fondata nel Seicento dai gesuiti, ha l'interno decorato con stucchi e conserva un fonte battesimale del Quattrocento e alcune statue in marmo di scuola gaginesca,
la chiesa del Santissimo Salvatore (sec. XVI), con un notevole portale barocco riccamente decorato, e il cinquecentesco santuario di San Calogero, con facciata barocca e, all'interno, varie tele settecentesche e la statua in legno di San Calogero detta “del Santo Nero” (sec. XVI).
Fra gli edifici civili spiccano il palazzo Giacchetto, di fondazione quattrocentesca, il palazzo Morillo, del Settecento, e il palazzo Gaetani, con portale di gusto barocco.
Sagra del Mandorlo in fiore a Naro, folclore, musica, bellezza, sapori, https://www.facebook.com/mandorloinfiore.naro
Campobèllo di Licata comune del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, 316 m s.m., patrono Madonna dell'Aiuto prima domenica di settembre.
Cittadina situata alla destra del fiume Imera Meridionale. La città conserva alcuni palazzi dei sec. XVIII-XIX. Secentesche sono la chiesa di Gesù e Maria e la chiesa madre dedicata a San Giovanni Battista, con facciata barocca e, all'interno, due statue di Salvatore Bagnasco (San Giovanni e Madonna dell’Aiuto). Numerosi nell'abitato sono i murales, opera dell'artista italo-argentino Silvio Benedetto, conosciuto soprattutto per la vicina “Valle delle Pietre Dipinte”: sito di una vecchia cava di pietra dove 110 blocchi di travertino alti due metri raccontano scene della Divina Commedia.
Ravanusa comune del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, 320 m s.m., patrono San Vito 11 agosto
La chiesa madre di San Giacomo Apostolo (sec. XVII) ha un portale di scuola gaginesca.
la chiesa di Santa Croce
La Chiesa del Convento a Ravanusa, nota anche come Convento dei Frati Minori di Sicilia o Santuario di Maria Ss. Assunta, è la chiesa più importante della cittadina e custodisce opere di notevole pregio artistico
palazzo Sillitti, edificato nell'Ottocento.
A novembre a Ravanusa in piazza per la sagra di San Martino. "Lu Sammartino"
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