Marsala porto itinerari turistici - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

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Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.
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Marsala porto, approdo, itinerari turistici

Se stai pensando di visitare Marsala, sei nel posto giusto.
Questa affascinante cittadina, situata proprio sul mare, è il punto di partenza ideale per esplorare non solo le sue bellezze storiche, ma anche i caratteristici borghi e le località rurali che la circondano. Dalla tua posizione al porto, puoi facilmente organizzare escursioni indimenticabili, scoprendo angoli nascosti e paesaggi mozzafiato. Che tu sia un amante della storia, della natura o semplicemente della buona cucina siciliana, Augusta ha qualcosa da offrirti. Preparati a vivere un'avventura unica.

A poca distanza potrete passare dalla costa all'entroterra per visitare borghi, parchi naturali, Comuni che con le loro attrattive vi permetteranno di trascorrere una piacevole permanenza, permettendovi di scoprire un territorio sensazionale, perchè storia e tradizioni si fondono con il territorio.
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Posizionata sul promontorio di Lilibeo, oggi capo Boeo, Marsala, dal toponimo arabo che significa porto di Allah, è cittadina ricca di testimonianze puniche, romane, arabe e spagnole. È il maggior centro di produzione vinicola della Sicilia ha dato il nome ad uno dei più celebri vini isolani commercializzato dai Woodhouse, il cui stabilimento è ancora esistente, a cui seguirono le famiglie Florio e Ingham. Nel centro storico, racchiuso fra mura rinascimentali, si trovano il Duomo, edificato sul preesistente Castello normanno, il Museo degli Arazzi, il palazzo VII Aprile o Senatorio, il complesso monumentale San Pietro centro polivalente di cultura sede, tra l’altro, del museo civico, la chiesa delle Anime del Purgatorio oggi auditorium, il Convento del Carmine sede della Pinacoteca. Il Baglio Anselmi, posto sul lungomare, ospita il Museo Archeologico dove è possibile ammirare, insieme alle raccolte di frammenti di pavimenti, corredi funerari, vasi e monili, anche il relitto della nave punica risalente al III secolo.

Dall’approdo si propongono due itinerari: Marsala - la via del Sale e lo Stagnone

La via del Sale, così chiamata per la presenza delle saline, è una strada costiera parallela alla SS 115 che congiunge le città di Marsala, Paceco e Trapani. Il paesaggio di quest’ambiente salmastro è dominato dalla presenza dei mulini a vento, ormai reperti di archeologia industriale.
All’interno del mulino della salina di Nubia, nel territorio di Paceco, ha sede il Museo del Sale che descrive e raccoglie documenti e attrezzi inerenti l’attività salinifera.
Il paesaggio delle saline è unico, caratterizzato dalle basse e tiepide acque, e costituisce luogo di sosta e nidificazione di numerosissime specie di uccelli, anche esotici. Procedendo ancora lungo la litoranea, oltre il reticolo delle saline, si incontra la Laguna dello Stagnone, riserva naturale, la più grande della Sicilia e si estende tra punta San Teodoro e Capo Lilibeo. All’interno della Laguna si trovano quattro isole: Mozia o San Pantaleo, Santa Maria, La Scuola, Isola Longa o Grande la più estesa.
Anche queste sono caratterizzate da flora e fauna di particolare interesse e sono raggiungibili con apposite imbarcazioni dai moli ben indicati dalla strada costiera.

Marsala - Mozia

Seguendo la litoranea in direzione Trapani si giunge ai moli dove è possibile imbarcarsi per una visita della Riserva naturale “Isole dello Stagnone”, al centro della quale si trova l’isola di Mozia. Sito di fondazione fenicia, importantissimo nell’antichità, vi si trovano rilevanti resti archeologici databili fra VI e VIII secolo. Identificata con l’isola di San Pantaleo, il proprietario Giuseppe Whitaker, condusse a Mozia scavi archeologici che portarono al rinvenimento di significativi luoghi punici, tra cui il Tophet santuario fenicio, la darsena del Cothon, le mura. Notevoli reperti fenici sono custoditi nel Museo Whithaker, la cui visita è di grande interesse, soprattutto per la celebre statua marmorea raffigurante il “giovinetto di Mozia”. Dalla porta nord si stacca una strada lastricata oggi
sommersa che, attraverso lo Stagnone, collega l’isola con la terraferma nei pressi di Birgi.
Marsala comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 12 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
La costruzione di numerosi edifici civili e religiosi fra il Seicento e il Settecento ha conferito all'architettura cittadina un aspetto prevalentemente barocco, il centro storico è spezzato in due dal “Cassaro”, la via principale di Marsala oggi denominata via XI Maggio. Da un lato troviamo il quartiere spagnolo con la storica Porta di Mare, il Santuario dell’Addolorata e la Chiesa del Purgatorio. Dall’altro, il quartiere ebraico dove sorge il cinquecentesco Complesso San Pietro, e non molto lontano, il Santuario della Madonna della Cava. Marsala fa parte del Circuito dei Borghi Marinari, diverse aziende aderiscono all'Associazione "Strada del Vino di Marsala". Terre d'Occidente,

Il duomo, dedicato a San Tommaso di Canterbury, fu eretto nei sec. XVII-XVIII sui resti di una costruzione normanna (la facciata fu terminata solo nel 1956); all'interno sono diverse sculture dei Gagini e un dipinto di Mariano Riccio (Presentazione di Gesù, 1593), mentre nel Museo degli Arazzi, allestito nei locali attigui alla chiesa, si trovano otto arazzi fiamminghi del Cinquecento.
La chiesa del Purgatorio fu eretta in stile barocco nel sec. XVII. Tra gli edifici civili spiccano il Palazzo VII Aprile, detto anche Palazzo Senatorio o Loggia (sede municipale), edificato nel 1576 sull'antica loggia dei Pisani e ultimato nel Settecento, e la porta Nuova, ricostruita nel 1780.

In prossimità di capo Boeo sono la piccola chiesa di San Giovanni, dal bel portale barocco (sotto il pavimento si trovano un pozzo e un mosaico d'età romana), e resti di un quartiere romano, fra cui emergono i ruderi di una villa del periodo imperiale (sec. III), dotata di un piccolo complesso termale, con pavimento musivo.
Nell'ex monastero di San Pietro (sec. XVI) sono la Biblioteca Comunale e il Museo Civico.
L'ex convento del Carmine (risalente al sec. XII e ricostruito nel sec. XIV) ospita l'Ente Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala”, dove vengono esposte a rotazione opere di artisti italiani e stranieri. Sul lungomare, nei pressi di capo Boeo, sorge il baglio Anselmi, un tempo stabilimento vinicolo per la produzione del marsala, che ospita il Museo Archeologico, con reperti databili dal periodo preistorico al Medioevo e i resti di un'imbarcazione punica di 35 m, di elevato interesse per i particolari costruttivi leggibili nello scafo.

Ma ciò per cui tutti conoscono Marsala, è sicuramente lo storico sbarco dei mille. Giuseppe Garibaldi l’11 maggio 1860.

Altri associano Marsala al liquore Marsala, creato nel 1833 da Vincenzo Florio. E sono proprio queste antiche Cantine Florio che oggi attirano numerosi turisti da tutto il mondo.
Nei suoi pressi, è presente la Via del Sale. Trattasi della strada che collega Marsala a Trapani, passando lungo la laguna dello Stagnone, dove troviamo le famose saline di Marsala e Trapani.

Siciliamo” a Marsala con il nuovo format ad agosto. Una manifestazione all’insegna della valorizzazione delle aziende siciliane e dei loro prodotti enogastronomici che popoleranno il Siciliamo Village nella splendida cornice del complesso monumentale San Pietro. https://www.facebook.com/siciliamoexpo/

Fishtuna, festival del tonno rosso, la kermesse sulle tradizioni legate alla pesca sostenibile del tonno e al territorio, la manifestazione si svolge a Palazzo Fici, sede dell'Associazione Strada del Vino di Marsala - Terre d'Occidente, e nei Musei di Baglio Anselmi-Parco di Lilibeo https://www.facebook.com/fishtuna.it/

Mozia, Sicilia Occidentale il tour
In queste saline troviamo i famosi mulini a vento siciliani. Da non perdere un tramonto allo Stagnone e l’isola di Mozia, una piccola isoletta ex città Fenicia, le cui testimonianze ben conservate l’hanno resa un importante sito archeologico facilmente raggiungibile da Marsala.
Un itinerario da Marsala che proponiamo non volendo interferire con la vicina Trapani, proseguiamo verso Salemi, Gibellina, Castelvetrano, Selinunte, Campobello di Mazara Mazara del Vallo

Salèmi comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 446 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo.
L’attuale Chiesa Madre di Salemi, dedicata a San Nicola, è divenuta il principale luogo di culto della città dopo che il terremoto del 1968 ha distrutto la vecchia Chiesa Madre della città, la chiesa presenta una facciata in stile barocco, tra le opere custodite nella chiesa, è l'organo settecentesco. https://matricesalemi.blogspot.com/

Domina l'abitato il castello riedificato nel sec. XIII da Federico II, conserva alcune torri. Tra le architetture medievali del borgo antico, le strutture barocche della chiesa e del collegio dei Gesuiti, dove è stata allestita la Mostra di Cimeli del Risorgimento, che raccoglie fotografie, armi e documenti che testimoniano il contributo della città agli episodi del 1848-60. Nel 1789 fu adibito a carcere, e il 14 maggio 1860 da questo castello Garibaldi issò la bandiera tricolore, proclamando Salemi “capitale d’Italia” e la dittatura garibaldina. Oggi è sede museale e vi si svolgono concerti
e convegni.
Lo stesso collegio ospita il Museo Civico, dove sono esposti dipinti e sculture provenienti dalle chiese del territorio distrutte dal sisma e dal villaggio preistorico di Mokarta,
il quartiere ebraico della Giudecca e quello islamico del Rabato

Dedicata a San Biagio 3 febbraio, è la Festa dei Pani, che si celebra con la confezione e la distribuzione di pani di pasta non lievitata dalle varie forme, tra cui, cuddureddi (ciambelline, che simboleggiano la gola di cui il santo è protettore) e cavaduzzi (dalla forma di piccoli animaletti, che ricordano la liberazione dalle cavallette che invasero le campagne salemitane nel sec. XVI).

Il 19 marzo, in molte case, vengono allestite delle cappelle votive con le cosiddette “cene di San Giuseppe”, mense con enormi quantità di pietanze, non inferiori a 19 e non superiori a 101, cui vengono invitati vari commensali.

L’ex Chiesa Madre di Salemi, dedicata a San Nicola di Bari, crollò in seguito al terremoto del 1968. Oggi rimangono solo i ruderi dell’abside come fondo scenico della piazza in memoria del
terremoto e come simbolo di rinascita del paese.

A Salemi il museo della mafia ed officina della legalità, ospitato all'interno dell'ex convento dei Gesuiti e dedicato a Leonarda Sciascia https://www.facebook.com/sistemamusealesalemi

Si trova in una posizione favorevole dei grandi centri turistico-culturali della Sicilia occidentale, quali Selinunte, Cave di Cusa, Mothia, Riserva naturale dello Stagnone ed Erice.

Sagra della Busiata", ad agosto, il tradizionale appuntamento enogastronomico che si svolge tra i vicoli del centro storico di Salemi, in provincia di Trapani, e che richiama ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutta la Sicilia. Nei punti di degustazione sarà possibile degustare la particolare pasta lavorata a mano secondo le varianti culinarie offerte dai cuochi in gara, il tutto innaffiato con i vini delle aziende locali.  https://www.facebook.com/sagradellabusiata/    https://www.facebook.com/culturaturismospettacolosalemi
Gibellina comune in provincia di Trapani, 227 m s.m., patrono San Rocco 16 luglio
Sul viadotto d'ingresso a Gibellina sorge la Stella del Belice, gigantesca porta-scultura di Pietro Consagra, divenuta il simbolo della città.
Tra le varie realizzazioni architettoniche spiccano il Meeting, un edificio per i congressi, realizzato dallo stesso Consagra, in acciaio e cristallo, il Centro civico e culturale di Vittorio Gregotti, Giuseppe Pirrone e Alberto e Giuseppe Samonà.
Agli stessi architetti si deve anche la costruzione che ospita il Municipio, fronteggiato dalla Torre Civica di Alessandro Mendini.
Di Ludovico Quaroni è la chiesa madre, mentre a Franco Purini e a Laura Thermes si devono il Sistema delle Piazze e la Casa del Farmacista.
Il Palazzo Di Lorenzo, opera di Francesco Venezia, è una particolare casa-museo in cui si sovrappongono stili antichi e moderni e nel cui cortile è inglobata la facciata recuperata da un antico palazzo della vecchia Gibellina.

Nel 1996 è stato istituito nel “baglio” Di Stefano, imponente edificio rurale trasformato in sede di istituzioni culturali e residenza di artisti e studiosi ospiti della città,
il Museo delle Trame Mediterranee, che raccoglie ed espone tessuti, gioielli, ceramiche, costumi, reperti archeologici, sculture e quadri provenienti da molti paesi del Mediterraneo.
Nel granaio è allestita la sezione d'arte contemporanea, con alcune tra le opere donate dagli artisti che, nel corso degli anni, hanno lasciato segni tangibili a Gibellina (Mario Schifano, Pietro Consagra, Toti Scialoja, Carla Accardi ecc.).

Il Museo Civico, che comprende una ricca collezione di arte contemporanea, una sezione etno-antropologica e una storica.
In un'antica casa contadina rimasta indenne dal terremoto del 1968 è stato allestito il Museo Etno-Antropologico della Valle del Belice con la ricostruzione dei cicli lavorativi del grano, della vite, dell'olivo, del lino e del formaggio, e numerosi attrezzi relativi ad arti e mestieri tipici della zona.

Gibellina dal 6 al 8 maggio sarà nuovamente FESTA RANNI, la più bella delle feste della tradizione popolare siciliana. L’evento, molto atteso dalla popolazione locale e fortemente voluto dalla Congregazione del SS. Crocifisso di Gibellina ha visto anche la compartecipazione del Comune di Gibellina, per la realizzazione del ricco programma di eventi. La domenica Solenne Processione del simulacro del SS. Crocifisso per le vie del paese.
l clou dei festeggiamenti è previsto il sabato pomeriggio con la Solenne Sfilata del Prisenti con Muli Bardati con partenza da Piazza XV Gennaio 1968. I cavalieri sfileranno in sella ai muli bardati.

Tra giugno e settembre si svolgono a Gibellina le “Orestiadi”, che prevedono un ciclo di rappresentazioni classiche e rassegne di prosa, musica etnica e arti visive.

Sulle rovine del paese antico Alberto Burri ha realizzato il Grande Cretto di Gibellina, uno degli esempi di Land Art in Sicilia, il Cretto è una tra le opere d'Arte Contemporanea più estese al mondo. http://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/land-art-sicilia.php

Cantine Aperte alle Tenute Orestiadi di Gibellina. una giornata dedicata all'allegria e la spensieratezza, alla scoperta delle Tenute Orestiadi e dell'incredibile, ricca e varia, realtà che le circonda. Buon vino, buon cibo, buona musica e ottima compagnia!
Durante la giornata musica dal vivo, visite attraverso Gibellina Museo En Plein Air a bordo del Trenino Caterino, pranzo con prodotti locali, vino fino ad esaurimento silos.
Santa Ninfa comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 410 m s.m., patrono Santa Ninfa 12 ottobre, distrutto dal terremoto del 1968, l'abitato fu completamente ricostruito

La chiesa del Purgatorio (1629), restaurata dopo il sisma del 1968 come la chiesa della Badia (sec. XVIII-XIX), conserva dipinti sei-settecenteschi di scuola siciliana e un gruppo ligneo barocco settecentesco.

Nel 1995 è stata istituita al Riserva Naturale Integrata “Grotta di Santa Ninfa” affidata in gestione a Legambiente, per la protezione e la valorizzazione di un suggestivo ambiente carsico.

Nell’area adiacente si trova il “Castello di Rampinzeri”. La denominazione “castello” per ciò che riguarda la grande masseria di Rampinzeri è impropria non essendo questo munito di fortificazioni. Viene così chiamato a seguito delle trasformazioni subite nell’800. Di questo castello si fa cenno nel romanzo “Il Gattopardo”. Il 17 agosto 1937 il re Vittorio Emanuele, accompagnato dal principe Umberto,assistette, dal terrazzo del castello di Rampinzeri, unitamente al capo del governo Benito Mussolini alla fase conclusiva delle grandi manovre.

– il Museo “Nino Cordio” interamente dedicato all’opera del nostro grande concittadino Nino Cordio, pittore e scultore

– la biblioteca comunale che ospita una sezione che porta la dicitura “Fondo prof. Giuseppe Bellafiore”,il prof. Bellafiore nostro concittadino, già professore di Storia dell’Arte Medievale e Moderna presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo ha donato la sua biblioteca personale a questo comune.

– il “Museo dell’Emigrazione” sull’emigrazione siciliana conseguente ai moti del 1894.

Sagra della Salsiccia a Santa Ninfa ad agosto. La manifestazione prevede stand espositivi lungo tutto il viale, esibizione di gruppi musicali locali e artisti di strada. L’evento gastronomico-culturale che si tiene ogni anno nel mese di agosto viene organizzato dal Comune con il patrocinio dell’Unione dei comuni del Belice  https://www.facebook.com/sagradellasalsicciasantaninfa/

Festa dell'Agricoltura a Santa Ninfa domenica a settembre, organizzata dal Comune di Santa Ninfa con il contributo dell'Assessorato Regionale Agricoltura e con la collaborazione delle cantine, degli oleifici, dei caseifici, delle aziende agricole del territorio, di Legambiente e della Pro Loco Santa Ninfa. Una giornata all'insegna della tradizione contadina, della gastronomia locale e del divertimento.

Gusta la Pecora a Santa Ninfa a novembre, la tradizionale Sagra della Pecora della Valle del Belice, la manifestazione interamente dedicata alla pecora e ai suoi derivati, in una splendida collina seicentesca, il paese della Grotta.  https://www.facebook.com/SagraDellaPecoraSantaNinfa

Castelvetrano comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 187 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
La chiesa di San Domenico, eretta nella seconda metà del sec. XV,  la facciata della chiesa madre dell'Assunta (sec. XVI) è ornata da un portale preziosamente intagliato; l'interno, con decorazioni a stucco di A. Ferraro e G. Serpotta, ha una notevole cappella della Maddalena di T. Ferraro.
La chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita alla fine del Settecento, conserva una statua in marmo di Antonello Gagini.
Nei pressi dell'abitato è la chiesa della Santissima Trinità di Delia, eretta in epoca normanna nel sec. XII; ha pianta a croce greca triabsidata con cupola centrale su quattro colonne.
Chiesa del purgatorio

Presso il litorale, vicino Marinella, sono i resti della città greca di Selinunte.

Corteo Storico di Santa Rita e della Nobiltà Castelvetranese a Castelvetrano . Il sontuoso corteo storico racchiude nel suo seno le nuove coordinate della religiosità globale, e quelle della più profonda tradizione spagnola e aragonese con la Rievocazione storica dell’Investitura di Carlo d’Aragona e Tagliavia a primo principe della Città.  https://www.facebook.com/corteosantaritacastelvetrano/

Sarduzza Fest settembre ed ottobre a Castelvetrano. L'evento gastronomico mira alla valorizzazione della Sarduzza di Selinunte una particolare e ottima varietà di pesce azzurro,   https://sarduzzafest.it/

La festa del Cioccolato a Castelvetrano è una manifestazione dove è possibile prendere parte ad esperienze degustative uniche con tante varietà di cioccolato, provare delizie culinarie tipiche dello street food siciliano, assistere a spettacoli culinari con il cioccolato come protagonista.   https://www.facebook.com/people/Associazione-Centro-storico-Castelvetrano/100066598821135/

La leggenda dei delitti dell’Aironera di Castelvetrano
Questa leggenda trae probabilmente origine dalla storia biografica della duchessa Zenobia Gonzaga, figlia di Vittoria Doria e di Ferrante II, duca di Guastalla, e del consorte Giovanni III d’Aragona, duca di Castelvetrano. Il luogo a cui è legata la leggenda un antico edificio di Castelvetrano chiamato “L’Aironera”, chiamatacosì perchè il duca di Castelvetrano, Don Diego D’Aragona, proprietario della tenuta, la utilizzava come base per la caccia all’airone. L’edificio è anche conosciuto come “Lariuni”.

Secondo la leggenda essendo il duca sempre molto occupato, la moglie, per non annoiarsi, si trasferì presso l’Aironeria e sempre per non annoiarsi, organizzava sempre grandi feste, dove partecipavano i nobili più in vista di Castelvetrano e dei paesi vicini.  La duchessa era ancora giovane ed attraente e non di rado accettava la corte dei partecipanti alle feste, ebbe quindi molti amanti ma per non far sapere in giro che tradiva il marito dopo, passata la notte di passione, li faceva uccidere da un suo servo.  Le misteriosi sparizioni, purtroppo, si ripetevano nel tempo e, la voce di tali omicidi iniziò a girare per il paese. Un giovane nobile, venuto a conoscenza di quanto si raccontava intorno alla duchessa e alle misteriose scomparse di tanti giovani del circondario, decise di sfidare la sorte; iniziò così a corteggiare la donna, entrò nelle sue grazie e riuscì ad avere un appuntamento galante; l’uomo sapeva già cosa gli sarebbe accaduto e nascose nel mantello un affilato pugnale.
Dopo una notte infuocata, quando il servo stava per attaccarlo alle spalle, il nobile gentiluomo reagì con prontezza e, colto di sorpresa il suo aggressore, lo uccise, quindi fuggì via.
La notizia dell’accaduto si sparse subito intorno al paese e nel circondario; il duca rientrò subito a palazzo, fece richiamare la moglie dalla palazzina dell’Aironera e la fece uccidere, ma il giovane era già lontano, al sicuro dalla vendetta del Duca.
Selinunte era un'antica città siceliota situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, costituisce uno dei parchi archeologici più estesi d'Europa. I ruderi della città si trovano nel territorio del comune di Castelvetrano, l'opera più famosa, l'Efebo di Selinunte, è esposto presso il museo civico di Castelvetrano.
Campobèllo di Mazara comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 110 m s.m., patrono San Vito 15 giugno
La chiesa madre della Madonna delle Grazie, di origine secentesca e poi ristrutturata nell'Ottocento, conserva un bel Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia.
il Palazzo Ducale, una casa torre e diverse “case-cortile”, retaggio dell'urbanistica araba.
nei dintorni sono le cave tufacee di Rocca di Cusa (dette anche “Cave di Campobello”), sfruttate nell'antichità per l'edificazione di Selinunte.

Sagra dell’Olio e dell’Oliva Nocellara del Belìce DOP, con l’obiettivo di valorizzare il prodotto “principe dell’economia campobellese, contribuendo al contempo alla promozione del territorio anche in chiave turistica a novembre   https://www.facebook.com/people/Sagra-dellOlio-e-dellOliva/61550743426444/

Mazara del Vallo comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 8 m s.m., patrono San Vito terza settimana di agosto
Adagiata tra le rive del mare Mediterraneo e la foce del fiume Mazaro, è la Città del Satiro, la costa nei dintorni di Mazara del Vallo è puntellata di spiagge suggestive, alcune sabbiose altre rocciose, il vecchio centro storico, un tempo racchiuso dentro le mura normanne, include numerose chiese monumentali, alcune risalenti all'XI secolo. La parte più antica ha i tratti tipici dei quartieri a impianto urbanistico islamico tipico delle medine, chiamato Casbah. Le chiese principali sono: La Cattedrale sorta in epoca normanna, al posto di una precedente moschea distrutta per volere di Ruggero I, in seguito alla creazione nel 1093 della diocesi. Venne ricostruita completamente alla fine del XVII secolo in stile barocco. All'interno si conserva il gruppo statuario rappresentante la Trasfigurazione di Antonello Gagini.
La Chiesa di San Nicolò Regale del 1124 e la Chiesa della Madonna delle Giummare dell'XI secolo (detta anche Madonna dell'Alto), entrambe di chiara matrice arabo-normanna.
La Chiesa di San Michele, del XII secolo, con annesso monastero femminile benedettino, venne rifatta nel XVII secolo in forme barocche.
La Chiesa di Santa Caterina, risalente al 1318 venne pure rimaneggiata in epoca barocca.
La Chiesa di San Francesco è un esempio di barocco siciliano, ricco di policromia e decorazioni.
La Chiesa di Sant'Ignazio, di cui è rimasto solo il prospetto, in seguito al crollo del tetto avvenuto nel 1933, con annesso il Collegio dei Gesuiti.
Chiesa di Maria Santissima Annunziata al Carmine, Chiesa delle Giummare
Tra i monumenti la Gente che Viene dal Mare, ed il monumento al pescatore

Tradizione sentita dai mazaresi è 'u fistinu di Santu Vitu, una celebrazione in onore del patrono della città.

Le celebrazioni, tra la penultima e l'ultima settimana di agosto, il festino si apre con l'Annunzio, un corteo in abiti seicenteschi che si snoda per le vie della città, ed effettua delle soste per permettere all'araldo di proclamare l'annuncio, nelle ore successive all'annunzio avviene il solenne trasporto dalla Chiesa di San Michele (dove il simulacro argenteo rimane tutto l'anno) fino alla Chiesa di San Vito in Urbe

Fiera del Ponente, Mostra Mercato del Commercio e dell’Artigianato presso il Lungomare San Vito, organizzata dalla società Medifiere con il patrocinio della Città di Mazara del Vallo,   https://www.mediexpo.it/

Festa del Pane e della Pasta", Borgata Costiera Mazara del Vallo, mostra dei Pani devozionali e dei prodotti cerealicoli locali, tutte le sere degustazioni di prodotti tipici, arte e spettacoli.   https://www.facebook.com/people/Festa-del-Pane-e-della-Pasta/100072423605703/

Blue Sea Land ad ottobre, Mazara del Vallo. L'evento che unisce in un unico luogo le filiere agro-ittico-alimentari di Italia e Sicilia, dei Paesi del Mediterraneo,   https://www.facebook.com/bluesealandexpo

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