Itinerario dell’Arte Barocca nel nisseno
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Caltanissetta itinerario dell’Arte Barocca tra Chiese, ville e dimore storiche
Caltanissetta itinerario dell’Arte Barocca tra Chiese, ville e dimore storiche, Palazzo Moncada può essere considerato la sintesi del barocco siciliano, detto anche Beauffremont . Costruito (1635-1638) per volere di Don Luigi Guglielmo Moncada, Vicere' di Sardegna e di Sicilia, presenta sulla facciata mensoloni a forma di figure antropomorfe e zoomorfe.
Caltanissetta, itinerario del barocco nisseno
Gèla comune del libero consorzio comunale di Caltanissetta, 46 m s.m., patrono Maria Santissima dell'Alemanna 8 settembre,
Il Castello Svevo di Gela, noto anche come Castelluccio di Gela, si erge su una collina di gesso e domina la costa a difesa della città.
I primi documenti storici che attestano l'esistenza del castello rislagono al 1143
La chiesa madre di Gela o chiesa di Santa Maria Assunta, derivata dalla primitiva chiesa di Santa Maria de' Platea, è un esempio di neoclassico.
La chiesa di San Francesco d'Assisi è una chiesa di Gela consacrata a San Francesco d'Assisi, confinante con il civico Palazzo di Città, ad unica navata sorge sui resti di un'altra risalente al 1499, poi riedificata nel 1659 in stile tardo-barocco siciliano, un tempo annesso al convento dei frati minori conventuali.
Un aspetto caratteristico dell'assetto urbanistico ed architettonico della vecchia Gela fu l'ampia diffusione dello stile liberty o "floreale", protagonista nella progettazione dei più importanti palazzi signorili della città. A Gela viene ricordato l'architetto Giuseppe Di Bartolo Morselli, Alcuni palazzi sono: Palazzo Nocera, Palazzo Rosso, Palazzo Tedeschi – Russello, Palazzo Castiglia – Maida, Palazzo Mattina, Palazzo Ciaramella – De Maria, solo alcuni dei tanti palazzi da vedere
Caratteristiche, il 19 marzo, sono le cosiddette “Cene” di San Giuseppe: in molte case vengono imbandite delle mense con enormi quantità di pietanze, cui vengono invitate tre persone, per lo più bambini indigenti, che rappresentano la Sacra Famiglia. Durante la festa patronale si svolge una partecipata processione per le vie del paese.
Nei dintorni, sul monte Disueri, si trova la più importante necropoli sicula dopo quella di Pantalica, con circa duemila tombe rupestri scavate nella roccia,
Palio dell’Alemanna a Gela, la manifestazione si svolge nell’ambito dei festeggiamenti dedicati alla Patrona Maria Santissima d’Alemanna, che si svolge a settembre, Una parata di centinaia di figuranti per dare vita ad un itinerario medioevale in cui la storia rivivrà attraverso i costumi e gli strumenti del tempo. https://www.facebook.com/PalioAlemannaGela/
La leggenda del Castelluccio
La Leggenda del Castelluccio di Gela parla di una bellissima castellana dalla lunga chioma nera che attirava tutti i passanti e i contadini con i suoi canti melodiosi.
Durante le sue giornate si occupava della servitù e si prendeva cura dei cavalli.
Tanti uomini erano attratti dalla sua bellezza e dalla sua voce, ma chiunque tentava di avvicinarsi, poi scompariva nel nulla.
Chi doveva discutere di affari con lei, inviava i messaggi con i piccioni.
Alcuni raccontano di aver visto di notte un cavaliere con l’armatura, aggirarsi intorno alla fortezza, per poi scomparire nella oscurità.
La leggenda del Manfrino
Su una collina che sovrasta il Golfo di Gela, si trova l’antica Torre di Manfria in cui viveva un uomo chiamato il Gigante o Manfrino. Con lui viveva una sorella talmente bella e splendente che per riservatezza non usciva mai dalla sua terra e nessuno conosceva il suo nome e perciò la chiamavano la “bella Castellana”.
Un giorno il Manfrino galoppó con il suo cavallo per tutto il campo e si accorse in lontananza di una bellissima donna aggraziata e dalla folta chioma bionda e se ne innamoró perdutamente. Spronó il cavallo per raggiungerla ma quando stava per avvicinarsi sempre di piú, la donna svaní come per incanto.
Di quella disperata corsa ne restó come ricordo l’impronta dello zoccolo del suo cavallo, custodita fin quando fu costruita sopra una fontanella d’acqua (Marina di Manfria). Da quel giorno il Manfrino non ebbe piú pace e galoppó sui campi nella speranza di poterla rivedere, ma inutilmente.
La Castellana vedendo il fratello struggersi per amore, decise di dare una grande festa per far ritornare la bella fanciulla e poterla incontrare con il fratello.
Il Manfrino accortosi di lei uscì dalla Torre per inseguire e poter svelare il suo amore per la donna, cercò di raggiungerla. Intanto alcuni principi sprangarono la porta della Torre, uccisero gli invitati e la Castellana. Infine si recarono sulla spiaggia dove videro il Manfrino e lo uccisero.
Gela itinerario dell’Arte Barocca tra Chiese, ville e dimore storiche
Gela itinerario dell’Arte Barocca tra Chiese, ville e dimore storiche, la Chiesa Madre di Gela in stile barocco,si erge a tre navate con la torre campanariaha una pianta a croce latina, la facciata in stile neoclassico, la Chiesa dedicata alla Santissima Vergine Assunta, fu costruita nella seconda metà del XVIII sec. su una preesistente chiesa di Santa Maria de' Platea. Interessante al suo interno la navata barocca, presenta una pianta a croce latina con schema basilicale e cupola ed è suddiviso in tre navateun quadro di San Francesco Saverio e una tavola del Transito della Vergine di Deodato Guidaccia.
Niscemi un itinerario dell’Arte Barocca tra Chiese, ville e dimore storiche
Niscemi un itinerario dell’Arte Barocca tra Chiese, ville e dimore storiche, in stile barocco ricordiamo nella piazza principale la chiesa madre, il duomo fu costruito nel 1751 su progetto di Giuseppe La Rosa e restaurato nel 1851. La facciata è in stile barocco a due ordini con un’ampia cella campanaria e un magnifico portale colonnato, nelle quattro nicchie laterali con statue degli evangelisti Giovanni e Marco e degli apostoli Pietro e Paolo.. L’interno è a tre navate. La chiesa dell’Addolorata fu costruita tra il 1752 e il 1784 su progetto di Silvestro la chiesa dell’Addolorata, l'andamento plastico della facciata curva. Anche lo schema planimetrico della chiesa trova preciso riscontro in un disegno di Rosario Gagliardi servito da modello per la chiese di Santa Chiara a Caltagirone, del Carmine a Noto e di San Filippo Neri a Siracusa, di grande interesse è il Cristo in croce in legno di cipresso, scolpito da Antonino Lo Verde Gugliara a pianta ellittica in stile barocco. www.sanfrancesconiscemi.it
Niscemi, itinerario del barocco nisseno
Niscèmi comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 332 m s.m., patrono Maria Santissima del Bosco prima domenica di agosto,
la chiesa madre dedicata a Santa Maria dell'Odigitria, con severa facciata barocca, incompiuta,
la chiesa dell'Addolorata, a pianta ottagonale e con facciata convessa
Palazzo Comunale, neoclassico, del 1882
la chiesa della Madonna del Bosco, a pianta ellittica, fu costruita nel sec. XVIII su un edificio del sec. XVI, nella cripta sottostante sgorga ancora la sorgente d'acqua in cui venne ritrovato il sacro velo con l'immagine della Vergine.
Sagra del Carciofo a Niscemi ad aprile, degustazioni di piatti tipici a base di carciofi, “Cacucciulata”, mostre, manifestazioni sportive, spettacoli musicali, convegni, attività culturali ed intrattenimenti, https://www.facebook.com/people/SAGRA-DEL-Carciofo-Niscemi/100069735258168/
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