Scopri la Magia della Valle del Ghiodaro
Oggi ti parleremo della meravigliosa Valle del Ghiodaro. Questo itinerario ti condurrà attraverso una terra ricca di storia e bellezze naturali, conosciuta anche come la Valle dei Santuari Mariani, la Valle del Ghiodaro è dominata dalla maestosa presenza del Monte Kalfa.
Preparati a immergerti in paesaggi mozzafiato, scoprire antichi borghi e assaporare la deliziosa cucina siciliana. Non perderti questa incredibile avventura.
Lungo il corso del fiume si possono ammirare numerose piccole cascate che hanno formato degli incavi nella pietra dal perenne scorrere dell’acqua e che hanno assunto colore rosso a causa dei minerali contenuti nel terreno.
Definita come la Valle dei Santuari Mariani, oggi l’intera Vallata è un luogo di spiritualità che accoglie tre Santuari dedicati alla Santissima Vergine, un’attrattiva è rappresentata dal sentiero naturalistico Taormina – Forza d’Agrò, che segue il tracciato delle antiche mulattiere e trazzere che in passato si usavano per accorciare le distanze.
Dal monte Kalfa una vista sorprendente, che passa per l'Etna, attraverso i Peloritani con la rocca Salvatesta a Novara di Sicilia, fino alle Eolie. Di fronte lo Stretto di Messina e Reggio Calabria e parte della Valle D'Agrò con i suoi otto comuni. E' questa la vista che si gode dal Monte Kalfa. Monte 'Belvedere'.
Definita come la Valle dei Santuari Mariani, l’intera Vallata accoglie tre Santuari dedicati alla Santissima Vergine:
S. Maria della Libera a Melìa
la Madonna della Catena a Mongiuffi
la Madonna dell’Aiuto a Roccafiorita.
Santuario Santa Maria della Libera – Mongiuffi Melia
Nel sito che ora ospita l’attuale chiesa da tempo immemore era collocata una edicola dedicata alla Vergine Santa col titolo di S. Maria della Libera. Nel 1902 si costituì un comitato che con l’intenzione di costruire un santuario in questo luogo.
Santuario Madonna dell’Aiuto – Roccafiorita
Il santuario sorge unitamente alla Casa del Pellegrino sul Monte Kafka a 1000 mt di altitudine, esso rappresenta una oasi di pace e di tranquillità immerso nel verde della vegetazione. Alla costruzione del santuario è legata una commovente leggenda.
Si sviluppa su tre navate, sul portale d'ingresso in bronzoi bassorilievi che raccontano la storia della chiesa, in prossimità della chiesa si può ammirare una rosa dei venti con l'azimut di fede con i nomi dei santuari mariani ed i principali luoghi di fede.
Santuario Madonna della Catena – Mongiuffi Melia
Il culto della Madonna della Catena si sviluppa in Sicilia sotto il regno di Martino I. Esso è legato alla leggenda che vuole tre poveri uomini condannati ingiustamente salvati dalle suppliche alla Madonna che con mirabile tempismo scatena una tempesta proprio il giorno dell’esecuzione della condanna.
Essendo troppo fatiscente, l’antico Santuario fra gli anni quaranta e sessanta del secolo scorso venne demolito e ricostruito ed è quello che oggi si può ammirare dalla forma esagonale. I festeggiamenti in onore della Madonna dela Catena durano quattro giorni dal venerdì precedente la prima domenica di settembre fino al lunedì seguente.
Scopri la Valle del Ghiodaro
Un tour di sicuro interesse storico culturale potrebbe essere quello che si dipana da Taormina, al Santuario Santa Maria della Catena a Mongiuffi Melia, Santuario della Madonna dell'Aiuto a Roccafiorita, la Campana Dei dispersi o della pace ad Antillo, passando per la chiesa di San Pietro e Paolo a Forza D'Agró, ripiegando su Savoca arroccato su un alto colle, fino a Forza d'Agrò centro affacciato sulla costa ionica.
Taormina e la valle del Ghiodaro
Taormìna comune della città Metropolitana di Messina, 204 m s.m., patrono San Pancrazio 9 luglio, situata su un rilievo montuoso nel mar Ionio a N alla foce del fiume Alcantara, nel cui parco regionale è compresa, ben conservato è il teatro greco, riedificato in epoca romana, dove si svolge il Festival Taormina Arte
Mongiuffi Melìa e la valle del Ghiodaro
Mongiuffi Melìa comune della Città Metropolitana di Messina, 375 m s.m., patrono San Sebastiano 20 gennaio
"Odori & sapori della valle del Ghiodaro": la festa di San Martino nel borgo di Mongiuffi Melia
Centro storico - Mongiuffi Melia (Me) nel mese di novembre, ogni anno in occasione della festa di San Martino torna a Mongiuffi Melia "Odori & sapori della Valle del Ghiodaro".
La manifestazione, è un'occasione per conoscere le bellezze del Ghiodaro, ma soprattutto per gustare le prelibatezze locali di stagione, come caldarroste e vino novello, carni, formaggi e molto altro.
la manifestazione dà spazio all'artigianato locale con momenti di intrattenimento con musica dal vivo e spettacoli.
Roccafiorita e la valle del ghiodaro
Roccafiorita comune della Città Metropolitana di Messina, 723 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo
Antillo e la valle del Ghiodaro
Antillo comune della Città Metropolitana di Messina, 480 m s.m., patrono Madonna della Provvidenza 19-22 agosto
La Campana della Pace si trova sulla vetta di Pizzo Monaco da cui si gode d'un panorama su tutta la Val D'Agrò.
La Campana è stata realizzata negli anni ottanta per ricordare i dispersi di tutte le guerre, la campana, è stata benedetta in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II e poi tornata ad Antillo nel 1993.
La campana pesa cinque tonnellate e ha un diametro di 6 metri
Limina e la valle del Ghiodaro
la località viene principalmente associata al suo patrimonio architettonico.
La Chiesa Madre di San Sebastiano Martire conserva numerose statue, un grande crocifisso ligneo del primo Rinascimento e iconografie pittoriche preziose come il Martirio di San Sebastiano attribuito ad Alessandro Vasta.
La Chiesa di Santa Maria delle Preci è dedicata alla compatrona del paese e la sua storia richiama in parte quella della sinagoga ebraica qui presente prima del ‘300 e poi sostituita dalla costruzione ecclesiale datata 1397, un bell’altare in muratura, un curioso fonte lavabo custodito in sagrestia, ben quattro cripte e due statue in legno, ritraenti rispettivamente la Beata Vergine Maria delle Preghiere (1860) e a Sant’Antonio.
La Chiesa di San Filippo d’Agira presso Passo Murazzo è più decentrata rispetto alle altre in quanto sorge a ca. 6 km da Limina. Si correda di un altare marmoreo, un quadro di San Filippo d’Agira e una lapide, anch’essa in marmo. Qui avvengono le celebrazioni della vigilia della Festa di San Filippo d'Agira, che ha luogo in paese l’11 e il 12 maggio e con la domenica in prossimità dell’ottavo giorno dedicata al rito dell’Ottava, durante il quale avviene la processione del simulacro alla presenza di migliaia di fedeli. San Sebastiano Martire viene festeggiato il 20 gennaio, la Madonna delle Preghiere a ferragosto. Cammino di San Filippo in Sicilia
Forza d'Agrò e la valle del Ghiodaro
Forza d'Agrò comune in provincia di Messina, 420 m s.m., patrono Maria Santissima Annunziata 25 marzo
Savoca e la valle del Ghiodaro
Savoca comune della Città metropolitana di Messina, 303 m s.m., patrono Santa Lucia seconda domenica di agosto
Palazzo Trimarchi, risalente al 1773, famoso in tutto il mondo perché al suo interno nel 1971 sono state girate alcune scene del film “Il Padrino”. Al piano terra è tuttora attivo il Bar Vitelli, Chiesa di San Nicolò di Savoca con l’aspetto di una fortezza e la torre campanaria merlata. Il Convento dei cappuccini risale al Seicento, annessa al convento è la Chiesa di San Francesco d’Assisi e una cripta con i corpi mummificati degli aristocratici del luogo. Da visitare è pure la Chiesa Madre Santa Maria Assunta, il cui impianto originario risale al XII secolo, come dimostrano gli affreschi bizantini ritrovati al suo interno, che si erge nella depressione tra due cime collinari, da dove si gode lo splendido panorama della costa.
Dalla cima di Pizzo Cucco, nelle cui vicinanze si trova la chiesa dedicata a Santa Domenica risalente al XV secolo, è possibile ammirare Savoca dall’alto. Nella frazione Contura sorge un’antica cappella di campagna intitolata a San Nicola, mentre la Chiesa di San Francesco di Paola del XVIII secolo si trova nell’omonima frazione. Da non perdere la visita alla Chiesa di Santa Rosalia che si sviluppa su pianta ottagonale.
Il museo delle opere in acciaio, di Nino Ucchino, è unico al mondo, in quanto esibisce solo pezzi unici, opere che nascono da lastre d’acciaio modellate, l’opera dell’asino “capovolto”, dal titolo “la piramide e gli zoccoli” posta all’esterno del museo, animale semplice e bistrattato che porta sulle zampe la piramide di fatica, quella del suo lavoro, grazie al quale ha servito su un piatto d’argento il progresso
Spazio pubblicità
Non sono presenti ancora recensioni.