Itinerario la valle dell' Anapo e la necropoli Pantalica - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

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Itinerario la valle dell'Anapo e la necropoli Pantalica

Se stai cercando un'avventura unica in Sicilia, non puoi perderti la Valle dell'Anapo e la necropoli di Pantalica.
Questo luogo incantevole è un vero e proprio tesoro nascosto, con paesaggi mozzafiato creati da canyon spettacolari e i fiumi Anapo e Calcinara che scorrono tra le rocce.
Passeggiando tra le antiche tombe e i sentieri immersi nella natura, potrai scoprire la storia affascinante di questa area e lasciarti ispirare dalla sua bellezza selvaggia.

Non perdere l'opportunità di esplorare questo affascinante angolo della Sicilia.
Preparati a immergerti in una natura selvaggia e a scoprire antiche necropoli e grotte scavate nella roccia.
La zona Pantalica è stata battezzata Patrimonio dell’Unesco, il suo fascino risiede nella presenza di necropoli risalenti al 600 a.C. che si snodano su tutto il territorio.

Pantalica, da una parola araba che significa “grotta”, spettacolare necropoli situata lungo la Valle dell’Anapo che con le sue 5 mila tombe si classifica come più vasta del bacino mediterraneo. Grazie ai fiumi Anapo e Calcinara, che scorrono lungo due cave ai lati di essa, la necropoli è intrisa di un fascino e una poesia innegabili, e a renderla ancor più preziosa ci sono le rovine del palazzo del principe, l’Anaktoron, risalente al XII secolo a.C.

Costituisce uno dei più importanti luoghi storici siciliani, utile per comprendere il momento di passaggio dall'età del bronzo all'età del ferro nell'isola. Da alcuni archeologi, viene identificata con l'antica Hybla, un regno siculo che dal XIII all'VIII sec a.C. si estendeva dalla valle dell'Anapo a Siracusa

Si presenta divisa in tre tratti:
il primo tratto è Monte Lauro e Palazzolo Acreide che si espande con un altopiano molto vasto;
nel secondo tratto, invece, la valle comincia una metamorfosi assumendo la forma di una cava, quindi angusta e caratterizzata da pareti ripide, irte ed impervie, abbracciata da una fitta e folta vegetazione;
nel terzo ed ultimo tratto, invece, la valle diventa più ampia.


La Valle dell’Anapo è una vera meraviglia naturale, una conca fluviale molto profonda al cui interno la natura ha creato e dato vita a degli scenari davvero unici ed inimitabili della Sicilia Sud Orientale.

La riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell'Anapo e Torrente Cava Grande è un'area naturale protetta situata nei comuni di Buscemi, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino, in provincia di Siracusa.

Da vedere anche la riserva di Vendicari, nei pressi di Noto (a 30 km circa da Palazzolo), e la Cava Grande di Cassibile, poco lontano da Avola (a 35 km circa da Palazzolo).
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La valle dell'Anapo e Pantalica

Itinerario la valle dell' Anapo e Pantalica, tra i comuni di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Palazzolo Acreide, la cosiddetta zona montana della provincia di Siracusa, si snoda in mezzo ad una natura di incontaminata purezza la suggestiva vallata del fiume Anapo.
La Valle dell’Anapo ed il Torrente Cavagrande interessano l’area protetta. La Riserva Naturale Pantalica costituisce nel suo complesso un’area di notevole interesse, la riserva, infatti, suscita molta curiosità sotto il profilo storico-archeologico. La riserva è attraversata dal fiume Anapo che nasce sul Monte Lauro.

Le possibilità di visita sono numerose e l'accesso e l'itinerario migliore vanno pianificate in base ai propri interessi e anche alle proprie capacità.

Oggi esistono 4 accessi principali: due di questi sono sull'altipiano, uno dal lato di Ferla e l'altro dal lato di Sortino. Altrettanti invece permettono l'accesso alla valle, sempre dall'imbocco di Ferla o da quello di Sortino.
  • Ingresso Calcinara – Pantalica Nord

  • Ingresso Fusco Pantalica Sud Sortino
Anche dall’accesso di Sortino si può arrivare giù fino al Calcinara. Lungo il cammino potrete visitare la grotta dei pipistrelli, e la veduta della necropoli nord da questo punto è sicuramente la più suggestiva.
  • Ingresso Filiporto: Ferla
Per chi è interessato all’archeologia è consigliabile l’accesso dal varco di Ferla. Raggiungete il paesino e seguite le indicazioni per Pantalica, c’è un infopoint della forestale: fermatevi e chiedete una mappa della zona. Da questo sentiero, chiamato “Giarranauti” sono visitabili le necropoli, l’anaktoron (il cosiddetto “palazzo del principe”), un villaggio bizantino e tre oratori rupestri. Proseguendo si scenderà fino al torrente Calcinara.
  • Ingresso Ponte Diga: Ferla – Cassaro

Per chi invece vuole solo godere della natura incontaminata, si può accedere alla valle dell’Anapo da uno dei due ingressi di Sortino o Ferla. Gli ingressi sono collegati tra loro e il percorso, di 13 km, è principalmente piano. Anche da questo accesso, camminerete nella Storia: il sentiero è l’antico tracciato della ferrovia che portava da Siracusa a Vizzini, costruita nei primi del ‘900. Oggi non resta alcun binario, e potrete far visita alla stazione ferroviaria, adesso adibita a museo.
La ferrovia rimase in funzione sino agli anni cinquanta del secolo scorso, poi venne dismessa. Ad oggi restano percorribili le gallerie e alcuni edifici ferroviari dei primi del novecento. Allora vi era persino la fermata del treno Necropoli di Pantalica.

Sortino e la valle dell'Anapo

Sortino comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 438 m s.m., patrono Santa Sofia 9-11 settembre
la chiesa madre di San Giovanni Evangelista e la chiesa dell'Annunziata, dall'interno affrescato da G. Crestadoro, entrambe settecentesche. A S dell'abitato, la chiesa del monastero di Montevergine (1774-79) ha una scenografica facciata convesso-concava; il pavimento è in piastrelle di ceramica, con la raffigurazione della Pesca miracolosa.

Sortino, famosa per le sue architetture barocche ma soprattutto per essere la "patria" del pizzolo.
La sua storia è indissolubilmente legata alla necropoli di Pantalica, che è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
L’antico borgo di Sortino si estendeva lungo la valle del fiume Ciccio, a Sud-Est dell’odierno abitato, ma dopo il disastroso terremoto del 1693, che lo rase completamente al suolo, si scelse di abbandonare il sito per l’impossibilità di ricostruire sulle macerie. Il nuovo paese fu interamente ricostruito più in alto, secondo un assetto urbanistico tipico della città di nuova fondazione: a schema reticolato e con due direttrici perpendicolari l’una all’altra che, nel loro punto d’intersezione, davano luogo alla piazza ottagonale

Sagra del Miele a Sortino - Tradizionale Sagra del Miele e dei prodotti tipici locali. Un'occasione per degustare il miele, i dolci e i liquori a base di questo prodotto, tra i più buoni d'Italia. settembre / ottobre https://www.facebook.com/sagradelmiele


Pantalica Ranch Agriturismo Siciliano
Contrada Vignalelli Pianazzo,
96010 Sortino SR
ciaopantalicaranch@gmail.com
Cel +39 347 958 78 58

Ferla e la valle dell'Anapo

Fèrla comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 556 m s.m., patrono San Sebastiano 20 gennaio.
Sulla piazza San Sebastiano prospettano tre belle chiese settecentesche: la chiesa madre, dedicata a San Giacomo Apostolo e preceduta da un ampio terrazzo, la chiesa del Carmine e quella di San Sebastiano, ricostruita sul luogo di una chiesa quattrocentesca, che conserva una statua del santo (1530) in legno d'arancio.
La settecentesca chiesa di Sant'Antonio Abate presenta una movimentata facciata, a due ordini, con cella campanaria e grande orologio, e l'interno a croce greca, con cupola ottagonale adorna di stucchi e affrescata da Giuseppe Crestadoro.

Ferla, definita la “porta” di Pantalica, https://www.pantalica.org/

Ubicato alle pendici del Monte Rigoria, a quota 556 m. s.l.m., Ferla è un piccolo comune, immerso nel verde dei boschi e della vegetazione mediterranea, a poca distanza dalla Necropoli di Pantalica e dal corso del fiume Anapo. Il paese vanta notevoli esempi di architettura sacra barocca, venne ricostruito dopo il terremoto del 1693 è diventata un atlante di architetture talmente prezioso da meritare il titolo Unesco di «Patrimonio dell’Umanità».

Nero di Ferla Festa del Tartufo Nero ad agosto, una occasione per celebrare le eccellenze iblee. La manifestazione è dedicata ad una varieta? misconosciuta di tartufo, lo “Scorzone”, che è stata riscoperta di recente nei boschi Iblei.
Il tartufo evoca scenari di ricercata raffinatezza eppure per chi vive in provincia di Siracusa rappresenta un prodotto di eccellenza del territorio.

Palazzolo Acreide  e la valle dell'Anapo

Palazzòlo Acrèide comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 670 m s.m., patrono San Paolo Apostolo 27-29 giugno
La chiesa di San Sebastiano (sec. XVII, ricostruita nel sec. XVIII) domina la piazza del Popolo con la sua fastosa facciata preceduta da una scenografica scalinata. La chiesa madre, dedicata a San Nicolò (1215, rifatta dopo il 1693), è a croce latina a tre navate. La chiesa dell'Annunziata, ricostruita nel sec. XVIII, presenta nella facciata un prezioso portale incorniciato da colonne tortili e conserva un bell'altare maggiore in marmi policromi (sec. XVII). La chiesa dell'Immacolata custodisce una pregevole scultura di Francesco Laurana (Madonna col Bambino, 1470). Settecentesca è la chiesa di San Paolo, forse opera di Vincenzo Sinatra, con gradinata disposta su due rampe di diversa larghezza, ampio portico con ricche decorazioni scultoree e imponente facciata a tre ordini, con archi a tutto sesto e colonne dai capitelli corinzi. Numerosi edifici settecenteschi costeggiano via Garibaldi, tra cui palazzo Iudica, con lunghissima balconata sostenuta da figure apotropaiche. Nel paese ha sede la Casa Museo “Antonino Uccello”, dove sono stati ricostruiti ambienti tipici delle case contadine locali. https://www.facebook.com/casamuseo.uccello/

il mulino Santa Lucia, all'interno del quale è stato allestito il Museo della Macina del Grano. La costruzione rientra nell'itinerario del Museo “I Luoghi del Lavoro Contadino” di Buscemi.

Palazzolo Acreide con le sue architetture barocche sino al piccolo teatro greco, vale una visita.
Alle pendici dei Monti Iblei, prima addentrarci nel centro storico, il borgo è patrimonio dell'Unesco, nel gennaio del 1693 un terribile terremoto distrusse tutte le città della Val di Noto, cancellando per sempre chiese e dimore aristocratiche.
La ricostruzione ha consegnato una Palazzolo Acreide rinnovata, tutt’altro che decadente, così raffinata da guadagnare il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO, insieme alle altre città barocche della Val di Noto riedificate dopo il sisma. Come Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Ragusa Ibla e Scicli, anche Palazzolo Acreide custodisce un tesoro architettonico
Allontanandosi dal centro della moderna Palazzolo Acreide si scopre la zona archeologica, lungo la valle dell’Anapo, che comprende tra l’altro un pregevole Teatro Greco.
Accanto ad esso sorgono le vestigia del Tempio di Afrodite e numerose latomie, ovvero cave di pietra usate per imprigionare schiavi di guerra o malfattori, talvolta anche come luoghi di sepoltura.
Imperdibili i cosiddetti “Santoni”, un ciclo di 12 bassorilievi incisi nella pietra calcarea, su una parete di una trentina di metri, che testimoniano il culto della dea Cibele – chiamata dai locali “Magna Mater”, ovvero Grande Madre

Festival del Teatro Classico dei Giovani - Il più importante appuntamento di teatro giovanile al mondo. La rassegna, impegna gli studenti nell’allestimento di opere della classicità greco-latina nell’antico teatro di Palazzolo Acreide. maggio / giugno un importante appuntamento di teatro giovanile,  https://www.facebook.com/Festival.Teatro.Classico.Giovani/

Agrimontana I Sapori degli Iblei a Palazzolo Acreide - I Sapori degli Iblei da gustare in uno dei borghi più belli d'Italia. L'Agrimontana è la festa autunnale del mangiar bene di Palazzolo Acreide, un appuntamento che unisce tradizione e cucina con la bellezza dei luoghi Novembre, i prodotti della gastronomia locale: dai funghi al tartufo, al miele, alle carni, sapientemente preparati dai ristoratori e dai produttori locali, ma anche i formaggi, le zeppole e, come detto, la salsiccia.

Buscemi e la valle dell'Anapo

Buscèmi comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 761 m s.m., patrono: Madonna del Bosco ultima domenica di agosto.
L’attuale Buscemi fu riedificata subito dopo il tremendo sisma del 1693 sulle ceneri della precedente, si sviluppa più a nord in chiaro stile Barocco,
La chiesa di Sant'Antonio di Padova presenta una movimentata facciata (sec. XVIII), incompiuta nella parte superiore. Belle facciate caratterizzano pure la chiesa madre (metà sec. XIV), che custodisce una statua raffigurante l'Addolorata di Filippo Quattrocchi (1732), e la chiesa di San Giacomo, dall'interessante pianta ellittica, preceduta da un vestibolo anch'esso ellittico.
Il Museo “I Luoghi del Lavoro Contadino” https://www.museobuscemi.org/

Tradizionale Sagra della Ricotta e dei Sapori locali. La manifestazione caratterizza, la storia agricola di Buscemi, infatti, l'economia locale, è data dalla pastorizia e dall'agricoltura insieme alla forestazione. La sagra si svolge per tutta la giornata della domenica, già dalle mattina, si può iniziare la degustazione della ricotta calda che viene preparata come si faceva una volta dai pastori.

Cassaro e la valle dell'Anapo

Càssaro comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 550 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo.
La chiesa madre, dedicata a San Pietro, fu ricostruita sulla precedente del sec. XVII.
La chiesa di Sant'Antonio Abate (sec. XVII-XVIII) custodisce una tela di Giuseppe Crestadoro, raffigurante il santo.
Cassaro, del Castello, oggi, sono ancora visibili le rovine e le opere sopravvissute ai due terremoti del 1542 e del 1693, con quest’ultima scossa di terremoto, il castello e le abitazioni presenti andarono in distrutte e cosi, con le stesse pietre, i superstiti costruirono delle nuove abitazioni nel sito dove sorge l’odierno centro abitato di Cassaro.

Il comune di Cassaro vanta un patrimonio storico, artistico di straordinaria bellezza, nel suo Centro Storico che conserva chiese e palazzi espressione di arte barocca.
Non da meno sono le bellezze naturalistiche: Cassaro è situata nel cuore della Valle dell’Anapo ed è ricca di sentieri naturalistici.

I Tre Re sulla via dell'Olio a Cassaro, folclore, arte e falò sulla via dei Tre Re. Degustazione di prodotti tipici iblei, Rappresentazione vivente dell'arrivo dei Magi a Betlemme.
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