Itinerario i Comuni delle Madonie - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

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Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.
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Itinerario i Comuni delle Madonie

L'itinerario i Comuni delle Madonie è un percorso che tocca le cittadine più pittoresche delle Madonie, il parco regionale delle Madonie e i monti più alti della Sicilia, come Pizzo Carbonara. Se vuoi scoprire gli angoli più belli della Sicilia, non puoi perderti questa esperienza. Dopo l'Etna, il complesso del parco delle Madonie è una delle mete più ambite dai turisti alla ricerca di bellezze naturali e di autenticità.
Pizzo Carbonara (1979 m) e Pizzo Antenna Grande (1977 m),  in provincia di Palermo, tutti raggiungibili tramite la propria auto, le cittadine sorgono sulle alture delle Madonie, custodi d'opere d'arte di grande valore.
Per chi volesse le Madonie con il Parco regionale offrono infatti agli escursionisti, ai biker e non solo, spettacoli unici, attraverso percorsi diffusi e capillari, attraverso di essi si scopre, un universo diverso da quello che si è soliti immaginare in gommone, un trekking, il torrentismo, molto tramite l’agenzia Madonie a passo lento. All’interno del parco si possono trovare anche numerosi centri ippici che permettono di scoprire il patrimonio naturale, storico ed enogastronomico di questa terra in sella ad un cavallo

Piano Battaglia situato a 1600 metri d’altitudine, si presenta come una piccola stazione sciistica all’interno del Parco delle Madonie, la via dell'arte,,
nei pressi di Petralia Soprana si trova anche il Parco Avventura Madonie ,
per gli amanti delle quattro ruote, da visitare i musei della Targa Florio,
c'è anche la possibilità di toccare le stelle con un dito presso l’osservatorio astronomico GAL Hassin,  
presso la miniera di sale, tra le più grandi d’ Europa ancora attive, c'è la possibilità di visitare tante sculture, scolpite in blocchi di sale,
possiamo perderci il Ballo della Cordella e l’antico Corteo Nuziale a Petralia Sottana, ,
provare la zip line siciliana a San Mauro Castelverde,

L'occasione per trovare anche “il nettare degli dei”, ovvero la manna,
il maestro Nicola Fiasconaro di Castelbuono con il suo panettone, i santuari mariani madoniti, i sentieri dei briganti siciliani, la via Francigena per le montagne fra Palermo e Messina, ,
l'escursione in gommone alle Gole di Tiberio.
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Castellana Sicula itinerario monti delle Madonie

Castellana Sìcula comune della Città Metropolitana di Palermo, 765 m s.m., patrono San Francesco di Paola ultima domenica di maggio,
La chiesa madre dedicata a San Francesco di Paola (ricostruita nel sec. XX sul luogo della vecchia matrice); la chiesa di Santa Barbara (sec XIV, rimaneggiata nel sec. XVIII)
la chiesa di Santa Maria della Catena (sec. XIX).

I tanti Murales di Castellana Sicula abbelliscono le vie e gli angoli del centro cittadino, hanno fatto si che fosse denominata Città dei murales.

Festival del folklore e della tradizione contadina, ad agosto, la rassegna folkloristica "Da Coffa a Visazza", la tradizione rivive nel cuore della cittadina tra danze, musica e degustazioni.


Cuor di Gelato Festival del Gelato Artigianale, l'evento ad ottobre. Degustazioni, musica, spettacoli, mostre, concerti, intrattenimento per i più piccoli, specialità gastronomiche, artigianato locale

Alimena itinerario monti delle Madonie

Aliména comune in provincia di Palermo, 740 m s.m., patrono Santa Maria Maddalena 30 agosto.
La chiesa dell'ex convento dei Riformati conserva un Cristo spirante dei sec. XVII-XVIII.

La Sagra del Pane ad agosto, durante la sagra è possibile degustare il pane condito con salsiccia, formaggio pecorino, vino e prodotti tipici. E' inoltre possibile assistere alle varie fasi della mietitura e della lavorazione del grano

Sagra del Fico d´India e del Masticuttè (marmellata di fico d'india) ad ottobre ad Alimena. Degustazione di piatti a base di fico d'india della tradizione gastronomica,

Blufi itinerario monti delle Madonie

Blufi comune della Città Metropolitana di Palermo, 725 m s.m., patrono Madonna dell'Olio 8 settembre. Si ritiene che il nome “Blufi” abbia un’origine araba: formato da "be" e "luf", richiamerebbe una
pianta presente nella zona. Le vicende storiche di Blufi sono legate a quelle della città di Petralia Soprana, di cui il paese è stata una frazione fino al 1972.

Il nome di Blufi è indissolubilmente legato a quello del famoso Santuario della Madonna dell’Olio, deriva dalla vicina sorgente di olio minerale, utilizzato come rimedio per alcune malattie cutanee, viene festeggiata il 15 agosto, con una grande festa, ed il martedì dopo la Pentecoste, si presenta con una facciata, in stile settecentesco, presenta presenta un pregevole portale in pietra. I
La festa di agosto è preceduta da una solenne Quindicina, durante la quale, ogni mattina all’alba, numerosi fedeli, alcuni dei quali a piedi scalzi, si riuniscono per ascoltare la Messa con omelia.
Il 14 agosto nel pomeriggio ha luogo il pellegrinaggio dalla Parrocchia Cristo Re di Blufi al Santuario della Madonna dell'Olio dove si svolge la Santa Messa.

La magia dei tulipani di Blufi, qui, a partire dal mese di marzo, si assiste alla fioritura spontanea di migliaia di tulipani rossi. Crescono spontaneamente in un campo coltivato a grano, tra mandorli e alberi di ulivo. Il colpo d’occhio è spettacolare. Si crea un paesaggio magico, per conoscere lo stato di avanzamento della fioritura, https://www.facebook.com/people/I-Tulipani-Di-Madonna-DellOlio/100080178565070/

Leggenda dei tulipani rossi di Blufi
Si narra che, una volta, una coppia di giovani sposi si recò al Santuario della Madonna dell’Olio per chiedere la grazia di un figlio. Sull’altare posero dei tulipani bianchi, come omaggio alla Vergine. Quei tulipani candidi, al cospetto della Madonna e con le loro preghiere, divennero rossi. La coppia ebbe due gemelli e, per ringraziare la Vergine, tornò a Blufi in un giorno di febbraio. Il Santuario era chiuso, ma il campo lì davanti era ricoperto da una distesa di fiori.

Sagra del Finocchietto Selvatico Blufi, a maggio, la manifestazione, si rinnova a Blufi per rievocare l’antica tradizione gastronomica contadina legata ai sapori del finocchietto selvatico.

Bompietro itinerario monti delle Madonie

Bompiètro comune della Città Metropolitana di Palermo, 685 m s.m., patrono Madonna delle Grazie quarta domenica di agosto,
La Chiesa Madre SS. Apostoli Pietro e Paolo

Festa dell'Autunno a Bompietro, a settembre degustazione di prodotti di aziende locali, cucina tipica

Caltavuturo e l'itinerario i monti delle Madonie

Caltavuturo comune della Città Metropolitana di Palermo, 635 m s.m., patrono Madonna del Perpetuo Soccorso prima decade di settembre, è incluso nel Parco Regionale delle Madonie.
La chiesa madre dedicata ai Santi Pietro e Paolo custodisce due Madonne scolpite, attribuite rispettivamente a Domenico Gagini e G. Mancino.
Nella chiesa di Santa Maria la Nova (la Badia) sono una Madonna e un tabernacolo di bottega dei Gagini; in quella dei Riformati un Crocifisso di fra' Umile da Petralia.
Chiesa di Santa Maria di Gesù o del Convento. Risale ai primi anni del XVII secolo ed è annessa al convento dei frati minori riformati di San Francesco, che vissero qui fino al 1860. Accanto alla chiesa, attorno ad un chiostro con portico quadrilatero, si articolano gli ambienti dell’ex abitazione conventuale, oggi utilizzati come sede del museo civico “Don Giuseppe Guarnieri”.
Abbelliscono l'abitato notevoli palazzi settecenteschi (tra questi, i palazzi Oddo, Castellana, Baiardi, Modaro, Milone, Cirrito).
In contrada Gazzara c’è un tratto molto affascinante del torrente di Caltavuturo, uno degli affluenti meridionali del fiume Imera. L’acqua, nel corso dei millenni, ha separato due colline di roccia calcarea, proseguendo la sua discesa verso l’Imera. Le Gole sono molto belle da un punto di vista geologico e naturalistico. Si possono anche ammirare i resti di due antichi mulini ad acqua.

Campofelice di Roccella e l'itinerario i monti delle Madonie

Campofelice di Roccella, comune della Città Metropolitana di Palermo, 54 m s.m., patrono Santa Rosalia 4 settembre,
singolare la piazza Garibaldi, ottagonale, dove si affaccia la chiesa madre

Sagra della Pizza a Campofelice di Roccella ad ottobre. Stand gastronomici e giochi in  piazza. La manifestazione promette di offrire un'esperienza culinaria unica, con una vasta gamma di pizze gourmet

Castelbuono, itinerario monti Madonie

Castelbuòno comune della Città Metropolitana di Palermo, 423 m s.m., patrono Sant’ Anna 26 luglio, è incluso nel Parco Regionale delle Madonie.
Nel castello si trova la cappella di Sant'Anna, con le ricchissime decorazioni dovute ai fratelli Serpotta; è inoltre sede del Museo Civico, la cui pinacoteca ospita quadri e statue di artisti del Novecento, tra i quali Corrado Cagli, Arturo Carmassi e Mario Schifano.
Nella chiesa medievale di San Francesco è la cappella funeraria dei Ventimiglia, a pianta ottagonale.
La chiesa matrice vecchia ha facciata con portico cinquecentesco nel quale spicca un portale gotico, affiancata da una poderosa torre campanaria; all'interno ospita numerose opere d'arte tra le quali un affresco del sec. XIV (Le nozze mistiche di Maria).
La chiesa matrice nuova è secentesca. Nell'ex convento di Badia ha sede il Museo Naturalistico “F. Minà Palumbo”.
Nei dintorni sorge l'abbazia di Santa Maria del Parto (o Romitaggio di San Guglielmo), del sec. XIV.

Uno dei periodi più belli per visitare Castelbuono è quello estivo: durante la prima o la seconda settimana si organizza nel palazzo l’Ypsigrock Festival, la più grande manifestazione di musica indie e alternative rock d’Italia. È un’occasione unica per vedere radunati in questo piccolo borgo così tanti appassionati del mondo della musica, giovani e meno giovani, artisti emergenti, grandi autori o semplici turisti.
Per gli amanti della musica classica invece segnaliamo la rassegna Castelbuono Classica, che ospita artisti esordienti e di fama internazionale e li vede esibirsi nella splendida cornice del borgo di Castelbuono.

Sulle Madonie la Manna cade dai frassini
La manna, presidio Slow food, è il prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa elaborata che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto e sulle branche principali di alcune specie di frassino del genere Fraxinus. Dall’ultimo dopoguerra in poi la coltura ha subito un rapido declino, rimanendo relegata in ristrette superfici del comprensorio Madonita e, in particolare, nei territori di Castelbuono e Pollina.

Se poi cercate ristoro, alla o all', cordialità, vino e buon cibo.

Cefalù itinerario monti Madonie

Cefalù comune della Città Metropolitana di Palermo, 16 m s.m., patrono Trasfigurazione del Signore 6 agosto, inclusa nel Parco Regionale delle Madonie.

Cefalù è considerata una delle più belle località balneari dell'Italia, non offre solo mare e una spiaggia per la tintarella. La città costiera, sulla costa nord-orientale della Sicilia, è famosa anche per la sua cattedrale normanna, il centro storico medievale, il museo archeologico e la cucina a base di pesce, una salita alla rocca per non perdersi il suggestivo panorama dall'alto dei suoi 280 metri

La Rocca, dalla sommità della rupe che domina l’abitato, da dove si apriva l’antica porta di Terra, accesso alla città per chi proveniva dall’entroterra. Sull’orlo dello strapiombo rimangono i resti, più volte rimaneggiati, della fortificazione di probabile epoca bizantina; più arretrato, il santuario preistorico detto tempio di Diana, costruzione megalitica del IX secolo a.C. sulla quale in epoca greca venne edificato un altro edificio, poi trasformato in chiesa bizantina.

Corso Ruggero dove prospetta la settecentesca chiesa di S. Maria della Catena, Piazza Duomo dominata dalla Cattedrale che si staglia contro la parete della Rocca, il Seminario e il Palazzo Vescovile, il palazzo Maria, probabile residenza regia, e il palazzo Piraino all’angolo sud con corso Ruggero, il palazzo del Municipio, ex monastero di S. Caterina del tutto trasformato.

La Cattedrale voluta da Ruggero II come voto per la grazia ricevuta di essere scampato a una tempesta approdando a Cefalù, la basilica venne costruita a partire dal 1131. L’edificio risulta ‘fuori scala’ rispetto al tessuto urbano circostante e le due torri gli conferiscono un aspetto affascinante e austero. L’abside, le pareti contigue e la volta sono un trionfo di mosaici antecedenti quelli del Duomo di Monreale. Nel catino absidale campeggia l’enorme mosaico del Cristo Pantocrator.  Annesso alla Cattedrale, il chiostro (XII secolo) è stato in parte ricostruito in seguito all’incendio che lo distrusse nel XVI secolo.

Museo Mandralisca, creato nel 1934, il museo comunale situato alle spalle del Municipio prende il nome dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca, scienziato ed erudito ottocentesco. Uomo dai molteplici interessi, il più famoso è il Ritratto d’ignoto, straordinaria opera di Antonello da Messina databile tra il 1465 e il 1476.

Lavatoio Medievale sul Fiume Cefalino, un corso d’acqua creato secondo la leggenda dalle lacrime di una ninfa, pentita di aver ucciso l’amante che l’aveva tradita.

Il Santuario Di Gibilmanna nell’omonima frazione e dedicato alla Santissima Vergine, si trova a circa 800 m s.l.m. sulle pendici occidentali del Pizzo Sant'Angelo, cima delle Madonie, sulla cui cima esisteva una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo. Museo Fra Giammaria da Tusa

Collesano itinerario monti Madonie

Collesano comune della Città Metropolitana di Palermo (72 km), patrono Madonna dei Miracoli 26 maggio
Collesano storicamente era divisa in quattro quartieri, Bagherino, San Francesco, San Pietro e Santa Caterina, la configurazione urbanistica è stata determinata sia dalla orografia del luogo, il torrente Mora a nord-est, il torrente Roccella a ovest, sia dal potere religioso che con l'ubicazione degli ordini monastici e delle chiese, ha segnato gli assi viari principali, originando la direttiva di espansione del paese.

Palazzo Fatta-Del Bosco Edificato nella prima metà del Settecento, si trova in via Francesco Crispi, in pieno centro storico. Presenta una facciata in stile barocco su due elevazioni, ingentilita da finestre e balconi in pietra intagliata. Annessa al Palazzo si trova la cappella privata, originariamente Chiesa di S. Maria Maddalena e poi oratorio di S. Maria dello Stellario, successivamente inglobata nelle fabbriche del Palazzo.

Il centro della cittadina è costituito da piazza Garibaldi, dove si trova la Chiesa Madre dedicata a S. Maria la Nova,

La basilica minore di S.Pietro, iniziata intorno al 1520 e consacrata nel 1548. Dell'originaria architettura oggi si conserva solamente un portale gotico. La Torre di Guardi di Collesano si trova nel centro storico della città proprio di fianco alla grande Chiesa Madre, è stata la torre campanaria della chiesa matrice. Presenta una pianta regolare quadrata che si alza per ben tre piani di altezza. Si accede nella cella interna attraverso una porta laterale che si apre sull0unica sala e sulla scala che porta alla parte superiore dove c'è un alta bifora con capitello.

Nella chiesa di Santa Maria di Gesù (XVII sec.) é possibile ammirare la statua della Madonna col Bambino di Carlo D'Aprile e un Crocifisso ligneo di Fra' Umile Pintorno da Petralia, all'interno del vecchio monastero annesso, si trova un interessante chiostro secentesco.

Nella chiesa di Santa Maria la vecchia, ubicata nella parte più antica di Collesano si può, ancora, ammirare una Vergine di Antonello Gagini.

La plurisecolare attività dei maestri ceramisti di Collesano, prodotti di artigianato sono gli intarsi e la lavorazione del legno ed il particolare Museo della Targa Florio che conserva oggetti e
documenti della celebre corsa automobilistica siciliana.

La Basilica Santa Maria La Nova del XV secolo, dove si trova un’antichissima Croce di legno del ‘500

Il castello normanno, oggi solo un rudere ma molto affascinante e con un panorama eccezionale.

Il museo Targa Florio dedicato alla competizione automobilistica

Trinacria Green Festival" che si svolge a Collesano ad agosto

Collesano Cheese Festival - Festival dei Formaggi, il 3, 4 e 5 novembre 2023 tre giorni all'insegna del buon gusto. Lungo il "viale del gusto" gli amanti del formaggio, ma non solo, saranno inebriati da profumi e sapori che richiamano la nostra tradizione culinaria.   https://www.facebook.com/CollesanoCheeseFestival/

Gangi itinerario monti delle Madonie

Gangi comune della Città Metropolitana di Palermo, 1011 m s.m., patrono San Cataldo 10 maggio, nel Parco delle Madonie,
chiesa madre di San Nicola, affiancata da un grandioso campanile trecentesco, con relativa cripta dei preti morti, oggi collegata con l'imponente Torre detta dei Ventimiglia
La Cripta delle Mummie di Gangi, conosciuta anche come il Museo della Morte o la Cripta dei Preti A Fossa di Parrini, è un luogo in cui sono conservati, in perfetto stato, un centinaio di corpi mummificati di ecclesiastici. La cripta è situata nei sotterranei della chiesa di San Nicolò a Gangi
le chiese dell'Abbadia (sec. XVIII), di San Paolo, di San Cataldo e tra gli edifici civili,

A Cravaccata, il Carnevale di Gangi. Il martedì grasso a Gangi, in provincia di Palermo, si festeggia il Carnevale, con la tradizionale manifestazione A Cravaccata, l’originalità di quella gangitana ha fatto si che venisse inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali. Consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo.

Vivere in Assisi, Quartiere Monte a settembre, Gangi, nell'incantevole borgo incastonato sulle alte Madonie. La manifestazione, con cadenza biennale è pienamente inserita nel panorama delle rievocazioni medievali più belle di Sicilia.  https://www.facebook.com/rievocazionevivereinassisi/

Sagra della Spiga e Festa di Burgisi, agosto appuntamento con la storia del Borgo di Gangi, dalla più recente a quella che affonda le sue radici nel mito.
La manifestazione si tiene la 1° e  la 2° domenica di agosto, "A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi" (il banditore), a cavallo di un asino, nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e il relativo programma;
"U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano;
"A Zuccatina da Zita": commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera di chiedere in sposa una ragazza, https://www.facebook.com/prolocogangi/

Palazzo Mocciaro con i suoi saloni affrescati, in uno dei quali si trova un tondo con la rappresentazione pittorica della Gangi dell’epoca.
Palazzo Bongiorno nel 1756 è uno dei migliori esempi di architettura settecentesca nelle Madonie. Vanta la magnifica decorazione a trompe l’oeil delle sale del piano nobile.
Piazza del Popolo, dominata dalla trecentesca torre dei Ventimiglia con la sua elegante sequenza di bifore gotico-catalane. Era una torre di avvistamento, trasformata in torre campanaria durante la costruzione della chiesa Madre.

Fuori dall'abitato è l'ex monastero benedettino di Gangivecchio (sec XIV), trasformato in masseria.

Geraci Siculo e l'itinerario monti delle Madonie

Geraci Sìculo comune della Città Metropolitana di Palermo, 1077 m s.m., patrono San Bartolomeo 24 agosto
del castello di Ventimiglia, costruito nel 1072 e l’adiacente cappella edificata in seguito, del castello rimane poco, ma il paesaggio merita una visita, anche il Duomo, per chi non soffre di vertigini il Salto dei Ventimiglia
La chiesa madre della Madonna della Neve, tardomedievale, ha un portale ogivale e un campanile; all'interno custodisce una statua raffigurante la Madonna della Neve attribuita ad Antonello Gagini e un tesoro tra i maggiori dell'oreficeria siciliana.
La quattrocentesca chiesa di Santa Maria della Porta conserva una statua della Madonna della Porta attribuita a Francesco Laurana

Vicino ai ruderi del Castello, si trova anche la Cappella di S. Anna.
Una leggenda vuole che qui fosse stato custodito il teschio della Santa, poi trasportato a Castelbuono. Se si ha la fortuna di trovarla aperta, al suo interno troverai la Tela della natività di Maria che raffigura la Santa, insieme ad altre donne, vicino alla Vergine appena nata.

Poco lontano, un’altra Chiesa, quella di S. Giacomo protettore di Geraci. Tra i suoi tesori nascosti ci sono: un Crocefisso ligneo del 1300, una statua del Santo e una tela raffigurante l’incoronazione di Maria.

Il Campanile della Chiesa di S. Stefano, è l'unica chiesa delle Madonie con un campanile a conci policromi

Il Convento dei Cappuccini, al suo interno si trova oggi il MUSeBarch,

"A Carvaccata di Vistiamara"
ogni sette anni, la terza domenica di luglio? La "Carvaccata di Vistiamara"
È una festa secolare in onore del S.S. Sacramento, sentita dai pastori del posto sin dal 1640.
Per le vie del borgo, i pastori sfilano fino al campo della S.S. Trinità con le loro produzioni casearie, cavadduzzi e palummeddi di caciocavallo.

Un altro evento molto suggestivo è la Giostra dei Ventimiglia
Ogni anno Geraci ricorda gli eventi che hanno coinvolto i conti Ventimiglia, e alla manifestazione prendono parte tutti i comuni che fecero parte della Contea di Geraci.
Viene rievocato il matrimonio di Francesco Ventimiglia e Costanza Chiaramonte, il loro ingresso in città e le nozze nella Chiesa di S. Maria Maggiore, così come accaddero nel medioevo, tra giocolieri, sbandieratori, mangiafuoco e gare tra tutti i cavalieri dell’antica Contea.

Gratteri itinerario monti madonie

Grattèri comune della Città Metropolitana di Palermo, 657 m s.m., patrono san Giacomo 8 e 9 settembre, fa parte del Parco Regionale delle Madonie.
Sulle pendici del monte, sono i resti del castello (sec. VIII), la chiesa madre dedicata a San Michele Arcangelo, ottocentesca, la chiesa matrice vecchia, pure dedicata a San Michele Arcangelo (sec. XIV) e la chiesa di Santa Maria di Gesù, o "del convento" la più antica del paese, prospetto e campanile dell'attuale edificio sono in stile normanno.

Fuori dall'abitato restano, dell'antichissima abbazia di San Giorgio (sec. XII) di epoca normanna , i ruderi del convento, il portale e l'abside della chiesa.

La grotta Grattara, situata a circa 300 m dall'abitato di Gratteri, proprio alle estreme falde del Pizzo di Pilo, ad oltre 1000 metri d'altitudine, da dove s'abbraccia un paesaggio panoramicamente indescrivibile, sorge la grotta, denominata "Grattara", il cui toponimo ha probabilmente contribuito a dare il nome al paese, nella leggenda è la sede della Befana (“a vecchia strina”), protagonista di un'antichissima fiaba, la quale racconta che la Befana aveva il suo ricettacolo proprio in questa grotta e che nell'ultima notte dell'anno, evanescente ed invisibile, scendeva dai comignoli nelle case dei gratteresi a riempirsi le calze di doni.

Sagra della “purpietta c'addauru" di Gratteri, la manifestazione che festeggia il tipico piatto squisitamente gratterese della polpetta di carne macinata alla griglia con l'alloro.


Sagra della Vastedda fritta,ad agosto durante la quale vengono fritti e offerti a tutti i visitatori i panetti caldi cosparsi di zucchero. È possibile inoltre degustare prodotti tipici accompagnati da un bicchiere di vino locale. Esibizione di gruppi folk e concerto di musica etnico popolare.

Isnello itinerario monti Madonie

Isnèllo comune della Città Metropolitana di Palermo, 530 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre e ultima domenica di agosto, è compreso nel parco regionale delle Madonie.
La chiesa di San Michele e quella del Rosario, medievali, la chiesa madre dedicata a San Nicolò, quattrocentesca, e i resti del castello medievale.
Nei dintorni è il secentesco santuario di Gibilmanna, meta di pellegrinaggio.
Negli anni novanta nasce l'idea di realizzare un Osservatorio Astronomico in località Piano Battaglia. L'idea è raccolta e portata avanti negli ultimi anni dall'amministrazione comunale di Isnello, che riesce ad ottenere un sostanzioso finanziamento per la realizzazione dell'Osservatorio in località monte Mùfara. Si prevede anche la realizzazione di un Planetario.

La Storica Banda Musicale "Francesco Bajardi", per scelta, ha voluto dare un'impronta diversa rispetto agli uniformi repertori delle altre bande musicali. Da qualche anno la banda si è impegnata in un attento progetto di valorizzazione e riproposizione di antichi repertori di grandissimo spessore artistico-musicale caduti nel dimenticatoio.
La musica sacra ha visto il fiorire, tra il clero, di compositori ed esperti di gregoriano e polifonia, nonché lo sviluppo di una tradizione musicale paesana che risente della cultura e del vissuto della comunità.

Sagra delle Verdure Tradizionali e Antiche delle Madonie ad aprile, un appuntamento importante che promuove e valorizza la gastronomia tradizionale ed in particolare quella basata sulle verdure

Festa del SS. Crocifisso di Santa Maria, in località omonima, viene organizzata la Sagra della "Frittella". Da alcuni anni il comitato della festa, di sera organizza l’assaggio delle frittella (frittedda).  I volontari "spicchianu" fave e piselli verdi, e cuociono la pietanza, composta da carciofi, fave, piselli e finocchi selvatici in abbondante olio di oliva locale, nelle "quadare" (grossi recipienti), nei quali "arriminano" la frittella. Una volta cotta la "frittella", cosi ottenuta, viene distribuita, insieme al pane e a dell'ottimo vino locale, a tutti i partecipanti alla Sagra.


Sagra Sapori d'Autunno a Isnello a novembre. Due giorni all’insegna della conoscenza del territorio, di degustazione di sapori e prodotti tipici,  https://www.facebook.com/consultagiovanile.isnello

Parco Astronomico delle Madonie, https://galhassin.it/

Lascari itinerario monti Madonie

Làscari comune della Città Metropolitana di Palermo, 76 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso, si svolge ogni prima domenica di luglio, è il centro delle tradizioni cittadine. Essa si articola in due momenti distinti: l'Ottava e il Triduo del Crocifisso, caratterizzati a propria volta da varie tradizioni.
La Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, il casale e la chiesa di Santa Eufemia.
Nel territorio del comune di Lascari sono presenti 12 torri d'avvistamento, erette presumibilmente tra il XVI e il XVII secolo, che venivano utilizzate per controllare, difendere e allertare, in caso di incursioni barberesche, le zone e la popolazione circostante, e in alcuni casi l'intera isola. Molte di queste, tra il XVIII e il XIX secolo, furono inglobate all'interno di masserie, che divennero nei decenni successivi dei veri e propri centri rurali di vita contadina, nelle mani della nobiltà locale, e il cuore pulsante dell'economia territoriale, grazie alle produzione di vino e di olio
Torre e Masseria Torretonda, Torre e Masseria La Romana,

Petralia Soprana itinerario monti Madonie

Petralìa Soprana comune in provincia di Palermo, 1147 m s.m.,
patrono Santi Pietro e Paolo 29 giugno
centro situato nell'alto bacino del fiume Imera Meridionale, incluso nel Parco Regionale delle Madonie

Festa di San Giuseppe a Petralia Sottana - Festeggiamenti in onore del Patriarca San Giuseppe, tradizionali "Virgineddi", pranzi offerti per devozione. Ritualità, devozione, tradizione. 19 marzo

Pasqua a Petralia Sottana - Tra ”Fede, Cultura e Tradizione" a mezzogiorno in punto a Petralia Sottana si ripeterà il tradizionale ”N’cuontru" tra il Cristo Risorto e la Madonna. la domenica di Pasqua

Festa di San Calogero a Petralia Sottana - Consueto appuntamento del 18 giugno a PetraliaSottana per la festa patronale, preceduta dalla tradizionale “Sittina a San Calò”. tradizionale fiaccolata della vigilia e la solenne processione del Simulacro per le vie principali del paese parato a festa, 18 giugno

Infiorata del Corpus Domini a Petralia Sottana - "Arte del Corpus Domini" imperdibile connubio fra arte monumentale, arte estemporanea e tradizione sacra a Petralia Sottana, paese immerso nel cuore dei Monti delle Madonie.

Raduno Mediterraneo del Folklore a Petralia Sottana - Festival delle Tradizioni Popolari. Popoli e culture si intrecciano a ritmo di musiche, danze, workshop e cibo nell'incantevole centro storico di Petralia Sottana, la cittadina incastonata nel suggestivo Parco naturale delle Madonie. La domenica dopo il 15 agosto https://www.facebook.com/festivalTradizioniPopolari/

Ballo della Cordella a Petralia Sottana - Corteo nuziale e Ballo Pantomima della Cordella. Rievocazione di antichissime tradizioni contadine, di origine pre-cristiana. La manifestazione si svolge la domenica successiva al giorno di ferragosto. La domenica successiva al 15 agosto  https://www.facebook.com/balloPantomimaCordella/

Festa dei Sapori Madoniti a Petralia Sottana - Tre giorni di gastronomia, musica e intrattenimento tra i più importanti delle Madonie, un vero e proprio viaggio nei sapori, condito da musiche e spettacoli. 27 / 29 ottobre https://www.facebook.com/festadeisaporimadonitipetralia/

Natale a Petralia Sottana - "I Giorni delle Festa a Petralia Sottana". Nel cuore del parco della Madonie tradizioni religiose, Pesepe Artistico-monumentale, Presepe vivente e Prodotti gastronomici della tradizione natalizia. 13 dicembre / 06 gennaio suono delle piffere e delle “ciaramedde” (zampogne in pelle di pecora) che verranno suonate la sera della Vigilia di Natale da musicisti abbigliati tradizionalmente “I Zampognari di Pitralia” che suonano strumenti prodotti artigianalmente, indossano le caratteristiche “scarpi quazati” (scarpe in pelle di maiale con le setole legate tramite legacci in cuoio che fermano dei panni in lana chiara che coprono il polpaccio) e il caratteristico “cappularu d’avrasciu” (mantello scuro con cappuccio).



Petralia Sottana itinerario monti Madonie

Petralìa Sottana comune della Città Metropolitana di Palermo, 1000 m s.m., patrono San Calogero 18 giugno.
Centro situato nell'alto bacino del fiume Imera Meridionale, nel Parco Regionale delle Madonie,
chiesa madre dell'Assunta, di cui restano un bel portale tardogotico e il campanile sostenuto da un arco ogivale, chiesa della Trinità (o della Badia), con portale tardogotico del sec. XV, è una pala marmorea di G. D. Gagini (1542).
La ex chiesa di San Francesco è un edifico barocco a navata unica; vi ha sede il Museo Civico.
Fuori dall'abitato è il santuario della Madonna dell'Alto.

Festival delle Tradizioni Popolari a PetraliaSottana (PA). Concertone Controdanza. Gli incantevoli scorci del centro storico di Petralia Sottana diventano suggestivo scenario di arte e musica, danza e teatro con il “Festival delle Tradizioni Popolari”. https://www.facebook.com/festivalTradizioniPopolari/

L'ultima settimana di agosto si esegue l'antico ballo contadino “della Cordella”, Corteo nuziale e Ballo Pantomima della Cordella a Petralia Sottana (PA), rievocazione di antichissime tradizioni contadine, di origine pre-cristiana. La Manifestazione è inserita nel calendario dei grandi eventi della Regione Sicilia, sotto la voce "Tradizioni nobiliari e contadine", come  la "Sagra della Spiga di Gangi" e la "Giostra dei Ventimiglia di Geraci Siculo".  La manifestazione, rievocata fin dagli anni '30, si tiene la prima domenica successiva al 15 agosto. https://www.facebook.com/balloPantomimaCordella/

Festa dei Sapori Madoniti a Petralia Sottana dal 27 al 29 ottobre 2023. La Festa dei sapori madoniti d’autunno è ormai un appuntamento fisso dell’autunno di Petralia Sottana e delle Madonie tutte.
Negli anni, da avvenimento locale, è diventato gradualmente un evento di interesse regionale, vetrina di aziende e produttori locali e occasione per dare visibilità alla gastronomia tipica di Petralia Sottana   https://www.facebook.com/festadeisaporimadonitipetralia/

Polizzi Generosa e l'itinerario dei comuni delle Madonie

Polizzi Generósa comune della Città Metropolitana di Palermo, 920 m s.m., patrono San Gandolfo terza domenica di settembre
Definita da alcuni la città dell’arte, visto che il nucleo storico di Polizzi Generosa è uno scrigno di chiese, monasteri, anche per la sua posizione strategica, punto di confluenza delle regie trazzere.
Gironzolando per le sue strette ed impervie vie ad ogni angolo si incontrano chiese a volte semplici ed a volte fastose, palazzi riccamente adornati, vecchie e semplici casette, corti e bagli, piccoli negozi di artigianato, un paio di musei.

Il centro cittadino si sviluppa lungo il Corso Garibaldi, che unisce la piazza principale, alla piazza Santissima Trinità. La Piazza è sede della Chiesa Santa Maria Lo Piano candidata ad essere censita come luogo del cuore dal FAI, Polizzi ospitava tanti ordini religiosi e infatti ci sono ancora tante chiese di cui però la maggior parte sono ormai chiuse al pubblico. Da non perdere la visita alla Chiesa Madre che custodisce un meraviglioso trittico fiammingo .

La Chiesa Madre, intitolata a Santa Maria Assunta, al suo interno opere d’arte pregevoli, tra le quali un grande trittico ritenuto il più bel quadro fiammingo di Sicilia, e il sarcofago marmoreo realizzato nel 1482 da Domenico Gagini per accogliere le spoglie di San Gandolfo, protettore di Polizzi, morto qui nel 1260.
Nei pressi della chiesa si trova il Palazzo Gagliardo, dimora storica siciliana del ‘500, un vero gioiello architettonico, dove sembra soggiornò anche l’Imperatore Carlo V. Il Palazzo Carpinello, anticamente sede della Regia Secretia che riscuoteva le imposte che il Parlamento votava a favore del Re, si distingue per la sua lunga facciata dove risaltano due meridiane.
L’antico Collegio dei Gesuiti ospita il Comune di Polizzi Generosa, la Biblioteca e il Museo Civico Archeologico e si erge con la sua imponente architettura accanto alla Chiesa di San Girolamo, dalla bella facciata barocca e dalla pianta ellittica, realizzata alla fine del ‘600 dall’architetto gesuita fra’ Angelo Italia.

Oltre le 21 chiese, tra cui Santa Margherita, Santa Maria delle Grazie, Carmine, chiesa Madre, la Commenda, San Gandolfo, San Nicolò de Franchis, Santa Maria degli Schiavi e gli antichi Palazzi nobiliari Caruso-Porcaro, Carpinello e Gagliardo, ci sono i musei ambientalistico ed archeologico, i resti del Castello fortificato da Ruggero il Normanno, la Torre di Leo nel quartiere bizantino e gli Archi, un acquedotto costruito alla fine del 1400.

Il territorio di Polizzi un tempo era molto ricco di acqua e a testimonianza di ciò rimangono gli archi di un acquedotto e soprattutto la presenza di antichi mulini ad acqua, risalenti ad epoca araba, che sorgono tra i noccioleti nella cosiddetta Valle dei Mulini, la flomaria molendinorum a nord di Polizzi.

Fuori dal paese si possono ammirare la chiesa della Commenda dell’Ordine Gerosolomitano, che fu la più ricca del priorato di Messina, l’Eremo di San Gandolfo, importante luogo di culto per tutto il paese, ed antichi torrioni, tra cui la Torre Tonda, un tempo posta a protezione di una vasta tenuta agricola.

Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, Madonna della Grazia, statua marmorea del 1514 ed il gruppo scultoreo della Natività realizzato da Antonello Gagini del 1526.
Chiesa di San Giuliano è la chiesa dedicata al santo patrono di Pollina.
Torre di Maurolico: parte integrante del sistema difensivo del castello di Pollina. Dal 1548 al 1550 fu utilizzata da Francesco Maurolico quale osservatorio astronomico, il Teatro Pietra Rosa è un teatro all'aperto interamente realizzato in pietra, che si estende ai piedi della Torre.

Festa della Neve" a Polizzi Generosa, luglio. Escursione al nevaio naturale di Fossa della Principessa e preparazione della granita secondo metodi naturali.
L’evento rientrante nell’ambito delle iniziative promosse dallo stesso C.A.I. di Polizzi, avrà come protagonista la neve caduta sulle Madonie durante l’inverno. Secondo un’antica tradizione locale, infatti, i cristalli di ghiaccio si conservano sino ad estate inoltrata, grazie a cavità presenti nel territorio dove la temperatura rimane costante tutto l’anno.  https://www.facebook.com/people/Club-Alpino-italiano-Sezione-di-Polizzi-Generosa/100064842784417/

Sagra delle Nocciole a Polizzi Generosa ad agosto. Caratteristica manifestazione popolare dedicata alle nocciole, tipico prodotto polizzano, con degustazioni di prodotti tipici locali e spettacoli. Settimana del Gusto" Quartieri in festa, concerti, manifestazioni. https://prolocopolizzi.it/

Pollina e l'itinerario i monti delle Madonie

Pòllina comune della Città Metropolitana di Palermo, 730 m s.m., patrono San Giuliano seconda domenica di luglio
La chiesa madre dedicata ai santi Giovanni e Paolo custodisce pregevoli sculture cinquecentesche tra cui una Madonna delle Grazie di Antonello Gagini.
Nella parte alta del paese è il moderno teatro di Pietrarosa, e la Torre quadrata e i resti del Castello Medievale, il Museo della Manna.

Nel fiume Pollina troviamo le Gole di Tiberio, il masso al centro del percorso un tempo passaggio segreto dei briganti e ricercati che abitavano le numerose grotte e nascondigli della zona, i giochi di luce e una vegetazione incontaminata.

Valdemone Festival a Pollina innovativi spettacoli di teatro di strada, nuovo circo e musica. L’idea di realizzare nella Provincia di Palermo il festival nasce con lo scopo di valorizzare la figura dell’artista di strada http://www.valdemonefestival.com/

Sagra della "Manna" a settembre. Con il termine “manna” si indicano alcune sostanze che derivano dalla secrezione di diverse piante, che hanno in comune la manna dei frassini, contenente mannite, solo l’aspetto e la denominazione.

Festival della Pizza a Finale a settembre, il Comune di Pollina e la ditta Cassataro Giuliano Ingrosso sono lieti di annunciare il primo Festival della Pizza presso il Teatro Parco Urbano di Finale

Sagra dell’Ulivo a Finale di Pollina a novembre, organizzata dall’Associazione L’Approdo di Finale con il patrocinio del Comune di Pollina. Sfilata di gruppi folcloristici e degustazione di prodotti della gastronomia locale (pasta, pane e salsiccia, dolci). La manifestazione, che si svolge annualmente la seconda domenica di novembre https://www.facebook.com/ApprodoAssociazione

E' possibile visitarle in gommone nel periodo primaverile ed estivo grazie alle escursioni organizzate da Madonie Outdoor Asd www.madonieoutdoor.it;

Resuttano e l'itinerario i monti delle Madonie

Resuttano comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 600 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso 4 maggio,
la chiesa madre, dedicata all'Immacolata Concezione, e il palazzo Mazzarino

San Mauro Castelverde e l'itinerario i monti delle Madonie

San Màuro Castelvérde comune della Città Metropolitana di Palermo, 1050 m s.m., patrono san Mauro Abate primo martedi di luglio, fa parte del Parco delle Madonie,
la chiesa di Santa Maria dei Franchi, con una Madonna del Soccorso di Domenico Gagini e un fonte battesimale di Antonello Gagini,
la chiesa matrice di San Giorgio, fiancheggiata da un campanile del sec. XV, e il palazzo del Municipio che ospita il Museo Antropologico,
Chiesa di San Mauro Abate, nei pressi del belvedere si trova la chiesa del patrono, San Mauro abate, col suo particolare campanile a sfere semi-sovrapposte in laterizi smaltati e variopinti,
Chiesa di Santa Maria della Catena e il monastero della Badia
limitrofi alla chiesa di San Mauro sono la chiesa di Santa Maria della Catena e il monastero della Badia, dedicati entrambi alla Madonna della Catena

Nel borgo vi sono circa una decina di orologi solari, chiamati impropriamente “meridiane”, posizionati su pareti di chiese ed edifici privati. In seno ai 66 archi e ai molti cortili disseminati in tutto il paese, da menzionare è il palazzo municipale, a tre piani e sormontato da un orologio del 1884, nonché ex magazzino dei Ventimiglia.

Interessante è anche l’ex convento dei Cappuccini.

Al confine del territorio, proseguendo dal bivio di Borrello verso Gangi, scendendo un paio di chilometri dall'asse della SP 60 si possono visitare le Gole di Tiberio.
E' possibile visitarle in gommone nel periodo primaverile ed estivo grazie alle escursioni organizzate da Madonie Outdoor https://www.madonieoutdoor.it/

Sagra del Caciocavallo a San Mauro Castelverde. Tradizioni e memorie alla sagra paesana all’insegna dell’artigianato, della cucina casereccia, della degustazione di pietanze

La Zipline Sicilia si trova nel comune di San Mauro Castelverde nel Parco delle Madonie, 1600 metri di fune d’acciaio collegano il punto di partenza a quota 925m al punto di arrivo posto 260m più in basso, con un’altezza massima dal suolo di 300m. La Zipline madonita è l’unica in Italia ad essere posta a quasi 1000 metri di altitudine e ad avere come cornice naturale il mare, con un panorama mozzafiato che va dai 2000 metri delle montagne delle Madonie fino alle cime dei Nebrodi, di fronte allo scenario incantevole di alcune delle isole delle Eolie nel messinese e di Ustica nel palermitano.  https://www.ziplinesicilia.it/

Altalena da record
L’Altalena Gigante delle Madonie, con i suoi 16 metri di altezza, diventa la più alta d’Italia, superando quella del  Trentino Alto Adige che raggiunge i 15 metri, si affacciata su una vallata


Scillato l'itinerario i monti delle Madonie

Scillato comune della Città Metropolitana di Palermo, 218 m s.m., patrono Madonna della Catena 21 agosto, porta del Parco delle Madonie, al tempo dei Normanni, si contavano 13 mulini.
Di questa attività dei Mulini sono rimasti i manufatti architettonici, alcuni recentemente restaurati, avvalorando l’ipotesi che quest’area ha rappresentato nei corso dei secoli, un fulcro molto attivo nell’attività commerciale.
Sagra dell’Arancia domenica a maggio nel piccolo centro madonita di Scillato. Per conoscere le bellezze naturali di questo borgo medioevale con i suoi quattordici mulini disseminati nel suo territorio e alle sorgenti che li fanno funzionare.

Sclafani Bagni itinerario monti Madonie

Sclàfani Bagnicomune della Città Metropolitana di Palermo, 813 m s.m., patrono Ecce Homo 25 settembre, è compreso nel parco regionale delle Madonie.
La chiesa madre, ex cappella gentilizia di cui rimane un bel portale ogivale, conserva un sarcofago romano le figure scolpite rappresentano un baccanale: baccanti armati di tirso, fauni ebbri, ballano attorno alle are dove risplende il fuoco dei sacrifizi, una Madonna cinquecentesca e un Ecce Homo di fra' Umile da Petralia, organo di Antonino La Valle
La chiesa di San Giacomo è ricca di stucchi di scuola di G. Serpotta.
la chiesa di San Filippo, presenta un impianto a tre navate con tre absidi, alto campanile laterale e prospetto seicentesco che dà su un'ariosa piazzetta.

Una menzione speciale meritano le Terme di Sclafani Bagni, l’antico stabilimento è oggi abbandonato, ma esiste, poco distante, una sorgente naturale di acqua calda, dove poter fare il bagno. Il territorio, in generale, è davvero affascinate dal punto di vista naturalistico

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