Itinerario strada del vino castelli Nisseni, tra storia e leggende - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

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Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.
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Strada del Vino dei Castelli Nisseni, l'itinerario

Se sei un appassionato di vino e storia, l'itinerario della Strada del Vino Castelli Nisseni è proprio quello che fa per te.
Immagina di passeggiare tra vigneti rigogliosi e castelli antichi, mentre scopri le storie e le leggende che si nascondono dietro ogni sorso di vino nisseno. Con le nostre guide, potrai esplorare le cantine locali, degustare i migliori vini della regione e immergerti nella cultura enologica siciliana. Pronto a partire per un viaggio indimenticabile tra storia e sapori?

La Strada del Vino dei Castelli Nisseni, nel cuore della Sicilia
All’interno del cuore della Sicilia, nei paesaggi tipici dell’entroterra siculo, la Strada del Vino dei Castelli Nisseni, propone di far  apprezzare tre diverse tipologie di vino tra i comuni di Riesi e Mazzarino, tra i quali si concentrano le produzioni del Cerasuolo Docg, Il Contea di Sclafani Doc ed il Riesi Doc.

La Strada si snoda per quasi tutto il territorio provinciale, il nisseno è un luogo affascinante e suggestivo, lontano dalle coste e dal mare quindi dal turismo di massa, è stato capace di conservare la propria memoria.
Il nisseno è un territorio da scoprire, con i suoi castelli e monumenti, i suoi paesaggi, le miniere di zolfo in disuso, i castelli di Butera Falconara, Pietrarossa a Caltanissetta Mussomeli
Alcuni Comuni sono inseriti nel circuito de I Borghi più belli d'Italia, un turismo di nicchia che è legato al passato minerario del comprensorio nisseno.

Con la Strada del Vino e dei Sapori dei Castelli Nisseni, vi è un mondo culturale ed enogastronomico tutto da scoprire.

La centralità della zona permette di raggiungere alcune tra le località più rinomata della Sicilia, come la Villa del Casale di Piazza Armerina e la Valle dei Templi di Agrigento, entrambe dichiarate Patrimonio Unesco.
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L'itinerario è costituito da enti pubblici e privati come i comuni di Mazzarino, Butera e Caltanissetta e da strutture ricettive come agriturismi, aziende agricole, vitivinicole e cantine, dove assaggiare il  Riesi Rosso Doc, un Nero d'Avola prodotto nella zona di Butera, Riesi e Mazzarino.

Tipologie dei vini
Il Riesi Bianco si ottiene da uve di Ansonica (o Insolia) e Chardonnay

Il Riesi Doc è prodotto nelle seguenti versioni: rosso, rosato, bianco, superiore, spumante e vendemmia tardiva.
Il Riesi Bianco ha un colore paglierino talvolta con riflessi verdognoli, un profumo gradevole. Si ottiene da uve di Ansonica (o Insolia) e Chardonnay, in percentuale minima del 75%, con l'eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a bacca bianca della zona.

Il Riesi Rosso presenta un colore rosso rubino con eventuali riflessi granati. Il profumo è gradevole. Si ottiene con almeno l'80% da uve di Nero d'Avola e Cabernet Sauvignon, con l'eventuale aggiunta di altre varietà a bacca rossa non aromatiche della zona.

Il Riesi Rosato ha un colore rosato, odore gradevole, fine e fruttato, sapore delicato armonico e fresco. Si ottiene da uve Nero d'Avola (50-57%) e Nerello Mascalese e/o Cabernet Sauvignon (25-50%) a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni non aromatici della zona.

Il Riesi Rosso Superiore ha un colore rosso rubino tendente al granato, un odore caratteristico, etereo, gradevole intenso ed un sapore asciutto. Si ottiene da uve Nero d'Avola per almeno l'85% ed eventualmente da altre varietà a bacca rossa non aromatiche della zona.

Il Riesi Spumante ha colore paglierino più o meno intenso e una spuma fine e persistente. Il profumo è caratteristico e fruttato e la gradazione minima è di 10,5°C. P

Infine il Riesi Vendemmia Tardiva è contraddistinto da un colore giallo intenso tendente all'ambrato e da un profumo intenso.

Mazzarino e la strada del vino castelli Nisseni

Mazzarino comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 553 m s.m., patrono Maria Santissima del Mazzaro terza domenica di settembre.
La chiesa madre, dedicata a Santa Maria della Neve (sec. XVIII) e preceduta da una scenografica scalinata, mentre solo una parte rimane del grandioso palazzo Branciforte (sec. XVI e più volte rimaneggiato), costruito di fronte.
Pregevoli dipinti di Filippo Paladino (sec. XVI) sono conservati nelle chiese barocche dell'Immacolata e di San Domenico.
La chiesa e il convento dei Carmelitani custodiscono le tombe (sec. XV-XVI) della famiglia Branciforte, mentre la quattrocentesca chiesa di Santa Maria del Gesù ospita il sepolcro marmoreo di Carlo Maria Carafa Branciforte.
la Chiesa di San Ignazio con annesso il Collegio dei Gesuiti la chiesa restaurata recentemente ha un bellissimo organo privo di canne collocato nella cantoria ultimata nel 1734, sede del museo dedicato a “Carlo Maria Carafa”.
Nella parte orientale dell'abitato sorge il santuario di Maria Santissima del Mazzaro che, edificato tra i sec. XVIII e XIX su un precedente luogo di culto, conserva la venerata icona della Madonna delle Grazie o del Mazzaro (sec. XII).

Il Castello di Mazzarino, noto come “u Cannuni”, con l’unica torre cilindrica, quasi “cannone”, che si erge verso il cielo, il Castello di Garsiliato posto su una montagna a 354 metri di altezza a 6 chilometri ad est di Mazzarino.

Nel mese di giugno si tiene una parata storica seicentesca, con costumi medievali “Il Seicento alla corte del Carafa”. Durante la parata viene simulato il matrimonio tra il principe Carlo Maria Carafa e Isabella d’Avalos, evento realmente accaduto. Per l’occasione vengono anche montati stands con prodotti tipici del luogo. https://www.facebook.com/groups/381850311919416/

Butera e la strada del vino castelli Nisseni

Butèra comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 402 m s.m., patrono San Rocco 15 e 16 agosto
La chiesa madre (sec. XVIII), dedicata a San Tommaso, è a croce latina con cupola e custodisce una tela di Filippo Paladino (Madonna degli angeli).
la Chiesa di San Rocco, eretta nel 1700, ad unica navata, custodisce la statua del Santo, patrono della città

l 15 agosto si svolge il rito del “Sirpintazzu”: il fantoccio di un serpente in cartapesta si aggira tra la folla, danzando e spalancando la bocca

Sulla costa centromeridionale della Sicilia tra le città di Gela e Licata si incontra il Castello di Falconara, l’unico castello del comprensorio delle “Terre del Nisseno” ad affacciarsi sul mare. Il nucleo originario, costituito dalla vecchia torre quadrata, detta “della Falconara” per l’allevamento di falconi. L'edificio nel corso dei secoli ha subito una serie di abbellimenti e di ingrandimenti che gli conferiscono l'aspetto di un vero e proprio castello medievale. Per la sua amena posizione il Castello di Falconara rappresenta
certamente uno dei manieri più belli.

Castello Normanno di Butera, dalle suggestive e spesse mura merlate, costituito da un blocco quadrangolare a quattro elevazioni, il castello attuale si deve a Guglielmo II che lo ricostruì dopo la distruzione del precedente, nel 1161, ad opera di Guglielmo I.

Butera a Tavola ad ottobre la rassegna eno-gastronomica dei prodotti tipici del territorio, tra i protagonisti ci sarà anche la pasta con il miele. Colori e profumi della tradizione enogastronomica di Butera, itinerario del gusto per le vie del centro storico. Stand e manifestazioni concerti live, degustazioni,  https://www.facebook.com/prolocobutera

Riesi e la strada del vino castelli Nisseni

Rièsi comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 330 m s.m., patrono Maria Santissima della Catena seconda domenica di settembre,
chiesa madre della Madonna della Catena (inizi sec. XVIII, ma più volte rimaneggiata e restaurata), ricca di pregevoli stucchi e affreschi, e la chiesa dei Valdesi, comunità presente nel paese dal 1871,

In località Monte degli Ulivi sorge un complesso moderno, chiamato “Casa dei Valdesi”, fatto costruire nel dopoguerra dai membri di questa comunità su progetto dell'architetto Leonardo Ricci.

L'attività mineraria è quella che più di altre ha segnato il passato di Riesi, nel cui territorio sergevano grandi miniere dalle quali ogni giorno venivano estratte tonnellate di roccia solfifera. In Contrada Palladio si trova il Complesso Minerario di Trabia-Tallarita

Caltanissetta e la strada del vino castelli Nisseni

Caltanissétta capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale, 568 m s.m., patrono San Michele Arcangelo 29 settembre
Città dall'aspetto prevalentemente moderno,
L'Abbazia di Santo Spirito è la più antica chiesa del Nisseno, consacrata il 2 giugno 1151; la Cattedrale (Santa Maria La Nova), edificio di culto più importante della città, fu costruita tra il 1570 e il 1622;
la Chiesa di S. Agata (anno 1605) presenta un interno a croce greca ricco di tarsie marmoree;
il Collegio dei Gesuiti, costruito tra il 1589 e il 1600 per volere dei Moncada,
la Chiesa di San Sebastiano sorge nella bellissima piazza Garibaldi, accanto alla Cattedrale. Eretta, secondo la tradizione, nel '500 come omaggio della popolazione a San Sebastiano per la liberazione della città dal flagello della peste bubbonica,
Chiesa di Santa Maria degli Angeli ed annesso Monastero, il portale in pietra arenaria, è costituito da un archivolta a sesto acuto strombato a tre piani e decorato con fasce e linee spezzate, di stile normanno.

Palazzo del Carmine attuale sede del Comune di Caltanissetta. La costruzione del palazzo iniziò intorno all'anno 1371. La zona in cui sorge attualmente, all'epoca, si trovava ben fuori dalle mura cittadine ed ospitava una chiesetta rurale dedicata a San Giacomo. Per volere di Guglielmo Peralta e di sua moglie Eleonora d’Aragona, figlia del marchese di Randazzo, vicino la chiesetta fu edificato il convento dei Carmelitani Scalzi e l'annessa chiesa di Maria Santissima Annunziata, comunemente chiamata Madonna del Carmine.

La Villa Barrile costituisce certamente una testimonianza della storia di Caltanissetta fatta anche di nobiltà e di fasto, viene comunemente chiamata "il Castelletto" proprio per il suggestivo torrione merlato del suo muro di cinta, costruito verso la fine dell'Ottocento e oggi più di una volta scelto a rappresentare l'immagine più caratteristica in numerose monografie della città nissena, come un vero e proprio simbolo distintivo.

A Caltanissetta si può ammirare la torre del Castello di Pietrarossa. Di origine araba, il Castello comprendeva in origine tre torri di avvistamento e il suo nome probabilmente derivò dal colore dei mattoni che costituivano le torri stesse. Della costruzione originaria oggi rimane soltanto una torre di avvistamento.

Molto suggestive sono le celebrazioni della Settimana Santa: il giovedì si svolge la Processione dei Misteri, in cui i sedici gruppi statuari a grandezza naturale, raffiguranti scene della Passione di Cristo, vengono portati per le strade del paese fino alla piazza del Duomo, dove avviene la cosiddetta “spartenza”; al tramonto del venerdì, invece, la statua del Cristo Nero, posta dentro un baldacchino dorato a forma di corona, viene portata a spalla e a piedi scalzi per le stradine del centro storico, appena illuminate, accompagnata dalle lamentazioni bibliche cantilenate in un dialetto arcaico.

A circa 3 km di distanza da Caltanissetta sorge uno tra i più importanti monumenti romanici della Sicilia centrale: la badia di Santo Spirito, con l'annessa chiesa di fondazione normanna, che custodisce decorazioni a fresco (sec. XV) e un Crocifisso quattrocentesco su tavola attribuito a Salvo d'Antonio.

A ottobre si svolge il Festival Internazionale della Moda “MedModa” . https://www.medmoda.com/

La città diede i natali all'autore teatrale Pier Maria Rosso di San Secondo (1887-1956) https://www.clicksicilia.com/stradascrittori/parchi-letterari-in-sicilia.html

Il Sicily Food Festival a settembre, il centro storico di Caltanissetta farà da cornice per questo evento culinario di portata internazionale, la città si trasformerà nella capitale del cibo d’eccellenza, dove sarà possibile trovare un’infinita varietà di delizie gastronomiche. I visitatori potranno gustare street food di ogni tipo, birre artigianali, il Sicily Food Festival non è solo una celebrazione del cibo di strada. Ci saranno anche cooking show con chef di fama mondiale che condivideranno i loro segreti culinari, nonché convegni su temi di interesse gastronomico,  https://www.sicilyfoodfest.it/

SICILY MINERAL SHOW a Caltanissetta 11, 12 novembre 2023. L'associazione Mineralogica e Paleontologica e della cultura della Solfara di Sicilia organizza annualmente il Sicily Mineral Show .
Durante le giornate della manifestazione si svolgeranno mostre tematiche e concorsi fotografici nonchè degustazioni di prodotti tipici locali. https://www.facebook.com/amipadcss

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