Strada dal vino Erice, l'itinerario
Se stai cercando un'esperienza unica e gustosa in Sicilia, l'itinerario della strada del vino di Erice è proprio quello che fa per te.
Immagina di passeggiare tra i vigneti, assaporando i migliori vini della regione mentre scopri le tradizioni locali e i segreti della produzione vinicola. Questo percorso ti porterà attraverso paesaggi mozzafiato e borghi affascinanti, dove potrai anche fermarti a gustare deliziosi piatti tipici. Pronto a partire per un'avventura indimenticabile tra i sapori e i colori della Sicilia Occidentale?
La Strada del vino e Erice, un tempo una delle principali cittadelle medievali della provincia di Trapani, il percorso si snoda per diversi comuni tra Erice, Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo, Valderice, Castellammare, Trapani, tutti luoghi che custodiscono tesori artistici e archeologici unici, oltre a scorci naturalistici di rara bellezza.
Guardando l'itinerario del vino Erice, scopriamo che si tratta di un località, famosa per le tonnare, per la produzione dl vino, le riserve naturali, per rende omaggio al teritorio non resta che una visita.
L'associazione raccoglie una serie di enti che condividono l'intento di promuovere il turismo di qualità, la valorizzazione del territorio e le aziende enoturistiche locali, la produzione prende il nome dalla zona collinare prossima al comune di Erice, dove i vigneti sono coltivati ad una altitudine tra i 250 e i 500 metri in prossimità del mare.
Le attività di ricezione e di ospitalità, compresa la degustazione dei prodotti aziendali e l’organizzazione di attività ricreative, culturali e didattiche, svolte da aziende agricole nell’ambito delle strade del vino, possono quindi essere in questo contesto assimilate alle attività agrituristiche.
Tipologia di vini strada del vino Erice
La Doc strada del vino Erice include una diversa tipologia di vinificazione che può andare dal Bianco al Vendemmia Tardiva Zibibbo, Vendemmia Tardiva Sauvignon, Passito, Moscato, Rosso anche nella qualità Riserva, Spumante Dolce e Spumante Brut.
L'Erice Bianco Doc, deve essere vinificato utilizzando un minimo del 60% del vitigno Catarratto il restante 40% da altri vitigni a bacca bianca non aromatici. Ha un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, l'odore è delicato e fragrante, il sapore secco armonico e vivace. La Doc Erice Bianco con la menzione di uno dei seguenti vitigni, Chardonnay Muller Thurgau, Sauvignon, Ansonica o Insolia, Grecanico dorato, Grillo, Catarratto, Moscato di Alessandria o Zibibbo, si ottiene vinificando per almeno l'85% il corrispondente vitigno. Concorre per almeno il 95% il vitigno Moscato d'Alessandria o Zibibbo per la Doc Erice Vendemmia Tardiva Zibibbo, Erice Passito, Erice Moscato e Erice Spumante tipologia Dolce. Per l'Erice Doc Spumante tipologia Brut deve concorrere alla produzione un minimo del 70% di uve Chardonnay.
La Doc Erice Rosso e Rosso Riserva Doc, si ottiene utilizzando per il minimo del 60% uve provenienti da vitigni Calabrese o Nero d'Avola, il restante 40% è ottenuto da vitigni a bacca di colore analogo. Il Riserva prima dell'immissione al consumo deve essere sottoposto all'invecchiamento per un periodo minimo di due anni. Entrambi hanno un colore rosso rubino intenso. La Doc Erice con la menzione di uno dei seguenti vitigni, Calabrese o Nero d'Avola, Frappato, Cabernet Sauvignon, Perricone o Pignatello, Syrah, Merlot, deve essere utilizzato il corrispondente vitigno per almeno l'85%.
La Strada del Vino e dei Sapori Erice Doc si snoda attraverso un territorio dove storia e cultura hanno lasciato testimonianze uniche.
Trapani, la strada del vino Erice
Città capoluogo di provincia è posta all’estremità nord occidentale dell’isola. La città dalla penisoletta a forma di “falce” si estende tra le saline a sud e il lido di San Giuliano a nord-est, Erice, che domina da 751 mt. la città.
La ricca produzione di sale supporta lo sviluppo dell’industria ittico-conserviera del tonno e del pesce azzurro. Bianche saline caratterizzano il panorama della città, estendendosi per chilometri lungo la strada litoranea per Marsala.
Tra il IX e il XII sec. viene dominata dagli arabi e poi dai normanni anche se accresce la sua importanza con gli Aragonesi divenendo il centro principale della Sicilia occidentale, le civiltà che ha conosciuto hanno lasciato tracce profonde nella sua configurazione urbanistica
Fra le emergenze architettoniche il Santuario dell’Annunziata (1315/1332) ricostruito su progetto dell’architetto Biagio Amico nel 1760. La massiccia torre campanaria è in forme tipiche barocche, l’interno a navata unica presenta elementi rococò.
Sul Corso Vittorio Emanuele sorge la seicentesca Chiesa del Collegio e poco oltre la Cattedrale ricostruita nel ‘600.
Il Museo Pepoli che conserva pregevoli collezioni di arti decorative, di sculture, tra cui opere di Gagini, opere in corallo, argenti, sculture presepiali, una pinacoteca e collezioni archeologiche è ospitato nell’ex monastero carmelitano dell’Annunziata, attiguo alla chiesa; riedificato da Biagio Amico, ha un elegante chiostro del XVI-XVII sec.
Famoso il Palazzo della Giudecca, databile al XVI sec per un paramento murario a “punta di diamante”.
Tra le manifestazioni principali antica e spettacolare è la processione del gruppo dei “Misteri” del venerdì santo per le vie del centro storico.
Scalinata di San Domenico XIII edizione Art&Fiori a maggio. L'infiorata in onore della Vergine Maria si tiene annualmente a Trapani, nell'antica scalinata di San Domenico, e colora il centro storico con i quadri di fiori e arte. Esibizioni di taburini, musici e sbandieratori. https://www.facebook.com/scalinatainfioretrapani/
Stragusto a luglio, la festa del cibo da strada del Mediterraneo per le vie del centro storico di Trapani. Eventi collaterali con visite alla città e alle saline Un’ottima occasione per fare una “passeggiata“ a Trapani. https://www.stragusto.it/
Paceco, la strada del vino Erice
Pacècocomune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 36 m s.m., patrono Santa Caterina d'Alessandria 25 novembre
La cittadina prende nome da Maria Pacheco moglie del marchese fondatore Placido Fardella.
Luoghi di interesse sono le Saline di Nubia, comprese nella Riserva Naturale delle “Saline di Trapani e Paceco” gestita dal WWF. Di notevole interesse è il Museo del Sale nella contrada Nubia. https://www.museodelsale.it/
Di rilievo sono il parco lussureggiante che contorna la Diga Baiata e l’antico Pozzo Salato di Dattilo, risalente alla dominazione araba del IX sec.
Il primo nucleo urbano risale tra il XIV e il XV sec. intorno alla chiesa di San Lorenzo di Xitta, possesso dell’Ordine di Malta. Successivamente il vecchio borgo rurale venne abbandonato, quando nel 1607, con la “Licenzia Populandi” concessa dal Re di Sicilia Filippo III di Spagna al Marchese Placido Fardella, si diede avvio alla fondazione del nuovo paese.
La Chiesa Madre del “SS. Crocifisso” risalente al 1623 sulla piazza principale riporta ornamenti e caratteri stilistici barocchi; le Chiese del Rosario e di Porto Salvo risalenti al XVII sec.
Paceco e le sue frazioni sono ricche di associazioni che nel corso dell’anno danno vita a numerosi eventi e sagre legate al culto religioso e popolare. Fra queste si ricordano le celebrazioni in onore di Santa Caterina d’Alessandria, patrona del paese, il 25 novembre; il Carnevale con la sfilata dei carri allegorici e la sagra gastronomica dell’Aglio Rosso e Bianco Sale con grande partecipazione popolare.
Rosso Aglio e Bianco Sale" a settembre, la manifestazione si svolge nella suggestiva location del Museo del Sale di Nubia e in tutta la riserva naturale orientata della saline di Trapani e Paceco con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico e gastronomico della via del sale. https://www.rossoaglio.it/
Dattilo Cibus Fest dal 13 al 15 ottobre 2023 arte, tradizioni, musica. Festa dedicata al Cannolo e ai prodotti del territorio. Per vivere un’esperienza gastronomica speciale, un progetto di marketing territoriale per far scoprire il vasto patrimonio storico, paesaggistico ed enogastronomico del territorio di Paceco. https://www.dattilocannolofest.it/
Erice, la strada del vino Erice
Il borgo medievale di Erice situato a 750 metri s.l.m., dalla quale si gode dun’eccezionale vista panoramica che spazia al golfo di Trapani ed alle isole Egadi, patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledì di agosto.
Erice, dal 1167 al 1934 parte di Monte San Giuliano. Secondo Tucidide fu fondata dagli esuli troiani in fuga, che conserva ancora oggi il suo aspetto medievale.
Piazza Duomo di Erice
La piazza del Duomo di Erice è il luogo che meglio riassume la storia di questa incantevole località, un tempo dominata dai Normanni.
La chiesa madre è invece del Trecento, e risale all’epoca dello spagnolo Federico d’Aragona, la bellissima chiesa in pietra fu realizzata sotto il regno di Federico III d’Aragona nel 1314. La struttura in pietra, in stile gotico è caratterizzata da un rosone centrale e da un bellissimo portico. Di fianco alla chiesa si trova la Torre Campanaria, da cui è possibile ammirare la città dall'alto: saliti i 110 gradini e ammirate la meraviglia. La bella facciata gotica e la torre campanaria sono uno degli scorci più fotografati della Sicilia.
Il Castello Venere e la Torre Pepoli
Il castello di Venere, costruito dai Normanni nel XII secolo sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano e se si è in cerca di una vista mozzafiato Erice offre anche l’opportunità di visitare, con le sue antiche mura controlla l’intero territorio circostante.
Poco più in basso la Torre Pepoli offre panorami incantevoli sulle bellezze naturali che circondano il paese, raggiunta questa bellissima torretta in stile liberty voluta dal Conte Agostino Pepoli, si può ammirare il panorama sul golfo di Monte Cofano.
Museo Civico
All’interno del Palazzo Municipale, sulla principale piazza Umberto I, Il Museo Civico conservata la bellissima opera marmorea de L’Annunciazione, oltre a reperti archeologici di grande valore come la Testina marmorea di Afrodite.
Chiesa di San Martino
realizzata per volontà di Ruggero il Normanno. La chiesa, a tre navate, è caratterizzata da un bellissimo pavimento maiolicato oltre a statue, dipinti e affreschi.
Mura di Erice
Passeggiate lungo la cinta muraria realizzata a difesa di Erice e perfettamente conservata. Le mura che partono da Porta Trapani e giungono a Porta Spada.
Quartiere Spagnolo
Si tratta di una struttura militare da cui potrete godere di una vista mozzafiato sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano. La struttura ospita il Museo dedicato agli antichi mestieri.
L'ultimo mercoledì di agosto, in occasione della Festa della Madonna di Custonaci, si svolge la Processione dei Personaggi.
A Erice a settembre la Festa FedEricina e il Raduno Cortei storici di Sicilia. Rievocazione storica dell’arrivo a Erice di Federico III d’Aragona, Re di Sicilia, e della moglie Eleonora. Villaggio Medievale tra Musici e Sbandieratori la sfilata Regale, i reali con guardie, musici e danzatrici, degustazioni di prodotti tipici ericini medievali, spettacoli itineranti.
All’interno del Castello Torre Pepoli sarà allestito il villaggio medievale, dove si potranno degustare la zuppa medievale, l’Ippocrasso, un vino "speziato" con la cannella tipicamente medievale, mentre gli ospiti saranno intrattenuti con danze, giochi e dimostrazioni di scherma. Per le strade del borgo invece sfileranno i cortei storici, musici, sbandieratori, giocolieri e tamburini.
Valderice, la strada del vino Erice
Valdèrice comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 240 m s.m., patrono Cristo Re prima domenica di agosto
La storia di Valderice è strettamente correlata a quella del monte Erice, quando la popolazione si è spostata hanno formando i nuclei abitativi disseminati nelle campagne dell’agro ericino.
Il santuario di “Nostra Signora della Misericordia”, risalente al 1640, luogo di grande devozione popolare anche per la presenza del quadro che raffigura Maria SS. della Misericordia opera dell’artista Andrea Carreca del 1654.
La più antica chiesa è quella di Sant’Andrea Apostolo risalente al 1164, costruita per volere di Guglielmo il Buono.
La chiesa del Cristo Re, è classificata come Chiesa Madre ed è sita nel centro del paese.
Testimonianza della nobiltà e dei grandi latifondisti sono le numerose ville: Adragna, Elena, Paparella e Luppino a Ragosia.
Tra le varie manifestazioni la rassegna teatrale e cinematografica denominata “Estate Valdericina” che si svolge nell’esclusivo teatro San Barnaba; la sfilata dei carri allegorici per il carnevale; durante le festività natalizie il “presepe vivente” nella caratteristica cornice del Parco urbano della Misericordia.
La Tonnara di Bonagia, situata nel piccolo borgo di Bonagia a Valderice, è un luogo che racchiude in sé secoli di storia.
L'antica tonnara risale al XIII secolo e presenta ancora oggi tutte le testimonianze del passato storico e culturale del piccolo borgo che la accoglie: la casa del rais, il marfaraggio, ossia i magazzini di stoccaggio e lavorazione dei tonni, il luogo di rimessaggio delle muciare, ossia le barche usate per la mattanza; la Torre, segno distintivo del borgo di Bonagia e sede del Museo del Mare e della Mattanza.
Carnevale a Valderice, sfilata di carri allegorici e degustazione di prodotti tipici della tradizione. Uno degli appuntamenti fissi che caratterizzano il folklore locale è senza dubbio il Carnevale valdericino, https://www.facebook.com/CarnevalediValderice/
Sagra a Fico" Antichi Sapori a luglio. L'evento, a cura dell’Associazione AUSER si svolge presso la Contrada Fico, Valderice. La manifestazione eno-gastronomica prevede degustazioni, stand con esposizione di sapori tradizionali. https://www.facebook.com/biviratura/
Buseto Palizzolo e la strada del vino Erice
Buséto Palizzòlo comune del Libero Consorzio comunale di Trapani, 249 m s.m., patrono Madonna del Rosario 15 luglio
Il territorio di Buseto è stato per secoli la “via naturale” di collegamento tra le due antiche città elime. Testimonianza emblematica sono i numerosi bagli e casali disseminati nelle campagne, un tempo fattorie-residenza per le famiglie di allevatori e contadini.
Appena fuori dal centro abitato, è il Bosco di Scorace, 750 ettari di verde, in cui si trovano sugheri, cipressi, querce e cespugli di erbe aromatiche, in particolare frutti di bosco come il mirto e le more selvatiche. Sentieri naturalistici portano al laghetto collinare dal quale è possibile ammirare Bruca, una frazione di Buseto.
La chiesa della Madonna del Carmelo, sorta come chiesa campestre alla fine del sec. XVIII.
L’economia tradizionalmente legata all’agricoltura e all’allevamento del bestiame, rivive nel “Museo della Civiltà Locale”, ubicato in un’ala di Baglio Maranzano.
Tra gli eventi fonte di richiamo è la domenica delle Palme con la processione della Via Crucis con personaggi viventi.
Tangi - Sagra del Grano a giugno, nella piccola frazione rurale, rievocazione delle laboriose fasi della mietitura e raccolta del grano con metodi tradizionali.
Sagra Pasta cu l'agghia e sasizza arrustuta a Buseto Palizzolo ad agosto
Sagra della Busiata”, a settembre, il tradizionale appuntamento enogastronomico e culturale, un formato di pasta fresca locale. https://www.facebook.com/BusiateBuseto
Sagra della Cassatella a Buseto Palizzolo (Trapani), organizzata dall'Associazione Chicco di Grano a maggio
I Porcini di Scorace e Sapori di autunno a Buseto Palizzolo (TP). Incontri, degustazioni, escursioni guidate al Bosco, mostra micologiche e cooking show https://www.facebook.com/ass.boscoscorace/
Custonaci, la strada del vino Erice
Custonaci comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 186 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledi di agosto, posto all’estremità orientale del golfo di Bonagia.
Caratteristica dell'area urbana è la suddivisione in frazioni: Sperone, Assiene, Santa Lucia-Piano Alastre, Purgatorio, Baglio Messina e Scurati.
Il santuario della Madonna, meta di pellegrinaggi già nel Trecento e fortificato nel Cinquecento, custodisce una tavola attribuita a fra' Ludovico Zichichi (sec. XVI).
Di origine quattrocentesca è la chiesa di San Francesco, con un bel campanile.
Santuario di Maria Santissima di Custonaci, imponente nella sua mole, sorge al centro del paese.
Il santuario ha origini cinquecentesche, edificato su una precedente cappella della vergine Maria della Concezione, ha subito diverse modifiche ed ampliamenti nei vari decenni.
Il santuario è circondato da un sagrato pavimentato con piccoli ciottoli di fiume che vanno a formare unici disegni con motivi floreali e geometrici. La facciata presenta un rosone in tufo a vetri colorati. L’impianto interno è a croce romana con tre diverse navate divise da colonne
Il Feudo Sanguigno, con il nucleo attorno al santuario, divenne l’attuale centro storico del paese. Uno dei bagli più importanti del territorio è il Baglio Cofano nei pressi del monte omonimo.
Luogo d’interesse artistico e storico è il Santuario di Maria SS. di Custonaci: edificato intorno al 1500, sulla facciata riporta un elegante rosone. L’interno custodisce un dipinto ad olio su tela del XV sec. della Scuola di Antonello da Messina.
Custonaci è denominata Città internazionale dei Marmi per la presenza nel territorio del secondo bacino marmifero d’Europa, con circa 100 cave in attività ed una cinquantina di opifici industriali.
La visita nelle cave e nelle segherie per assistere all’estrazione e alla lavorazione del marmo. Tappa dell’itinerario sarà il Centro Culturale Espositivo del Marmo, un luogo fisico della memoria storica che conserva rilievi, fotografie, campionature dei marmi estratti, attrezzature di lavoro che si utilizzavano in cava negli anni ’50.
Nelle Grotte di Scurati, le grotte di Scurati sono complessivamente nove: Mangiapane, Buffa, del Crocifisso, Rumena, Miceli, Cufuni, della clava, Maria Santissima, e Abisso del Purgatorio.
Alcune si trovano all’interno della riserva naturale orientata Monte Cofano. Tra le nove quella più grande è Mangiapane. https://riservamontecofano.com/
La grotta Mangiapane antico insediamento preistorico, si svolge una suggestiva rappresentazione religiosa del Presepe vivente di grande richiamo turistico e popolare.
Caratteristica della zona è la rassegna gastronomica della Spincia Fest , frittella molto morbida e dolce, tipica del territorio di Custonaci.
Per gli amanti del mare anche un percorso religioso sottomarino con la statua della Stella Maris, posta sul fondale della Baia Cornino.
I Sapori del Borgo" a Custonaci a settembre. Manifestazione gastronomica che si inserisce nel cartellone estivo degli eventi di Custonaci. Appuntamento nelle vie del centro storico con i colori ed i sapori locali di questo territorio del trapanese con degustazioni di piatti tipici. https://www.facebook.com/proloco.custonaci
San Vito lo Capo, la strada del vino Erice
San Vito lo Capo si trova in una conca sabbiosa ai piedi del Monte Monaco, 536 mt. s.l.m., tra Capo San Vito e la Punta Solanto. E' stato un borgo di pescatori ed allevatori.
Nel territorio la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro.
Nelle vicinanze di San Vito, nel Golfo del Secco, si trova la Tonnara del “Secco”, antico stabilimento ittico conserviero del tonno, la cui presenza è documentata sin dal 1412, in disuso dal 1969.
Si trovano anche la frazione di Castelluzzo ed il suggestivo borgo marinaro di Macari con l’antica Tonnara del Cofano.
Il territorio è caratterizzato da torri di avvistamento, le torri Scieri, Mpisu e Isulidda costruite a strapiombo sul mare a difesa delle coste dalle incursioni piratesche avvenute tra il XVII e il XVIII sec.
La Chiesa Madre, nota come Santuario. Ubicata sull’omonima piazza e dedicata a San Vito Martire, patrono del paese, il cui culto religioso e popolare è molto sentito dai fedeli. Eretta nel ‘600 sorge sul luogo di un forte del XVI sec. di cui se ne conserva l’originaria struttura quadrangolare.
Makari - Festa delle tradizioni rurali è una manifestazione che ha come scopo la rievocazione di antiche tradizioni, della cultura e dei mestieri di Makari, piccola e suggestiva frazione di San Vito Lo Capo. Vengono valorizzate la cultura e le tipicità culinarie e artigianali di questo borgo che, fino agli anni Settanta, basava la sua economia prevalentemente sull’agricoltura e l’artigianato manufatturiero.
Durante i giorni di festa viene organizzata una mostra mercato dedicata alle antiche lavorazioni artigianali, dai tappeti ai manufatti in chiacchierino, dagli oggetti realizzati in paglia o in ulivo alla riparazione manuale delle reti. Vengono allestiti stand di degustazione di prodotti tipici locali, https://makariceraunavolta.it/
Bagli, Olio e Mare”, la rassegna enogastronomica che celebra le eccellenze del territorio: il pesce azzurro, il buon olio di Castelluzzo, i prodotti agricoli a chilometro 0 e le tradizioni legate alla terra e al mare. https://www.facebook.com/bagliolioemare/
Festival internazionale degli aquiloni. Una settimana di emozioni a naso in su con le esibizioni di volo libero, i laboratori dedicati ai bambini, momenti di degustazione, intrattenimento e spettacoli. Le creazioni degli aquilonisti provenienti da tutto il mondo invadono con gioia il cielo della cittadina: forme, colori, contrasti e personaggi si librano nell’aria. https://www.festivalaquiloni.net/
Tra le varie manifestazioni l’ultima settimana di settembre è dedicata al Cous Cous Fest, rassegna internazionale di cultura enogastronomica: trattasi della degustazione di un piatto tipico a base di semola di grano duro condita con ingredienti ittici e vegetali. https://couscousfest.it/
Tempu Ri Capuna a San Vito Lo Capo, la rassegna dedicata alla pesca ed al pesce azzuzzo ad ottobre, https://www.tempuricapuna.it/
Molto sentita, tra devozione religiosa e folklore popolare, è la festa del Santo Patrono San Vito, che si svolge il 15 giugno.
Castellammare del Golfo, la strada del vino Erice
Castellammare del Gólfo comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 63 m s.m., patrono: Madonna del Soccorso 21 agosto
Luogo balneare si estende sullo splendido golfo omonimo, apprezzato per le sue bellezze naturali e paesaggistiche.
Tra le torri costiere, la torre di guardia della Baia di Guidaloca, la torre Bennistra e quella della Tonnara di Scopello.
Storicamente Castellammare nasce come “porto della vicina Segesta”, così come attestano vari scritti.
Sulla punta dell’isoletta, che chiude il porticciolo, si eleva il Castello a Mare, il cui primo impianto fu realizzato dagli arabi nel IX sec., ampliato successivamente dai normanni nel XII sec.
Fu fortificato dagli svevi con l’aggiunta di mura e bastioni; la torre quadrangolare di guardia ne sottolinea il ruolo di baluardo a difesa della città. Nel corso del Cinquecento è stato più volte rimaneggiato.
Il Castello di Baida si trova nel territorio di Castellammare del Golfo, nella piccola frazione rurale di Balata di Baida, ai piedi di Monte Sparagio.
Il nome del luogo deriva probabilmente dall’arabo “la Bianca”, con riferimento all’antico insediamento presso le Rocche Bianche. Il castello di Baida risale alla fine del XIII secolo: nel 1355 viene già annoverato tra le terre e i castelli dell’isola. Un’iscrizione latina sul portale d’ingresso ricorda che dal castello di Baida passò Ferdinando di Borbone. Il castello di Baida è oggi una masseria agricola e dell’antica costruzione rimangono solo frammenti di una cortina muraria merlata che sovrasta il portale di tipo gotico-catalano ad arco ribassato con ghiera a bugne diamantate sormontato da un piccolo campanile a vela, e i ruderi di due torri, una a pianta ottagonale e l’altra quadrangolare.
Il castello, perfettamente integrato all’interno dell’area portuale, oggi è di proprietà pubblica "La memoria del Mediterraneo", si trovano ben quattro musei ben distinti l’uno dall’altro
La Chiesa Madre risale al 1726 con prospetto barocco, mentre il santuario della Madonna della Scala, risalente agli inizi del XVII sec. è ubicato nei pressi del porto.
La chiesetta del Rosario ha un portale del sec. XVI, nel cui timpano si nota il bassorilievo in marmo della Madonna col Bambino, santi e Crocifisso.
A 7 Km. sono visitabili le Terme Segestane le cui acque ipertermali sono del tipo salso-sulfureo.
Tra le manifestazioni di rilievo l’Agosto Castellammarese.
Favignana, e la strada del vino Erice
Definita dal pittore Salvatore Fiume la “Farfalla sul mare” per la sua conformazione.
Favignana comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 6 m s.m., patrono: Santissimo Crocifisso 14 settembre.
Centro situato sulla costa settentrionale dell'isola di Favignana; il territorio comunale comprende anche le altre due isole dell'arcipelago delle Egadi, Levanzo e Marettimo, e gli isolotti di Maraone e Formica.
Favignana è un luogo ideale per chi ama le mete balneari. Tra coste e spiagge come Cala Azzurra, Lido Burrone, i Calamoni; oppure le calette nelle zone di Punta Lunga, del Preveto, dei Faraglioni e Punta Sottile.
Anche per gli amanti dello snorkeling che potranno nuotare insieme ai pesci nel mare turchese di Cala Rossa. Non mancano, poi, le zone tipicamente rocciose e ideali per chi ama il brivido dei tuffi, come Grotta Perciata, Punta Fanfalo o il Cavallo.
Anche le grotte marine sono uno spettacolo da non perdere, tra cui la bellissima Grotta dei Sospiri.
Favignana è anche una terra dalla storia millenaria che si esprime con il suo maestoso Castello di Santa Caterina, dal quale si può osservare tutta l’isola, la costa trapanese e le altre incantevoli isole dell’arcipelago, Marettimo e Levanzo.
E' d’obbligo una visita all’Ex Stabilimento Florio. Vecchia tonnara in cui scoprire i segreti della pesca e della conservazione del tonno. Quello all’olio, tra l’altro, è nato proprio da queste parti.
L’elegante palazzo Liberty della prestigiosa famiglia, edificato nel 1870 dall’architetto palermitano Giuseppe Damiani Almeyda nei pressi del porto, oggi sede del Municipio. Per edificarlo fu abbattuta una torre preesistente il forte San Leonardo
Giardini Ipogei di Villa Margherita, Giardino dell’Impossibile è un vasto parco botanico che è così inconsueta da renderlo paesaggisticamente tanto suggestivo quanto unico .
Il Carnevale Egadino: Favignana, Marettimo e Levanzo, panorama di festeggiamenti carnevaleschi nel territorio della provincia di Trapani. Tantissime le iniziative, sfilate, balli in maschera, degustazioni di dolci e pietanze tipiche, A Sasizzata e la mostra di carri allegorici lungo le vie dell'isola, e il caratteristico e suggestivo rito del rogo du nanno e da nanna che chiude i festeggiamenti in attesa del Carnevale.
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