La Strada del Vino sul Percorso della Targa Florio, l'itinerario
Se sei un amante del vino e vuoi scoprire la bellezza della Sicilia, l'itinerario della Strada del Vino Targa Florio è quello che fa per te.
Immergiti nei panorami mozzafiato dell'Etna mentre esplori i vigneti e le cantine che producono alcuni dei migliori vini della regione. Potrai assaporare i gusti unici dei vini etnei, conoscere la loro storia e il processo di produzione, e magari visitare anche qualche museo dedicato a questo straordinario vulcano. Prepara il calice e lasciati guidare in un'avventura indimenticabile tra natura e gusto!
Nella parte settentrionale della Sicilia troviamo, all’interno di un’area che comprende i comuni Cefalù, Cerda, Sclafani Bagni, Campofelice di Roccella, Caltavuturo, Vallelunga Pratameno e Valledolmo la Strada del Vino sul Percorso della Targa Florio.
L' itinerario del vino Targa Florio si sviluppa sul percorso della Targa Florio, nella Sicilia settentrionale, a ridosso del Parco delle Madonie, ha tra le sue peculiarità la storica competizione automobilistica, che è una delle più antiche corse automobilistiche.
La gara è stata voluta, creata, finanziata ed organizzata da Vincenzo Florio, un palermitano di ricchissima famiglia affascinato dal nuovo mezzo di locomozione e già noto nell'ambiente per aver partecipato ad alcune competizioni di inizio secolo.
Teatro della corsa sono sempre state le strade siciliane ed in particolare quelle strette e tortuose, in poche occasioni la corsa è stata abbinata al Giro di Sicilia e si è svolta lungo il periplo dell'isola.
All’interno della Strada sono stati individuati tre percorsi:
La Strada dei vini sul percorso della Targa Florio
Si tratta di un territorio che ha tra le sue peculiarità la presenza del percorso della Targa Florio, la storica competizione automobilistica, la gara automobilistica la Targa Florio, attraversava i paesi delle madonie, gara che è stata voluta, creata, finanziata ed organizzata da Vincenzo Florio, la 1° Targa Florio si svolge nel maggio 1906, vince Cagno su Itala. Quartiere generale Termini Imerese. hotel delle Terme gestito dall’hotel Villa Igiea.
All’interno della Strada sono stati individuati tre percorsi: Doc Contea di Sclafani, Natura Igt Sicilia e Targa Igt Fontanarossa.
Natura Doc Sicilia
La zona riveste interesse dal punto di vista naturalistico perché attraversa e circoscrive l’intera area del Parco delle Madonie.
Il percorso è, dunque, caratterizzato dall’ambiente naturale, dalla presenza di vaste aree boschive e dalle notevoli presenze storico culturali proprie dei centri storici, dei comuni interessati dal percorso.
Doc Contea di Sclafani
L’itinerario attraversa luoghi di interesse paesaggistico e naturalistico come il Bosco di Granza e della Favara, il Parco delle Madonie nei pressi di Sclafani Bagni, e si sviluppa attraversando la Doc della Contea di Sclafani caratterizzata dal paesaggio rurale tipico dell’area.
La denominazione di origine controllata «Contea di Sclafani» senza alcuna specificazione è riservata al vino rosso, rosato o bianco ottenuto da uve provenienti da vigneti aventi nell’ambito aziendale la seguente composizione ampelografica
«Contea di Sclafani» bianco:
Catarratto, Insolia (detta anche Ansonica) e Grecanico congiuntamente o disgiuntamente minimo 50%; possono concorrere alla produzione di detto vino per la restante percentuale le uve di altri vitigni, presenti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione nella Regione Sicilia, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino approvato, con D.M. 7 maggio 2004 e successivi
aggiornamenti, riportati nell’allegato 1 del presente disciplinare.
«Contea di Sclafani» rosso:
Nero d’Avola e Perricone, congiuntamente o disgiuntamente, minimo 50%; possono concorrere alla produzione di detto vino, per la restante percentuale, le uve di altri vitigni, presenti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione nella Regione Sicilia, come sopra specificato.
«Contea di Sclafani» rosato:
Nerello Mascalese minimo 50%; possono concorrere alla produzione di detto vino, per la restante percentuale, le uve di altri vitigni, presenti in ambito aziendale idonei alla coltivazione nella Regione Sicilia, come sopra specificato.
La denominazione «Contea di Sclafani» seguita da una delle seguenti specificazioni di vitigno «Ansonica o Insolia», «Catarratto», «Grecanico», «Grillo», «Chardonnay», «Pinot bianco»,
«Sauvignon», «Nerello Mascalese», «Perricone», «Nero d’Avola o Calabrese», «Cabernet Sauvignon», «Pinot nero», «Syrah», «Merlot» e «Sangiovese» è riservata ai vini ottenuti da vigneti
composti dai corrispondenti vitigni per almeno l’85%; possono concorrere alla produzione di detto vino, per la restante percentuale, le uve di altri vitigni, presenti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione nella Regione Sicilia.
Cefalù e la strada del vino targa Florio
Cefalù comune della Città Metropolitana di Palermo, 16 m s.m., patrono Trasfigurazione del Signore 6 agosto, inclusa nel Parco Regionale delle Madonie. https://www.parcodellemadonie.it/
Cefalù è considerata una delle più belle località balneari dell'Italia, non offre solo mare e una spiaggia per la tintarella. La città costiera, sulla costa nord-orientale della Sicilia, è famosa anche per la sua cattedrale normanna, il centro storico medievale, il museo archeologico e la cucina a base di pesce, una salita alla rocca per non perdersi il suggestivo panorama dall'alto dei suoi 280 metri
La Rocca, dalla sommità della rupe che domina l’abitato, da dove si apriva l’antica porta di Terra, accesso alla città per chi proveniva dall’entroterra. Sull’orlo dello strapiombo rimangono i resti, più volte rimaneggiati, della fortificazione di probabile epoca bizantina; più arretrato, il santuario preistorico detto tempio di Diana, costruzione megalitica del IX secolo a.C. sulla quale in epoca greca venne edificato un altro edificio, poi trasformato in chiesa bizantina.
Corso Ruggero dove prospetta la settecentesca chiesa di S. Maria della Catena, Piazza Duomo dominata dalla Cattedrale che si staglia contro la parete della Rocca, il Seminario e il Palazzo Vescovile, il palazzo Maria, probabile residenza regia, e il palazzo Piraino all’angolo sud con corso Ruggero, il palazzo del Municipio, ex monastero di S. Caterina del tutto trasformato.
La Cattedrale voluta da Ruggero II come voto per la grazia ricevuta di essere scampato a una tempesta approdando a Cefalù, la basilica venne costruita a partire dal 1131. L’edificio risulta ‘fuori scala’ rispetto al tessuto urbano circostante e le due torri gli conferiscono un aspetto affascinante e austero. L’abside, le pareti contigue e la volta sono un trionfo di mosaici antecedenti quelli del Duomo di Monreale. Nel catino absidale campeggia l’enorme mosaico del Cristo Pantocrator. Annesso alla Cattedrale, il chiostro (XII secolo) è stato in parte ricostruito in seguito all’incendio che lo distrusse nel XVI secolo.
Museo Mandralisca, creato nel 1934, il museo comunale situato alle spalle del Municipio prende il nome dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca, scienziato ed erudito ottocentesco. Uomo dai molteplici interessi, il più famoso è il Ritratto d’ignoto, straordinaria opera di Antonello da Messina databile tra il 1465 e il 1476.
Lavatoio Medievale sul Fiume Cefalino, un corso d’acqua creato secondo la leggenda dalle lacrime di una ninfa, pentita di aver ucciso l’amante che l’aveva tradita.
Il Santuario Di Gibilmanna nell’omonima frazione e dedicato alla Santissima Vergine, si trova a circa 800 m s.l.m. sulle pendici occidentali del Pizzo Sant'Angelo, cima delle Madonie, sulla cui cima esisteva una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo. Museo Fra Giammaria da Tusa
EARTH DAY a Cefalù ad aprile , in occasione della Giornata Mondiale della Terra il più grande evento ambientale internazionale in cui si celebra il "Pianeta Terra" e se ne promuove la salvaguardia. https://www.facebook.com/earthdaycefalu/
Camp@rt Festival a Cefalù ad agosto, al centro del progetto l’Arte sotto le sue molteplici forme. Camp@rtfestival è luogo di estemporanee di pittura, scultura, fotografia e video, che hanno l’obiettivo di coinvolgere chiunque abbia voglia di mettere in mostra la propria esperienza, col tentativo di stimolare il pubblico a sperimentare direttamente tali percorsi artistici. https://www.campartfestival.org/
Campofelice di Roccella e la strada del vino targa Florio
Campofelice di Roccèlla comune della Città Metropolitana di Palermo, 54 m s.m., patrono Santa Rosalia 4 settembre,singolare piazza Garibaldi, ottagonale, affaccia la chiesa madre
Sagra della Pizza a Campofelice di Roccella ad ottobre. Stand gastronomici e giochi in piazza. La manifestazione promette di offrire un'esperienza culinaria unica, con una vasta gamma di pizze gourmet
Cerda e la strada del vino targa florio
Cèrda comune della Città Metropolitana di Palermo, 274 m s.m., patrono: Maria Santissima Assunta 15 agosto,
chiesa madre, dedicata all'Immacolata, è una costruzione dei sec. XVI-XVII.
Uno degli edifici più antichi del paese è il palazzo baronale, il Palazzo Russo ed il Palazzo Coniglio. In particolare, nel Palazzo Russo, che sorge sul lato destro della piazza, si possono ammirare nel salone delle feste affreschi, in buono stato di conservazione, realizzati dai pittori Cavallaro e Brusca nel 1892, gli stessi che curarono, sotto le direttive dell'architetto Ernesto Basile,
Il Museo Vincenzo Florio a Cerda espone una grande collezione di foto, cimeli, trofei, automobili, libri, depliant, tute di celebri piloti, cataloghi, registri e oggettistica legata alla celebre corsa Targa Florio. https://it-it.facebook.com/people/MUSEO-VINCENZO-FLORIO-DI-CERDA/100063501015755/ http://www.acs-protargaflorio.it/
Sagra del Carciofo si svolge annualmente ad 25 aprile. Durante la sagra, infatti, oltre a varie manifestazioni di intrattenimento, è prevista la degustazione gratuita dei carciofi, cucinati in diversi modi, accompagnati da pane e vino locali. Un'occasione di aggregazione per il paese che a questo umile ma prezioso ortaggio ha dedicato un monumento. https://www.facebook.com/sagracerda/
Sclafani Bagni e la strada del vino targa Florio
Sclàfani Bagnicomune della Città Metropolitana di Palermo, 813 m s.m., patrono Ecce Homo 25 settembre, è compreso nel parco regionale delle Madonie.
La chiesa madre, ex cappella gentilizia di cui rimane un bel portale ogivale, conserva un sarcofago romano, una Madonna cinquecentesca e un Ecce Homo di fra' Umile da Petralia. La chiesa di San Giacomo è ricca di stucchi di scuola di G. Serpotta.
Una menzione speciale meritano le Terme di Sclafani Bagni, l’antico stabilimento è oggi abbandonato, ma esiste, poco distante, una sorgente naturale di acqua calda, dove poter fare il bagno. Il territorio, in generale, è davvero affascinate dal punto di vista naturalistico
Caltavuturo e la strada del vino Florio
Caltavuturo comune della Città Metropolitana di Palermo, 635 m s.m., patrono Madonna del Perpetuo Soccorso prima decade di settembre, è incluso nel Parco Regionale delle Madonie.
La chiesa madre dedicata ai Santi Pietro e Paolo custodisce due Madonne scolpite, attribuite rispettivamente a Domenico Gagini e G. Mancino.
Nella chiesa di Santa Maria la Nova (la Badia) sono una Madonna e un tabernacolo di bottega dei Gagini; in quella dei Riformati un Crocifisso di fra' Umile da Petralia.
Chiesa di Santa Maria di Gesù o del Convento. Risale ai primi anni del XVII secolo ed è annessa al convento dei frati minori riformati di San Francesco, che vissero qui fino al 1860. Accanto alla chiesa, attorno ad un chiostro con portico quadrilatero, si articolano gli ambienti dell’ex abitazione conventuale, oggi utilizzati come sede del museo civico “Don Giuseppe Guarnieri”.
Abbelliscono l'abitato notevoli palazzi settecenteschi (tra questi, i palazzi Oddo, Castellana, Baiardi, Modaro, Milone, Cirrito).
In contrada Gazzara c’è un tratto molto affascinante del torrente di Caltavuturo, uno degli affluenti meridionali del fiume Imera. L’acqua, nel corso dei millenni, ha separato due colline di roccia calcarea, proseguendo la sua discesa verso l’Imera. Le Gole sono molto belle da un punto di vista geologico e naturalistico. Si possono anche ammirare i resti di due antichi mulini ad acqua.
Valledolmo e la strada del vino targa Florio
Valledólmo comune della Città Metropolitana di Palermo, 746 m s.m., patrono Sant’ Antonio da Padova 18 agosto,
chiesa madre dedicata a Sant'Antonio (sec. XVII)
chiesa della Purità (sec. XIX), neogotica.
il complesso architettonico sei-settecentesco che comprende l'oratorio della Madonna del Rosario, il collegio di Maria, la chiesa delle Anime Sante e il palazzo Castellana.
Giornate dell'Agricoltura a Valledolmo a maggio, la manifestazione apre le porte per celebrare la terra, manifestazione fieristica con esposizione attrezzature agricole, prodotti artigianali e prodotti tipici del territorio. Nel corso della manifestazione i visitatori potranno degustare i prodotti tipici del luogo ed assistere a spettacoli di intrattenimento.
Sagra del Pomodoro siccagno il 9, 16, 17 settembre 2023 a Valledolmo (Pa). La manifestazione si svolge annualmente nel mese di settembre in occasione dei festeggiamenti in onore di Maris SS. della Purità, la terza domenica di settembre, appositi stand con esposizione di diverse varietà di pomodoro, degustazione di varie pietanze preparate con il pomodoro e i suoi derivati, la salsa e il concentrato “astrattu”, in abbinamento ai prodotti tipici locali, olive, formaggi, pizza. https://www.facebook.com/people/Confraternita-Maria-SS-della-Purit%C3%A0-Valledolmo/100070953571113/
Sagra dell’Uva a Valledolmo, comune in provincia di Palermo, la manifestazione si svolge il il primo fine settimana di ottobre in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Rosario. Mostra e assaggio della produzione locale di uve da tavola e da mosto e della produzione vinicola locale, degustazione prodotti tipici locali. https://www.facebook.com/confraternitamariassdelrosario/
Vallelunga Pratameno e la strada del vino targa Florio
Vallelùnga Pratamèno comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 472 m s.m., patrono Madonna di Loreto quarta domenica di settembre,
La chiesa madre della Madonna di Loreto, sorta nel 1634 e più volte rifatta, in stile gotico, è caratterizzata da mura massicce di colore rossastro, ampio portale e due guglie poste alla sommità delle torri campanarie.
Targa Igt Fontanarossa
La zona riveste grande interesse anche dal punto di vista naturalistico: attraversa, infatti, il Parco delle Madonie e dal Bosco di Granza e della Favara, un ambiente naturale.
L’interesse del percorso è garantito anche dalla presenza di importanti siti storico-culturali nei centri storici dei paesi attraversati dall’itinerario.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
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