La strada 124 la siracusana, mappa
uno dei rientri dopo la SS124 la siracusana
La strada statale 124, la siracusana
Se stai pensando di scoprire la bellezza della Sicilia, non puoi perderti la Strada Statale 124, conosciuta anche come la siracusana.
Questo percorso ti porterà attraverso paesaggi mozzafiato, tra colline verdi e panorami sul mare che ti lasceranno senza parole.
Lungo la strada, avrai l'opportunità di fermarti in affascinanti borghi, assaporare la cucina locale e immergerti nella cultura siciliana.
In poche parole è l'ideale per chi cerca un'avventura autentica e indimenticabile. Pronto a metterti in viaggio?
Ti aiuteremo a trovare le informazioni di cui hai bisogno, informazioni sui comuni, per scoprire i suoi luoghi, il territorio con il suo patrimonio storico, un clima gradevole quasi tutto l’anno.
È in questo contesto privilegiato che il visitatore ha l’occasione di soddisfare qualunque esperienza stia cercando: una vacanza di mare, un viaggio, una vacanza culturale ed ancora gastronomia e folklore.
La strada ha origine dalla strada statale 117 bis Centrale Sicula all'altezza di bivio Gigliotto. Siamo molto vicini alla villa Romana del Casale di Piazza Armerina.
Dopo Caltagirone procediamo per Grammichele ed il parco archeologico Occhiolà, attraversandola nei pressi di Vizzini incrocia, senza intersecarla, la strada statale 514 di Chiaramonte per poi ci dirigiamo verso la provincia di Siracusa, vicino l'abitato di Buccheri Parcallario, Santuario Madonna delle Grazie, l'abitato di Buccheri, dopo Palazzolo Acreide, con il suo teatro di pietra Akrai, per poi raggiunge Floridia, proseguendo arriviamo a Siracusa.
Da Siracusa, Palazzolo Acreide città barocca è famosa anche per il suo allegro Carnevale, Floridia conosciuta anche per il palio ippico a maggio si svolge, infatti ancora, durante la settimana dell’Ascensione una corsa ippica, Solarino , Palazzolo Acreide città barocca del Val di Noto con il Teatro di Akrai è un teatro greco siciliano nominata Patrimonio Mondiale dell’Umanità , Buscemi conosciuto come paese museo, Buccheri ogni anno ospita una festa medievale capace di calamitare l’attenzione di migliaia di visitatori, Vizzini è stata l'ambientazione privilegiata di molte novelle e romanzi del grande scrittore siciliano Giovanni Verga, Grammichele la città esagonale in Sicilia , Caltagirone è una delle città del Val di Noto famosa per la sua ceramica, San Michele di Ganzaria, Piazza armerina la città della villa romana del casale ed il palio dei normanni.
rientro Villa romana del Casale, Vizzini, Monterosso Almo, Giarratana, Testa dell'Acqua con il museo Museo Antropologico ed il Castello oliva, Noto Antica, Cava Carosello, San Corrado fuori le mura, Noto, la Villa romana del Tellaro, la riserva naturale di Vendicari, si rientra a Siracusa.
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L’itinerario inizia ipoteticamente da :
Siracusa e la Strada Statale 124, la siracusana
Siracùsa capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 17 m s.m., patrono Santa Lucia 13 dicembre.
Siracusa, città della Sicilia posta sulla costa sudorientale dell'isola, la città si presenta quindi divisa in due parti: Ortigia, che ha conservato in parte l'aspetto barocco conferitole dalle ristrutturazioni seguite al terremoto del 1693, e la città moderna.
La chiesa di San Giovanni Evangelista, di cui resta parte del colonnato centrale, è affiancata dall'ingresso che conduce alla cripta di San Marciano, primo vescovo della città, da cui si accede alle catacombe di San Giovanni, la chiesa di Santa Lucia, risalente al sec. VI, ricostruita dai Normanni nel sec. XII e rimaneggiata nel Seicento; conserva della struttura normanna le absidi semicircolari, il portale e parte del campanile, mentre il rosone è del sec. XIV.
Sotto la chiesa e la piazza antistante si trovano le catacombe di Santa Lucia, Santuario della Madonna delle Lacrime, costituito da un'ampia cripta (1966-68), sormontata da un'alta costruzione a forma di cono (74 m), consacrata nel 1994 . A Ortigia, sulla piazza del duomo, significativo complesso di architettura barocca, prospettano il Palazzo Arcivescovile, rinascimentale ma rimaneggiato nel Settecento, il medievale palazzo Beneventano del Bosco, la chiesa di Santa Lucia alla Badia, distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita nel sec. XVIII.
La maestosa cattedrale, nelle sue forme attuali, è il risultato della sovrapposizione di diverse strutture, la più antica delle quali corrisponde al grande tempio dorico di Atena (sec. V a. C.), le cui colonne sono incorporate nelle mura esterne dell'edificio. La fastosa facciata barocca, a due ordini separati da una balaustra in ferro battuto, con colonne corinzie e profonde cornici, è opera di Andrea Palma (1725-53) e l'interno, a tre navate, custodisce preziose opere d'arte, tra cui il ciborio di Luigi Vanvitelli (1752), San Zosimo, tavola con fondo in oro attribuita ad Antonello da Messina e statue di Antonello Gagini (Santa Lucia, 1526, Madonna della Neve, 1512). Sotto il Palazzo del Senato, sede municipale, chiamato anche “palazzo Vermexio”, i resti di un tempio ionico arcaico. Al centro di piazza Archimede, su cui prospettano numerosi edifici signorili, tra cui il palazzo Lanza-Bucceri (sec. XV), è la splendida fontana di Artemide, restaurata, che rappresenta la metamorfosi della ninfa Aretusa. L'imponente castello Maniace, eretto nel sec. XIII per volere di Federico II sull'estrema punta dell'isola di Ortigia, conserva la poderosa mole a pianta quadrata, con quattro torrioni cilindrici e portale gotico.
Tra maggio e giugno, ogni anno, nel teatro greco del Parco archeologico della Neapoli, si rinnova la tradizione del teatro classico, con il ciclo delle rappresentazioni organizzate dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico INDA. https://www.indafondazione.org/
A dicembre, in occasione della Festa di Santa Lucia, patrona della città, e in virtù di un gemellaggio con Stoccolma, Siracusa ospita la Settimana Svedese, con varie manifestazioni artistiche e culturali.
A 8 km dall'abitato è il castello Eurialo (sec. IV a. C.).
Festa della Fragola Ippodromo del Mediterraneo, folclore, spettacoli, artigianato, degustazioni, ad aprile, la prelibata fragola di Cassibile è la protagonista indiscussa della suggestiva “Festa” a lei dedicata, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. https://www.festadellafragola.com/
Ortigia Film Festival, a luglio il festival internazionale del cinema della città di Siracusa. Tre le sezioni competitive del Festival: il Concorso #Lungometraggi opere prime e seconde italiane, il Concorso #Documentari e il Concorso Internazionale #Cortometraggi. https://www.facebook.com/OrtigiaFilmFestival/
Strepitus silentii le notti delle catacombe", da luglio ad agosto, ogni venerdì, sabato e domenica visite notturne teatralizzate della Catacomba di San Giovanni a Siracusa, https://www.kairos-web.com/
Feste Archimedee a giugno Scienza, cultura, arte, cinema e teatro per lo sviluppo e la valorizzazione del genio giovanile. Nelle strade e nelle piazze del centro storico della città. https://www.festearchimedee.it/
Floridia e la Strada Statale 124, la siracusana
Florìdia comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 111 m s.m., patrono Immacolata Concezione 8 dicembre
posta ai piedi del versante orientale dei monti Iblei
La chiesa madre (sec. XVIII) fu completata nel 1810 con facciata baroccheggiante, cui fu aggiunto nel 1844 l'orologio a tre facce.
La chiesa della Madonna delle Grazie, eretta dagli spagnoli a ricordo della vittoria riportata nel 1720 sugli austriaci, è purtroppo in stato di abbandono.
Settecentesche sono anche la chiesa di Sant'Anna e la chiesa del Carmine, il palazzo Casaccio è sede della Biblioteca Comunale.
Nei dintorni è la cava di Spampinato lungo le cui pareti si aprono numerose grotte
Solarino e la Strada Statale 124, la siracusana
Solarino comune del Libero Consorzio Comuunale di Siracusa, 165 m s.m., patrono San Paolo 25 gennaio.
situato sul versante orientale dei monti Iblei.
Nella piazza del Plebiscito, di forma quadrata, prospettano il palazzo Requenses, fatto costruire dai feudatari del tempo come dimora di campagna e casino di caccia, e la settecentesca chiesa madre, dedicata a San Paolo.
In contrada Cozzo Collura, si trova una masseria cinquecentesca, rimaneggiata nel Settecento, bell'esempio di architettura rurale.
Sagra della Ricotta il 1º maggio 2024, Villa Comunale - Solarino, aree ristoro con Food street
Sagra dei "Crastuna" a maggio, in piazza Plebiscito a Solarino. Saranno presenti diversi stand dove sarà possibile degustare i crastuna, cucinati con le più antiche e gustose ricette, e diversi prodotti tipici del territorio. https://www.facebook.com/sagradeicrastuna
Palazzolo Acreide - Akrai e la Strada Statale 124, la siracusana
Palazzolo Acreide comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 670 m s.m., patrono San Paolo Apostolo 27-29 giugno,
Palazzolo Acreide, città barocca dalle radici greche, non distante dal fiume Anapo e dalla necropoli rupestre di Pantalica, tra chiese musei e opere civili alcune insisgnite come Patrimonio dell'Unesco, La cittadina fa inoltre parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. https://www.pantalica.org/
Palazzolo Acreide, la città ha un teatro greco, ricostruita, come Noto, dopo il terremoto, più a valle, diventa un fiore del barocco, la cui arte è oggi visibile nelle chiese di San Paolo, di San Sebastiano, della SS. Annunziata.
Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide a maggio e giugno, il più importante appuntamento di teatro giovanile al mondo, per la sua specificità e per lo sforzo organizzativo. https://www.facebook.com/Festival.Teatro.Classico.Giovani/ https://www.indafondazione.org/
Nella valle del torrente Purbella, nota come “valle dei mulini”, è il mulino Santa Lucia, all'interno del quale è stato allestito il Museo della Macina del Grano. La costruzione rientra nell'itinerario del Museo “I Luoghi del Lavoro Contadino” di Buscemi. http://www.museobuscemi.org/
la chiesa di San Sebastiano sec. XVII, con la sua fastosa facciata preceduta da una scenografica scalinata, la chiesa madre, dedicata a San Nicolò 1215, la chiesa dell'Annunziata, ricostruita nel sec. XVIII, presenta nella facciata un prezioso portale incorniciato da colonne tortili e conserva un bell'altare maggiore in marmi policromi, la chiesa dell'Immacolata custodisce una pregevole scultura di Francesco Laurana Madonna col Bambino, 1470,
per la festa del patrono, durante le celebrazioni religiose avviene la solenne “Svelata” del simulacro del santo, rimasto nascosto ai fedeli dietro un telone per diversi mesi
Agrimontana - I Sapori degli Iblei, a novembre, la festa autunnale del mangiar bene di Palazzolo Acreide, un appuntamento che unisce tradizione e cucina con la bellezza dei luoghi. Gastronomia e prodotti tipici, visite guidate e Incontri. https://www.facebook.com/prolocopalazzoloacreide/
Area Archeologica di Akrai, custodisce un teatro in pietra
Buccheri e la Strada Statale 124, la siracusana
Bùccheri comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 820 m s.m., patrono Sant’ Ambrogio 7 dicembre
Buccheri, furono i Normanni a colonizzare il territorio ed edificarono il castello sul colle, oggi pochi resti, .
Questo presentava due torrioni a difesa dell'ingresso principale rivolto a Sud-Est e una torre centrale, il mastio. Di questo castello restano oggi alcuni importanti resti.
Il mito ci ricorda che qui Dafni pascolava i suoi armenti e quelli degli dei.
Dopo il terremoto la Chiesa di S. Antonio fu direzionata verso sud e la chiesa della Maddalena spostata nell’attuale sito. La chiesa di S. Antonio domina il paese dall’alto di una scenografica scalinata. Nell’interno a tre navate si possono ammirare due interessanti quadri di Guglielmo Borremans dipinti nel 1728, un bel paliotto d’altare cinquecentesco nell’altare della navata sinistra.
La chiesa di S. Maria Maddalena era situata prima del terremoto ad est del castello. Fu ricostruita nel sito attuale lungo l’asse viario della via Vittorio Emanuele. La facciata si deve all’architetto buccherese Michelangelo Di Giacomo. Al suo interno e nella navata di destra è collocata la statua marmorea della Maddalena, scolpita nel 1508 da Antonello Gagini.
La chiesa Madre di Buccheri, Sant’Ambrogio, ha una facciata incompleta. È notevole nell’altare centrale un crocifisso ligneo del XVI secolo.
Il piccolo santuario della Madonna delle Grazie (sec. XVII-XVIII), a circa 8 chiloetri da Buccheri, si incontra la Chiesa di S. Andrea, edificata verso il 1225 per iniziativa di Federico II. È in stile gotico, ad una navata, con ingresso originario ad ovest, per i monaci del convento annesso, e a nord per i fedeli.
La bella fontana dei quattro canali (1585) è in pietra lavica
Buccheri entra nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e viene altresì insignito del titolo di più bel Borgo di Sicilia.
Sempre nell’anno 2021 Buccheri viene dichiarato Best Culinary destination (migliore destinazione culinaria al mondo) dalla prestigiosa associazione WFTA ed entra altresì a far parte del circuito dei Borghi dei Tesori. https://www.borghideitesori.it/
MedFest di Buccheri, dal 18 al 20 agosto 2023 la tradizionale manifestazione di rievocazione medievale. Il MedFest avvolge tutti in un rito catartico, produce un interscambio fedele solo al divertimento, alla cultura storica, sociale e gastronomica. http://www.medfest.it/
Manifestazione Micologica a Buccheri. La Mostra si terrà sabato ad ottobre, in occasione della due giorni della manifestazione, organizzata dal Comune di Buccheri, denominata: "I Tesori di Buccheri : Best Culinary Destination. Due giorni pieni di manifestazioni culturali, escursioni naturalistiche, trekking urbano, conferenze, stand gastronomici ed espositivi programmati dal Comune di Buccheri.
Vizzini e la Strada Statale 124, la siracusana
Vizzini comune della Città metropolitana di Catania, 586 m s.m., patrono San Gregorio Magno 12 marzo.
La barocca chiesa madre di San Gregorio, costruita sul sito del distrutto palazzo senatoriale, conserva di quello un bel portale gotico-catalano.
Lo scrittore Giovanni Verga, la cui famiglia possedeva un palazzo nel paese, ambientò a Vizzini Cavalleria rusticana e Mastro Don Gesualdo.
I turisti possono svolgere un "Itinerario verghiano", basato principalmente sulla visita ai luoghi descritti nelle novelle del Verga. Il Percorso Verghiano ci permette di assaporare le atmosfere del verismo con una passeggiata tra chiese e palazzi divenuti famosi. Palazzo Verga, Palazzo Trao, Casa Mastro don Gesualdo, Palazzo Sganci, Palazzo Rubiera, Palazzo La Gurna, Piazzetta S. Teresa, Chiesetta di Santa Teresa e l'antico borgo artigiano chiamato 'A Cunziria.
Presso il borgo settecentesco di Cunziria, noto perché Giovanni Verga vi immaginò lo svolgersi del finale della novella con il duello tra compare Turiddu e il suo rivale compare Alfio.
Sagra della Ricotta e del Formaggio a Vizzini ad aprile. La "Festa dei Sapori e dei Saperi nelle terre del Verga" è un evento ricco di folklore, gastronomia e spettacoli, ma i protagonisti come sempre, ricotta e formaggi. https://www.facebook.com/sagradellaricottavizzini/
Le Verghiane. Rassegna teatrale e musicale di reviviscenza ideata da Alfredo Mazzone nel 1972. Gli spettacoli, tutti a ingresso gratuito, per rendere omaggio a Giovanni Verga nei luoghi che hanno ispirato gran parte delle sue opere letterarie. https://www.verga2022.it/
Grammichele e la Strada Statale 124, la siracusana
Grammichèle comune della Città Matropolitana di Catania, 520 m s.m., patrono San Michele Arcangelo 8 maggio
Grammichele, la città dalla pianta esagonale e delle meridiane, il terremoto che, l'11 gennaio 1693, distrusse la città, nello stesso anno inizia la ricostruzione della città, la pianta della città è in apparenza semplice, guardandola meglio si scopre complessa, una grande superficie costituisce la piazza esagonale che si amplia con il sistema di cinque borghi perimetrali, restando il sesto riservato alla residenza del principe, si dipartono sei strade che si staccano tutte al centro dei lati dell'esagono.
La pianta della città definita ad esagonale risulta divisa in sei spicchi uguali, che partendo da quello successivo alla Chiesa Madre, dedicata ai santi Caterina d’Alessandria e Michele Arcangelo., in senso orario si susseguono in sestieri: di San Michele, San Carlo, Santa Caterina, l’Annunziata, San Rocco, l’Angelo Custode.
Nel progetto di riqualificazione urbanistica della Piazza C.M. Carafa è stato realizzato un grande orologio solare orizzontale, probabilmente uno dei più grandi al mondo, in grado di caratterizzare la Piazza attraverso un attento recupero del passato. La meridiana rimossa nei primi decenni dell’800,oggi è sostituita da un’ enorme statua monumentale di bronzo, parte integrante dell’ orologio che regge un’asta gnomonica ed occupa il centro della piazza raffigurante un uomo inginocchiato simboleggiante il tempo, avvolto da una serie di cerchi che richiamano l’antica sfera armillare e lo imprigionano inevitabilmente, nel suo tempo. L’orologio solare è essenzialmente composto da tre parti: lo gnomone, il quadrante e in insieme di linee che indicano le ore, i solstizi, gli equinozi, lo zodiaco e nel caso specifico riporta le date di distruzione di Occhiolà e della fondazione di Grammichele.
La statua in bronzo, è posta su un basamento che simboleggia i gradini del sapere: filosofia, religione, scienza, politica, lettere e arte. L’opera viene realizata raffigurandolo nell’atto dell’incedere mentre scende la scalinata che lo conduce al cuore della città.
Si nota la gamba sinistra nella vecchia Occhiolà,il vuoto lasciato dal terremoto e la gamba destra già protesa verso la discesa nella nuova città.
La chiesa madre di San Michele (1724-65) ha una facciata slanciata e l'interno a croce latina, con ricche decorazioni barocche.
Ogni anno il 6, 7 e 8 settembre fede, tradizione e folclore s'incontrano a Grammichele in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Piano. Il Santuario di Santa Maria Maggiore, edificio del XV secolo, scampato miracolosamente al tragico terremoto del 1693, ospita la Sagra della Salsiccia e i festeggiamenti in onore della Madonna del Piano. Tra le antiche usanze ancora oggi vive nella tradizione popolare, il viaggio de' "virgineddi": pellegrinaggio organizzato dai fedeli con la partecipazione di 12 o più fanciulle volto a ringraziare e lodare la Vergine Maria per le grazie ricevute, il sabato si svolge la Sagra della salsiccia.
Caltagirone e la Strada Statale 124, la siracusana
Caltagirone comune della Città Metropolitana di Catania, 608 m s.m., patrono San Giacomo 25 luglio
L'aspetto barocco degli edifici dovuto alla ricostruzione settecentesca viene esaltato dall'impianto urbanistico medievale, con strade tortuose e scalinate, l'opera architettonica più spettacolare è la scalinata di Santa Maria del Monte, costruita nel 1608 su progetto di Giuseppe Giacalone, ha 142 scalini e unisce la città alta alla città bassa, superando un dislivello di circa 50 metri; il rivestimento ceramico, del sec. XX, con decorazioni geometriche, floreali e figurative, rappresenta in successione gli stili arabo, spagnolo e rinascimentale, ripercorrendo la storia della tradizione ceramica locale.
Durante la festa patronale a giugno, si ripete la tradizione della “Luminaria”: la grandiosa scalinata di Santa Maria del Monte viene illuminata da migliaia di lucerne a olio che formano disegni ornamentali; sempre sulla scalinata viene allestita in maggio “La Scala Infiorata”, fino ai primi di giugno, un omaggio alla Madonna di Conadomini, compatrona della Città di Caltagirone. Lungo la monumentale Scala di Santa Maria del Monte, sarà visibile l’Infiorata, con piante e fiori dalle varie sfumature di colore a comporre un disegno ogni volta diverso.
https://www.facebook.com/people/SCALA-Infiorata-A-Caltagirone/100044633057410/
La Corte Capitaniale opera dei Gagini, il Palazzo Senatorio, sede della Galleria Sturzo, il palazzo Gravina, con decorazioni a grottesche, e l'ex carcere Borbonico, che ospita il Museo Civico.
I giardini pubblici furono realizzati su progetto di G. B. Basile, da cui si accede al Museo della Ceramica.
La chiesa Santa Maria del Monte, conserva la bizantina Madonna di Conadomini, chiesa San Giacomo, di origine normanna ma rifatta tra i sec. XVII e XVIII, a tre navate, custodisce preziose opere d'arte, tra cui lo stemma marmoreo della città, l'arca argentea con le reliquie del santo, il portale delle reliquie e l'arco della cappella del Sacramento,
la chiesa del Gesù, decorata, con una Natività di scuola fiamminga e una Pietà di F. Paladino,
la chiesa di San Giorgio, con il campanile medievale e una Trinità, tavola fiamminga,
la chiesa del Salvatore, a pianta ottagonale, che conserva le spoglie di don Luigi Sturzo,
la chiesa di San Francesco, originaria del sec. XIII, con la sagrestia gotica.
Il duomo di San Giuliano, risalente al periodo normanno, fu ricostruito all'inizio del sec. XX.
è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto
San Michele di Ganzaria e la Strada Statale 124, la siracusana
San Michèle di Ganzarìa comune della Città Metropolitana di Catania, 490 m s.m., patrono San Michele 29 settembre
Il borgo fu ripopolato nel 1534 dal barone Antonio Gravina di Montevago con una colonia di esuli greco-albanesi.
La chiesa madre di San Michele, di fondazione normanna, ha la facciata rifatta in stile gotico-cistercense, e custodisce all'interno una statua marmorea del santo, della scuola dei Gagini.
ruderi del Castello feudale dei Principi Gravina, il quale sorge in una posizione privilegiata sulla collina,
Estate di San Martino "Festa dei Sapori della Ganzaria" a San Michele di Ganzaria a novembre, appuntamento enogastronomico che mette in mostra i numerosi prodotti tipici del territorio
Piazza Armerina e la Strada Statale 124, la siracusana
Piazza Armerina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 697 m s.m., patrono Madonna delle Vittorie 15 agosto,
è nota come la Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni.
È un'antica città d'impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno.
L'abitato è dominato dalla mole del castello aragonese (fine sec. XIV), a pianta quadrata e con massicci torrioni quadrati agli angoli.
Il duomo fu ricostruito, inglobando i resti della primitiva chiesa quattrocentesca, fra cui il campanile; tra le opere d'arte (sec. XVI-XVII) che vi sono custodite spiccano un Crocifisso su tavola, dipinto su entrambe le facce, del cosiddetto Maestro della Croce di Piazza Armerina (1485), una custodia d'argento sbalzato (1625) che contiene una Madonna delle Vittorie bizantineggiante e la tela dell'Assunta (1612) di Filippo Paladino.
La chiesa di San Pietro (sec. XVI), di stile tardorinascimentale, all'interno è impreziosita da un soffitto in legno settecentesco e da sculture gaginesche, la chiesa di Sant'Andrea (tardo sec. XI), a croce egizia, conserva affreschi dei sec. XII-XIII.
Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono è un importante palazzo nobiliare di Piazza Armerina. Fu progettato e realizzato dall'architetto Orazio Torriani nella metà del XIII secolo. Sorge sulla sommità del centro storico accanto alla Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie. Oggi è sede degli uffici del Parco Archeologico della Villa romana del Casale e accoglie il Museo della Città e del Territorio.
Nella Biblioteca Comunale è conservato il Libro dei privilegi concessi dai re di Sicilia dal Trecento fino alla metà del Settecento; annesso alla biblioteca è l'antiquarium, che ospita oggetti in bronzo e terracotta e una raccolta d'armi (fucili della prima guerra mondiale e spade).
Sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
In occasione della festa patronale si svolge il Palio dei Normanni, rievocazione storica della conquista della città da parte del conte Ruggero I d'Altavilla nel 1062. Il Palio dei Normanni è una rappresentazione in costume di un fatto storico accaduto circa mille anni fa. Si svolge tutti gli anni a Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia, nei giorni 12, 13 e 14 agosto, dal 1952, quando venne realizzata la prima edizione sotto questo nome. Infatti la manifestazione che oggi conosciamo affonda le sue origini tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, quando le allora dodici confraternite della città organizzarono per la prima volta un corteo storico in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima dell'Assunta, oggi "Maria Santissima delle Vittorie", noto come la "Cavalcata", appellativo che ancora oggi è usato dagli abitanti per indicare il Palio. Il Palio dei Normanni di Piazza Armerina è la più importante ricostruzione di storia medievale del Sud Italia, con oltre 600 figuranti.
Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.
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