Ragusa i Comuni gli itinerari i luoghi
Ragusa insieme a quella di Siracusa era la provincia più meridionale della Sicilia, la sua parte meridionale si affaccia sul mar Mediterraneo.La provincia di Ragusa ospitava tre siti, precisamente le città di Ragusa, Modica e Scicli, dal 2002 insigniti del titolo di Patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO, insieme con il Val di Noto.
Il Terremoto del Val di Noto del 1693, a cui ha fatto seguito il fervore della ricostruzione, ha prodotto nell'intera provincia una serie di città il cui patrimonio architettonico, facente parte del barocco siciliano, è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità: si tratta di Ragusa, Modica e Scicli, è sviluppato un turismo di balneare grazie alla costruzione, di diversi villaggi turistici ed infrastrutture, che date le condizioni climatiche favorevoli, consentono la balneazione per diversi mesi all'anno.
Qui solo alcune informazioni spunti su cosa vedere fare, le principali attrattive, troverete citati alcuni di questi luoghi, per farvi meglio comprendere che non è solo un luogo da visitare, ma che vi trovate in un paese vivo, con ristoranti, locali e voi potrete sfruttare l’occasione come base per esplorare le bellezze siciliane che sono molte.
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Ragusa itinerari e luoghi ragusani
Ragusa capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 502 m s.m., patrono San Giorgio ultima domenica di maggio e san Giovanni Battista 29 agosto, è chiamata la "città dei ponti"
Il nucleo urbano è articolato in due zone distinte, unite da una suggestiva e lunga scalinata costruita nel sec. XVIII. Ragusa Inferiore o Ibla, dalla struttura urbanistica tipicamente medievale e barocca, costituisce il nucleo di più vecchio domina i valloni delle cave di San Leonardo e di Santa Domenica dall'alto di uno sperone allungato, dove fu ricostruita dopo il terremoto del 1693. Sull'adiacente collina, fu fondata la città nuova, Ragusa Superiore, con regolare pianta a scacchiera.
Per i suoi monumenti barocchi, Ragusa è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il principale monumento di Ragusa Superiore è la cattedrale di San Giovanni Battista (sec. XVIII), dalla grandiosa facciata barocca; conserva, nell'interno riccamente adornato, interessanti pale dei sec. XVIII e XIX e cappelle ottocentesche con decorazioni a stucco.
Tra gli edifici civili spiccano i palazzi Cosentini, Nicastro, Lupis, Zacco e Bertini.
La chiesa di Santa Maria delle Scale o delle Cateratte si trova sulla scalinata che unisce le due parti della città; fu ricostruita dopo il 1693 sulla primitiva chiesa trecentesca, di cui conserva un portale e un pulpito gotici posti alla base del campanile e, all'interno, quattro cappelle collegate da arcate gotico-catalane e rinascimentali. Ragusa Ibla si presenta nelle forme barocche della ricostruzione settecentesca e conserva significative testimonianze architettoniche.
La chiesa di Santa Maria dell'Idria (1626, ricostruita nel 1739) presenta una singolare torre campanaria rivestita in ceramica policroma di Caltagirone
Il duomo di San Giorgio, ha una monumentale facciata convessa a tre ordini, con cupola neoclassica ornata da colonne (1820) e presenta un'artistica cancellata in ferro battuto, che delimita la scalinata.
La chiesa di San Giuseppe ha una facciata molto simile al duomo; l'interno, a pianta ellittica, Dell'antica chiesa di San Giorgio Vecchio resta uno splendido portale del sec. XIV in stile gotico catalano.
Singolare è la processione in onore di San Giorgio, patrono di Ragusa Ibla: la statua equestre del santo, fatta in cartapesta, consente ai portatori di danzare quasi a passo di musica, facendo compiere al simulacro varie evoluzioni, fino a lanciarlo in aria e a riprenderlo al volo.
Camarina itinerari e luoghi, situata presso la costa sudorientale della Sicilia, nei pressi della foce del fiume Ippari
Di essa oggi non rimangono che rovine e importanti reperti archeologici, i resti attuali sono di grande interesse archeologico, e testimoniano la vastità dell'antico sito.
A pochi chilometri da Ragusa troviamo il Castello di Donnafugata, in realta' una grande villa, con il suo parco che puo' essere considerato uno dei pochi giardini storici di grande pregio tuttora esistenti in Sicilia. https://castellodonnafugata.org/ Il Museo del Costume di Ragusa, che ha sede presso il Castello di Donnafugata, custodisce una preziosa collezione di abiti e
accessori appartenuta a Gabriele Arezzo di Trifiletti.
A Tutto Volume Libri in Festa a giugno a Ragusa. Il festival aprirà la stagione dei grandi eventi estivi e riconsegnerà le piazze ai libri, ai lettori e agli autori. https://www.atuttovolume.com/
FAM - Fiera Agroalimentare Mediterranea presso il Foro Boario di C.da Nunziata a Ragusa a settembre. La struttura della manifestazione conferma la presenza dei tradizionali settori della zootecnia, della meccanizzazione agricola, dell’agroalimentare, e dei settori avviati negli ultimi anni come l’agriturismo, il florovivaismo il salone del vino e dell’olio siciliano. https://www.facebook.com/famragusa
Ibla Buskers - Festa di artisti di strada ad ottobre. L’arte di strada torna alla ribalta nel cuore del barocco, nelle strade, le piazze e le rue di Ragusa Ibla. Tanti spettacoli da gustare, atmosfere da scoprire, artisti da apprezzare. A Ibla arriveranno i maestri dell’arte di strada da tutto il mondo: funamboli, giocolieri, teatranti e musici https://www.iblabuskers.it/
Giarratana, itinerari e luoghi nel ragusano
Giarratana comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 520 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo e terza domenica di settembre e san Bartolomeo 24 agosto.
Il borgo di Giarratana è uno dei più piccoli centri della provincia di Ragusa. Denominata “Perla degli Iblei”
La chiesa madre, dedicata all'Annunziata e a San Giuseppe, iniziata nel 1696 e conclusa nel 1935, dalle forme tardorinascimentali, e la scenografica chiesa barocca di San Bartolomeo (sec. XVIII), con facciata a tre ordini sovrapposti.
la chiesa di S. Antonio Abate, tipicamente barocca, con il prezioso pavimento di pietra asfaltica e ceramiche originali del XVIII secolo, nonché i pregiati stucchi in oro zecchino; la Chiesa di S. Bartolomeo, anch’essa di stile barocco, luminosa di marmi, ricca di motivi floreali in stucco e di pregevoli affreschi;
MeMuFest, Medieval Music Festival a luglio a Giarratana. Spettacoli, abiti, musiche e perfino il food il ricorderanno il Medioevo. Un lungo corteo si snoderà per le vie cittadine, figuranti con abiti medievali e suonatori di tamburi e sbandieratori daranno vita ad uno spettacolo unico. https://www.facebook.com/MeMuFest/
Sagra della Cipolla a Giarratana, degustazione di piatti a base di cipolla. La Sagra della cipolla si svolge annualmente ad 14 agosto , cittadina di origini antichissime molto rinomata per la produzione di cipolle. Per l'occasione vengono allestiti degli stand, per le vie del paese, dove, questo ortaggio viene cucinato e servito in tutte le versioni possibili e immaginabili, cotta e cruda, e accompagnata da formaggi tipici ed ottimo vino.
il Torrone bianco, un prodotto tipico della cucina giarratanese. Il torrone è fatto di materie prime selezionate, le mandorle e il miele più fine
Ospitato negli ammezzati di Palazzo Barone- Palazzo della Cultura, espone materiale e documentazione che portano il visitatore in un viaggio interattivo nell’emigrazione iblea con un percorso attraverso la letteratura, cinematografia, musica, fotografie, giornali e riviste d’epoca e oggetti caratteristici, il Museo Ibleo dell'Emigrazione https://ecomuseoiblei.it/
Monterosso Almo, itinerari e luoghi ragusano
Monterósso Almo comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 691 m s.m., patrono San Giovanni Battista prima domenica di settembre, il comune è associato al circuito dei borghi più belli d'Italia.
Distrutto dal sisma del 1693, fu ricostruito nella parte più elevata del monte.
Neogotica la chiesa madre (sec. XVIII), dedicata all'Assunta, si conservano due acquasantiere del sec. XII, un crocifisso ligneo (sec. XV) di fra' Umile da Petralia e una croce astile in argento del sec. XV. Di fronte sorge la chiesa di Sant'Antonio Abate (sec. XVIII), che conserva la grande pala con il Martirio di San Lorenzo (1525) e una scultura (Pietà) del sec. XVII. La chiesa di San Giovanni Battista (metà sec. XVIII), che domina l'abitato dalla cima di un'ampia scalinata, ha una grandiosa facciata a torre.
Nel periodo natalizio si rinnova a Monterosso Almo la magia del presepe vivente, in un percorso che si conclude nella grotta della Natività, scavata nella roccia.
Nei dintorni sono le grotte di Calaforno, un susseguirsi di 35 piccole camere, antiche tombe trasformate in abitazioni, e quelle cosiddette “dei Santi” o “dei Dinari”, con affreschi bizantineggianti. Interessante è il piccolo Osservatorio Astronomico.
La chiesa di Sant'Antonio Abate (sec. XVIII), che conserva la grande pala con il Martirio di San Lorenzo (1525) e una scultura (Pietà) del sec. XVII.
La chiesa di San Giovanni Battista (metà sec. XVIII), che domina l'abitato dalla cima di un'ampia scalinata, ha una grandiosa facciata a torre.
Il secentesco palazzo dei baroni Noto e il municipio, palazzo Sardo e il monumentale palazzo Cocuzza.
la chiesa di Sant’Anna, appartenente ai frati minori riformati
Interessante è il piccolo Osservatorio Astronomico, di Villa Poggio Angeli a Monterosso Almo, il CISA si è interessato alla raccolta voti per il FAI, Centro Ibleo di Studi Astronomici “Pleiades”
Chiaramonte Gulfi, itinerari e luoghi nel ragusano
Chiaramónte Gulfi comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 668 m s.m., patrono San Vito 15 giugno,
Fu quasi raso al suolo dal terremoto del 1693; venne quindi ricostruito con un impianto barocco.
Chiesa di San Vito, San Vito è il patrono del paese. L'edificio è risalente al XVI secolo, Nell'attuale sito esisteva una chiesa dedicata a san Lorenzo, già protettore dell'antica Gulfi unitamente a santa Maria la Vetere. Dal 1500 San Vito fu patrono del paese, ma nel 1550 il patronato principale tornò a santa Maria la Vetere. Nei secoli il tempio, benché di piccole dimensioni, fu abbellito più volte e impreziosito con addobbi e opere d'arte.
La chiesa di San Giovanni Battista, con stucchi e pitture del Settecento, una pregevole tela della Madonna col Bambino, attribuita a Vito d'Anna, fu costruita nel XIV secolo dai cavalieri di Malta
La chiesa madre di Santa Maria la Nova, costruita inizialmente in stile gotico con archi a sesto acuto e con soffitto in tavole fregiate con arabeschi, in seguito fu trasformata in stile barocco nel 1608. Recentemente per gli ultimi lavori di restauro e riscaldamento, scoperchiando il pavimento del 1909 sono state rinvenute le antichissime sepolture e cripte sottostante la chiesa
Il portale della chiesa del Salvatore e la cappella del Rosario, nella chiesa di San Filippo, sono opere di scuolagaginesca.
Convento di Santa Maria di Gesù, dei francescani minori. Risalente al secolo XVII, il suo interno è arricchito di pregevoli stucchi attribuibili alla scuola del Serpotta. Degno di nota il crocefisso di frate Umile da Petralia Soprana, la cappella del SS. Sacramento, opera settecentesca di Benedetto Cultraro, con la magnifica tela della deposizione della croce opera di Mattia Preti e la custodia, opera recente di ispirazione barocca, del famoso ebanista concittadino Sebastiano Catania. La cappella della titolare arricchita di intarsi in pece e pietra ospita la statua marmorea della vergine opera cinquecentesca di Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro.
La Casa Museo Liberty, con notevoli mobili e arredi, e la Pinacoteca “Giovanni De Vita”. Interessante è, inoltre, il Museo del Ricamo e dello Sfilato Siciliano.
Tra le rovine dell'antico centro sorge il santuario di Maria Santissima di Gulfi, meta di pellegrinaggi durante il mese di aprile, ad E dell'abitato è il santuario della Madonna delle Grazie, restaurato nel 1710.
Nel settecentesco palazzo Montesano sono stati allestiti ben 5 musei, il Museo Polivalente, la Casa Museo Liberty, con notevoli mobili e arredi, la Pinacoteca “Giovanni De Vita”,
il Museo del Ricamo e dello Sfilato Siciliano.
Il Consorzio Chiaramonte nasce dalla volontá del Comune di Chiaramonte Gulfi e dei produttori di olio e vino e dei ristoratori, per far conoscere a tutti l’eccellenza dell’enogastronomia chiaramontana.
Carnevale a Chiaramonte Gulfi, gran ballo in maschera e tradizionale Sagra della Salsiccia , https://www.facebook.com/CarnevaleChiaramonte
Olio e nons'Olio a Chiaramonte Gulfi ad agosto. Durante la manifestazione Sagra, show cooking, Master class, Tasting Area. La rassegna olivicola si svolge annualmente a Chiaramonte Gulfi, un viaggio nei profumi e nei sapori dell’olio https://www.facebook.com/olioenonsolio
Comiso, itinerari e luoghi nel ragusano
Còmiso comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 209 m s.m., patrono San Biagio seconda domenica di luglio, l'abitato, ricostruito in forme barocche dopo il terremoto del 1693, ha struttura a scacchiera.
Al Medioevo risale la chiesa di San Francesco , di origini duecentesche, ma arricchita nel sec. XV da un chiostro e, nel 1517, la cappella Naselli attribuito ad Antonello, nel 1478 fu addossato alla chiesa il convento dei frati minori, che presenta un grazioso chiostro, racchiuso da un sobrio portico di spirito quattrocentesco. All'interno troviamo: il monumento funebre di Baldassarre II, detto il Conte Rosso, attribuito ad Antonello Gagini, composto da un sarcofago, sul cui coperchio è posta una statua del defunto, giacente come immerso in un sonno sereno. Il tutto è sormontato da una formella quadrangolare raffigurante la Madonna col Bambino; il monumento funebre di Baldassare I, posto dietro l'altare maggiore; un portale rinascimentale in pietra locale, proveniente dall'antica chiesa del SS. Cristo;
La chiesa madre di Santa Maria delle Stelle, del sec. XV ma in gran parte rifatta dopo il terremoto, ha il soffitto ligneo affrescato con scene dell'Antico Testamento (sec. XVII).
Al termine di una ripida scalinata, in stile barocco della chiesa della Santissima Annunziata (1772-93), con armoniosa abside, cupola neoclassica e bel campanile, possiede una pianta a croce latina ed è divisa in tre navate, con volta a botte sostenuta da 10 grandi archi a tutto sesto. L'interno è arricchito di opere di notevole importanza, tra cui una statua lignea policroma di S. Nicola che recenti studi hanno datato alla seconda metà del XVI secolo, due tele di S. Fiume raffiguranti La Risurrezione e La Natività, un crocifisso ligneo attribuito a frate Umile da Petralia del XVII secolo; una pregevole tela dell'Assunzione di Maria, firmata "Narcisus Guidonius", un monumentale fonte battesimale in marmo e bronzo opera di Mario Rutelli,
La chiesa di San Biagio, di origine romanica, è stata ricostruita a una sola navata dopo il 1693 e conserva due tele (Assunta e Santa Teresa) della scuola di Pietro Novelli.
La Pagoda della pace, questa di Comiso è una delle pochissime pagode realizzate in Europa. Essa è stata fortemente voluta dal rev. Gyosho Morishita, monaco buddhista venuto a Comiso negli anni ottanta, ed è stata inaugurata il 24 maggio 1998. È alta 16 metri con un diametro di 15 metri e ha l'aspetto classico dello stupa indiano con la sua forma a cupola rotonda sormontata da un pinnacolo. Interamente rivestita di pietra locale, di colore bianco, che le conferisce visibilità a chi dalla città volge lo sguardo verso la collina di Canicarao.
Il castello dei Naselli, presenta un torrione rotondo a nord, che in origine era una cuba araba, e una torre quadrangolare sul lato est. La parte nord del Castello è caratterizzata da un'elegante trifora serliana, che fu aggiunta nel 1728, nella loggetta le pareti sono affrescate con paesaggi e voli di uccelli.
Ex mercato Ittico
Il mercato vecchio fu costruito nel 1867 su progetto dell'architetto Fianchini, e fino alla metà del Novecento vi si vendeva il pesce e la carne. L'edificio, caratterizzato da eleganti loggiati esterni e interni, è abbellito all'interno da una fontana. Oggi ospita il Museo Civico di Storia Naturale e la sede della Fondazione "G. Bufalino".
Sagra della Vendemmia a settembre, tra folklore e tradizioni locali a Pedalino, frazione di Comiso (RG). Tradizionale manifestazione enogastronomica, folkloristica e culturale che richiama ogni anno migliaia di visitatori, https://www.facebook.com/people/Ufficio-Turistico-Comune-di-Comiso/100064396431279/
Vittoria, itinerari e luoghi nel ragusano
Vittòria comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 168 m s.m., patrono San Giovanni Battista prima domenica di luglio
Con la riedificazione dell'antica Kamarina con il nome di Vittoria, in onore della sua fondatrice.
Il nucleo cittadino sorse attorno al castello e alla chiesa Madre, il castello "Colonna Henriquez", costruito nel marzo 1607, sede, dapprima, della contea di Modica, poi carcere, infine oggi Museo civico, il castello ha pianta rettangolare e si sviluppa su due piani
La basilica di San Giovanni Battista è la chiesa madre di Vittoria, una chiesa a croce latina, a tre navate di colonne corinzie, costruita dopo il terremoto del 1693 sostituendo l'antica vicina basilica di chiaro stile barocco, con una gradinata semiellittica ampia quanto la facciata
la chiesa della Madonna delle Grazie, riedificata nel 1754, con facciata a torre e begli altari in marmi policromi (1771),
Teatro Comunale (1869-77), neoclassico, con prospetto coronato dalle statue di Apollo e Diana, al suo interno presenta una sala a ferro di cavallo, Il Teatro Comunale di Vittoria è uno straordinario esempio di arte neoclassica, è situato, infatti, accanto alla chiesa tardo barocca di Santa Maria delle Grazie che, pur diversa stilisticamente, ben si allinea alla costruzione neoclassica.
Il prospetto presenta, per tutta la sua larghezza, una gradinata di accesso che conferisce monumentalità alla struttura. Il portico del teatro presenta dei medaglioni e statue e si conclude con un fregio impreziosito da decorazioni e dal gruppo scultoreo di Apollo e La Musa. Al centro del soffitto del vestibolo, ingresso del teatro e ambiente antistante la sala teatrale, è dipinta l’Allegoria della
musica. Nella volta della sala teatrale, animata da decorazioni floreali, intercalate da ritratti di famosi musicisti, scrittori, poeti e commediografi italiani, vi è una rappresentazione figurativa,
dalle vivaci tonalità cromatiche, di amorini festeggianti tra ghirlande di fiori e foglie, nastri ornamentali due cigni, posti su una nuvola
Palazzo Traina è un palazzo ottocentesco in stile gotico veneziano, con colonne archi e decorazioni arabeggianti
Palazzo Vita di Vittoria è uno degli edifici in stile liberty
la "Fontana del Garì", detta anche "Fonte Garibaldi". Realizzata nel 1822 dai Frati cappuccini, come abbeveratoio per animali e successivamente anche per i cittadini. Realizzata in pietra di Comiso in stile neoclassico, per volontà di Rosario Cancellieri, nel 1879, fu arricchita da cinque teste di leoni in bronzo e ghisa, dai quali sgorga l'acqua[9]. In piazza "Sei Martiri della Libertà" troviamo un tempietto di forma circolare detto il "Calvario", costruito nel 1859; esso ospita una cappella adornata da affreschi e costituita da ben otto colonne nella parte superiore, le quali reggono una trabeazione circolare chiusa da una cupoletta. Ogni anno vi si svolge la sacra funzione del Venerdì Santo.
Scenica Festival a Vittoria a maggio. Circo contemporaneo, teatro e musica tornano nei luoghi più suggestivi del centro storico della città di Vittoria. https://www.scenicafestival.it/
CeraSoul, a giugno a Vittoria un evento ricco di eccellenze e di tanta buona musica, organizzato dal Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria per celebrare i suoi vini in occasione del 50° anniversario del riconoscimento Doc. https://www.facebook.com/CerasuoloVittoria/
Fiera Campionaria Nazionale a novembre. Tradizione, innovazione, cultura e spettacolo. Fondata nel 1966 ad opera di un gruppo di artigiani e di imprenditori vittoriesi - al Polo Fieristico del Mediterraneo - Cittadella Fieristica di Vittoria. https://www.facebook.com/nuovaemaiacitta
Acate, itinerari e luoghi nel ragusano
Àcate comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 199 m s.m., patrono San Vincenzo terza domenica dopo Pasqua,
Biscari, oggi Acate così denominata dal 1938, al limite dell'altopiano ibleo, il nucleo di Biscari era il Castello omonimo e l'annessa chiesa di San Vincenzo.
La chiesa di San Vincenzo, fondata nel 1643 e rimaneggiata dopo il 1693, custodisce in una preziosa urna di cristallo il corpo del santo,
Convento dei frati cappuccini, fu costruito nel 1737 dal principe Vincenzo Paternò, uomo molto religioso. L'opera fu molto apprezzata dai fedeli, ma durò appena cinquant'anni; a causa della soppressione degli enti religiosi il convento fu abbandonato e rimase disabitato fino al 1997, data in cui è stato restaurato e adibito a sede della biblioteca comunale. Al suo interno si trova la chiesa dei frati minori cappuccini.
la terza domenica dopo Pasqua viene solennemente ricordata la traslazione, da Roma ad Acate, del corpo di San Vincenzo, con il palio preceduto da un corteo storico
Il castello si presenta nella ricostruzione settecentesca successiva al terremoto.
Sagra del Pesce ad agosto 2023 Lungomare di Acate (Maccari), degustazione di piatti a base di pesce fresco. http://www.prolocoacate.it/
Sagra della Vendemmia ad Acate a settembre, https://www.facebook.com/people/Acate-Eventi-Cultura-Spettacolo/100093512917707/
Donnafugata itinerari e luoghi
Scicli itinerari e luoghi nel ragusano
Scicli comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 106 m s.m., patrono Madonna delle Milizie ultima domenica di maggio,
Per le sue architetture barocche Scicli è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto.
L'abitato, ricostruito dopo il sisma del 1693, ha una spiccata impronta barocca, la chiesa madre di Sant'Ignazio, ex chiesa del Collegio dei Gesuiti, con facciata settecentesca, custodisce la statua della Madonna dei Milici, la festa è legata ad un mito secondo la quale, nel 1091, la Madonna liberò la città da un attacco saraceno. Durante la festa, che cade ogni ultimo sabato di maggio, si
celebra questo avvenimento con una rappresentazione teatrale in piazza e mangiando un dolce che richiama il turbante dei saraceni, la Testa di Turco, accompagnato dal passito,
la chiesa di Santa Maria la Nova, dalle forme neoclassiche, quella di San Bartolomeo ha mantenuto l'aspetto cinquecentesco e conserva un prezioso presepio napoletano in legno.
La trecentesca chiesa di San Giovanni Evangelista, con la sua facciata concavo-convessa movimentata da una preziosa gelosia in ferro battuto e posta al culmine di una scalinata, all’interno è da vedere il settecentesco dipinto spagnolo del Cristo di Burgos. La curiosa opera ritrae il Cristo crocifisso con una lunga veste sacerdotale e per questo il quadro è stato soprannominato dagli abitanti di Scicli il “Cristo in gonnella”,
la settecentesca facciata della chiesa di San Michele Arcangelo, palazzo Bonelli-Patané, il barocco palazzo Spadaro con i suoi otto balconi in ferro battuto e decorazioni rococò,
il museo del Costume con abiti e tessuti della tradizione iblea e, infine, l’antica Farmacia Cartia.
la chiesa della Madonna del Carmine con facciata in stile rococò, la seicentesca chiesa di Maria Santissima della Consolazione e la sua preziosa pavimentazione a intarsi marmorei,
l’antica chiesa di Santa Maria La Nova, conserva la statua in legno del Gesù Risorto, chiamato dagli sciclitani l’Uomo Vivo.
La statua dell’Uomo Vivo anima la suggestiva processione del Gioia, evento culminante della Settimana Santa sciclitana. Da segnalare inoltre una statua marmorea della Madonna delle Nevi (1496) attribuita alla scuola del Gagini,
Palazzo Beneventano (XVIII secolo), tra gli edifici tardo barocchi più belli di tutta la val di Noto, questo edificio è rappresentato dai balconi posti al secondo piano con inferriate panciute sostenute da mensoloni e mascheroni decorati con bizzarri volti umani e animali immaginari.
Tra grotte nascoste e antiche chiese rupestri si erge la chiesa di San Matteo, la più antica di Scicli e principale luogo di culto della città fino al 1874.
palazzo Fava è riconoscibile per le decorazioni tardo barocche che impreziosiscono il portale d’ingresso e le mensole dei balconi, la cinquecentesca chiesa intitolata a San Bartolomeo, al cui interno si trova la Cididda d’oro: un reliquiario d’argento che rappresenta la Santa Cassa con Gesù Bambino al quale gli sciclitani sono particolarmente devoti.
Un altro punto panoramico sulla città di Scicli è situato sul colle della Croce, con la chiesa e l’ex convento omonimi, unico esempio in città di architettura gotico-catalana.
Da qui si possono inoltre raggiungere la suggestiva chiesa rupestre di Piedigrotta, con una quattrocentesca statua in calcare dipinto della Madonna della Pietà attribuita a maestranze locali, e il quartiere di San Giuseppe, dominato dall’omonima chiesa. Ogni anno da qui parte la Cavalcata di San Giuseppe (il sabato precedente al 19 marzo): una suggestiva processione in costumi medievali.
Presso Donnalucata, si possono visitare il neogotico palazzo Mormino Penna, la chiesa in pietra arenaria di Santa Caterina da Siena (XIX secolo) e il santuario della Madonna delle Milizie, costruita nel luogo della battaglia tra Normanni e turchi.
L’Antica Farmacia Cartia è un gioiello liberty della città di Scicli. Fu inaugurata l’11 Luglio del 1902 grazie a Guglielmo Cartia, il primo esponente della famiglia di farmacisti e speziali fra le più rinomate in città. Dal 6 Aprile 2014 è diventata un museo.
Di notevole pregio sono i bellissimi mobili originali di inizio novecento in legno di Pino di Douglas e impreziositi da eleganti intagli floreali e vegetali e valorizzati dal dipinto liberty di Giovanni Gentile che rappresenta la dea greca e romana della salute e dell’igiene, Igea, in evidenza sul grande specchio della porta centrale, a dividere lo spazio adibito al pubblico da quello privato del
laboratorio galenico. Le vetrine dei mobili proteggono i contenitori che contengono i composti, solidi e liquidi, usati in laboratorio per realizzare i medicamenti, arnesi da laboratorio, alambicchi, mortai in bronzo e pietra, provette e medicine, a coprire un arco temporale che va da inizio novecento fino agli anni ottanta del secolo scorso, https://it-it.facebook.com/anticafarmaciacartia
La piccola città-giardino di Playa Grande.
Il Carnevale di Scicli è noto come U Carnaluvari ra Stratanova, dove Stratanova, Strada Nuova, indica il corso Umberto I, luogo in cui storicamente si svolge la manifestazione.
In occasione dei festeggiamenti del Carnevale si svolge la tradizionale parata, sfilano artisti di strada e musicisti, vengono allestiti stand gastronomici, https://www.carnevalediscicli.it/
Il presepe vivente di Scicli si svolge nell'incantevole scenario della “Cavuzza di San Guglielmo”, presso la Cava di Santa Maria La Nova.
Caratteristica che rende unico il presepe vivente di Scicli è il fatto che non si limita a ricreare dei quadri viventi dell'antica Betlemme ma i figuranti recitano alcune scene bibliche come quella dell’Annunciazione, il Trono di Erode, la Visitazione, la scena del Caravan Serraglio, la locanda in cui Maria e Giuseppe bussano per chiedere ospitalità per la notte, la scena dei Re Magi, l’Annuncio ai Pastori, e infine la Natività.
TERUAR - FIERA DEL VINO ETICO a maggio a Scicli, la manifestazione è organizzata dell’associazione culturale Arsura Sete Etica, unica associazione siciliana che promuove e valorizza il Vino Naturale e i Vignaioli che affiancano la vite nel suo ciclo vitale. https://www.teruar.com/
Sagra delle Teste di Turco a maggio, la manifestazione è dedicata al tipico dolce sciclitano e si tiene in occasione della Festa delle Madonna delle Milizie patrona della città di Scicli.
Birrocco Summer Tour Il festival regionale dedicato a birra, arte e cultura. A luglio a Scicli in Piazza Italia, ad agosto Porto turistico di Marina di Ragusa. 2 tappe, fiumi di birra, 8 birrifici siciliani, 6 postazioni street food. https://www.facebook.com/birrocco/
L'ultima domenica di maggio si svolge la Festa della Madonna delle Milizie, con la spettacolare rievocazione della vittoria dei Normanni sui Saraceni nella battaglia avvenuta nel 1091 nella piana dei Milici, nei pressi di Donnalucata.
Pozzallo itinerari e luoghi nel ragusano
Pozzallo comune del libero Consorzio Comunale di Ragusa, 20 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno e Madonna del Rosario 7 ottobre,
palazzo Musso, in stile liberty (1926) e villa Tedeschi. La torre Cabrera
Sagra del Pesce, presso la Villa comunale di Pozzallo ad ottobre. Evento dedicati al cibo, all’arte e alla cultura. Salone del gusto, degustazioni di prodotti enogastronomici, spettacoli, workshop, laboratori.l
La seconda domenica di agosto, un'eccezionale Sagra del Pesce: su una struttura a forma di veliero, viene posta una grossa padella di circa 4 m di diametro, dove vengono fritti quintali di pesci di ogni tipo.
Ispica itinerari e luoghi nel ragusano
Ìspica comune del Libero consorzio Comunale di Ragusa, 170 m s.m., patrono Madonna del Carmine 17 luglio.
La chiesa di Santa Maria Maggiore (sec. XVIII), dalla facciata arricchita da una bella cancellata in ferro battuto, conserva un notevole ciclo di affreschi, l’interno è a croce latina, a tre navate divise da pilastri, preponderante è il ruolo degli affreschi eseguiti tra il 1763 e il 1765 da Olivio Sozzi.
Il loggiato del sinatra basilica di santa maria maggiore nel 1749, egli sviluppa temi architettonici concavo-convessi in una prospettiva urbanistica. Le 23 aperture del loggiato, inframezzate da lesene, formano un elegante e delicato diaframma tra il prospetto e l’antistante illimitato orizzonte.
L’architetto Vincenzo Sinatra, firma i disegni del loggiato antistante la basilica di Santa Maria Maggiore nel 1749.
La chiesa madre, dedicata a San Bartolomeo, e quella dell'Annunziata risalgono al sec. XVIII.
la chiesa del Carmine e il convento annesso, al centro della facciata vi è il portale, decorato con alcuni bassorilievi, probabilmente recuperati dall’edificio precedente, i bassorilievi che raffigurano Sant’Angelo e il Venerabile Statella bassorilievi che raffigurano Sant’Alberto di Gerusalemme e Sant’Alberto degli Abati, la Madonna del Carmelo, patrona della città di Ispica dal 1875.
Questi bassorilievi, integrati con altri due realizzati nel Novecento, raffigurano i padri carmelitani sant’Alberto di Gerusalemme, sant’Angelo, Sant’Alberto degli Abati e il Venerabile Statella.
nella chiave di volta del portale centrale è un puttino che regge la data 1632 e, poco più in alto, vi sono altri due puttini che reggono lo stemma della famiglia Statella, divenuto stemma della città di Ispica, anche questi antecedenti al terremoto. Il timpano spezzato del portale centrale incornicia la parte bassa del finestrone che è sovrastato da una nicchia con colonne tortili nella quale si conserva la statua della Madonna del Carmelo, patrona civitatis dal 1875. L’interno della chiesa è a navata unica e sulle pareti laterali vi sono otto cappelle, quattro per ogni lato. Le cappelle sono decorate con colonne tortili e stucco e conservano diversi dipinti. Sul lato destro della navata vi è il mausoleo del Venerabile Statella, datato 1758. Esponente della famiglia dei marchesi Statella.
Sempre sul lato destro, a ridosso dell’altare, vi è un pulpito ligneo poligonale, uno dei pochi elementi precedenti al terremoto, sul quale vi sono raffigurati i santi Angelo, Alberto, Elia e Telesforo.
L’altare principale della chiesa, con una struttura concava con colonne corinzie, ospita la statua lignea della Madonna del Carmelo, realizzata nel 1860 dallo scultore palermitano Bagnasco. La statua raffigura la Vergine che tiene in braccio il bambino e le chiavi della città. Entrambi portano una corona e le insegne mariane. Il simulacro viene portato in processione il 16 luglio o la domenica successiva in occasione dei festeggiamenti per la patrona organizzati dalla Confraternita della Madonna del Carmine. Il convento ha una facciata molto semplice su due livelli.
palazzo Bruno di Belmonte, sede municipale, è uno dei più notevoli edifici liberty della Sicilia, progettato dall'architetto Ernesto Basile.
All'interno del parco archeologico della Forza, in una grotta, è stato allestito un interessante antiquarium. Singolare è la galleria detta “Centoscale”, un tunnel di 280 gradini scavati nella roccia, costruito per scendere sotto il livello del fiume e attingervi acqua soprattutto in caso di assedio.
L'ultimo fine settimana di maggio, la piazza antistante la cinquecentesca Chiesa di Sant'Antonio Abate ad Ispica, si riveste di uno stupendo tappeto di sabbia variopinta: l'INSABBIATA. http://www.insabbiata.it/ https://www.visitispica.com/
Modica, itinerari e luoghi nel ragusano
Mòdica comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 296 m s.m., patrono San Giorgio 23 aprile e san Pietro Apostolo 29 giugno.
La cittadina è divisa in due parti: Modica Alta, la città medievale digradante tra le case suggestivamente disposte a gradinata, e Modica Bassa, collegate tra loro da un'ampia scalinata e dal corso San Giorgio, tramite il ponte Guerrieri, uno fra i più alti d'Europa.
Per le sue architetture barocche Modica è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto.
La mattina di Pasqua si svolge il rito della cosiddetta “Madonna Vasa Vasa”
A Modica Bassa il rosone, due-trecenteschi, della chiesa del Carmine, che conserva un gruppo marmoreo, l'Annunciazione, di Antonello Gagini,
la chiesa di Santa Maria del Gesù (sec. XV), dal bel portale gotico-catalano,
chiesa di Santa Maria di Betlem, la cappella del Sacramento o Cabrera (sec. XV-XVI) che, nella sua particolare struttura a pianta quadrata, sormontata da cupola con pennacchi arabeggianti su base ottagonale.
L'ottocentesco palazzo De Leva conserva nel suo piccolo giardino un pregevole portale gotico.
Notevole è anche la settecentesca chiesa di San Pietro, con scenografico prospetto e scalinata fiancheggiata dalle statue degli apostoli.
Da non perdere a Modica è la magnifica Duomo di San Giorgio, un capolavoro rococò posto in cima ad una monumentale scalinata di 260 gradini. Questa chiesa è un tripudio di stucchi, decori e opere d’arte, sia all’esterno che all’interno.
La Chiesa di San Pietro, situato lungo il corso principale nella Città Bassa e sovrastata dalla Rocca del Castello dei Conti.
A Modica Alta, nel tessuto edilizio tardobarocco, domina il duomo di San Giorgio, ricostruito nel 1738. Ha una maestosa facciata, all'interno, sull'altare maggiore, si possono ammirare una grande polittico di dieci pannelli con Episodi del Vangelo e della vita di San Giorgio, di Bernardino Niger (1573) e la meridiana pavimentale. La più alta costruzione della città è la chiesa di San Giovanni Evangelista, con imponente facciata ottocentesca preceduta da una scenografica scalinata.
Nell'ex convento dei Mercedari (sec. XVIII), sono ubicate la Biblioteca Comunale, il Museo Civico “F. L. Belgioioso” e il Museo Ibleo delle Arti e delle Tradizioni Popolari.
Choco Modica è la manifestazione che celebra il simbolo enogastronomico della citta di modica: il cioccolato di Modica IGP
https://www.cioccolatodimodica.it/
Per un tuffo in un passato più recente visitate il Museo Casa natale Salvatore Quasimodo, lo scrittore premio Nobel originario di Modica. Casa natale di Salvatore Quasimodo, La stanza della poesia, Tra vicoli e poesia”: percorso guidato tra le vie del centro storico di Modica, per andare alla scoperta delle poesie di Quasimodo scritte su delle maioliche, https://www.casaquasimodo.it/
La chiesa di Santa Maria del Gesù e il vicino convento, conserva uno splendido chiostro a due ordini in stile tardo-gotico, con tante colonnine variamente decorate e ognuna diversa dall'altra.
Il lago tra i monti, da Caltagirone a Ragusa
Un piacevole viaggio alternativo alle veloci vie di comunicazione, tra i paesi sui crinali dell’entroterra, strade con tornanti vertiginosi che congiungono colline tra le valli, e un agro fittamente coltivato con eccellenze riconosciute. Un crocevia di tradizioni e accenti ragusani, calatini e catanesi.
Come spostarsi in Sicilia
Il modo migliore per spostarsi in Sicilia è indubbiamente l’auto, ma se siete amanti delle due ruote, fate pure.Potrebbe essere emozionante girarla con i mezzi pubblici, come si fa in molti paesi del mondo, ma qui ci dovrete rinunciare, i collegamenti ci sono ma si perde del tempo.
La linea ferroviaria c'è ma è consigliabile prenderla solo per i capoluoghi o città importanti, diversamente risciate di essere lasciati nel nulla e raggiungere il comune non sempre è facile.
Gli autobus sono frequenti e capillari, ma dovete prepararvi prima le informazioni sulle compagnie che effettuano il servizio.
Una soluzione per chi decide di venire e spostarsi in Sicilia senza auto potrebbe essere optare per i servizi privati di transfer.
Tra le opzioni che potrebbe risultare utile è il transfer o noleggio ccn più costosa rispetto alle altre, ma avrai il vantaggio di essere prelevato e riaccompagnato al tuo alloggio all'orario che più preferisci.
Poi potete sempre noleggiare un auto, per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio.
Vi consiglio anche di prenotare con un certo anticipo, soprattutto se ci andate in alta stagione, per avere più scelta e per pagare di meno.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
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