Salvatore Quasimodo e la strada degli scrittori, la strada SS 640 degli scrittori, a Modica
Salvatore Quasimodo e la strada degli scrittori, la strada SS 640 degli scrittori, a Modica
Parco Letterario, premio Nobel per la Letteratura, con questa motivazione: ‘per la sua poetica lirica che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi’.
Il Parco Letterario nasce dall’idea di Alessandro, figlio del poeta, con lo scopo di riunire quanti hanno contribuito a divulgare le opere del padre in Sicilia, in particolare a Palermo e a Modica, città natale.
La finalità dichiarata: far rivivere la poesia nei luoghi amati dal premio Nobel e insieme valorizzarli sotto il profilo culturale e turistico. Ecco allora che l’evocazione poetica coinvolge Modica, Roccalumera, luogo di origine della famiglia, cui si collega nel filo della memoria lirica Messina, Tindari, le isole Eolie, Siracusa, l’Anapo con Pantalica e Agrigento.
Il Parco vanta strutture stabili a Modica, con la casa museo di Quasimodo, e a Roccalumera, presso Taormina, nella Torre Saracena. Gli itinerari sentimentali si spingeranno ben oltre, alla ricerca di preziosità naturali e culturali in vari luoghi dell’isola. E chi vorrà, sul finire della giornata, potrà recitare per sé stesso la frase che ha identificato nell’universo letterario la poetica di Quasimodo: ‘ed è subito sera…’.
Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera” e “Archivio Quasimodo”
A Messina in via XXIV Maggio sorge l’importante Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera”, intitolata al critico d’Arte messinese scomparso e la Mostra permanente dell’Archivio “Salvatore Quasimodo”,
beniculturali@provincia.messina.it
Tel 090/7761217 – Per prenotazioni ed informazioni, 090/7761867/748
Messina
Modica, la strada degli scrittori
Mòdica comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 296 m s.m., patrono San Giorgio 23 aprile e san Pietro Apostolo 29 giugno.
La cittadina è divisa in due parti: Modica Alta, la città medievale digradante tra le case suggestivamente disposte a gradinata, e Modica Bassa, collegate tra loro da un'ampia scalinata e dal corso San Giorgio, tramite il ponte Guerrieri, uno fra i più alti d'Europa.
Per le sue architetture barocche Modica è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto.
La mattina di Pasqua si svolge il rito della cosiddetta “Madonna Vasa Vasa”
A Modica Bassa il rosone, due-trecenteschi, della chiesa del Carmine, che conserva un gruppo marmoreo, l'Annunciazione, di Antonello Gagini,
la chiesa di Santa Maria del Gesù (sec. XV), dal bel portale gotico-catalano,
chiesa di Santa Maria di Betlem, la cappella del Sacramento o Cabrera (sec. XV-XVI) che, nella sua particolare struttura a pianta quadrata, sormontata da cupola con pennacchi arabeggianti su base ottagonale.
L'ottocentesco palazzo De Leva conserva nel suo piccolo giardino un pregevole portale gotico.
Notevole è anche la settecentesca chiesa di San Pietro, con scenografico prospetto e scalinata fiancheggiata dalle statue degli apostoli.
Da non perdere a Modica è la magnifica Duomo di San Giorgio, un capolavoro rococò posto in cima ad una monumentale scalinata di 260 gradini. Questa chiesa è un tripudio di stucchi, decori e opere d’arte, sia all’esterno che all’interno.
La Chiesa di San Pietro, situato lungo il corso principale nella Città Bassa e sovrastata dalla Rocca del Castello dei Conti.
A Modica Alta, nel tessuto edilizio tardobarocco, domina il duomo di San Giorgio, ricostruito nel 1738. Ha una maestosa facciata, all'interno, sull'altare maggiore, si possono ammirare una grande polittico di dieci pannelli con Episodi del Vangelo e della vita di San Giorgio, di Bernardino Niger (1573) e la meridiana pavimentale. La più alta costruzione della città è la chiesa di San Giovanni Evangelista, con imponente facciata ottocentesca preceduta da una scenografica scalinata.
Nell'ex convento dei Mercedari (sec. XVIII), sono ubicate la Biblioteca Comunale, il Museo Civico “F. L. Belgioioso” e il Museo Ibleo delle Arti e delle Tradizioni Popolari.
Choco Modica è la manifestazione che celebra il simbolo enogastronomico della citta di modica: il cioccolato di Modica IGP
Per un tuffo in un passato più recente visitate il Museo Casa natale Salvatore Quasimodo, lo scrittore premio Nobel originario di Modica. Casa natale di Salvatore Quasimodo, La stanza della poesia, Tra vicoli e poesia”: percorso guidato tra le vie del centro storico di Modica, per andare alla scoperta delle poesie di Quasimodo scritte su delle maioliche, https://www.casaquasimodo.it/
La chiesa di Santa Maria del Gesù e il vicino convento, conserva uno splendido chiostro a due ordini in stile tardo-gotico, con tante colonnine variamente decorate e ognuna diversa dall'altra.
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Il centro storico di Modica si sviluppa lungo Corso Umberto I, il salotto della città, nella parte bassa del centro ibleo. L’ampio asse viario è ricco di antichi palazzi e chiese, alle quali si alternano bar, ristorante e botteghe di artigiani specializzati nella realizzazione del cioccolato modicano.
Su Piazza Matteotti si affaccia la Chiesa del Carmine, di cui sia il rosone sia il portale sottostante sono stati realizzati prima del terremoto del 1693. Il corso Umberto I si biforca diventando a destra Via Marchesa Tedeschi. Su piazza Santa Maria la chiesa a tre navate di Santa Maria di Betlem. La poderosa Chiesa di San Pietro invece, si trova al termine di Corso Umberto I, che mantiene il nome proseguendo sulla sinistra.
Il Duomo di San Giorgio invece è arroccato sul promontorio della città. Caratteristiche anche le viuzze medievali laterali alle principali strade della città, piene di scalinate, vicoli ciechi e particolari archi.
Il drammatico terremoto del 1693 ebbe tragici risvolti non risparmiò neanche Modica, la città fu distrutta, la ricostruzione che ne seguì diede alla città il sontuoso aspetto barocco che oggi la contraddistingue, tanto da diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Il cioccolato di Modica è molto rinomato, ebbe le sue origine in terra siciliana grazie agli Spagnoli, dal gusto inconfondibile e puro, il cioccolato sta trovando sempre più consenso tra i turisti che lo provano. Sfizioso mangiato da solo, prelibato sciolto in bevande calde, soprattutto nel caffè. Il cioccolato di Modica è caratteristico inoltre per essere aromatizzato in diversi modi, dalla cannella al peperoncino, dal vino Nero d’Avola al Pistacchio.
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