Sicilia Occidentale il tour
Itinerari in Sicilia ti offre una guida completa per esplorare la meravigliosa Sicilia Occidentale. Scopri i luoghi di interesse, i pittoreschi borghi e goditi i panorami mozzafiato lungo i numerosi itinerari culturali ed enogastronomici. La Sicilia Occidentale ti regalerà un'esperienza indimenticabile, tra tradizioni secolari e paesaggi mozzafiato. Preparati a vivere un tour che ti lascerà senza parole!
Percorreremo la costa occidentale, di capo Lilibeo
Viene definita Sicilia occidentale quella parte del territorio siciliano che si affaccia sulla costa nord-ovest della Sicilia. Essa è costituita dalla città metropolitana di Palermo e dal libero consorzio comunale di Trapani e dal libero consorzio di Agrigento.
Tra i tanti Paesi ne vengono citati alcuni, nulla vieta di visitarne altri, solo modesti suggerimenti, tra di essi alcuni spiccano per la loro storia secolare, chi per i monumenti, chi per la cucina.
Alcune di queste località sono visitabili con una gita giornaliera, altri richiedono un weekend, qualcuno qualche giorno, turisti, curiosi o avventurieri, tra stradine, natura incontaminata e sapori autentici, troverete ciò che cercate.
Nel viaggio, ognuno gode di una propria caratterisitca che lo rende unico, parchi naturali, riserve, cantine vinicole ed itinerari enologici, i borghi antichi, mare spiagge e fondali da esplorare, ancora feste e venti e sagre per scoprire una terra con le proprie tradizioni gastronomiche.
Ovviamente in base al tempo e alle disponibilità esistono diversi itinerari da poter seguire, per meglio visitare i Comuni rivolgersi alle proloco, alle guide turistiche.
Con il viaggio si coglie le bellezza dell’isola, se la vostra è una vacanza itinerante, scegliete le tappe i pernottamenti, gli agriturismi, seguite i nostri suggerimenti di visita o effettuare il percorso liberamente, sarà il vostro ritmo ed il vostro istinto da viaggiatore a consigliarvi al meglio.
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La Sicilia occidentale è quella parte del territorio siciliano che si affaccia sulla costa nord-ovest della Sicilia
Essa è costituita dalla città metropolitana di Palermo e dai liberi consorzi comunali di Trapani, conosciuta anche come il Vallo di Mazara era uno dei tre valli in cui era suddivisa la Sicilia dalla dominazione musulmana a quella borbonica fino al 1812, un territorio affascinante, ricco di paesaggi suggestivi, borghi e per sapori e cantine vinicole.
Di fronte troviamo le isole Egadi, un arcipelago italiano, è formato dalle isole Favignana, Marettimo, Levanzo.
Trapani e la Sicilia Occidentale
Tràpani capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 3 m s.m., patrono Sant’ Alberto 7 agosto,
situata sulla costa nordoccidentale, di fronte all'arcipelago delle isole Egadi, la città dalla penisoletta a forma di “falce” si estende tra le saline a sud e il lido di San Giuliano a nord-est, Erice, che domina da 751 mt. la città.
Il porto di Trapani durante il Medioevo fu uno dei più importanti del Mediterraneo.
Nel 1535 Carlo V, arrivò a Trapani dopo aver sconfitto la flotta turca. La città si era ormai talmente affermata nello scacchiere geopolitico dell'epoca da meritare dallo stesso Carlo V l'appellativo di "Chiave del Regno".
La ricca produzione di sale supporta lo sviluppo dell’industria ittico-conserviera del tonno e del pesce azzurro. Bianche saline caratterizzano il panorama della città, estendendosi per chilometri lungo la strada litoranea per Marsala.
Tra il IX e il XII sec. viene dominata dagli arabi e poi dai normanni anche se accresce la sua importanza con gli Aragonesi divenendo il centro principale della Sicilia occidentale, le civiltà che ha conosciuto hanno lasciato tracce profonde nella sua configurazione urbanistica
Il Santuario dell’Annunziata (1315/1332) ricostruito su progetto dell’architetto Biagio Amico nel 1760. La massiccia torre campanaria è in forme tipiche barocche, l’interno a navata unica presenta elementi rococò. Conserva l'originaria facciata medievale, con rosone e portale gotico, al suo interno, la quattrocentesca cappella dei Pescatori, trasformata in battistero, la cappella dei Marinai, la cappella di Sant'Alberto e la splendida cappella della Madonna, nel cui altare è la Madonna col Bambino, detta Madonna di Trapani, scultura marmorea della scuola di Nino Pisano.
Sul Corso Vittorio Emanuele sorge la seicentesca Chiesa del Collegio e poco oltre la Cattedrale ricostruita nel ‘600.
Il Museo Pepoli che conserva pregevoli collezioni di arti decorative, di sculture, tra cui opere di Gagini, opere in corallo, argenti, sculture presepiali, una pinacoteca e collezioni archeologiche è ospitato nell’ex monastero carmelitano dell’Annunziata, attiguo alla chiesa; riedificato da Biagio Amico, ha un elegante chiostro del XVI-XVII sec.
Famoso il Palazzo della Giudecca, databile al XVI sec per un paramento murario a “punta di diamante”.
La secentesca chiesa del Collegio, adiacente l'edificio barocco dell'ex Collegio dei Gesuiti e la cattedrale di San Lorenzo, eretta nel 1635 su una chiesa trecentesca, con facciata barocca,
Chiesa di Santa Maria del Gesù, dalla caratteristica facciata gotico-rinascimentale, nella cappella Staiti, sotto un baldacchino marmoreo realizzato da Antonello Gagini (1521), è la Madonna degli Angeli, terracotta policroma di Andrea Della Robbia,
Nel quartiere ebraico sorge il cinquecentesco palazzo della Giudecca, con una torre, un portale ogivale e belle finestre con ricche decorazioni.
Delle fortificazioni cinquecentesche restano il bastione di Sant'Anna e quello detto “dell'Impossibile”, i resti del cosiddetto Castello di Terra, costruito secondo la tradizione in epoca punica insieme al Castello di Mare, situato sull'isolotto della Colombaia, ma in realtà risalenti al sec. XII, notevoli edifici in stile liberty.
Suggestiva è la Processione dei Misteri (Venerdì e Sabato Santo), con venti gruppi scultorei, in legno, rappresentanti scene della Passione di Cristo. https://www.processionemisteritp.it/
Scalinata di San Domenico XIII edizione Art&Fiori a maggio. L'infiorata in onore della Vergine Maria si tiene annualmente a Trapani, nell'antica scalinata di San Domenico, e colora il centro storico con i quadri di fiori e arte. Esibizioni di taburini, musici e sbandieratori. https://www.facebook.com/scalinatainfioretrapani/
Stragusto a luglio, la festa del cibo da strada del Mediterraneo per le vie del centro storico di Trapani. Eventi collaterali con visite alla città e alle saline Un’ottima occasione per fare una “passeggiata“ a Trapani. https://www.stragusto.it/
Trapani Medievale, rievocazione storica "Manfredi di Trinacria", Real Chiesa ed ex-Convento di San Domenico. Rievocazione Storica in onore all'infante di Federico III, Re di Sicilia, "Manfredi" morto a Trapani il 9 Novembre 1317. https://www.facebook.com/trapanimedievale/
San Vito lo Capo e la Sicilia Occidentale
San Vito lo Capo si trova in una conca sabbiosa ai piedi del Monte Monaco, 536 mt. s.l.m., tra Capo San Vito e la Punta Solanto. E' stato un borgo di pescatori ed allevatori.
Nel territorio la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro.
Nelle vicinanze di San Vito, nel Golfo del Secco, si trova la Tonnara del “Secco”, antico stabilimento ittico conserviero del tonno, la cui presenza è documentata sin dal 1412, in disuso dal 1969.
Si trovano anche la frazione di Castelluzzo ed il suggestivo borgo marinaro di Macari con l’antica Tonnara del Cofano.
Il territorio è caratterizzato da torri di avvistamento, le torri Scieri, Mpisu e Isulidda costruite a strapiombo sul mare a difesa delle coste dalle incursioni piratesche avvenute tra il XVII e il XVIII sec.
La Chiesa Madre, nota come Santuario. Ubicata sull’omonima piazza e dedicata a San Vito Martire, patrono del paese, il cui culto religioso e popolare è molto sentito dai fedeli. Eretta nel ‘600 sorge sul luogo di un forte del XVI sec. di cui se ne conserva l’originaria struttura quadrangolare.
Makari - Festa delle tradizioni rurali è una manifestazione che ha come scopo la rievocazione di antiche tradizioni, della cultura e dei mestieri di Makari, piccola e suggestiva frazione di San Vito Lo Capo. Vengono valorizzate la cultura e le tipicità culinarie e artigianali di questo borgo che, fino agli anni Settanta, basava la sua economia prevalentemente sull’agricoltura e l’artigianato manufatturiero.
Durante i giorni di festa viene organizzata una mostra mercato dedicata alle antiche lavorazioni artigianali, dai tappeti ai manufatti in chiacchierino, dagli oggetti realizzati in paglia o in ulivo alla riparazione manuale delle reti. Vengono allestiti stand di degustazione di prodotti tipici locali, https://makariceraunavolta.it/
Bagli, Olio e Mare”, la rassegna enogastronomica che celebra le eccellenze del territorio: il pesce azzurro, il buon olio di Castelluzzo, i prodotti agricoli a chilometro 0 e le tradizioni legate alla terra e al mare. https://www.facebook.com/bagliolioemare/
Festival internazionale degli aquiloni. Una settimana di emozioni a naso in su con le esibizioni di volo libero, i laboratori dedicati ai bambini, momenti di degustazione, intrattenimento e spettacoli. Le creazioni degli aquilonisti provenienti da tutto il mondo invadono con gioia il cielo della cittadina: forme, colori, contrasti e personaggi si librano nell’aria. https://www.festivalaquiloni.net/
Tra le varie manifestazioni l’ultima settimana di settembre è dedicata al Cous Cous Fest, rassegna internazionale di cultura enogastronomica: trattasi della degustazione di un piatto tipico a base di semola di grano duro condita con ingredienti ittici e vegetali. https://couscousfest.it/
Tempu Ri Capuna a San Vito Lo Capo, la rassegna dedicata alla pesca ed al pesce azzuzzo ad ottobre, https://www.tempuricapuna.it/
Molto sentita, tra devozione religiosa e folklore popolare, è la festa del Santo Patrono San Vito, che si svolge il 15 giugno.
Tra le spiagge più belle la caletta del Bue Marino, considerata la più bella d’Italia da Legambiente.
La spiaggia di Macari Lago di Venere
La meravigliosa riserva dello Zingaro che si trova ad appena una ventina di minuti da San Vito lo Capo, ed è in questo connubio che si aprono numerose calette tra le più belle del territorio siciliano. Cala Tonnarella dell’Uzzo, Cala dell’Uzzo, Cala Marinella, Cala Berretta, Cala della Disa, Cala del Varo, Cala Capreria.
San vito lo Capo, Sicilia Occidentale il tour
San Vito lo Capo, mare cristallino, spiagge meravigliose, pesce fresco, la squisita cucina, un paesaggio incontaminato, il clima, le viuzze ornate di fiori, e i suoi profumi intensi.
A San Vito possono essere visitate due vecchie tonnare antiche, la Tonnara di Cofano e la Tonnara del Secco.
Vi sono inoltre da vedere l’antico faro, il Santuario fortezza e la Cappella di Santa Crescenzia, è una piccola struttura che si trova all’entrata di San Vito. In origine era un tempietto islamico, costruito dagli Arabi nel 1300.
Salemi, Sicilia Occidentale il tour
Salemi, Sicilia Occidentale il tour, la cittadina è inclusa nel club dei borghi più belli d'Italia, l'associazione dei piccoli centri italiani che si distinguono per la grande rilevanza artistica, culturale e storica, per l'armonia del tessuto urbano, la città di Salemi ha subito, nel corso della sua storia, diverse calamità naturali, l'ultima nel 1968, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio, la città fu gravemente colpita da un forte terremoto che rase al suolo molti comuni di un'area, giornalisticamente, individuata nella Valle del Belice. In concomitanza del terremoto, Salemi donò a Gibellina dei terreni pianeggianti, sui quali fu successivamente costruita la città di “Gibellina nuova”. Sul sito dove sorgeva l'antica chiesa madre medievale dedicata alla Madonna degli Angeli e verosimilmente insistente su una moschea e su un tempio di Venere, nel 1615 ebbe inizio la costruzione del Duomo, completato nel 1761, il terremoto del 1968 non provocò che il crollo di parte di una navata laterale, l'incuria delle autorità civili ed ecclesiastiche del tempo lo ridussero a un imponente rudere. In parte recuperato, con un progetto d'intervento dell'architetto portoghese Álvaro Siza, suscitano ora particolare attrazione i resti dell'antica "Madrice" antistanti alla piazza Alicia sulla quale si affaccia anche il castello.
Salemi, e la Sicilia Occidentale
Salèmi comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 446 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo.
L’attuale Chiesa Madre di Salemi, dedicata a San Nicola, è divenuta il principale luogo di culto della città dopo che il terremoto del 1968 ha distrutto la vecchia Chiesa Madre della città, la chiesa presenta una facciata in stile barocco, tra le opere custodite nella chiesa, è l'organo settecentesco. https://matricesalemi.blogspot.com/
Domina l'abitato il castello riedificato nel sec. XIII da Federico II, conserva alcune torri. Tra le architetture medievali del borgo antico, le strutture barocche della chiesa e del collegio dei Gesuiti, dove è stata allestita la Mostra di Cimeli del Risorgimento, che raccoglie fotografie, armi e documenti che testimoniano il contributo della città agli episodi del 1848-60. Nel 1789 fu adibito a carcere, e il 14 maggio 1860 da questo castello Garibaldi issò la bandiera tricolore, proclamando Salemi “capitale d’Italia” e la dittatura garibaldina. Oggi è sede museale e vi si svolgono concerti
e convegni.
Lo stesso collegio ospita il Museo Civico, dove sono esposti dipinti e sculture provenienti dalle chiese del territorio distrutte dal sisma e dal villaggio preistorico di Mokarta,
il quartiere ebraico della Giudecca e quello islamico del Rabato
Dedicata a San Biagio 3 febbraio, è la Festa dei Pani, che si celebra con la confezione e la distribuzione di pani di pasta non lievitata dalle varie forme, tra cui, cuddureddi (ciambelline, che simboleggiano la gola di cui il santo è protettore) e cavaduzzi (dalla forma di piccoli animaletti, che ricordano la liberazione dalle cavallette che invasero le campagne salemitane nel sec. XVI).
Il 19 marzo, in molte case, vengono allestite delle cappelle votive con le cosiddette “cene di San Giuseppe”, mense con enormi quantità di pietanze, non inferiori a 19 e non superiori a 101, cui vengono invitati vari commensali.
L’ex Chiesa Madre di Salemi, dedicata a San Nicola di Bari, crollò in seguito al terremoto del 1968. Oggi rimangono solo i ruderi dell’abside come fondo scenico della piazza in memoria del
terremoto e come simbolo di rinascita del paese.
A Salemi il museo della mafia ed officina della legalità, ospitato all'interno dell'ex convento dei Gesuiti e dedicato a Leonarda Sciascia https://www.facebook.com/sistemamusealesalemi
Si trova in una posizione favorevole dei grandi centri turistico-culturali della Sicilia occidentale, quali Selinunte, Cave di Cusa, Mothia, Riserva naturale dello Stagnone ed Erice.
Sagra della Busiata", ad agosto, il tradizionale appuntamento enogastronomico che si svolge tra i vicoli del centro storico di Salemi, in provincia di Trapani, e che richiama ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutta la Sicilia. Nei punti di degustazione sarà possibile degustare la particolare pasta lavorata a mano secondo le varianti culinarie offerte dai cuochi in gara, il tutto innaffiato con i vini delle aziende locali. https://www.facebook.com/sagradellabusiata/ https://www.facebook.com/culturaturismospettacolosalemi
Mazara del Vallo e la Sicilia occidentale
Mazara del Vallo comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 8 m s.m., patrono San Vito terza settimana di agosto.
Nel borgo antico sono ben conservati i tratti dell'antico insediamento islamico.
La maggior parte dell'architettura cittadina è di epoca barocca.
Chiesetta di San Nicolò Regale (1124), una porta rimasta del castello normanno, portale e nella torre circolare della casa Scuderi (sec. XV).
Sulla piazza quadrangolare della Repubblica, al centro dell'abitato, si affacciano il Palazzo Vescovile con il seminario (sec. XVIII),
la cattedrale del Santissimo Salvatore, fondata nel sec. XI ma rifatta nel Seicento, che conserva tracce dell'impianto originale nella parte esterna dell'abside edificata nel 1093 per volere di Gran Conte Ruggero I, il quale fece un voto durante la vittoriosa battaglia contro i Saraceni sostenuta nel 1072, nello stesso sito in cui sorgeva un luogo di culto edificato dagli arabi; l'interno, riccamente decorato con stucchi e affreschi, sculture cinquecentesche di Antonello Gagini e altre settecentesche di Ignazio Marabitti, e, in una cappella, una croce del sec. XIII dipinta sui due lati in stile bizantino e islamico, due sarcofagi romani raffiguranti l'Amazzonomachia e la Caccia di Meleagro.
barocca anche la chiesa di San Michele (1637, su un impianto del sec. XI), che conserva un ciclo allegorico composto da venti statue di scuola del Serpotta (1697),
la chiesa di Santa Veneranda (1714),
chiesa di Santa Caterina, con una statua della santa di A. Gagini,
Il Museo di Sant’Egidio di Mazara del Vallo è oggi meglio conosciuto come il Museo del Satiro Danzante data l'importanza dell'opera in esso custodito: la statua bronzea de "Il Satiro
Danzante", il museo ha sede presso la chiesa sconsacrata di Sant'Egidio
Nel Museo Civico, ospitato nell'ex collegio dei Gesuiti, si conservano reperti archeologici del Paleolitico superiore, d'età romana (sec. V-II a. C.), greca, araba (ceramiche) e bizantina, e dipinti dal Settecento ai giorni nostri.
Per la festa del santo patrono si svolgono diverse processioni, quella del corteo dell'annunzio, con personaggi in costume del Seicento, quella dei quadri viventi su carri allegorici, che rappresentano episodi della vita del santo, e, infine, quella del simulacro argenteo di San Vito.
Per questa città vale lo stesso discorso fatto per Sciacca. Mazara del Vallo non è solo spiagge. Vi è poi il suo antico cento storico, in cui su tutto spicca la Casbah, il quartiere è il vero fulcro del paese, un luogo multietnico e multiculturale, dove convivono varie etnie, culture e tradizioni.
Cuore di vita e d’arte di Mazara è la stupenda Piazza della Repubblica, dove sorge la Cattedrale normanna del Santissimo Salvatore. Costruita nel 1093, è un tipico esempio della prima architettura Normanna in Sicilia, voluta dal conte Ruggero D’Altavilla. La struttura Normanna si presenta con un classico impianto a croce latina, a navata unica.
Festa del Pane e della Pasta", ad agosto, Borgata Costiera Mazara del Vallo. Mostra dei Pani devozionali e dei prodotti cerealicoli locali, tutte le sere degustazioni di prodotti tipici. Mostra mercato, degustazioni, arte e spettacoli. https://www.facebook.com/people/Festa-del-Pane-e-della-Pasta/100072423605703/ https://www.facebook.com/ProLocoMazaraDelVallo/
Blue Sea Land ad ottobre Mazara del Vallo. L'evento che unisce in un unico luogo le filiere agro-ittico-alimentari di Italia e Sicilia, dei Paesi del Mediterraneo, https://www.bluesealand.net/
Mazara del Vallo, Sicilia Occidentale il tour
Per questa città vale lo stesso discorso fatto per Sciacca. Mazara del Vallo non è solo spiagge. Vi è poi il suo antico cento storico, in cui su tutto spicca la Casbah, il quartiere è il vero fulcro del paese, un luogo multietnico e multiculturale, dove convivono varie etnie, culture e tradizioni.
Cuore di vita e d’arte di Mazara è la stupenda Piazza della Repubblica, dove sorge la Cattedrale normanna del Santissimo Salvatore. Costruita nel 1093, è un tipico esempio della prima architettura Normanna in Sicilia, voluta dal conte Ruggero D’Altavilla. La struttura Normanna si presenta con un classico impianto a croce latina, a navata unica.
Marsala, Sicilia Occidentale il tour
Il cuore antico di Marsala batte lungo le vie della sua principale Piazza Loggia, tra vecchie mura e antichi bastioni. In questo ambiente ricco di arte architettonica, spicca la Cattedrale dedicata a San Tommaso di Canterbury, e il Palazzo VII Aprile. Il centro storico è spezzato in due dal “Cassaro”, la via principale di Marsala oggi denominata via XI Maggio. Da un lato troviamo il quartiere spagnolo con la storica Porta di Mare, il Santuario dell’Addolorata e la Chiesa del Purgatorio. Dall’altro, il quartiere ebraico dove sorge il cinquecentesco Complesso San Pietro, e non molto lontano, il Santuario della Madonna della Cava.
Ma ciò per cui tutti conoscono Marsala, è sicuramente lo storico sbarco dei mille. Giuseppe Garibaldi l’11 maggio 1860. Altri associano Marsala al liquore Marsala, creato nel 1833 da Vincenzo Florio. E sono proprio queste antiche Cantine Florio che oggi attirano numerosi turisti da tutto il mondo.
Nei suoi pressi, è presente la Via del Sale. Trattasi della strada che collega Marsala a Trapani, passando lungo la laguna dello Stagnone, dove troviamo le famose saline di Marsala e Trapani.
Mozia, Sicilia Occidentale il tour
In queste saline troviamo i famosi mulini a vento siciliani. Da non perdere un tramonto allo Stagnone e l’isola di Mozia, una piccola isoletta ex città Fenicia, le cui testimonianze ben conservate l’hanno resa un importante sito archeologico facilmente raggiungibile da Marsala.
Mozia Marsala, Sicilia Occidentale
Marsala comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 12 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
La costruzione di numerosi edifici civili e religiosi fra il Seicento e il Settecento ha conferito all'architettura cittadina un aspetto prevalentemente barocco, il centro storico è spezzato in due dal “Cassaro”, la via principale di Marsala oggi denominata via XI Maggio. Da un lato troviamo il quartiere spagnolo con la storica Porta di Mare, il Santuario dell’Addolorata e la Chiesa del Purgatorio. Dall’altro, il quartiere ebraico dove sorge il cinquecentesco Complesso San Pietro, e non molto lontano, il Santuario della Madonna della Cava. Marsala fa parte del Circuito dei Borghi Marinari, diverse aziende aderiscono all'Associazione "Strada del Vino di Marsala". Terre d'Occidente,
Il duomo, dedicato a San Tommaso di Canterbury, fu eretto nei sec. XVII-XVIII sui resti di una costruzione normanna (la facciata fu terminata solo nel 1956); all'interno sono diverse sculture dei Gagini e un dipinto di Mariano Riccio (Presentazione di Gesù, 1593), mentre nel Museo degli Arazzi, allestito nei locali attigui alla chiesa, si trovano otto arazzi fiamminghi del Cinquecento.
La chiesa del Purgatorio fu eretta in stile barocco nel sec. XVII. Tra gli edifici civili spiccano il Palazzo VII Aprile, detto anche Palazzo Senatorio o Loggia (sede municipale), edificato nel 1576 sull'antica loggia dei Pisani e ultimato nel Settecento, e la porta Nuova, ricostruita nel 1780.
In prossimità di capo Boeo sono la piccola chiesa di San Giovanni, dal bel portale barocco (sotto il pavimento si trovano un pozzo e un mosaico d'età romana), e resti di un quartiere romano, fra cui emergono i ruderi di una villa del periodo imperiale (sec. III), dotata di un piccolo complesso termale, con pavimento musivo.
Nell'ex monastero di San Pietro (sec. XVI) sono la Biblioteca Comunale e il Museo Civico.
L'ex convento del Carmine (risalente al sec. XII e ricostruito nel sec. XIV) ospita l'Ente Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala”, dove vengono esposte a rotazione opere di artisti italiani e stranieri. Sul lungomare, nei pressi di capo Boeo, sorge il baglio Anselmi, un tempo stabilimento vinicolo per la produzione del marsala, che ospita il Museo Archeologico, con reperti databili dal periodo preistorico al Medioevo e i resti di un'imbarcazione punica di 35 m, di elevato interesse per i particolari costruttivi leggibili nello scafo.
Ma ciò per cui tutti conoscono Marsala, è sicuramente lo storico sbarco dei mille. Giuseppe Garibaldi l’11 maggio 1860.
Altri associano Marsala al liquore Marsala, creato nel 1833 da Vincenzo Florio. E sono proprio queste antiche Cantine Florio che oggi attirano numerosi turisti da tutto il mondo.
Nei suoi pressi, è presente la Via del Sale. Trattasi della strada che collega Marsala a Trapani, passando lungo la laguna dello Stagnone, dove troviamo le famose saline di Marsala e Trapani.
Siciliamo” a Marsala con il nuovo format ad 30 agosto. Una manifestazione all’insegna della valorizzazione delle aziende siciliane e dei loro prodotti enogastronomici che popoleranno il Siciliamo Village nella splendida cornice del complesso monumentale San Pietro. https://www.facebook.com/siciliamoexpo/
Fishtuna, festival del tonno rosso, la kermesse sulle tradizioni legate alla pesca sostenibile del tonno e al territorio, la manifestazione si svolge a Palazzo Fici, sede dell'Associazione Strada del Vino di Marsala - Terre d'Occidente, e nei Musei di Baglio Anselmi-Parco di Lilibeo https://www.facebook.com/fishtuna.it/
Custonaci e la sicilia occidentale
Custonaci comune del libero Consorzio Comunale di Trapani, 186 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledi di agosto.
Sviluppato attorno al preesistente santuario della Madonna, sorse alla fine del Settecento,
santuario della Madonna, meta di pellegrinaggi già nel Trecento e fortificato nel Cinquecento, custodisce una tavola attribuita a fra' Ludovico Zichichi (sec. XVI)
di origine quattrocentesca è la chiesa di San Francesco, con un bel campanile.
palazzo aragonese Pollicarini e il campanile dell'ex chiesa di San Giovanni.
Grotta Mangiapane,
Questo luogo io lo considero una delle meraviglie della Sicilia da vedere assolutamente. Non lasciatevi ingannare dal nome; non si tratta di una grotta, ma bensì di un antico borgo siciliano o piccolo villaggio che si voglia. E’ situato vicino al paese di Custonaci, in provincia di Trapani.
La grotta del Mangiapane, detta anche grotta di Scurati, si presenta come un ampio riparo all'interno del quale vi è un villaggio abbandonato, nel periodo natalizio viene allestito un presepe vivente, con ambientazione di fine Ottocento e durante l'anno vi è ospitato un museo vivente dei mestieri.
Erice e la Sicilia occidentale
Èrice comune del Libero Consorzio comunale di Trapani, 751 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledì di agosto
Erice, dal 1167 al 1934 parte di Monte San Giuliano. Secondo Tucidide fu fondata dagli esuli troiani in fuga, che conserva ancora oggi il suo aspetto medievale.
Piazza Duomo di Erice
La piazza del Duomo di Erice è il luogo che meglio riassume la storia di questa incantevole località, un tempo dominata dai Normanni.
La chiesa madre è invece del Trecento, e risale all’epoca dello spagnolo Federico d’Aragona, la bellissima chiesa in pietra fu realizzata sotto il regno di Federico III d’Aragona nel 1314. La struttura in pietra, in stile gotico è caratterizzata da un rosone centrale e da un bellissimo portico. Di fianco alla chiesa si trova la Torre Campanaria, da cui è possibile ammirare la città dall'alto: saliti i 110 gradini e ammirate la meraviglia. La bella facciata gotica e la torre campanaria sono uno degli scorci più fotografati della Sicilia.
Il Castello Venere
Il castello di Venere, costruito dai Normanni nel XII secolo sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano e se si è in cerca di una vista mozzafiato Erice offre anche l’opportunità di visitare, con le sue antiche mura controlla l’intero territorio circostante. Distaccata di circa 30 metri dal castello, riscontriamo una piccola cappella del “Santo Spirito”, che porta la data del 1676; in essa venivano celebrate le funzioni religiose della domenica e delle principali ricorrenze festive. https://fondazioneericearte.org/
Torre Pepoli
Poco più in basso la Torre Pepoli offre panorami incantevoli sulle bellezze naturali che circondano il paese, raggiunta questa bellissima torretta in stile liberty voluta dal Conte Agostino Pepoli, si può ammirare il panorama sul golfo di Monte Cofano.
Museo Civico all’interno del Palazzo Municipale, sulla principale piazza Umberto I, Il Museo Civico conservata la bellissima opera marmorea de L’Annunciazione, oltre a reperti archeologici di grande valore come la Testina marmorea di Afrodite.
Chiesa di San Martino, realizzata per volontà di Ruggero il Normanno. La chiesa, a tre navate, è caratterizzata da un bellissimo pavimento maiolicato oltre a statue, dipinti e affreschi.
Le Mura di Erice, passeggiate lungo la cinta muraria realizzata a difesa di Erice e perfettamente conservata. Le mura che partono da Porta Trapani e giungono a Porta Spada.
Il Quartiere Spagnolo, si tratta di una struttura militare da cui potrete godere di una vista mozzafiato sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano. La struttura ospita il Museo dedicato agli antichi mestieri.
L'ultimo mercoledì di agosto, in occasione della Festa della Madonna di Custonaci, si svolge la Processione dei Personaggi.
A Erice a settembre la Festa FedEricina e il Raduno Cortei storici di Sicilia. Rievocazione storica dell’arrivo a Erice di Federico III d’Aragona, Re di Sicilia, e della moglie Eleonora. Villaggio Medievale tra Musici e Sbandieratori la sfilata Regale, i reali con guardie, musici e danzatrici, degustazioni di prodotti tipici ericini medievali, spettacoli itineranti.
All’interno del Castello Torre Pepoli sarà allestito il villaggio medievale, dove si potranno degustare la zuppa medievale, l’Ippocrasso, un vino "speziato" con la cannella tipicamente medievale, mentre gli ospiti saranno intrattenuti con danze, giochi e dimostrazioni di scherma. Per le strade del borgo invece sfileranno i cortei storici, musici, sbandieratori, giocolieri e tamburini.
C'è una funivia, che garantisce la salita da Trapani ad Erice e viceversa. Il servizio è gestito dalla Funierice Service https://www.funiviaerice.it/
Scopello e Castellammare del Golfo e la Sicilia Occidentale
Scopello alto, piccolo borgo contadino sorto intorno a un “baglio” settecentesco, sul mare scopello basso c'è una celebre tonnara rimasta attiva per secoli.
Castellammare del Gólfo comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 63 m s.m., patrono Madonna del Soccorso 21 agosto.
Il castello eretto in età araba su un promontorio proteso sul mare, venne riedificato dagli Aragonesi.
La chiesa madre, dedicata alla Madonna del Soccorso, è un edificio settecentesco con copertura a volta e parte delle navate laterali affrescate. In una cappella si conserva una preziosa statua secentesca in maiolica della Madonna.
La chiesa del Rosario ha un portale del sec. XVI, nel cui timpano si nota il bassorilievo in marmo della Madonna col Bambino, santi e Crocifisso,
le Terme Segestane, un gruppo di sorgenti che sgorgano lungo una faglia alle falde del Monte Inici, http://www.termesegestane.com/
il Castello Monte Inici, dopo il terremoto del 1968 con i gravi danni subiti il castello venne abbandonato. Oggi ci restano purtroppo solo i ruderi del castello, è immerso nella natura, circondato da interminabili filari di vigneti.
Palazzo Croficeri è oggi la sede del comune di Castellammare del Golfo. Ex convento dei padri di San Camillo di Lellis. Nel chiostro del Palazzo in estate si svolgono spettacoli teatrali ed il cinema sotto le stelle.
La Tonnara di Scopello, non è solo una delle più belle spiagge della Sicilia, ma soprattutto è una delle più importanti e antiche tonnare di tutta la regione. La struttura principale risale al XV secolo, ma alcuni fabbricati sono addirittura del XIII. https://www.tonnaradiscopello.it/
Trappeto e la Sicilia Occidentale
Trappéto comune della Città Metropolitana di Palermo, 25 m s.m., patrono Maria Santissima Annunziata 25 marzo.
Situato sulla costa nel golfo di Castellammare, già frazione di Balestrate, Trappeto ottenne l'autonomia il 24 giugno 1954
la chiesa madre, la chiesetta di Maria Santissima Annunziata,
i murales che ricoprono le case del paese
Trappet Olio Festa dell'Olio a Trappeto la manifestazione dedicata all'Oro verde. Promozione e valorizzazione delle tradizioni del luogo, e della cultura dell'olio e delle olive da sempre radicata a Trappeto.
la spiaggia di Trappeto, è una splendida distesa di sabbia di alcune centinaia di metri, che si affaccia su un mare aperto in un luogo molto ventilato.
Gibellina e la Sicilia occidentale
Gibellina comune in provincia di Trapani, 227 m s.m., patrono San Rocco 16 agosto.
Sul viadotto d'ingresso a Gibellina sorge la Stella del Belice, gigantesca porta-scultura di Pietro Consagra, divenuta il simbolo della città.
Tra le varie realizzazioni architettoniche spiccano il Meeting, un edificio per i congressi, realizzato dallo stesso Consagra, in acciaio e cristallo, il Centro civico e culturale di Vittorio Gregotti, Giuseppe Pirrone e Alberto e Giuseppe Samonà.
Agli stessi architetti si deve anche la costruzione che ospita il Municipio, fronteggiato dalla Torre Civica di Alessandro Mendini.
Di Ludovico Quaroni è la chiesa madre, mentre a Franco Purini e a Laura Thermes si devono il Sistema delle Piazze e la Casa del Farmacista.
Il Palazzo Di Lorenzo, opera di Francesco Venezia, è una particolare casa-museo in cui si sovrappongono stili antichi e moderni e nel cui cortile è inglobata la facciata recuperata da un antico palazzo della vecchia Gibellina.
Nel 1996 è stato istituito nel “baglio” Di Stefano, imponente edificio rurale trasformato in sede di istituzioni culturali e residenza di artisti e studiosi ospiti della città,
il Museo delle Trame Mediterranee, che raccoglie ed espone tessuti, gioielli, ceramiche, costumi, reperti archeologici, sculture e quadri provenienti da molti paesi del Mediterraneo.
Nel granaio è allestita la sezione d'arte contemporanea, con alcune tra le opere donate dagli artisti che, nel corso degli anni, hanno lasciato segni tangibili a Gibellina (Mario Schifano, Pietro Consagra, Toti Scialoja, Carla Accardi ecc.).
Il Museo Civico, che comprende una ricca collezione di arte contemporanea, una sezione etno-antropologica e una storica.
In un'antica casa contadina rimasta indenne dal terremoto del 1968 è stato allestito il Museo Etno-Antropologico della Valle del Belice con la ricostruzione dei cicli lavorativi del grano, della vite, dell'olivo, del lino e del formaggio, e numerosi attrezzi relativi ad arti e mestieri tipici della zona.
Tra giugno e settembre si svolgono a Gibellina le “Orestiadi”, che prevedono un ciclo di rappresentazioni classiche e rassegne di prosa, musica etnica e arti visive.
Sulle rovine del paese antico Alberto Burri ha realizzato il Grande Cretto di Gibellina, uno degli esempi di Land Art in Sicilia, il Cretto è una tra le opere d'Arte Contemporanea più estese al mondo. http://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/land-art-sicilia.php
Gibellina, il vecchio centro, distrutto dal sisma, è stato abbandonato e negli anni ottanta è stato trasformato nel Cretto di Burri, un'opera di land art
Dopo il terremoto del 1968 e le devastazioni, fu lentamente avviata la ricostruzione del paese. Tuttavia, invece di riedificare nelle vicinanze dell'antica Gibellina, essa fu ripresa una ventina di km, l'allora sindaco della città Ludovico Corrao ebbe l'illuminata idea di "umanizzare" il territorio chiamando a Gibellina diversi artisti di fama mondiale come Pietro Consagra e Alberto Burri, all'appello del sindaco risposero, altresì, Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli, Leonardo Sciascia. La città divenne subito un immenso laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica, in cui artisti e opere di valore rinnovarono lo spazio urbano secondo una prospettiva innovativa.
Come spostarsi in Sicilia
Il modo migliore per spostarsi in Sicilia è indubbiamente l’auto, ma se siete amanti delle due ruote, fate pure.Potrebbe essere emozionante girarla con i mezzi pubblici, come si fa in molti paesi del mondo, ma qui ci dovrete rinunciare, i collegamenti ci sono ma si perde del tempo.
La linea ferroviaria c'è ma è consigliabile prenderla solo per i capoluoghi o città importanti, diversamente risciate di essere lasciati nel nulla e raggiungere il comune non sempre è facile.
Gli autobus sono frequenti e capillari, ma dovete prepararvi prima le informazioni sulle compagnie che effettuano il servizio.
Una soluzione per chi decide di venire e spostarsi in Sicilia senza auto potrebbe essere optare per i servizi privati di transfer.
Tra le opzioni che potrebbe risultare utile è il transfer o noleggio ccn più costosa rispetto alle altre, ma avrai il vantaggio di essere prelevato e riaccompagnato al tuo alloggio all'orario che più preferisci.
Poi potete sempre noleggiare un auto, per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio.
Vi consiglio anche di prenotare con un certo anticipo, soprattutto se ci andate in alta stagione, per avere più scelta e per pagare di meno.
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