Sicilia Tirrenica il tour
Quando parliamo di Sicilia Tirrenica, ad elencare cosa fare e vedere ci si perde, che sia mare o montagne, borghi a renderla speciale, è indubbiamente, quel mix tra paesaggio, tradizione, storia ed arte, ognuno con le proprie peculiarità.Percorreremo la costa tirrenica, da capo Lilibeo a Capo Peloro, viene definita Sicilia tirrenica quella parte del territorio siciliano che si affaccia sulla costa nord della Sicilia. Essa è costituita dalla città metropolitana di Palermo e dal libero consorzio comunale di Messina.
Tra i tanti Paesi ne vengono citati alcuni, nulla vieta di visitarne altri, solo modesti suggerimenti, tra di essi alcuni spiccano per la loro storia secolare, chi per i monumenti, chi per l'enogastgronomia.
Alcune di queste località sono visitabili con una gita giornaliera, altri richiedono un weekend, qualcuno qualche giorno, turisti, curiosi o avventurieri, tra stradine, natura incontaminata e sapori autentici, troverete ciò che cercate.
Nel viaggio, ognuno gode di una propria caratterisitca che lo rende unico, parchi naturali, riserve, cantine vinicole ed itinerari enologici, i borghi antichi, mare spiagge e fondali da esplorare, ancora feste e venti e sagre per scoprire una terra con le proprie tradizioni gastronomiche.
Ovviamente in base al tempo e alle disponibilità esistono diversi itinerari da poter seguire, per meglio visitare i Comuni rivolgersi alle proloco, alle guide turistiche.
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La Sicilia Tirrenica, comprende la città metropolitana di di Palermo e la città metropolitana di Messina
In pochi chilometri ci troviamo dal mare nelle montagne o meglio presso i parchi regionali delle Madonie e dei Nebrodi, lungo la strada si incontrano città borghi, alcuni dall'aspetto medioevale altri moderni. La SS 113 nel 1928 con il seguente percorso: "Messina - Patti - Cefalù - Termini - Palermo - Sferracavallo - Alcamo - Trapani, a noi interessa la parte centrale di questa strada, da Milazzo a Cefalù.
Cefalù e la Sicilia Tirrenica
Cefalù comune della Città Metropolitana di Palermo, 16 m s.m., patrono Trasfigurazione del Signore 6 agosto
Cefalù e la Sicilia Tirrenica è considerata una delle più belle località balneari dell'Italia, non offre solo mare e una spiaggia per la tintarella. La città costiera, sulla costa nord-orientale della Sicilia, è famosa anche per la sua cattedrale normanna, il centro storico medievale, il museo archeologico e la cucina a base di pesce, una salita alla rocca per non perdersi il suggestivo panorama dall'alto dei suoi 280 metri
La Rocca, dalla sommità della rupe che domina l’abitato, da dove si apriva l’antica porta di Terra, accesso alla città per chi proveniva dall’entroterra. Sull’orlo dello strapiombo rimangono i resti, più volte rimaneggiati, della fortificazione di probabile epoca bizantina; più arretrato, il santuario preistorico detto tempio di Diana, costruzione megalitica del IX secolo a.C. sulla quale in epoca greca venne edificato un altro edificio, poi trasformato in chiesa bizantina.
Corso Ruggero dove prospetta la settecentesca chiesa di S. Maria della Catena, Piazza Duomo dominata dalla Cattedrale che si staglia contro la parete della Rocca, il Seminario e il Palazzo Vescovile, il palazzo Maria, probabile residenza regia, e il palazzo Piraino all’angolo sud con corso Ruggero, il palazzo del Municipio, ex monastero di S. Caterina del tutto trasformato.
La Cattedrale voluta da Ruggero II come voto per la grazia ricevuta di essere scampato a una tempesta approdando a Cefalù, la basilica venne costruita a partire dal 1131. L’edificio risulta ‘fuori scala’ rispetto al tessuto urbano circostante e le due torri gli conferiscono un aspetto affascinante e austero. L’abside, le pareti contigue e la volta sono un trionfo di mosaici antecedenti quelli del Duomo di Monreale. Nel catino absidale campeggia l’enorme mosaico del Cristo Pantocrator. Annesso alla Cattedrale, il chiostro (XII secolo) è stato in parte ricostruito in seguito all’incendio che lo distrusse nel XVI secolo.
Museo Mandralisca, creato nel 1934, il museo comunale situato alle spalle del Municipio prende il nome dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca, scienziato ed erudito ottocentesco. Uomo dai molteplici interessi, il più famoso è il Ritratto d’ignoto, straordinaria opera di Antonello da Messina databile tra il 1465 e il 1476.
Lavatoio Medievale sul Fiume Cefalino, un corso d’acqua creato secondo la leggenda dalle lacrime di una ninfa, pentita di aver ucciso l’amante che l’aveva tradita.
Il Santuario Di Gibilmanna nell’omonima frazione e dedicato alla Santissima Vergine, si trova a circa 800 m s.l.m. sulle pendici occidentali del Pizzo Sant'Angelo, cima delle Madonie, sulla cui cima esisteva una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo. Museo Fra Giammaria da Tusa
Termini Imerese, la Sicilia Tirrenica
Tèrmini Imerése comune della Città Metropolitana di Palermo, 77 m s.m., patrono: Beato Agostino Novelli, ultima settimana di agosto,
Termini Imerese dove ebbe un grande interesse per la nobiltà e l'alta borghesia palermitana e, tra l'altro, divenne la sede di Ignazio Florio per la Targa Florio la leggendaria corsa sulle Madonie, corsa che si è disputata più di cento volte dal 1906, si prosegue tra boschi delle Madonie.
Dell'epoca romana si conservano parti di un edificio e dell'anfiteatro augusteo.
La chiesa di Santa Caterina ha un portale tardogotico ogivale e all'interno un interessante ciclo pittorico attribuito ai fratelli Nicolò e Giacomo Graffeo.
Barocchi sono la chiesa del Monte, quelle di Santa Maria della Misericordia e di Santa Maria del Gesù e il duomo (San Nicola di Bari), nel cui interno si può ammirare un Crocifisso.
Il complesso termale fu edificato nel sec. XVII sui resti di uno di epoca romana e rimaneggiato nei primi anni dell'Ottocento diviene il Grande Albergo delle Terme.
area archeologica di Himera
Carnevale di Termini Imerese, tradizionali sfilate dei Carri allegorici, vere e proprie opere d'arte, frutto della maestria dei nostri maestri artigiani della cartapesta.
Il Carnevale di Termitano ha origini ottocentesche ed è, insieme a quelli di Acireale e Sciacca, fra i più noti della Sicilia. https://www.facebook.com/people/Carnevale-termitano-il-pi%C3%B9-antico-di-Sicilia/100064625054537/ https://www.facebook.com/people/Societ%C3%A0-del-Carnovale/100063715501717/
Infiorata Termitana" e Corteo Storico dell'Infiorata a giugno. La manifestazione si svolge annualmente in via Giacinto Lo Faso a Termini Imerese in provincia di Palermo. Tantissimi eventi faranno da cornice all'evento centrale: il corteo storico, la visita del tappeto infiorata, tra visite guidate, street food, gastronomia, musica, spettacoli e tanto altro. https://www.infioratatermitana.it/
ikaru - L’Arte della birra in Sicilia a Termini Imerese a luglio. L’Associazione Culturale Iauru e Duci ripropone giornate ricche di degustazioni, musica ed intrattenimento, il tutto arricchito dalle migliori birre artigianali siciliane, degustazioni, musica live e workshop. https://www.iaurueduci.it/
Caccamo, la Sicilia Tirrenica
Càccamo comune della Città Metropolitana di Palermo (50 km), patrono San Nicasio ultima domenica di agosto
Caccamo e la Sicilia Tirrenica, sorge maestosa su una collina a 520 metri sul livello del mare nel tratto inferiore della valle del fiume San Leonardo oggi Lago Rosamarina. Ricca di chiese, monumenti e di opere d’arte può degnamente essere considerata città d’arte e di cultura.
Il castello eretto su un alto basamento roccioso a dominare il paesaggio, luogo di guardia e di controllo, fortezza ma ugualmente maniero signorile che nell'ampio giro delle corti e nei saloni organizza la sua funzione di residenza e di rappresentanza.
Numerose le numerose chiese esistenti nel suo territorio, alcune delle quali si impongono all'attenzione per l'importanza architettonica e artistica.
L'itinerario non può che iniziare dal Duomo, dedicato a San Giorgio. Fondato dai Normanni nel 1090, ampliato nel 1614, custodisce preziose opere d'arte, il blocco marmoreo del fonte battesimale datato 1466, della scuola del Gagini, cosi come il ciborio della cappella del SS. Sacramento del XV secolo
Non lontano da Piazza Duomo, troviamo la chiesa dell'Annunziata. Fondata intorno al 1200, presenta agli esterni interessanti elementi barocchi. L'interno è suddiviso in tre navate ed impreziosito da opere d'arte.
Poco distante troviamo la chiesa di San Benedetto alla Badia. Fondata nel 1615 dalle suore benedettine, l'interno presenta un grande pavimento in maiolica di Nicola Sarzana, che raffigurano uccelli svolazzanti, grandi festoni cosparsi di fiori e di frutta, angeli. Nell'ampio riquadro centrale della navata è raffigurata la tempesta: una scena che farebbe pensare all'arca di Noè che, dopo il diluvio, naviga verso un mondo che si rigenera. La grande nave a vela, sbattuta dalle onde fra gli scogli, tiene le persone che guardano dalla riva in grande apprensione e sulla parte superiore del grande riquadro, viene riportata la seguente scritta: "ConCutitur non obruitur" cioè: verrà scossa ma non sarà sommersa. una splendida cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio, una grandissima quantità di stucchi attribuiti alla scuola del Serpotta
La chiesa di Santa Maria degli Angeli, con la Madonna col Bambino, capolavoro del Gagini, ed i resti mortali del Beato Giovanni Liccio, patrono e protettore della città di Caccamo e la chiesa con annesso convento dei Cappuccini, con il suo imponente altare maggiore ligneo di stile dorico e corinzio.
Domenica ad agosto l'elezione della Castellana di Caccamo e delle due Damigelle d’onore presso il maestoso Castello medievale. Manifestazione storico-culturale che si riallaccia al passato della città, quando il signore di Caccamo, accompagnato dalla sua nobile Consorte, veniva rilevato dai nobili di Caccamo e dei paesi vicini, dai vassalli del signore dominatore della città e che in corteo da fuori le porte della città veniva accompagnato sino al Castello, dove ne prendeva possesso unitamente alla sua Consorte.
La manifestazione è costituita da un lungo corteo che vede sfilare in costume d'epoca dame, cavalieri e sbandieratori.
Caccamo Natura Produttiva ad ottobre, iniziativa di promozione dei prodotti agroalimentari siciliani, promossa dal Comune di Caccamo. La manifestazione prevede l’esposizione di prodotti agroalimentari siciliani ed una serie di momenti seminariali e di narrazione e verranno proposte degustazioni guidate.
Pollina e la Sicilia Tirrenica
Pòllina comune della Città Metropolitana di Palermo, 730 m s.m., patrono San Giuliano seconda domenica di luglio
La chiesa madre dedicata ai santi Giovanni e Paolo custodisce pregevoli sculture cinquecentesche tra cui una Madonna delle Grazie di Antonello Gagini.
Nella parte alta del paese è il moderno teatro di Pietrarosa, un teatro all’aperto interamente in pietra. La Torre quadrata e i resti del Castello Medievale, il Museo della Manna.
Fa parte del Parco delle Madonie,
Nel fiume Pollina troviamo le Gole di Tiberio, il masso al centro del percorso un tempo passaggio segreto dei briganti e ricercati che abitavano le numerose grotte e nascondigli della zona, i giochi di luce e una vegetazione incontaminata.
Valdemone Festival a Pollina innovativi spettacoli di teatro di strada, nuovo circo e musica. L’idea di realizzare nella Provincia di Palermo il festival nasce con lo scopo di valorizzare la figura dell’artista di strada http://www.valdemonefestival.com/
Sagra della "Manna" a settembre. Con il termine “manna” si indicano alcune sostanze che derivano dalla secrezione di diverse piante, che hanno in comune la manna dei frassini, contenente mannite, solo l’aspetto e la denominazione.
Festival della Pizza a Finale a settembre, il Comune di Pollina e la ditta Cassataro Giuliano Ingrosso sono lieti di annunciare il primo Festival della Pizza presso il Teatro Parco Urbano di Finale
Sagra dell’Ulivo a Finale di Pollina a novembre, organizzata dall’Associazione L’Approdo di Finale con il patrocinio del Comune di Pollina. Sfilata di gruppi folcloristici e degustazione di prodotti della gastronomia locale (pasta, pane e salsiccia, dolci). La manifestazione, che si svolge annualmente la seconda domenica di novembre https://www.facebook.com/ApprodoAssociazione
E' possibile visitarle in gommone nel periodo primaverile ed estivo grazie alle escursioni organizzate da Madonie Outdoor Asd www.madonieoutdoor.it;
Castelbuono, Palermo itinerari e luoghi
Castelbuòno comune della Città Metropolitana di Palermo, 423 m s.m., patrono Sant’ Anna 26 luglio, è incluso nel Parco Regionale delle Madonie.
Nel castello si trova la cappella di Sant'Anna, con le ricchissime decorazioni dovute ai fratelli Serpotta; è inoltre sede del Museo Civico, la cui pinacoteca ospita quadri e statue di artisti del Novecento, tra i quali Corrado Cagli, Arturo Carmassi e Mario Schifano. https://www.museocivico.eu/
Nella chiesa medievale di San Francesco è la cappella funeraria dei Ventimiglia, a pianta ottagonale.
La chiesa matrice vecchia ha facciata con portico cinquecentesco nel quale spicca un portale gotico, affiancata da una poderosa torre campanaria; all'interno ospita numerose opere d'arte tra le quali un affresco del sec. XIV (Le nozze mistiche di Maria).
La chiesa matrice nuova è secentesca. Nell'ex convento di Badia ha sede il Museo Naturalistico “F. Minà Palumbo”. https://www.museonaturalisticominapalumbo.it/
Nei dintorni sorge l'abbazia di Santa Maria del Parto (o Romitaggio di San Guglielmo), del sec. XIV.
Uno dei periodi più belli per visitare Castelbuono è quello estivo: durante la prima o la seconda settimana si organizza nel palazzo l’Ypsigrock Festival, la più grande manifestazione di musica indie e alternative rock d’Italia. È un’occasione unica per vedere radunati in questo piccolo borgo così tanti appassionati del mondo della musica, giovani e meno giovani, artisti emergenti, grandi autori o semplici turisti. https://www.ypsigrock.it/
Per gli amanti della musica classica invece segnaliamo la rassegna Castelbuono Classica, che ospita artisti esordienti e di fama internazionale e li vede esibirsi nella splendida cornice del borgo di Castelbuono. https://castelbuonoclassica.it/
Sulle Madonie la Manna cade dai frassini
La manna, presidio Slow food, è il prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa elaborata che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto e sulle branche principali di alcune specie di frassino del genere Fraxinus. Dall’ultimo dopoguerra in poi la coltura ha subito un rapido declino, rimanendo relegata in ristrette superfici del comprensorio Madonita e, in particolare, nei territori di Castelbuono e Pollina. https://www.consorziomanna.it/
Se poi cercate ristoro, alla taverna uva club o all'hostaria nangalarruni, cordialità, vino e buon cibo.
Gibilmanna e la Sicilia Tirrenica
Gibilmanna e la Sicilia Tirrenica, frazione di Cefalù, si trova a circa 800 m s.l.m. sulle pendici occidentali del Pizzo Sant'Angelo (cima delle Madonie), i Cappuccini costruirono il primo nucleo di celle del loro convento; i lavori per la costruzione della nuova chiesa ebbero inizio nel 1619, venne completata la cappella dedicata alla Madonna che nel 1785 venne arricchita dall’altare di stile barocco del palermitano Baldassarre Pampillonia, su cui oggi è riposta la statua della Madonna del Gagini.
Nel 1907 il vecchio portico della chiesa fu sostituito da uno più ampio, in stile gotico, liberamente ispirato al Duomo di Cefalù; secondo l’eclettismo tipico del tempo,fu alzato su un doppio ordine di loggiati con due campanili a guglie piramidali.
Sul Cozzo Timpa Rossa, a 1005 m s.l.m. si trova l'Osservatorio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Castel di Tusa e la Sicilia Tirrenica
Castel di Tusa e la Sicilia Tirrenica, è una delle due frazioni che appartengono al comune di Tusa, tra le architetture civili da visitare troviamo
Castello di San Giorgio, sul costone roccioso che sormonta l'approdo della Marina di Tusa, la Tonnara del Corvo, nei pressi di Tusa marina, molto attiva fino al 1780, viene venduta dai Branciforti ai La Torre, l'albergo Atelier sul mare, albergo d'arte e nei dintorni le opere della fondazione Fiumara d'arte.
Santo Stefano di Camastra e la Sicilia Tirrenica
Santo Stéfano di Camastra comune della Città Metropolitana di Messina, 70 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre e Madonna Addolorata terza domenica di settembre
Santo Stefano di Camastra e la Sicilia Tirrenica, è un comune del Parco dei Nebrodi, è molto noto per la produzione di ceramiche artistiche e di terrecotte, i maestri maiolicari danno vita a un’ampia scelta di proposte, per diversi secoli l'attività della ceramica rimase circoscritta alla produzione di oggetti di uso domestico, quali stoviglie e recipienti, quando il cotto cominciò ad essere smaltato, l‘arte fittile stefanese subì un grande salto di qualità.
La chiesa madre di San Nicola (sec. XVII, completata nel sec. XVIII) conserva un bel portale rinascimentale.
Il palazzo Trabia ospita il Museo Civico delle Ceramiche. Nel paese ha sede un'importante Scuola d'arte per la ceramica.
il Santuario del Letto Santo, il Muro di Federico, un enorme pannello in ceramica sito sul Corso principale
Street Food Sicily on Tour a Santo Stefano di Camastra a maggio . Una kermesse culinaria dedicata al cibo di strada con eleganti stand e cibo di strada cucinato dalle eccellenze dello street food Siciliano. Dalla Pizza fritta, all'arancino nero dei nebrodi, dal cannolo al dolce tipico siciliano.
Oktober Fest Stefanese a Santo Stefano di Camastra ad ottobre. La cittadina della Ceramica anche quest'anno si colora di giallo attirando visitatori da ogni angolo della Sicilia con l'Oktoberfest Stefanese, manifestazione che vede protagonista la birra abbinata ai prodotti gastronomici locali, proponendone un’originale reinterpretazione. https://www.facebook.com/oktoberfeststefanese/
San Marco d'Alunzio e la Sicilia Tirrenica
San Marco d'Alunzio e la Sicilia Tirrenica, fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia, una veduta mozzafiato con le isole Eolie all’orizzonte, dell'antica città greca rimangono, nella parte bassa dell'abitato, alcune strutture del Tempio di Ercole. Di impianto bizantino sono la chiesa di San Teodoro, a croce greca, con all'interno decorazioni a stucchi e l'Annunziata, di impianto paleo-cristiano.
Dell'originaria struttura normanna della chiesa del Santissimo Salvatore, del XII secolo, sono rimaste all'interno le colonne, è a croce greca e decorata con disegni geometrici.
Da non perdere sono pure interessanti la Chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari e la Chiesa dell'Aracoeli, edificate in pietra e marmo locale, e numerose chiese con preziosi dipinti, stucchi, affreschi e tele, opera di maestranze locali: chiesa di Sant'Antonio, chiesa di Sant'Agostino, chiesa di San Basilio, chiesa di Santa Maria dei Poveri, chiesa del Casile, chiesa di Gesù e Maria, chiesa di tutti i Santi, chiesa dei Quaranta martiri, chiesa di San Giuseppe, chiesa di San Giovanni, convento dei Padri Cappuccini, monastero delle Benedettine.
Il Primo Maggio "Bosco in Festa" a San Marco d'Alunzio, tradizionale scampagnata, visite guidate al patrimonio artistico e ai musei. Area attrezzata, https://www.facebook.com/woodboscoinfesta/
Giornata Storica a San Marco d'Alunzio (Me) il 2 giugno 2023. Rievocazione Medioevale con delegazioni di cortei storici provenienti da tutta la Sicilia, giochi medievali, danze, musici e giocolieri.
San Marco Iron Fest - Biennale di Arte Fabbrile a San Marco DAlunzio. Tornano a sfidarsi gli artisti del ferro provenienti da tutto il mondo nello scenario unico di San Marco D'Alunzio in Sicilia.
Palio dell’Assunta a San Marco D'Alunzio, ”Rievocazione storica medievale” che ricorda l’arrivo del Conte Filingeri Riccardo a San Marco. Non è un caso che il Palio si svolga ad agosto, infatti il primo Conte di San Marco prende possesso della contea nei primi giorni di agosto del 1453 e il 15 agosto, in occasione della festa della Madonna Assunta omaggiava la Madonna e faceva divertire il popolo con un Palio.
Capo d'Orlando e la Sicilia Tirrenica
Capo d'Orlando comune in provincia di Messina, 8 m s.m., patrono Maria Santissima di Capo d'Orlando 20-22 ottobre
Capo d'Orlando e la Sicilia Tirrenica, così denominata perché il famoso paladino Orlando, diretto in Terrasanta, vi soggiornò per un breve periodo, Capo D'Orlando è un piccolo borgo sul mare, bello il porticciolo turistico, da poco inaugurato, Il Castello Bastione eretto a protezione delle piantagioni dalle incursioni dei pirati, oggi è un centro polivalente, comprende un bel giardino e ospita mostre e manifestazioni artistiche, culturali e rappresentazioni teatrali. https://www.facebook.com/p/Castello-Bastione-100063661842311/
Villa Piccolo, sulle colline del borgo, questa villa privata ora è un centro culturale di tutto rispetto e un museo che comprende anche una ricchissima biblioteca. Bellissimo è anche il parco in cui l'edificio è immerso, ricco di diverse varietà di piante e di fiori. https://www.fondazionepiccolo.it/
Il vecchio Faro, il Santuario di Maria Santissima, il sentiero Goletta per godersi il panorama dall'alto e la natura rigogliosa della vecchia mulattiera, le Terme Romanedi Bagnoli meritano la visita per il valore storico culturale che rappresentano e per la bellezza dei mosaici presenti nel sito, la spiaggia ha un'arenile ghiaioso, molto lunga.
Limun'aria è il festival del limone in scena in Piazza Matteotti a Capo d'Orlando a giugno, organizzato dalla Pro Loco di Capo d’Orlando. Tre giorni di eventi tra enogastronomia, musica, cultura e convegni, oltre alla storia e alla degustazione di prodotti a base di limone, previsti tour alla scoperta della città. https://www.facebook.com/prolocodorlando
Little Sicily, la Sicilia che eccelle a Capo D’Orlando a settembre. Tre giorni intensi, dedicati ed esaltare le eccellenze della Sicilia in tutte le sue molteplici sfaccettature
Gli stand enogastronomici saranno come sempre protagonisti insieme ai laboratori del gusto curati da Slow Food Sicilia. https://www.facebook.com/LittleSicilyCapodOrlando/
Ittica, Porto di Capo d'Orlando, sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023, il Festival per la valorizzazione del patrimonio ittico siciliano. https://www.facebook.com/people/%C3%ACttica/61551936324529/
Naso e la Sicilia Tirrenica
Naso comune della Città Metropolina di Messina, 490 m s.m., patrono San Cono 1° settembre.
La chiesa matrice barocca dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo conserva una Madonna col Bambino gaginesca (sec. XV-XVI), un tabernacolo marmoreo (sec. XVI) e un crocifisso ligneo napoletano (1642).
La chiesa di Santa Maria di Gesù, eretta nella seconda metà del sec. XV insieme a un convento dei Minori Osservanti, con sarcofagi che ne ornano pareti e cappelle. Notevole il monumento gotico-rinascimentale (sec. XV) di Artale Cardona, con quattro statue rappresentanti le virtù che sorreggono la figura giacente del defunto, attribuito a Domenico Gagini, così come anche molti dei sarcofagi posteriori.
La chiesa di San Giovanni o di San Pietro custodisce una tavola e una statua lignea Madonna col Bambino, entrambe cinquecentesche.
Il palazzo Giuffrè ha un notevole portale secentesco.
Nella chiesa di San Cono, bell'esempio di architettura cinquecentesca, è la cripta barocca in cui sono conservate le spoglie del santo.
il Museo di Arte Sacra di Naso è tassello che si aggiunge al progetto globale della Diocesi di Patti di costruire nei centri nebroidei una vera e propria rete di realtà museali, Naso è da menzionare anche come luogo di culto e pellegrinaggio alla località di Rocca d'Almo per il culto di San Cono, l’eremo si erge sopra una bellissima rocca alta poco più di un centinaio di metri, a strapiombo sulla sottostante vallata
Il museo è ospitato negli ambienti comunemente denominanti "le Catacombe di San Cono". L'insieme delle opere esposte è essenzialmente costituito da arredi liturgici provenienti dalle antiche Chiese della cittadina e da una serie di altri pezzi interessanti ed eterogenei variamente raccolti da ambiti ecclesiastici, in particolare all’interno del museo troviamo le sezioni di “opere lignee e maioliche”, “Sezione paramenti”, “Sezione tele o opere lapidee”, “Sezione arredi argentei ed ex voto”
La Chiesa del Santissimo Salvatore che si distingue per il suo splendido prospetto barocco, il sagrato in cotto nasitano e la doppia torre campanaria. All'interno, completano l'arredo sacro un trittico marmoreo di Antonello Gagini raffigurante le sembianze della Vergine degli Angeli che stringe il Bambino, una statua in legno raffigurante la Madonna col Bambino ed altri capolavori d'arte.
IAPRI Fest, a luglio tre giorni tra storia, cultura e musica, per scoprire le bellezze culturali e paesaggistiche di Naso tra musica, laboratori esperienziali, artigianato e mostre. https://www.facebook.com/iaprifest/
Caronia e la Sicilia Tirrenica
Il castello, un complesso fortificato costruito in epoca normanna, ben conservato e tuttora abitato. A palazzo Cangemi è ospitato il Museo del Bosco
San Fratello e la Sicilia Tirrenica
San Fratèllo comune della Città Metropolitana di Messina, 675 m s.m., patrono San Benedetto il Moro 17 dicembre.
Situato sul versante settentrionale dei monti Nebrodi, nel cui parco è compreso, fondato con una colonia lombarda trasferita per volere di Adelaide di Monferrato, moglie di Ruggero I d'Altavilla.
Il paese conserva, la chiesa madre di Maria SS Assunta, all'interno della quale è custodito un crocifisso di Fra Umile da Petralia,
la chiesa medievale del Crocifisso dalla forma ottagonale,
la chiesa delle Grazie (sec. XVIII) e la chiesa basiliana detta “dei Tre Santi” (Alfio, Filadelfio e Cirino), edificata nel sec. XII: ha navata unica, un transetto e tre absidi; un tamburo ottagonale sostiene la cupola, la chiesa di Maria Santissima delle Grazie con l'interno decorato in stile barocco.
Palazzo Mammana, palazzo storico del XV secolo.
Interessante è la razza del cavallo Sanfratellano (indigeno incrociato con arabo), pregevole razza equina discendente dai cavalli normanni che vennero al seguito di Adelaide di Monferrato verso il 1200.
La mostra concorso del cavallo sanfratellano si svolge ogni anno a settembre a San Fratello
Palio degli Aleramici , Gran Palio di San Filadelfio Cortei Storici, Mercati e Mostre Medievali a San Fratello.
Il Gran Palio di San Filadelfo e Fiera dei Tre Santi a San Fratello San Fratello
Il Gran Palio di San Filadelfo rappresenta la rievocazione storica dell’ingresso del Gran Conte Ruggero, della Nobilissima Aleramica Adelaide del Vasto e dei Cavalieri Lombardi al loro seguito, nella rifondata terra di San Philadelpho. Il Palio di San Filadelfo è una rappresentazione in costume, si svolge la Domenica antecedente il 10 di Maggio https://www.facebook.com/www.granpaliodisanfildelfo.it/
Martin Fest" a San Fratello, a novembre, l'evento che rende omaggio al vino novello. Buon vino e prodotti tipici, https://www.facebook.com/smarinareistheway/
Tindari Patti e la Sicilia Tirrenica
Patti comune del Libero Consorzio Comunale di Messina, 157 m s.m., patrono Santa Febronia ultima domenica di luglio
La cattedrale, eretta nel sec. XVIII su una chiesa normanna, custodisce il sarcofago rinascimentale della moglie di Ruggero I, Adelasia, e una tavola cinquecentesca di Antonello de Saliba (Madonna col Bambino).
Tindari e la Sicilia Tirrenica, il santuario dedicato alla Madonna Nera di Tindari che nel corso degli anni è stato ingrandito e modificato.
Tindari nasconde moltissimi tesori. Nella zona archeologica si trovano i resti della città antica.
Le origini di questa statua sono legati ad una leggenda secondo la quale la scultura fu trasportata per mare e una volta approdata a Tindari la nave non riuscì più a ripartire. La statua della Madonna Nera è scolpita in legno di cedro e arriva, molto probabilmente, da Oriente.
Una volta che i marinai ebbero depositato il carico, compresa la statua, la nave riuscì a riprendere il mare. La statua fu subito portata sul colle all’interno di una piccola chiesa che diventò sempre più grande al fine di accogliere i diversi pellegrini.
Tra i terreni di Tindari sono stati ritrovati mosaici, sculture e ceramiche che sono ora conservate in parte nel Museo Archeologico di Palermo e in parte nel Museo locale.
Bellissimo il teatro greco di Tindari, fu costruito dai greci anche se più avanti nei secoli i romani rimaneggiarono la struttura per trasformarla in anfiteatro per i giochi dei gladiatori.
Il teatro di Tindari venne costruito sfruttando la conformazione della collina ed era in grado di contenere 3 mila spettatori. Quando intervennero i romani costruirono un portico in laterizio e adattarono l’orchestra ad arena per i giochi. Delle antiche quinte restano solo un arco e parte del fondale, restaurati nel secolo scorso.
Dagli anni Cinquanta del Novecento si svolge un festival artistico, dal 2001 è il Festival dei due mari. https://www.teatrodeiduemari.it/ https://www.tindarifestival.it/
Laguna di Tindari e Spiaggia di Marinello
Oltre questa bellissima chiesa un altro posto affascinante è la Laguna di Tindari che si raggiunge percorrendo la statale 113, lungo la costa tirrenica, la spiaggia di Marinello.
A questa spiaggia sono legate diverse leggende e una delle più note narra che la spiaggia si fosse formata in seguito alla caduta di una bimba dalla terrazza del Santuario sovrastante.
Patti Street Food Fest, sapori di primavera”, dal 21 al 25 aprile 2023 tre giorni dedicati ai sapori della Sicilia. Street food, prodotti tipici del territorio eventi, cultura,
Milazzo e la Sicilia Tirrenica
Milazzo e la Sicilia Tirrenica, Milazzo è la porta d’ingresso alle isole Eolie. Tutti coloro che vogliono raggiungere lo splendido arcipelago siciliano devono passare da qui, per imbarcarsi alla volta di Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi o Salina.
Milazzo situata sul golfo di Milazzo, a 1 m s.m., patrono: santo Stefano prima domenica di settembre,
il poderoso castello medievale ristrutturato nel sec. XIII da Federico II di Svevia e poi dagli spagnoli, la cinquecentesca cinta murata, innalzata dagli spagnoli; il duomo vecchio.
Il Borgo ospita la cinquecentesca chiesa della Madonna del Rosario e il santuario di San Francesco di Paola, preceduto da una scenografica scalinata.
Nella città moderna spiccano il duomo nuovo, che custodisce pregevoli dipinti dei sec. XV e XVI
Verso Capo Milazzo troviamo, oltre alle Chiesa della SS. Trinità e alla Chiesa dell'Addolorata (1810-1813), il Santuario di Sant'Antonio da Padova, situato nella parte finale del promontorio, è un vero e proprio rifugio rupestre, dove il santo trovò riparo dopo essere naufragato sulle coste nel gennaio 1221; trasformato in luogo di culto (1232), successivamente al 1575 assunse l'aspetto giunto fino a noi.
Milazzo, è la porta d’ingresso alle isole Eolie. Tutti coloro che vogliono raggiungere lo splendido arcipelago siciliano devono passare da qui, per imbarcarsi alla volta di Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi o Salina.
Il borgo antico di Milazzo come lo conosciamo oggi risale al XV secolo. Interessanti il Palazzo dei Vicerè e dei Governatori, la Grotta di Polifemo e una serie di chiese storiche. Il castello di Milazzo, è uno dei simboli della città, e rappresenta la cittadella fortificata più grande della Sicilia. Si trova sulla parte meridionale di Capo Milazzo, proprio sopra il borgo antico, ed ha origini antichissime, in quanto sono stati ritrovati manufatti risalenti addirittura al 4000 a.C. , la piscina di Venere è una bella piscina naturale tra gli scogli sulla punta nord di Capo Milazzo.
Milazzo fa parte del circuito dei Borghi Marinari
Oggi lo scalo di Milazzo è il maggiore porto d'imbarco per le isole Eolie, ma non mancano i collegamenti via aliscafo e nave con Napoli.
Street food sicily on tour”, tour gastronomico dedicato allo Street food. Sarà allestito un “village” con eleganti stand gastronomici dove poter apprezzare specialità della nostra regione. Una manifestazione dedicata al buon cibo da strada. https://www.facebook.com/Streetfoodsicilyontour
Sagra del Pesce sabato 5 agosto 2023 a Milazzo nel borgo marinaro di Vaccarella, Lungomare Garibaldi. La manifestazione La manifestazione, organizzata dal Circolo Sportivo e Culturale U.S. Giovanni Cambria con la collaborazione del comune di Milazzo, si svolge annualmente nel mese di agosto.
San Martino Fest, la tradizionale Sagra di San Martino a Milazzo sabato 11 e domenica 12 novembre 2023. Una manifestazione tra gusto e divertimento, con le immancabili degustazione di panini, castagne e vino novello, stand gastrononìmici e d'artigianato. https://www.facebook.com/sanmartinofest/
Il particolarissimo IllusionVille Museum, adatto anche ai bambini, è un museo dedicato alle illusioni che vi catapulterà in una realtà fatta di sorprese. https://www.illusionville.it/
Fiumara d'Arte a Tusa
Vi consiglio di visitare il Parco d'arte contemporanea Fiumara d'Arte. Qui potrete ammirare opere di land art ed earth art realizzate presso gli argini del Fiume Tusa, sulla costa tirrenica. Un'esperienza unica immersi nella natura siciliana.
nel greto del fiume, è un museo all'aperto costituito da una serie di sculture di artisti contemporanei, ubicate lungo gli argini del fiume Tusa, oggi a carattere torrentizio, che sfocia nella costa tirrenica della Sicilia nei pressi di Castel di Tusa, frazione del comune di Tusa, e che anticamente scorreva tra i monti Nebrodi con un percorso di ventuno chilometri, fino all'antica città di Halaesa.
Questo progetto nasce come un museo di scultura contemporanea all'aperto, rappresenta allo stesso tempo la valorizzazione di una zona naturale posta al confine tra i più bei territori dei Nebrodi, al confine della provincia di Messina con quella di Palermo, attraverso la simbiosi di arte e natura, offre anche la possibilità di scoprire alcuni luoghi poco conosciuti.
Una parte dell'itinerario si svolge lungo la costa, parte nell'entroterra, attraverso le foreste ai confini tra i monti Nebrodi e i monti delle Madonie.
Un progetto che è ha avuto inizio diversi anni fa ed è tuttora in evoluzione, ha visto e vede impegnati artisti contemporanei sia italiani che stranieri, chi vuole scoprire il territorio in modo originale e divertente, non perda l'occasione di visitare questo luogo incantevole per lasciarsi stupire dalle opere che lo animano.
La fiumara nacque quando nel 1982 Antonio Presti commissionò a Pietro Consagra la scultura La materia poteva non esserci, realizzata nel 1986 in cemento armato e alta diciotto metri, in memoria del padre.
Nel corso degli anni il progetto si andò sviluppando ed ha trasformato la zona lungo la fiumara di Tusa in un parco di sculture noto anche al di fuori dei confini nazionali.
Come spostarsi in Sicilia
Il modo migliore per spostarsi in Sicilia è indubbiamente l’auto, ma se siete amanti delle due ruote, fate pure.Potrebbe essere emozionante girarla con i mezzi pubblici, come si fa in molti paesi del mondo, ma qui ci dovrete rinunciare, i collegamenti ci sono ma si perde del tempo.
La linea ferroviaria c'è ma è consigliabile prenderla solo per i capoluoghi o città importanti, diversamente risciate di essere lasciati nel nulla e raggiungere il comune non sempre è facile.
Gli autobus sono frequenti e capillari, ma dovete prepararvi prima le informazioni sulle compagnie che effettuano il servizio.
Una soluzione per chi decide di venire e spostarsi in Sicilia senza auto potrebbe essere optare per i servizi privati di transfer.
Tra le opzioni che potrebbe risultare utile è il transfer o noleggio ccn più costosa rispetto alle altre, ma avrai il vantaggio di essere prelevato e riaccompagnato al tuo alloggio all'orario che più preferisci.
Poi potete sempre noleggiare un auto, per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio.
Vi consiglio anche di prenotare con un certo anticipo, soprattutto se ci andate in alta stagione, per avere più scelta e per pagare di meno.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
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