Siracusa i Comuni gli itinerari i luoghi
Se stai pensando di visitare la meravigliosa Sicilia ma non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto! I nostri itinerari a Siracusa ti guideranno alla scoperta dei luoghi più affascinanti e imperdibili.
Da Ortigia, con le sue stradine pittoresche e il Duomo, al Parco Archeologico della Neapolis, dove potrai ammirare il Teatro Greco e l'Orecchio di Dionisio, la Sicilia ti sorprenderà con la sua bellezza senza tempo. Non perdere l'occasione di esplorare questo territorio unico che soddisfa le esigenze di ogni turista e viaggiatore. Scopri i nostri itinerari e preparati a vivere un'avventura indimenticabile in Sicilia.
Si estende su un territorio per circa due terzi collinare, occupato dalle pendici orientali dei Monti Iblei, ad est ed a sud era bagnata rispettivamente dai mari Ionio e Mediterraneo
Con i tre siti di Siracusa e la Necropoli Rupestre di Pantalica, Noto, Palazzolo Acreide, gli ultimi due insieme con il Val di Noto, insigniti dall'UNESCO del titolo di Patrimonio dell'umanità il Libero consorzio comunale di Siracusa rappresenta un polo d'attrazione turistico, storico, artistico e archeologico. Il capoluogo è Siracusa,
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Siracusa, itinerari e luoghi nel siracusano
Siracùsa capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 17 m s.m., patrono Santa Lucia 13 dicembre.
Siracusa, città della Sicilia posta sulla costa sudorientale dell'isola, la città si presenta quindi divisa in due parti: Ortigia, che ha conservato in parte l'aspetto barocco conferitole dalle ristrutturazioni seguite al terremoto del 1693, e la città moderna.
La chiesa di San Giovanni Evangelista, di cui resta parte del colonnato centrale, è affiancata dall'ingresso che conduce alla cripta di San Marciano, primo vescovo della città, da cui si accede alle catacombe di San Giovanni, la chiesa di Santa Lucia, risalente al sec. VI, ricostruita dai Normanni nel sec. XII e rimaneggiata nel Seicento; conserva della struttura normanna le absidi semicircolari, il portale e parte del campanile, mentre il rosone è del sec. XIV.
Sotto la chiesa e la piazza antistante si trovano le catacombe di Santa Lucia, Santuario della Madonna delle Lacrime, costituito da un'ampia cripta (1966-68), sormontata da un'alta costruzione a forma di cono (74 m), consacrata nel 1994 . A Ortigia, sulla piazza del duomo, significativo complesso di architettura barocca, prospettano il Palazzo Arcivescovile, rinascimentale ma rimaneggiato nel Settecento, il medievale palazzo Beneventano del Bosco, la chiesa di Santa Lucia alla Badia, distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita nel sec. XVIII.
La maestosa cattedrale, nelle sue forme attuali, è il risultato della sovrapposizione di diverse strutture, la più antica delle quali corrisponde al grande tempio dorico di Atena (sec. V a. C.), le cui colonne sono incorporate nelle mura esterne dell'edificio. La fastosa facciata barocca, a due ordini separati da una balaustra in ferro battuto, con colonne corinzie e profonde cornici, è opera di Andrea Palma (1725-53) e l'interno, a tre navate, custodisce preziose opere d'arte, tra cui il ciborio di Luigi Vanvitelli (1752), San Zosimo, tavola con fondo in oro attribuita ad Antonello da Messina e statue di Antonello Gagini (Santa Lucia, 1526, Madonna della Neve, 1512). Sotto il Palazzo del Senato, sede municipale, chiamato anche “palazzo Vermexio”, i resti di un tempio ionico arcaico. Al centro di piazza Archimede, su cui prospettano numerosi edifici signorili, tra cui il palazzo Lanza-Bucceri (sec. XV), è la splendida fontana di Artemide, restaurata, che rappresenta la metamorfosi della ninfa Aretusa. L'imponente castello Maniace, eretto nel sec. XIII per volere di Federico II sull'estrema punta dell'isola di Ortigia, conserva la poderosa mole a pianta quadrata, con quattro torrioni cilindrici e portale gotico.
Tra maggio e giugno, ogni anno, nel teatro greco del Parco archeologico della Neapoli, si rinnova la tradizione del teatro classico, con il ciclo delle rappresentazioni organizzate dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico INDA. https://www.indafondazione.org/
A dicembre, in occasione della Festa di Santa Lucia, patrona della città, e in virtù di un gemellaggio con Stoccolma, Siracusa ospita la Settimana Svedese, con varie manifestazioni artistiche e culturali.
A 8 km dall'abitato è il castello Eurialo (sec. IV a. C.).
Festa della Fragola Ippodromo del Mediterraneo, folclore, spettacoli, artigianato, degustazioni, ad aprile, la prelibata fragola di Cassibile è la protagonista indiscussa della suggestiva “Festa” a lei dedicata, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. https://www.festadellafragola.com/
Ortigia Film Festival, a luglio il festival internazionale del cinema della città di Siracusa. Tre le sezioni competitive del Festival: il Concorso #Lungometraggi opere prime e seconde italiane, il Concorso #Documentari e il Concorso Internazionale #Cortometraggi. https://www.facebook.com/OrtigiaFilmFestival/
Strepitus silentii le notti delle catacombe", da luglio ad agosto, ogni venerdì, sabato e domenica visite notturne teatralizzate della Catacomba di San Giovanni a Siracusa, https://www.kairos-web.com/
Feste Archimedee a giugno Scienza, cultura, arte, cinema e teatro per lo sviluppo e la valorizzazione del genio giovanile. Nelle strade e nelle piazze del centro storico della città. https://www.festearchimedee.it/
Augusta, itinerari e luoghi nel siracusano
Augusta, comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 15 m s.m., patrono San Domenico di Guzman 24 maggio,
Augusta, la città fu fondata nei pressi del sito dell'antica città di Megara Hyblaea dall'imperatore Federico II di Svevia, che la fondò nel 1232. Federico la chiamò Augusta Veneranda. La città fu ricostruita dopo il terremoto del Val di Noto del 1693. Riedificata a cura del demanio regio, non risorse mai all'antica importanza, gravemente danneggiata da un nuovo terremoto che la colpì il 1° gennaio del 1848.
Simbolo della città è la porta Spagnola, fatta costruire nel 1681 dal viceré spagnolo Francisco Benavides.
Il castello svevo, circondato da una duplice cinta bastionata, fu destinato a carcere dal 1890 al 1978; conserva solo una delle otto torri originarie. Il forte fu eretto intorno a una più antica torre romana, che oggi è ancora visibile al centro della cinta muraria, e nel corso dei secoli passò da avere una funzione difensiva a essere trasformato in carcere fino alla metà del Novecento.
Sulla piazza duomo prospettano la chiesa madre, dedicata all'Assunta, un gioiello del barocco siciliano, il Palazzo Comunale, caratterizzato da una lunga balconata in ferro battuto, nella cui facciata spiccano l'aquila imperiale sveva, donata da Federico II alla città in ricompensa della sua fedeltà, e la meridiana che ricorda l'eclissi totale del 1870.
Tra gli altri edifici religiosi spicca la chiesa barocca delle Anime Sante, con facciata in pietra e bel cancello in ferro battuto.
Il convento dei Domenicani, all'interno del porto Megarese, i forti Garcia e Vittoria, edificati su due piccole isolette nel 1567, e la torre Avalos, del 1570.
Sulla collina che domina il porto sorge l'Hangar (1917-20), imponente struttura militare per il ricovero dei dirigibili.
Appena oltre la scogliera è anche possibile visitare il castello della Regina, una fortezza difensiva spagnola dove si può salire per godersi lo splendido panorama di tutta la baia.
Sulla collina della Gisira si trova il santuario della Madonna Adonai, sorto nel sec. XVII sui resti di un oratorio rupestre del sec. III.
Verso S, a 10 km dall'abitato, in contrada Megara Giannalena, sorgono le rovine di Megara Hyblaea
Il borgo marinaro di Brucoli, dominato dalla torre quadrata del castello è delimitato dalla foce del torrente, l'ottocentesca chiesa parrocchiale ad unica navata, edificata a più riprese, è dedicata a San Nicola di Bari, protettore dei naviganti e patrono del paese.
Brucoli, itinerari e luoghi nel siracusano
Brucoli è un borgo marinaro, frazione del comune di Augusta,
Brucoli, sul pianoro della Gisira sorge il Santuario della Madonna dell'Adonai, con l'annesso eremo, costruito su una grotta naturale, l'immagine sacra della Vergine dell'Adonai, contrariamente a quanto si crede, non è una Madonna Nera forse risalente al III sec. d.C. La Madonna è raffigurata seduta su un serto di nuvole con in braccio il bambino che con la mano destra impugna una croce, mentre con la sinistra poggia il suo scettro sul mondo.
L'ottocentesca chiesa parrocchiale ad unica navata, edificata a più riprese, è dedicata a San Nicola di Bari, protettore dei naviganti e patrono del paese. Secondo una tradizione locale, i marinai di una nave invocarono in mezzo alla tempesta il Santo e trovarono rifugio nel canale di Brucoli. In segno di riconoscenza portarono nella chiesa in costruzione il quadro raffigurante San Nicola in trono, oggi divenuto pala dell'altare maggiore.
Per ordine della Regina Giovanna, nel 1467 fece costruire il castello, la fortezza sorse all'imboccatura del porto-canale non solo per scopi difensivi, ma anche per controllare i commerci marittimi e custodirne le riserve di grano che vi confluivano.
in un'ala del castello fu adibita una piccola chiesa, la prima del paese, e sopra il torrione sud-occidentale furono edificati due pilastri a mo' di campanile, è dedicata a San Nicola di Bari, protettore dei naviganti e patrono del paese, sempre all'interno del castello vi era una stanza utilizzata come luogo di sepoltura,
Carlentini, itinerari e luoghi nel siracusano
Carlentini, comune del libero consorzio comunale di Siracusa, 200 m s.m., patrono Santa Lucia quarta domenica di agosto.
Carlentini, la fondazione della città, la “Lentini di Carlo“, si deve far risalire all’anno 1551 e va inquadrata nel contesto di una operazione di strategia militare, cioè di un più complessivo progetto di difesa dell’Isola dalle incursioni barbaresche.
La Chiesa Madre dedicata all'Immacolata Concezione, presenta all'interno pregevoli decorazioni in stile rococò, la Casa Museo, contenente una ricca e interessante esposizione di reperti fossili, prevalentemente di origine siciliana.
La Casa dello Scirocco è una costruzione di epoca romana realizzata dentro una vasta grotta preistorica. Adibita nel '700 a garconiére dal Barone Fuccio Corbino fu poi sepolta nei primi dell'800 dalla famiglia perchè considerata "la casa del peccato"Riportata alla luce nel 1987 e' stata sottoposta a vincolo della Sovrintendenza ai Beni Culturali per il suo interesse storico e architettonico. E' un esempio antesignano di casa biotermica, dotata di terme e di un ingegnoso sistema di circolazione dell'acqua capace di mantenere la costruzione fresca.
Sagra Dei Sapori Antichi Carlentinesi in piazza Cavallotti a Carlentini a settembre, https://www.facebook.com/people/Sagra-Dei-Sapori-Antichi-Carlentinesi/100028875476411/
Sagra della Mostarda di Fichidindia ad ottobre a Pedagaggi, Porta degli Iblei. Degustazioni, cultura e spettacoli, tra prelibatezze di una cucina antica e ancora genuina. https://www.prolocopedagaggi.com/
Lentini, itinerari e luoghi nel siracusano
Lentini, comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 53 m s.m., patrono Santi Alfio, Filadelfo e Cirino 8-11 maggio,
Lentini, cittadina barocca di origine greca, di notevole interesse il Parco Archeologico di Leontinoi e delle aree archeologiche di Lentini e dei Comuni limitrofi ed il Museo Archeologico.
La chiesa madre, dedicata a Sant'Alfio e rifatta nel sec. XVIII, presenta una facciata barocca a tre ordini e, nell'interno a tre navate divise da colonne, custodisce un piccolo ipogeo cristiano databile al sec. III e opere bizantine, tra cui un'icona raffigurante la Madonna Odigitria. La porta lignea centrale dove sono incisi i simboli della passione dei Santi martiri Alfio, Cirino e Filadelfo
La Chiesa della SS.Trinità e S. Marziano, che conserva il bellissimo pavimento in ceramica di Caltagirone del XVIII sec., gli affreschi della volta di Sebastiano Lo Monaco, un polittico della scuola di Antonello da Messina ed il tabernacolo dell'altare maggiore in lapislazzuli.
Da non perdere gli affreschi della Chiesa di San Luca (edificata nel XVIII secolo) che custodisce una crocifissione della scuola del Tintoretto, un San Francesco orante della scuola del Bassano, la Nascita della Vergine del Gramignani del 1760.
Nelle vicinanze della Chiesa si trovano i ruderi del Castellaccio, il castello medioevale fatto costruire da Federico II, l'oratorio ipogeico di Santa Lucia con affreschi del XIV secolo, le Grotte del Crocefisso con affreschi realizzati dal XII al XVII secolo.
la Chiesa dei tre Santi, ricostruita nel 1808 su un pozzo nel quale, secondo la leggenda, fu gettata la lingua del martire Sant'Alfio.
Il Museo Archeologico riunisce reperti provenienti dall'antica Leontinoi.
Santuzzi Street Food", ad ottobre due giorni dedicati al buon cibo e ai prodotti tipici. Durante le giornate dell'evento si potranno gustare le specialità tipiche del territorio “on the road”,
Francofonte, itinerari e luoghi nel siracusano
Francofonte, comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 281 m s.m., patrono Madonna della Neve 5 agosto,
Francofonte, il palazzo Palagonia o del Marchese, sede municipale, edificato agli inizi del sec. XVIII sui resti del preesistente castello, risalente al sec. XIV, distrutto dal terremoto del 1693, del quale sono visibili solo la torre del lato S e quelle centrali inglobate nel nuovo corpo, è uno dei più interessanti edifici barocchi del siracusano, con una ricca decorazione di fregi e sculture apotropaiche e un'elegante balaustra.
La chiesa madre, conserva una tela attribuita a Pietro Novelli (Madonna del Rosario) e una tavola quattrocentesca di scuola catalana, raffigurante la Madonna della Neve.
E' citato nella Cavalleria rusticana, il capolavoro di Pietro Mascagni, come luogo in cui Turiddu si reca per il vino.
A Francofonte è ambientata anche la novella "La roba", opera del maestro verista Giovanni Verga, dove il contadino arricchito Mazzarò acquista case e terreni "per essere meglio del re".
Buccheri, itinerari e luoghi nel siracusano
Bùccheri comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 820 m s.m., patrono Sant’ Ambrogio 7 dicembre
Buccheri, furono i Normanni a colonizzare il territorio ed edificarono il castello sul colle, oggi pochi resti, .
Questo presentava due torrioni a difesa dell'ingresso principale rivolto a Sud-Est e una torre centrale, il mastio. Di questo castello restano oggi alcuni importanti resti.
Il mito ci ricorda che qui Dafni pascolava i suoi armenti e quelli degli dei.
Dopo il terremoto la Chiesa di S. Antonio fu direzionata verso sud e la chiesa della Maddalena spostata nell’attuale sito. La chiesa di S. Antonio domina il paese dall’alto di una scenografica scalinata. Nell’interno a tre navate si possono ammirare due interessanti quadri di Guglielmo Borremans dipinti nel 1728, un bel paliotto d’altare cinquecentesco nell’altare della navata sinistra.
La chiesa di S. Maria Maddalena era situata prima del terremoto ad est del castello. Fu ricostruita nel sito attuale lungo l’asse viario della via Vittorio Emanuele. La facciata si deve all’architetto buccherese Michelangelo Di Giacomo. Al suo interno e nella navata di destra è collocata la statua marmorea della Maddalena, scolpita nel 1508 da Antonello Gagini.
La chiesa Madre di Buccheri, Sant’Ambrogio, ha una facciata incompleta. È notevole nell’altare centrale un crocifisso ligneo del XVI secolo.
Il piccolo santuario della Madonna delle Grazie (sec. XVII-XVIII), a circa 8 chiloetri da Buccheri, si incontra la Chiesa di S. Andrea, edificata verso il 1225 per iniziativa di Federico II. È in stile gotico, ad una navata, con ingresso originario ad ovest, per i monaci del convento annesso, e a nord per i fedeli.
La bella fontana dei quattro canali (1585) è in pietra lavica
Buccheri entra nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e viene altresì insignito del titolo di più bel Borgo di Sicilia.
Sempre nell’anno 2021 Buccheri viene dichiarato Best Culinary destination (migliore destinazione culinaria al mondo) dalla prestigiosa associazione WFTA ed entra altresì a far parte del circuito dei Borghi dei Tesori. https://www.borghideitesori.it/
MedFest di Buccheri, dal 18 al 20 agosto 2023 la tradizionale manifestazione di rievocazione medievale. Il MedFest avvolge tutti in un rito catartico, produce un interscambio fedele solo al divertimento, alla cultura storica, sociale e gastronomica. http://www.medfest.it/
Manifestazione Micologica a Buccheri. La Mostra si terrà sabato ad ottobre, in occasione della due giorni della manifestazione, organizzata dal Comune di Buccheri, denominata: "I Tesori di Buccheri : Best Culinary Destination. Due giorni pieni di manifestazioni culturali, escursioni naturalistiche, trekking urbano, conferenze, stand gastronomici ed espositivi programmati dal Comune di Buccheri.
Portopalo di Capo Passero, itinerari e luoghi nel siracusano
Portopalo di Capo Pàssero comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 20 m s.m., patrono San Gaetano Thiene 7 agosto
Porto Palo di Capo Passero, siamo alla punta estrema dell’isola, proprio là dove si incontrano i due mari, lo Ionio da un lato e il Mediterraneo dall’altro: qui sorge questo borgo marinaro, il 23 marzo 1975 non divenne comune autonomo.
La chiesa parrocchiale (del 1812, ma in seguito ricostruita) è dedicata a San Gaetano Thiene.
L'imponente torre costiera (fine sec. XVII), eretta sui resti del castello-fortezza voluto da Carlo V nel sec. XIV, varie volte distrutto e riedificato,
il notevole castello Tafuri, costruito nella prima metà del sec. XX in uno stile che ricorda gli antichi castelli medievali e adibito ad albergo.
Notevole è il complesso della tonnara, la cui attività è documentata dalla seconda metà del Trecento; costituisce uno splendido esempio di archeologia industriale ed è composta dallo stabilimento per la lavorazione del tonno, dalla grande fornace, dai magazzini delle botti e del sale, dalla chiesa (sec. XVII), dalla residenza estiva del proprietario della tonnara e della sua famiglia e dalla casa del rais, colui che dirigeva la mattanza.
Cibo Corto - Cine Festival dei Due Mari – Sicilian Food Film Festival a Portopalo di Capo Passero ad agosto 2023. Degustazioni di buoni vini e schiticchi siciliani e cortometraggi unici per ogni cantina. https://www.facebook.com/CiboCorto/
Mo'sta Fest a Portopalo di Capo Passero ad ottobre. Una tre giorni di altissimo livello culturale turistico dove è possibile degustare prodotti tipici della nostra terra come la mostarda, https://www.facebook.com/people/MoSta-Fest/100071571978273/
Noto, itinerari e luoghi nel siracusano
Nòto comune del libero consorzio comunale di Siracusa, 152 m s.m., patrono San Corrado Confalonieri 19 febbraio e ultima domenica di agosto,
Noto, il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanitàda parte dell'UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto,
Noto antica el'area archeologica di Castelluccio, è un piccolo gioiello barocco arroccato su un altopiano che domina la valle dell'Asinaro, il terremoto del 1693, che in questa parte di Sicilia portò
distruzione morte, ma diede impulso alla ricostruzione. L'antica Noto è a una decina di chilometri a nord-ovest, le rovine sommerse nella vegetazione.
Noto antica
Percorrenza Km 25.
Dal centro storico di Noto si procede verso la zona collinare di San Corrado fuori le mura, superato lo stupendo santuario della Madonna della Scala, a circa 3 Km. si ammirano il monte Alveria e le possenti mura cinquecentesche di Noto Antica. Il primo insediamento umano si fa risalire alla cultura castellucciana, ossia all’Età del Bronzo Antico (XVIII - XV sec. a.C.). Dalla stradina, prima di arrivare al piccolo ponte sul torrente Salitello, si può ammirare la necropoli sicula appartenente, secondo il Bernabò Brea, al quarto periodo (730 - 650 a.C.), chiamato del Finocchito, caratterizzato da tombe scavate nella roccia. Sempre lungo il banco roccioso di destra, prima di arrivare alla porta della Montagna, si possono visitare la Grotta del Carciofo, catacomba ebraica che riporta il candelabro a sette bracci, e l’ampia Grotta dalle Cento Bocche, catacomba bizantina.
Varcata la Porta d’entrata dell’antica Noto, a sinistra si apre un grande ambiente incorporato dalle mura, che era la Sala d’Armi con le scuderie, a destra si eleva il Castello con la Torre Maestra voluta nel 1431 dal Duca di Noto Don Pietro d’Aragona, feudatario della Città e fratello del Re Alfonso V il Magnanimo.
Sotto il castello si può visitare una catacomba cristiano-bizantina con arcosoli, scavata nella roccia (VI - VII secolo); subito dopo, sempre a destra, si trova una tomba greco-classica, scavata sotto il Castello.
Al culmine della salita si può ammirare la Valle del Carosello, dove nasce l’Asinaro, e sotto la montagna vi sono le Concerie delle pelli scavate dagli Arabi.
Lungo la strada, a sinistra si apre il sito dell’Ospedale di S. Martino, più conosciuto come Ospedale di S. Maria di Loreto, collegato ad una struttura scavata nella roccia, forse un Oratorio.
Procedendo ancora nel nostro viaggio dentro la Noto Antica, si arriva al palazzo dei baroni di Belludia, di fronte si scorgono i pilastri della Chiesa gesuitica con i ruderi del Collegio, voluto dal barone di Buxello Don Carlo Giavanti.
E’ una bella passeggiata quella che ci conduce alla Piazza Maggiore, il cuore della città nel Cinquecento, sito abbellito da artistiche fontane, e in particolare da quella con la statua del Laocoonte, opera pregevole dell’architetto netino Don Giovanni Manuella, disegnatore dell’Arca argentea di S. Corrado. A destra si trova un altarino con edicola realizzato a ricordo dell’Antica Città.
Dalla Piazza Maggiore si gira a sinistra ed in seguito sempre a sinistra, si arriva al Ginnasio ellenistico-jeroniano (III sec. a.C.), dove i giovani netini si esercitavano nelle attività ginniche: la struttura era stata, in parte, scavata nella roccia e in parte completata in muratura.
L’architrave del Ginnasio riportava la dedica al re siracusano Ierone II e fu rinvenuta e censita dallo studioso tedesco Georg Kaibel, epigrafista, fu asportata nel 1894 a cura del Comune di Noto, ed è esposta nel Museo Civico.
Nell’area sud-orientale del monte, negli Orti del Carmine, si possono visitare due grandi ambienti scavati nella roccia nel III sec. a.C. ed utilizzati come Heroa, un culto orientale degli eroi domestici, e rilevabile nelle nicchie scavate nella roccia ad edicole e coperte con le "pirakes", tavolette votive, in marmo scolpito o in legno dipinto.
Ritornando nella Piazza Maggiore, si prosegue diritto fino all’Eremo di S. Maria della Provvidenza (1723), dal quale si può ammirare la Valle del Durbo o dei Platani. La chiesa è piccola, graziosa e a navata unica.
I palazzi sono maestosi, tutti costrui nella pietra calcarea locale, tenera e compatta, candida e rosata alla luce del tramonto. La città viene costruita come se fosse una scenografia, giocando con le linee e le curvature delle facciate, con le decorazioni delle mensole, i riccioli e le volute, i mascheroni, i putti, i balconi dai parapetti in ferro battuto.
L'asse principale è corso Vittorio Emanuele, scandito da tre piazze in ognuna delle quali si trova una chiesa: S. Francesco all'Immacolata, preceduta da un'imponente scalinata, il Monastero dei SS. Salvatoreo, il Convento di S. Chiara. Piazza Municipio è la più maestosa e movimentata delle tre piazze: si di essa si erge la Cattedrale dall'ampia facciata, scandita da due campanili, che lascia intravedere i resti della cupola. Ai lati della cattedrale il Palazzo Vescovile (XIX sec.) e Palazzo Landolina di Sant'Alfano, sul lato opposto le armoniose linee curve di Palazzo Ducezio.
L'area archeologica del Castelluccio
Lasciando Noto Antica, s’imbocca, a sinistra, la strada provinciale per Testa dell’Acqua, agglomerato rurale a 4 Km. di distanza, quindi si imbocca la strada per Rigolizia, e dopo 3 Km. si vede la segnaletica turistica per l’ex-feudo del Castelluccio, già dei marchesi Di Lorenzo. La zona, denominata Cava della Signora, fu esplorata da Paolo Orsi sul finire dell’Ottocento.
Ai lati del monte si apre una vasta necropoli, interessante per le tombe a grotticella artificiale o a forno, dove, secondo il rito del tempo, venivano seppelliti i defunti con i corredi funerari.
I materiali rinvenuti sono esposti nel Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" di Siracusa.
Di fronte al cancello degli scavi, tramite una scaletta si giunge ad una struttura, una sorta di vestibolo dell’Oratorio bizantino, chiamato Grotta dei Santi. La grotta, scavata in periodo bizantino, presenta una pianta circolare con al centro un pilastro che regge il soffitto, alto 2 metri. All’interno si trova un ciclo pittorico che va dall’VIII secolo fino al Cinquecento. Tra gli affreschi eseguiti sul pilastro è pregevole quello della Madonna, significativo il Gesù Crocifisso, tra immagini sbiadite a causa dell’umidità della parete.
Ancora più giù si può visitare la catacomba detta del Ciclope, al cui esterno si rilevano resti di tombe paleocristiane.
Ripercorrendo la medesima strada per Testa dell’Acqua, giù verso la Serra del Vento, sulla strada per Noto, ci si imbatte nella stradina del Finocchito, villaggio siculo risalente al IV periodo siculo (730- 650 a.C.).
Noto La villa romana del Tellaro
Distanza da Noto Km.10
Dal centro città immettendosi sulla strada Noto - Pachino, si arriva al ponte sul Tellaro, per poi deviare a destra. A circa 100 metri, in contrada Caddeddi, si trova la Villa Romana del Tellaro (IV secolo), pregevole per i mosaici pavimentali.
Per gli esperti sono i pavimenti musivi più belli e artistici d’Italia e sono divisi in vari registri musivi, che rappresentano scene di caccia, il riscatto del corpo di Ettore ed altri temi. La datazione della Villa è legata al rinvenimento di monete di Imperatori Romani del IV sec. d.C. La Villa probabilmente aveva una superficie di circa 5 mila mq. Fu distrutta da un incendio.
Noto I Santuari di San Corrado e della Madonna della Scala
Lasciato l’abito periferico a nord della città, per la strada statale 287, si incontrano numerosi santuari. Il primo ambiente religioso è l’ex Eremo di S. Giovanni in Lardìa, che ospita i Monasteri delle Suore Carmelitane Scalze e delle Suore Benedettine. La strada si snoda ad anse fino a S. Corrado fuori le mura (Km 4 circa), luogo di villeggiatura per molte famiglie netine. Nella parte alta si può visitare la chiesetta dedicata a Maria S. Assunta, e poi, scendendo nella Valle dei Miracoli.
Vi si ritirò il frate francescano Corrado Confalonieri, nobile piacentino, poi canonizzato e riconosciuto come Patrono di Noto. Attraverso un vialetto si procede verso l’Eremo e poi il Santuario settecentesco, che include la grotta che ospitò il Santo, la chiesa, dalla facciata in stile barocco.
Nella chiesetta il visitatore può ammirare la Grotta della preghiera, che ospita la statua marmorea del Patrono, opera pregevole dello scultore Giuseppe Fortunato Pirrone, e la pala dell’altare maggiore raffigurante "La Vergine con il Bambino e S. Corrado", opera del Conca. Alla sinistra della chiesa, sotto l’altare, si trovano i resti mortali di S. Leonzio Martire. Altre curiosità sono costituite dal piccolo Museo degli ex-voto, ricco di prodotti di vario tipo.
La terza domenica di maggio si svolge l'attesa manifestazione della Primavera Barocca, con eventi, concerti, mostre artigianali, cortei in costume d'epoca e la suggestiva “Infiorata
Avola, Siracusa, itinerari e luoghi
Avola comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 40 m s.m., patrono Santa Venera ultima domenica di luglio,
Il centro storico di Avola ha una particolare ed originale forma esagonale, di chiara ispirazione rinascimentale. All’interno di questo esagono vi è una rete di strade ortogonali. Le due strade principali, Corso Vittorio Emanuele e Corso Garibaldi, si incontrano al centro, nella piazza principale, Piazza Umberto I, e dividono la città in 4 quartieri.
A Piazza Umberto I si trova la chiesa madre S. Nicolò, oggi dedicata a S. Sebastiano.
Nei punti terminali della croce formata dalle due strade principali, ci sono altre 4 piazze, con altrettante chiese.
Da vedere la Chiesa di Santa Venera, la Chiesa di S. Antonio Abate, la Chiesa della SS. Annunziata o Badia, la Chiesa di San Giovanni Battista. Oltre alla chiese è possibile visitare il Palazzo di Città, il Vecchio Mercato ed il Teatro Garibaldi.
I principali monumenti della città sono la chiesa madre, dedicata a San Nicola di Bari con corpo centrale a torre e, all'interno, un organo settecentesco;
il palazzo Sutri, la chiesa di Sant'Antonio Abate, la chiesa dei Cappuccini, eleganti edifici in stile liberty,
Prima del terremoto del 1693 l’antica città di Avola sorgeva attorno al monte Aquilone, in una zona più elevata e panoramica.
Avola Antica è il santuario della Madonna delle Grazie, sorto sulle fondamenta dell'antico convento dei Cappuccini distrutto dal terremoto del 1693.
La Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile è considerata una delle meraviglie della Sicilia, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista naturalistico.
Dal punto di vista storico perché qui si trovano i resti della necropoli delle popolazioni indigene, la Grotta della Cunziria.
Dal punto di vista naturalistico perché il fiume Cassibile, che scorre nell’altipiano Ibleo, crea dei piccoli laghetti, incastonati tra le rocce, nel punto più alto si può ammirare l’Etna.
Il Museo della Mandorla e delle Tradizioni Avolesi https://museodellamandorladiavola.wordpress.com/
Gran Carnevale di Avola. La festa di Carnevale rappresenta da parecchi anni un appuntamento importante per la Città di Avola, creando nei giorni che vanno dal giovedì grasso al martedì successivo significativi momenti di festa che si conclude la notte del martedì con il rogo del pupazzo rappresentante Re Carnevale, consistenti nella sfilata i carri allegorici, carri infiorati, gruppi mascherati, nel concorso poesie dialettali e in altre manifestazioni.
Il programma, in genere, prevede quattro giorni di festa. Nel pomeriggio del Sabato Grasso, comincia a girare per le vie cittadine il pupazzo, detto Re Carnevale, al suono della banda musicale. La domenica pomeriggio ha luogo una grandiosa sfilata di carri allegorici e infiorati, gruppi mascherati e talvolta carretti siciliani. http://www.carnevalediavola.com/
Sagra del Pesce Spada ad Avola, ad agosto. Il tradizionale appuntamento estivo, organizzato annualmente in agosto dall'associazione Club Musica Sound, prevede l’allestimento di stand con degustazione di prodotti a base di pesce spada. Spettacoli Musicali, Animazione. https://www.facebook.com/assessoratospettacoloavola/
Sagra Sapori Antichi dei Monti Iblei ad ottobre, Avola Antica. Degustazioni di prodotti tipici del territorio, Mercato manufatti artigianali. https://www.facebook.com/assessoratospettacoloavola
Cassibile, itinerari e luoghi nel siracusano
Cassibile è una frazione di Siracusa, la sua vicinanza con Cava Grande del Cassibile, dichiarata riserva naturale protetta, conferisce a Cassibile una parte montuosa composta da canyon e una parte fluviale composta dal lungo fiume che attraversa il canyon, ovvero il fiume Cassibile.
La chiesa più antica di Cassibile, fatta costruire dal marchese Loffredo dal quale la struttura prende il nome. Dedicata alla Sacra Famiglia, venne inaugurata nel 1870,
Il borgo rurale di Cassibile costituisce la parte più antica della località. Ubicato nella sua parte meridionale, esso un tempo al suo interno aveva di tutto: oltre alle case dei contadini, vi era la chiesa, le stalle, i magazzini per gli attrezzi agricoli, i granai, i palmenti, si è cercato di valorizzare il borgo rendendolo fruibile ai visitatori e facendolo divenire fonte culturale e turistica.
Nei pressi vi è una vasta necropoli rupestre di ca. 2000 tombe scavate nella roccia.
Presepe Vivente di Cavagrande del Cassibile. Gli elementi fondamentali che ormai da anni caratterizzano il Presepe Vivente di Cavagrande sono senza dubbio: la tradizione, la storia e i sapori tipici del nostro territorio. https://www.facebook.com/people/Presepe-Popolare-Vivente-Cavagrande-Del-Cassibile/100064331305804/
Pantalica, itinerari e luoghi nel siracusano
Pantalica, le necropoli rupestri di Pantalica, sono una località naturalistico-archeologica della provincia di Siracusa. Il nome del sito sembra derivare dall'arabo Buntarigah, che significa 'grotte', per l'ovvia presenza di molteplici grotte naturali e artificiali.[1]
Costituisce uno dei più importanti luoghi protostorici siciliani, utile per comprendere il momento di passaggio dall'età del bronzo all'età del ferro nell'isola.
Il sito si trova su un altopiano, circondato da canyon formati nel corso dei millenni da due fiumi, l'Anapo e il Calcinara, che hanno determinato l'orografia a canyon caratteristica della zona
Sortino, itinerari e luoghi nel siracusano
Sortino comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 438 m s.m., patrono Santa Sofia 9-11 settembre,
Sortino, patria di un eccezionale miele prodotto su questi altipiani dalla ape sicula. http://www.sagradelmiele.com/
Nel territorio insistono la valle dell’Anapo e del Calcinara e la necropoli di Pantalica
Distrutto dal terremoto del 1693, il nuovo abitato fu eretto sulla cresta di un monte, tra i monumenti e le chiese da visitare, con un barocco mai pesante ed elegante, la Chiesa Madre di San Giovanni apostolo ed evangelista con una imponente facciata che racconta benissimo tutta la ricchezza del barocco,
la Chiesa di Santa Sofia Vergine e Martire,
la Chiesa delle Anime del Purgatorio,
la Chiesa di San Sebastiano e la Chiesa della Natività.
Del Convento dei Frati Cappuccini, dopo il terremoto del 1693, rimasero pochi resti, ricostruito e completati intorno al 1748. La chiesa è di semplice costruzione: la facciata si sviluppa in un solo ordine ed priva di decorazioni; la navata principale, con una volta a botte lunettata, è affiancata da una navata laterale in cui si trovano due altari in marmo e un organo in legno.
Di particolare pregio è l’altare maggiore, realizzato verso la fine del ‘700, da frate Angelo Mazzarino. Solenne e maestoso, è costituito da piccoli gradini intarsiati con legni pregiati. Al centro dell’altare è posto il ciborio arricchito da nicchie in cui sono disposte deliziose statuette in legno. Gli affreschi della volta sono da attribuirsi a G. Cristadoro. Nel convento, annesso alla chiesa, si custodiscono: una statua di S. Antonio del XVI sec., una tela raffigurante il martirio si S. Sebastiano, il cui stile fa riferimento alla scuola caravaggesca, e una ricca biblioteca.
Il museo ospitato presso l’ex convento di San Francesco, custodisce, al suo interno, i bellissimi pupi della collezione che appartenne a Don Ignazio Puglisi, artista che dipingeva personalmente le tele che facevano da sfondo alle sue rappresentazioni. L’Unesco il 18 maggio 2001 ha dichiarato questa tradizione "Patrimonio Immateriale dell’Umanità".
Ferla, itinerari e luoghi nel siracusano
Fèrla comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 556 m s.m., patrono San Sebastiano 20 gennaio,
Ferla, inserito tra i Borghi più belli d’Italia, borgo barocco della Val di Noto, con Pantalica che ricade nella Riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell'Anapo e Torrente Cava Grande, il sito è stato insignito, insieme con la città di Siracusa, del titolo di Patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO.
Via Vittorio Emanuele è la Via Sacra, perché lungo di essa sorgono i cinque edifici religiosi del centro storico.
La Chiesa del Carmine (dedicata a Santa Maria del Carmelo e collegata al convento, abolito nel 1789);
la Chiesa Madre;
la Chiesa di Santa Maria.
La Chiesa di San Sebastiano, la chiesa di San Sebastiano è la più grande del paese; fu costruita nel 1481 ma venne completamente ricostruita dopo il terremoto del 1693. L'interno è a tre navate e conserva reliquie di San Giovanni Battista, San Sebastiano, Santa Lucia e Santo Stefano. Nella facciata esterna il Santo affiancato da due soldati e due mori che reggono le volute dell'architrave.
La Chiesa di Sant'Antonio Abate, originariamente (nel sec. XVI) era ubicata nella parte bassa dell'abitato, il terremoto la distrusse interamente; la ricostruzione avvenne nell'attuale sito, al centro del nuovo abitato, l'esterno, è composto da una sinuosa facciata barocca costruita da tre corpi concavi di cui i due laterali sono coronati da celle campanarie.
Tra gli edifici, ne troviamo alcuni dove lo stile barocco è integrato dal gusto liberty di inizio Novecento
Nero di Ferla ad agosto, una occasione per celebrare le eccellenze iblee. La manifestazione è dedicata ad una varieta di tartufo, lo “Scorzone”, che è stata riscoperta di recente nei boschi Iblei.
Cassaro, itinerari e luoghi nel siracusano
Cassaro è un comune del libero consorzio comunale di Siracusa, festa del santo patrono ultima domenica di luglio, si alternano San Giuseppe, San Sebastiano e Sant'Antonio
Cassaro, la chiesa madre, dedicata a San Pietro, fu ricostruita sulla precedente del sec. XVII. La chiesa di Sant'Antonio Abate (sec. XVII-XVIII) custodisce una tela di Giuseppe Crestadoro, raffigurante il santo.
I Tre Re sulla via dell'Olio a Cassaro, folclore, arte e falò sulla via dei Tre Re. Degustazione di prodotti tipici iblei, Rappresentazione vivente dell'arrivo dei Magi a Betlemme. Nel più piccolo paese degli Iblei, custode di antiche tradizioni, https://www.facebook.com/trerecassaro/ https://www.facebook.com/proloco.cassaro/
Buscemi, itinerari e luoghi nel siracusano
Buscèmi comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 761 m s.m., patrono Madonna del Bosco ultima domenica di agosto,
Buscemi il borgo si può visitare comodamente a piedi.
Da vedere la facciata barocca della chiesa madre, la Chiesa della Natività di Maria Santissima, che fa da splendido fondale all’arteria principale del paese, dove si trovano i monumenti più significativi.
La Chiesa di San Giacomo, non più utilizzata per scopi religiosi, ma per ospitare eventi culturali, presenta un interessante pianta ellittica, preceduta da un vestibolo anch'esso ellittico.
La facciata della Chiesa di San Sebastiano, anch’essa in stile tardo barocco, come anche la Chiesa di Sant’Antonio che si distingue per il suo portale armonioso e la torretta campanaria.
La Chiesa del Carmine ed il convento delle Suore Domenicane, chiamata un tempo chiesa di Santa Maria Annunziata, con l’annesso convento di S. Domenico. Un’antica statua lignea del crocifisso del 1700 è ancora custodita nella chiesa, le celebrazioni in onore del Crocifisso vengono svolti ogni prima domenica di Maggio, questa è la festa con origine più antica del paese. La chiesa conserva una annunciazione marmorea di scuola Caginiana, un antica tela con l’effige della Madonna del Bosco simile all’antico affresco custodito nel Santuario. Il convento ospita alcune suore dell’ordine delle Domenicane, è possibile visitare sia la chiesa che il convento ove è possibile anche pernottare
Poco fuori dal paese si può visitare il Santuario della Madonna del Bosco, patrona del paese, venerata dai cittadini di Buscemi e festeggiata l’ultima domenica d’Agosto.
Fuori dal paese è la chiesa rupestre di San Pietro, interamente scavata nella roccia.
Nei dintorni, sulle rupi dette “Costa dell'Oro”, furono rinvenute necropoli sicule e greche
Palazzolo Acreide - Akrai, Siracusa itinerari e luoghi
Palazzolo Acreide comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 670 m s.m.,
patrono San Paolo Apostolo 27-29 giugno,
Palazzolo Acreide, città barocca dalle radici greche, non distante dal fiume Anapo e dalla necropoli rupestre di Pantalica, tra chiese musei e opere civili alcune insisgnite come Patrimonio dell'Unesco, La cittadina fa inoltre parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.
Palazzolo Acreide, la città ha un teatro greco, ricostruita, come Noto, dopo il terremoto, più a valle, diventa un fiore del barocco, la cui arte è oggi visibile nelle chiese di San Paolo, di San Sebastiano, della SS. Annunziata.
Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide a maggio e giugno, il più importante appuntamento di teatro giovanile al mondo, per la sua specificità e per lo sforzo organizzativo. https://www.facebook.com/Festival.Teatro.Classico.Giovani/ https://www.indafondazione.org/
Nella valle del torrente Purbella, nota come “valle dei mulini”, è il mulino Santa Lucia, all'interno del quale è stato allestito il Museo della Macina del Grano. La costruzione rientra nell'itinerario del Museo “I Luoghi del Lavoro Contadino” di Buscemi. http://www.museobuscemi.org/
la chiesa di San Sebastiano sec. XVII, con la sua fastosa facciata preceduta da una scenografica scalinata, la chiesa madre, dedicata a San Nicolò 1215, la chiesa dell'Annunziata, ricostruita nel sec. XVIII, presenta nella facciata un prezioso portale incorniciato da colonne tortili e conserva un bell'altare maggiore in marmi policromi, la chiesa dell'Immacolata custodisce una pregevole scultura di Francesco Laurana Madonna col Bambino, 1470,
per la festa del patrono, durante le celebrazioni religiose avviene la solenne “Svelata” del simulacro del santo, rimasto nascosto ai fedeli dietro un telone per diversi mesi
Agrimontana - I Sapori degli Iblei, a novembre, la festa autunnale del mangiar bene di Palazzolo Acreide, un appuntamento che unisce tradizione e cucina con la bellezza dei luoghi. Gastronomia e prodotti tipici, visite guidate e Incontri. https://www.facebook.com/prolocopalazzoloacreide/
Canicattini Bagni, itinerari e luoghi nel siracusano
Canicattini Bagni comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 362 m s.m., patrono San Michele Arcangelo 29 settembre
Canicattini Bagni, Chiesa Madre "Santa Maria degli Angeli Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice Ponte di Sant'Alfano,
il ponte di Sant'Alfano (1796), in pietra locale, con due grandi figure in bassorilievo poste ai due lati della costruzione.
Festival del Mediterraneo, da luglio a settembre il grande contenitore di musica, teatro, danza, manifestazioni legate alle tradizioni della città, sagre enogastronomiche, incontri e letture.che arricchiranno e vivacizzeranno l’estate a Canicattini Bagni.
Manifestazioni ed appuntamenti di grande spessore e richiamo, musica ed arte, i percorsi naturalistici, il Teatro dialettale, la Danza, le Mostre, il Palio di S. Michele con i suoi giochi e le sfide tra i Quartieri, e gli appuntamenti sportivi ed infine le sagre gastronomiche di prodotti tipici nei vari Quartieri della città (Balatazza, Matrice, Pizzu Muru, Priuolu, San Giovanni, Santuzzu, Vadduni, Vigna ri Serrantinu). https://www.facebook.com/assessoratoturismospettacolo/ https://www.facebook.com/comitatoquartieri
Dalla vetta di Cava Grande, all’insenatura di Calafarina, itinerari e luoghi nel siracusano
L'itinerario ha inizo dalla vetta di Cava Grande ,Avola, la zona è di grande interesse naturalistico e paesaggistico.
Lasciata la zona di Cava Grande ci si avvia verso la zona archeologica il monte Alveria, con i resti di insediamenti preistorici, necropoli di età sicula, catacombe ebraiche, ipogei di epoca cristiana, testimonianze di età medievale.
Giunti a Noto Antica, città fortezza piegata solamente dal tremendo terremoto del 1693. Abbandonato il monte Alveria, si risale lungo la S.S. per Testa dell’Acqua-Palazzolo e poi si prende il bivio per contrada Castelluccio. Si prosegue verso sud attraversando il feudo del Castelluccio, si entra nel territorio del Comune di Rosolini. Qui ci si deve avventurare e perdere nelle numerose cave della zona : Cava Lazzaro, Cava Cansisini-Croce Santa, Cava dei Servi, Cava Pirainito.
Lascita la zona di Rosolini, prima di proseguire per Pachino, effettuata una deviazione per scoprire una delle ville romane più interessanti della Sicilia orientale, la Villa Romana del Tellaro. Ma prima ci si imbatte nella necropoli sicula di Cozzo Cugni, risalente alla prima età del Bronzo. Si arriva quindi a toccare il mare presso al Grotta dei Corrugi e soprattutto presso la Grotta di Calafarina, una galleria sotterranea, probabilmente abitazione e sepolcro di età preistorica.
Come spostarsi in Sicilia
Il modo migliore per spostarsi in Sicilia è indubbiamente l’auto, ma se siete amanti delle due ruote, fate pure.Potrebbe essere emozionante girarla con i mezzi pubblici, come si fa in molti paesi del mondo, ma qui ci dovrete rinunciare, i collegamenti ci sono ma si perde del tempo.
La linea ferroviaria c'è ma è consigliabile prenderla solo per i capoluoghi o città importanti, diversamente risciate di essere lasciati nel nulla e raggiungere il comune non sempre è facile.
Gli autobus sono frequenti e capillari, ma dovete prepararvi prima le informazioni sulle compagnie che effettuano il servizio.
Una soluzione per chi decide di venire e spostarsi in Sicilia senza auto potrebbe essere optare per i servizi privati di transfer.
Tra le opzioni che potrebbe risultare utile è il transfer o noleggio ccn più costosa rispetto alle altre, ma avrai il vantaggio di essere prelevato e riaccompagnato al tuo alloggio all'orario che più preferisci.
Poi potete sempre noleggiare un auto, per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio.
Vi consiglio anche di prenotare con un certo anticipo, soprattutto se ci andate in alta stagione, per avere più scelta e per pagare di meno.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
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