Trapani i Comuni gli itinerari i luoghi
Trapani la sua provincia è ad ovest e a sud era bagnata dal Canale di Sicilia e infine a nord dal mar Tirreno, comprende l’arcipelago delle isole Egadi e Pantelleria e occupa l’estrema cuspide occidentale della Sicilia, il territorio è prevalentemente collinare
Trapani è famosa per il suo mare incantevole, il suo centro ricco di fascino e la bellezza dei paesi e delle isole che la circondano:
il centro storico, con le botteghe del corallo, maestri che lavorano il corallo, la pesca del corallo rosso del Mediterraneo è antichissima, così come le tecniche usate ancora oggi per trasformare questo prezioso materiale in splendidi gioielli.
Il Bastione dell’Impossibile, a difesa della città, gli spagnoli eressero questa torre così chiamata per le difficoltà tecniche incontrate nella sua
La Torre di Ligny, uno dei simboli di Trapani, considerata uno dei simboli della città, collegata alla terraferma con una passerella.
Il Palazzo della Giudecca, edificato dalla famiglia dei banchieri Sala tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400, con la sua alta torre decorata a punte di diamante. Dopo la cacciata degli ebrei, nel XVI secolo fu acquistata dalla famiglia Ciambra, che contribuì ad arricchire le decorazioni del palazzo, ancora perfettamente conservate.
Le isole Egadi e Pantelleria
Le saline la Riserva Naturale Orientata del Wwf, itinerari e luoghi nel trapanese
La ricchezza delle antiche saline di Trapani e Caceco non è solo storica e culturale. L’ambiente umido è stato anche dichiarato riserva naturale e affidato al Wwf. Accanto a vasche e mulini a vento dimorano infatti tantissime specie d’uccelli, tra cui l’avocella, simbolo del parco.
Museo del sale Nubia, itinerari e luoghi nel trapanese
Museo del Sale Nubia. Per chi vuole approfondire ulteriormente la storia delle saline, il mulino a vento di Nubia all’interno della riserva ospita un intero museo dedicato al lavoro dei salinari, ai loro strumenti e a una tradizione antichissima, che affonda le proprie radici al tempo dei Normanni. https://www.salineculcasi.it/ https://www.museodelsale.it/ http://www.salinenatura.it/
La Riserva dello Zingaro, itinerari e luoghi nel trapanese
La riserva si estende nella parte occidentale del Golfo di Castellammare, nella penisola di San Vito Lo Capo
Per chi non ha paura di fare qualche chilometro in più, da Trapani si raggiunge facilmente la Riserva Naturale dello Zingaro. Come per il Monte Cofano, il parco offre paesaggi davvero suggestivi e tante spiagge e calette nascoste, che si possono raggiungere seguendo gli impervi sentieri che conducono al mare. https://www.riservanaturalezingaro.com/ https://www.riservazingaro.it/
San Vito Lo Capo, nato alla fine del ‘700 nella bianchissima baia posta tra Capo San Vito e Punta Solanto
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Tràpani capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 3 m s.m., patrono Sant’ Alberto 7 agosto, situata sulla costa nordoccidentale, di fronte all'arcipelago delle isole Egadi,
secentesca chiesa del Collegio, adiacente l'edificio barocco dell'ex Collegio dei Gesuiti e la cattedrale di San Lorenzo, eretta nel 1635 su una chiesa trecentesca, con facciata barocca, il santuario dell'Annunziata conserva l'originaria facciata medievale, con rosone e portale gotico, al suo interno, la quattrocentesca cappella dei Pescatori, trasformata in battistero, la cappella dei Marinai, la cappella di Sant'Alberto e la splendida cappella della Madonna, nel cui altare è la Madonna col Bambino, detta Madonna di Trapani, scultura marmorea della scuola di Nino Pisano.
chiesa di Santa Maria del Gesù, dalla caratteristica facciata gotico-rinascimentale, nella cappella Staiti, sotto un baldacchino marmoreo realizzato da Antonello Gagini (1521), è la Madonna degli Angeli, terracotta policroma di Andrea Della Robbia,
nel quartiere ebraico sorge il cinquecentesco palazzo della Giudecca, con una torre, un portale ogivale e belle finestre con ricche decorazioni.
Delle fortificazioni cinquecentesche restano il bastione di Sant'Anna e quello detto “dell'Impossibile”, i resti del cosiddetto Castello di Terra, costruito secondo la tradizione in epoca punica insieme al Castello di Mare, situato sull'isolotto della Colombaia, ma in realtà risalenti al sec. XII, notevoli edifici in stile liberty.
Il porto di Trapani durante il Medioevo fu uno dei più importanti del Mediterraneo.
Nel 1535 Carlo V, arrivò a Trapani dopo aver sconfitto la flotta turca. La città si era ormai talmente affermata nello scacchiere geopolitico dell'epoca da meritare dallo stesso Carlo V l'appellativo di "Chiave del Regno".
Luoghi d'interesse vicino Trapni
Erice, itinerari e luoghi nel Trapanese
Il borgo medievale di Erice situato a 750 metri s.l.m., dalla quale si gode dun’eccezionale vista panoramica che spazia al golfo di Trapani ed alle isole Egadi, patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledì di agosto.
Erice, dal 1167 al 1934 parte di Monte San Giuliano. Secondo Tucidide fu fondata dagli esuli troiani in fuga, che conserva ancora oggi il suo aspetto medievale.
Piazza Duomo di Erice
La piazza del Duomo di Erice è il luogo che meglio riassume la storia di questa incantevole località, un tempo dominata dai Normanni.
La chiesa madre è invece del Trecento, e risale all’epoca dello spagnolo Federico d’Aragona, la bellissima chiesa in pietra fu realizzata sotto il regno di Federico III d’Aragona nel 1314. La struttura in pietra, in stile gotico è caratterizzata da un rosone centrale e da un bellissimo portico. Di fianco alla chiesa si trova la Torre Campanaria, da cui è possibile ammirare la città dall'alto: saliti i 110 gradini e ammirate la meraviglia. La bella facciata gotica e la torre campanaria sono uno degli scorci più fotografati della Sicilia.
Il Castello Venere e la Torre Pepoli
Il castello di Venere, costruito dai Normanni nel XII secolo sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano e se si è in cerca di una vista mozzafiato Erice offre anche l’opportunità di visitare, con le sue antiche mura controlla l’intero territorio circostante.
Poco più in basso la Torre Pepoli offre panorami incantevoli sulle bellezze naturali che circondano il paese, raggiunta questa bellissima torretta in stile liberty voluta dal Conte Agostino Pepoli, si può ammirare il panorama sul golfo di Monte Cofano.
Museo Civico
All’interno del Palazzo Municipale, sulla principale piazza Umberto I, Il Museo Civico conservata la bellissima opera marmorea de L’Annunciazione, oltre a reperti archeologici di grande valore come la Testina marmorea di Afrodite.
Chiesa di San Martino
realizzata per volontà di Ruggero il Normanno. La chiesa, a tre navate, è caratterizzata da un bellissimo pavimento maiolicato oltre a statue, dipinti e affreschi.
Mura di Erice
Passeggiate lungo la cinta muraria realizzata a difesa di Erice e perfettamente conservata. Le mura che partono da Porta Trapani e giungono a Porta Spada.
Quartiere Spagnolo
Si tratta di una struttura militare da cui potrete godere di una vista mozzafiato sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano. La struttura ospita il Museo dedicato agli antichi mestieri.
L'ultimo mercoledì di agosto, in occasione della Festa della Madonna di Custonaci, si svolge la Processione dei Personaggi.
A Erice a settembre la Festa FedEricina e il Raduno Cortei storici di Sicilia. Rievocazione storica dell’arrivo a Erice di Federico III d’Aragona, Re di Sicilia, e della moglie Eleonora. Villaggio Medievale tra Musici e Sbandieratori la sfilata Regale, i reali con guardie, musici e danzatrici, degustazioni di prodotti tipici ericini medievali, spettacoli itineranti.
All’interno del Castello Torre Pepoli sarà allestito il villaggio medievale, dove si potranno degustare la zuppa medievale, l’Ippocrasso, un vino "speziato" con la cannella tipicamente medievale, mentre gli ospiti saranno intrattenuti con danze, giochi e dimostrazioni di scherma. Per le strade del borgo invece sfileranno i cortei storici, musici, sbandieratori, giocolieri e tamburini.
Calatafimi , itinerari e luoghi nel Trapanese
Calatafimi Segesta comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 330 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso 1-3 maggio, si svolge ogni 5 anni
l'abitato è dominato dai resti del castello medievale, Castello di Eufemio, lo stesso che ancora oggi occupa la cima del promontorio
la chiesa Madre, dedicata a San Silvestro Papa, fu eretta nel sec. XVI,
la chiesa del Crocifisso, con facciata neoclassica,
la chiesa della Madonna di Giubino (1721-34), che conserva, un organo ligneo settecentesco, il trittico marmoreo della Madonna di Giubino, famosa perchè con l'invocazione dello Spirito Santo, venne sconfissa una invasione di cavallette
Casa Museo di Garibaldi a Calatafimi
zona archeologica di Segesta, situato a metà strada tra Palermo e Marsala numerosi resti di edifici come il teatro, il tempio dorico, il santuario di contrada Mango https://www.parcodisegesta.com/
Monumento Ossario di Pianto Romano https://www.piantoromanocalatafimi.it/
Il presepe vivente, https://www.facebook.com/PresepeViventeCalatafimiSegesta/
Il Calatafimi Segesta Festival Dionisiache, che ha rilanciato la cultura del teatro all'aperto nello splendido scenario del teatro, https://www.calatafimisegestafestival.it/ o https://www.dionisiache.it/
Calatafimi Segesta, dall'11 giugno al 2 settembre 2023, la tradizione del tappeto artistico l'infiorata, https://www.facebook.com/infiorata.calatafimisegesta/
Fiera enogastronomica “I Sapori di Grani Antichi” a Calatafimi Segesta, ad agosto, la manifestazione dedicata alle antiche tradizioni del territorio con la partecipazione di produttori del territorio siciliano, https://www.facebook.com/people/I-Sapori-Di-Grani-Antichi-Di-Calatafimi-Segesta/100083328889421/
Cala Rossa a Favignana, itinerari e luoghi nel trapanese
Favignana comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 6 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso 14 settembre.
Al centro dell'abitato sorge la chiesa dell'Immacolata Concezione (sec. XVIII). Sul porto è l'ottocentesco villino Florio, in stile liberty, sede municipale; lungo un lato del porto si trovano gli edifici della tonnara. I forti di Santa Caterina e di San Giacomo sono testimonianze del periodo normanno.
Gli appassionati di mare apprezzeranno, ancor più di Trapani, le vicine isole Egadi, davvero facili da raggiungere dalla città. La più bella è Favignana, con le sue spiagge dalle acque azzurre, le calette nascoste e le grotte, ma meritano una visita anche Levanzo, Marettimo e Maraone.
Scurati il borgo nella grotta, Grotta Mangiapane, itinerari e luoghi nel trapanese
Custonaci comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 186 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledi di agosto.
Il santuario della Madonna, meta di pellegrinaggi già nel Trecento e fortificato nel Cinquecento, custodisce una tavola attribuita a fra' Ludovico Zichichi (sec. XVI); i rimaneggiamenti subiti nelle varie epoche sono visibili nella mescolanza degli stili gotico-romanico e rinascimentale. Di origine quattrocentesca è la chiesa di San Francesco, con un bel campanile. D'interesse artistico sono anche il palazzo aragonese Pollicarini e il campanile dell'ex chiesa di San Giovanni.
Le Grotte di Scurati accolsero al loro interno un piccolo borgo di case, abitato dal 1819 fino alla metà del ‘900
Nei pressi di Trapani non c’è luogo più suggestivo e interessante di Scurati, un borgo abbandonato che si trova interamente all’interno di una caverna naturale, con le sue abitazioni, la cappella e le stalle. La sua bellezza e particolarità l’hanno reso la location perfetta, ogni anno, per uno dei presepi più belli d’Italia.
Mozia Marsala, Trapani itinerari e luoghi
Marsala comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 12 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
La costruzione di numerosi edifici civili e religiosi fra il Seicento e il Settecento ha conferito all'architettura cittadina un aspetto prevalentemente barocco, il centro storico è spezzato in due dal “Cassaro”, la via principale di Marsala oggi denominata via XI Maggio. Da un lato troviamo il quartiere spagnolo con la storica Porta di Mare, il Santuario dell’Addolorata e la Chiesa del Purgatorio. Dall’altro, il quartiere ebraico dove sorge il cinquecentesco Complesso San Pietro, e non molto lontano, il Santuario della Madonna della Cava. Marsala fa parte del Circuito dei Borghi Marinari, diverse aziende aderiscono all'Associazione "Strada del Vino di Marsala". Terre d'Occidente,
Il duomo, dedicato a San Tommaso di Canterbury, fu eretto nei sec. XVII-XVIII sui resti di una costruzione normanna (la facciata fu terminata solo nel 1956); all'interno sono diverse sculture dei Gagini e un dipinto di Mariano Riccio (Presentazione di Gesù, 1593), mentre nel Museo degli Arazzi, allestito nei locali attigui alla chiesa, si trovano otto arazzi fiamminghi del Cinquecento.
La chiesa del Purgatorio fu eretta in stile barocco nel sec. XVII. Tra gli edifici civili spiccano il Palazzo VII Aprile, detto anche Palazzo Senatorio o Loggia (sede municipale), edificato nel 1576 sull'antica loggia dei Pisani e ultimato nel Settecento, e la porta Nuova, ricostruita nel 1780.
In prossimità di capo Boeo sono la piccola chiesa di San Giovanni, dal bel portale barocco (sotto il pavimento si trovano un pozzo e un mosaico d'età romana), e resti di un quartiere romano, fra cui emergono i ruderi di una villa del periodo imperiale (sec. III), dotata di un piccolo complesso termale, con pavimento musivo.
Nell'ex monastero di San Pietro (sec. XVI) sono la Biblioteca Comunale e il Museo Civico.
L'ex convento del Carmine (risalente al sec. XII e ricostruito nel sec. XIV) ospita l'Ente Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala”, dove vengono esposte a rotazione opere di artisti italiani e stranieri. Sul lungomare, nei pressi di capo Boeo, sorge il baglio Anselmi, un tempo stabilimento vinicolo per la produzione del marsala, che ospita il Museo Archeologico, con reperti databili dal periodo preistorico al Medioevo e i resti di un'imbarcazione punica di 35 m, di elevato interesse per i particolari costruttivi leggibili nello scafo.
Ma ciò per cui tutti conoscono Marsala, è sicuramente lo storico sbarco dei mille. Giuseppe Garibaldi l’11 maggio 1860.
Altri associano Marsala al liquore Marsala, creato nel 1833 da Vincenzo Florio. E sono proprio queste antiche Cantine Florio che oggi attirano numerosi turisti da tutto il mondo.
Nei suoi pressi, è presente la Via del Sale. Trattasi della strada che collega Marsala a Trapani, passando lungo la laguna dello Stagnone, dove troviamo le famose saline di Marsala e Trapani.
Siciliamo” a Marsala con il nuovo format ad 30 agosto. Una manifestazione all’insegna della valorizzazione delle aziende siciliane e dei loro prodotti enogastronomici che popoleranno il Siciliamo Village nella splendida cornice del complesso monumentale San Pietro. https://www.facebook.com/siciliamoexpo/
Fishtuna, festival del tonno rosso, la kermesse sulle tradizioni legate alla pesca sostenibile del tonno e al territorio, la manifestazione si svolge a Palazzo Fici, sede dell'Associazione Strada del Vino di Marsala - Terre d'Occidente, e nei Musei di Baglio Anselmi-Parco di Lilibeo https://www.facebook.com/fishtuna.it/
Mozia, Sicilia Occidentale il tour
In queste saline troviamo i famosi mulini a vento siciliani. Da non perdere un tramonto allo Stagnone e l’isola di Mozia, una piccola isoletta ex città Fenicia, le cui testimonianze ben conservate l’hanno resa un importante sito archeologico facilmente raggiungibile da Marsala.
Isola di Mozia, Riserva Stagnone, itinerari e luoghi nel trapanese
Mozia fu un’antica città fenicia, sita sull’isola di San Pantaleo, nello Stagnone di Marsala
A poca distanza dalle Isole Egadi, si trova anche l’isola di Mozia, molto importante dal punto di vista storico perché fu abitata dai Fenici, dai Greci e dai Normanni.
Da non perdere le antiche fortificazioni, i siti archeologici (con templi e necropoli) e il celebre museo “Giuseppe Whitaker”. https://www.isoladimozia.it/
Salemi, itinerari e luoghi nel trapanese
Salèmi comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 446 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo.
Chiesa Madre di Salemi, dedicata a San Nicola, è divenuta il principale luogo di culto della città dopo che il terremoto del 1968 ha distrutto la vecchia Chiesa Madre della città, la chiesa presenta una facciata in stile barocco, tra le opere custodite nella chiesa, è l'organo settecentesco
Domina l'abitato il castello riedificato nel sec. XIII da Federico II, conserva alcune torri. Tra le architetture medievali del borgo antico, le strutture barocche della chiesa e del collegio dei Gesuiti, dove è stata allestita la Mostra di Cimeli del Risorgimento, che raccoglie fotografie, armi e documenti che testimoniano il contributo della città agli episodi del 1848-60. Lo stesso collegio ospita il Museo Civico, dove sono esposti dipinti e sculture provenienti dalle chiese del territorio distrutte dal sisma e dal villaggio preistorico di Mokarta,
il quartiere ebraico della Giudecca e quello islamico del Rabato
Dedicata a San Biagio 3 febbraio, è la Festa dei Pani, che si celebra con la confezione e la distribuzione di pani di pasta non lievitata dalle varie forme, tra cui, cuddureddi (ciambelline, che simboleggiano la gola di cui il santo è protettore) e cavaduzzi (dalla forma di piccoli animaletti, che ricordano la liberazione dalle cavallette che invasero le campagne salemitane nel sec. XVI).
Il 19 marzo, in molte case, vengono allestite delle cappelle votive con le cosiddette “cene di San Giuseppe”, mense con enormi quantità di pietanze, non inferiori a 19 e non superiori a 101, cui vengono invitati vari commensali.
L’ex Chiesa Madre di Salemi, dedicata a San Nicola di Bari, crollò in seguito al terremoto del 1968. Oggi rimangono solo i ruderi dell’abside come fondo scenico della piazza in memoria del
terremoto e come simbolo di rinascita del paese.
A Salemi il museo della mafia ed officina della legalità, ospitato all'interno dell'ex convento dei Gesuiti e dedicato a Leonarda Sciascia https://www.facebook.com/sistemamusealesalemi
Si trova in una posizione favorevole dei grandi centri turistico-culturali della Sicilia occidentale, quali Selinunte, Cave di Cusa, Mothia, Riserva naturale dello Stagnone ed Erice.
http://www.clicksicilia.com/blogclicksicilia/blog/?salemi,-un-borgo-tra-vigne,-un-castello,-leggende
Sagra della Busiata", dal 7 al 9 agosto 2023 il tradizionale appuntamento enogastronomico che si svolge tra i vicoli del centro storico di Salemi, in provincia di Trapani, nei punti di degustazione sarà possibile degustare la particolare pasta lavorata a mano secondo le varianti culinarie offerte dai cuochi in gara, il tutto innaffiato con i vini delle aziende locali.
La sagra ripropone ogni anno la riscoperta di un piatto culinario tipico del trapanese in più proposte, con il giusto vino da accostare per esaltare l'arte del gusto. La manifestazione si svolge con la collaborazione dei ristoratori del posto e limitrofi e la partecipazione di vari gruppi folkoristici. Durante l’evento potranno essere visitati i beni monumentali della città, https://www.facebook.com/sagradellabusiata/ https://www.facebook.com/culturaturismospettacolosalemi
Castelvetrano comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 187 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
La chiesa di San Domenico, eretta nella seconda metà del sec. XV, la facciata della chiesa madre dell'Assunta (sec. XVI) è ornata da un portale preziosamente intagliato; l'interno, con decorazioni a stucco di A. Ferraro e G. Serpotta, ha una notevole cappella della Maddalena di T. Ferraro.
La chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita alla fine del Settecento, conserva una statua in marmo di Antonello Gagini.
Nei pressi dell'abitato è la chiesa della Santissima Trinità di Delia, eretta in epoca normanna nel sec. XII; ha pianta a croce greca triabsidata con cupola centrale su quattro colonne.
Chiesa del purgatorio
Presso il litorale, vicino Marinella, sono i resti della città greca di Selinunte.
Corteo Storico di Santa Rita e della Nobiltà Castelvetranese a Castelvetrano . Il sontuoso corteo storico racchiude nel suo seno le nuove coordinate della religiosità globale, e quelle della più profonda tradizione spagnola e aragonese con la Rievocazione storica dell’Investitura di Carlo d’Aragona e Tagliavia a primo principe della Città. https://www.facebook.com/corteosantaritacastelvetrano/
Sarduzza Fest settembre ed ottobre a Castelvetrano. L'evento gastronomico mira alla valorizzazione della Sarduzza di Selinunte una particolare e ottima varietà di pesce azzurro, https://sarduzzafest.it/
La festa del Cioccolato a Castelvetrano è una manifestazione dove è possibile prendere parte ad esperienze degustative uniche con tante varietà di cioccolato, provare delizie culinarie tipiche dello street food siciliano, assistere a spettacoli culinari con il cioccolato come protagonista. https://www.facebook.com/people/Associazione-Centro-storico-Castelvetrano/100066598821135/
La leggenda dei delitti dell’Aironera di Castelvetrano
Questa leggenda trae probabilmente origine dalla storia biografica della duchessa Zenobia Gonzaga, figlia di Vittoria Doria e di Ferrante II, duca di Guastalla, e del consorte Giovanni III d’Aragona, duca di Castelvetrano. Il luogo a cui è legata la leggenda un antico edificio di Castelvetrano chiamato “L’Aironera”, chiamatacosì perchè il duca di Castelvetrano, Don Diego D’Aragona, proprietario della tenuta, la utilizzava come base per la caccia all’airone. L’edificio è anche conosciuto come “Lariuni”.
Secondo la leggenda essendo il duca sempre molto occupato, la moglie, per non annoiarsi, si trasferì presso l’Aironeria e sempre per non annoiarsi, organizzava sempre grandi feste, dove partecipavano i nobili più in vista di Castelvetrano e dei paesi vicini. La duchessa era ancora giovane ed attraente e non di rado accettava la corte dei partecipanti alle feste, ebbe quindi molti amanti ma per non far sapere in giro che tradiva il marito dopo, passata la notte di passione, li faceva uccidere da un suo servo. Le misteriosi sparizioni, purtroppo, si ripetevano nel tempo e, la voce di tali omicidi iniziò a girare per il paese. Un giovane nobile, venuto a conoscenza di quanto si raccontava intorno alla duchessa e alle misteriose scomparse di tanti giovani del circondario, decise di sfidare la sorte; iniziò così a corteggiare la donna, entrò nelle sue grazie e riuscì ad avere un appuntamento galante; l’uomo sapeva già cosa gli sarebbe accaduto e nascose nel mantello un affilato pugnale.
Dopo una notte infuocata, quando il servo stava per attaccarlo alle spalle, il nobile gentiluomo reagì con prontezza e, colto di sorpresa il suo aggressore, lo uccise, quindi fuggì via.
La notizia dell’accaduto si sparse subito intorno al paese e nel circondario; il duca rientrò subito a palazzo, fece richiamare la moglie dalla palazzina dell’Aironera e la fece uccidere, ma il giovane era già lontano, al sicuro dalla vendetta del Duca.
Valle del Belice, itinerari e luoghi nel trapanese
La Valle del Belice è la valle, prevalentemente collinare, entro il quale si estende il corso del fiume Belìce. Si trova nella Sicilia occidentale e occupa un'area compresa tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento.La valle è formata dal bacino idrografico del fiume Belìce costituito dall'unione di due rami, il Belìce Destro che nasce presso Piana degli Albanesi, e il Belìce Sinistro, che scende invece dalla Rocca Busambra. Dopo la confluenza il fiume si sviluppa fino alla costa mediterranea, la foce si trova nel comune di Castelvetrano, è un fiume lungo 95 chilometri, uno dei più grandi della Sicilia meridionale http://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/itinerario-la-valle-del-belice.php
Una delle attrattive principali da visitare all’interno del contesto territoriale della Valle del Belice è il Parco Archeologico di Selinunte, uno dei parchi archeologici più grandi d’Europa e si estende per oltre 270 ettari. È l’espressione diretta della Grecia classica e dello stile doricole cave di Cusa, le cave hanno rappresentat una miniera indispensabile di materia prima per la costruzione dei templi e degli edifici della città di Selinunte. Da vedere anche Menfi, Portopalo, il lago garcia,
la Riserva naturale grotta di Entella, un area protetta si trova nel comune di Contessa Entellina, Poggioreale, Salaparuta, Partanna e Santa Ninfa, https://www.facebook.com/grottaentella/
Esiste anche l'unione dei Comuni Valle del Belice, formata dai Comuni di Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale.
Come spostarsi in Sicilia
Il modo migliore per spostarsi in Sicilia è indubbiamente l’auto, ma se siete amanti delle due ruote, fate pure.Potrebbe essere emozionante girarla con i mezzi pubblici, come si fa in molti paesi del mondo, ma qui ci dovrete rinunciare, i collegamenti ci sono ma si perde del tempo.
La linea ferroviaria c'è ma è consigliabile prenderla solo per i capoluoghi o città importanti, diversamente risciate di essere lasciati nel nulla e raggiungere il comune non sempre è facile.
Gli autobus sono frequenti e capillari, ma dovete prepararvi prima le informazioni sulle compagnie che effettuano il servizio.
Una soluzione per chi decide di venire e spostarsi in Sicilia senza auto potrebbe essere optare per i servizi privati di transfer.
Tra le opzioni che potrebbe risultare utile è il transfer o noleggio ccn più costosa rispetto alle altre, ma avrai il vantaggio di essere prelevato e riaccompagnato al tuo alloggio all'orario che più preferisci.
Poi potete sempre noleggiare un auto, per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio.
Vi consiglio anche di prenotare con un certo anticipo, soprattutto se ci andate in alta stagione, per avere più scelta e per pagare di meno.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
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