Isole Pelagie porti approdi - Porti, approdi, spiagge della Sicilia

Porti ed approdi turistici
Stai pensando di visitare la Sicilia via mare? Non puoi perderti i porti e gli approdi turistici che offre questa splendida regione! Sia che tu sia un appassionato di vela o semplicemente desideri
rilassarti in spiaggia, la Sicilia ha tutto ciò che cerchi.
Vai ai contenuti
Le isole Pelagie in Sicilia
Le isole Pelagie, sono un arcipelago dell'Italia, in Sicilia, il più meridionale d'Italia, costituiscono amministrativamente il comune di Lampedusa e Linosa, nel libero consorzio comunale di Agrigento, l’arcipelago annovera una spiaggia ? quella dei Conigli ? che gli intenditori includono fra le top ten del mondo.

Lampedusa ospita O’ Scià , era la manifestazione più importante di tutto l’arcipelago e diventata negli anni una grande kermesse musicale, O' Scià, che significa fiato mio o mio respiro, che gli isolani adoperano come saluto amichevole.

La Madonna di Porto Salvo è la patrona di Lampedusa, a lei è dedicata una processione solenne il 22 settembre.
La si venera in un piccolo santuario candido e austero circondato da un giardino di fiori esotici, situato a un paio di chilometri dal centro, sulla deviazione che scende a Cala Madonna.
La storia è singolare. I protagonisti di questa storia sono due celebri pirati: Dragut, famoso per avere depredato navi che solcavano il Mediterraneo verso Spagna e Italia, e il suo luogotenente Uluj Alì più comunemente conosciuto come Ucciali, in una delle loro incursioni alle navi barbaresche, catturarono un giovane marinaio di nome Andrea Anfossi. Quest’ultimo, detto il Gagliardo perché non si arrendeva facilmente, venne tenuto prigioniero su una nave fino a quando in una battaglia, svoltasi presso le acque di Lampedusa, Dragut gli ordinò di andare a recuperare delle casse che Kheyr el Din, con cui stava combattendo, aveva gettato in mare. Ma una volta toccata la terra ferma, Anfossi si nascose presso il Vallone del Santuario, dove dei pastori lo aiutarono e lo sfamarono. Ripresosi si inoltrò nella valle sino a quando non trovò una grotta nella quale era custodita una tela che raffigurava la Madonna e il bambinello in braccio, con Santa Caterina d’Alessandria.
Andrea allora lesse questo ritrovamento come un segno del destino, così usò la tela come una vera e propria vela che gli permise di giungere presso le coste liguri. Giunto in patria prese la tela e la offrì ai suoi compaesani che costruirono un santuario in onore della Madonna di Lampedusa.
Con quella randa miracolosa la sua zattera volò per duemila km sulle acque portandolo sano e salvo al suo paese, dove costruì un santuario intorno all’immagine che lo aveva salvato, Servendosi di un tronco d'albero scavato come rudimentale imbarcazione e della tela del quadro come vela, scappò dall'isola. La leggenda narra che con questa imbarcazione riuscì a fare ritorno in Liguria, fece erigere un santuario, tutt'oggi meta di pellegrinaggio. Fece voto di erigere un santuario, per ringraziare la Madonna del pericoloso viaggio, nella località denominata Costaventosa. Nel 1619 terminarono i lavori per l’edificazione del santuario mariano di Nostra Signora di Lampedusa ad opera degli abitanti castellaresi. La solenne incoronazione avvenne nel 1845

Un’altra leggenda siciliana narra che a Lampedusa naufragò un vascello e che le sole due superstiti furono due donne palermitane, Rosina e Clelia. Lì esse trovarono due eremiti, Guido e Sinibaldo, che rinunciarono alla loro vita di asceti e le sposarono: da qui sarebbe discesa la popolazione locale.

L’Ariosto, poi, ambientò sull’isola il cruento duello fra Cristiani e Saraceni, in cui Orlando prese il suo leggendario cavallo bianco. E così, a Lampedusa, c’è tuttora la Contrada Cavallo Bianco, c’è l’orma di Orlando e persino la Torre di Orlando, trasformata oggi dal Ministero delle Belle Arti in un museo.

Il 14 luglio 1551, la flotta guidata da Andrea Doria naufragò nella zona, e oltre mille uomini persero la vita. Nel 1630, Carlo II di Spagna concesse a Giulio Tomasi il titolo di “Principe di Lampedusa”.
Non è un agenzia turistica o una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, è un sito amatoriale, qualsiasi collaborazione è a titolo gratuito
Torna ai contenuti