La Conca d'Oro è la pianura sulla quale è adagiata la città di Palermo
È compresa fra i Monti di Palermo ed il Mar Tirreno sul quale si specchia la città di Palermo. In riva al mare e isolato dagli altri monti si staglia la mole del Monte Pellegrino, alto 609 metri.
Per la pianura passa il principale fiume palermitano, l'Oreto.
Nel territorio sono presenti siti e strutture che meritano di essere conosciuti ed apprezzati, quei luoghi dalla frequentazione eremitica, siano questi romitori ipogei, cenobi o chiese rupestri, che sono presenti un po’ dovunque. Sono luoghi spesso non facilmente accessibili, tuttavia sempre suggestivi e gratificanti. Parliamo d'un giacitoio o di un altarino in pietra, una basilica catacombale paleocristiana o di una chiesa bizantina interamente scavate nel tufo e sovente impreziosite da un’iconografia.
luoghi remoti e isolati per dedicarsi alla contemplazione, alla meditazione ed alla preghiera. In principio ambienti naturali, come le grotte o gli anfratti della montagna, sia pure protetti e migliorati con semplici opere murarie, per arrivare poi in epoca medievale a strutture più articolate e complesse, come ad esempio, le chiese rupestri.
Cripta di Santa Maria di Piedigrotta (Cappella rupestre – IV-V secolo) - Palermo
Cripta di Santa Maria di Piedigrotta (Cappella rupestre – IV-V secolo) - Palermo
La cripta di Santa Maria di Piedigrotta, nel cuore del mercato ittico di Palermo, è l’antico ambiente ipogeo utilizzato dai pescatori come deposito per le reti e successivamente trasformato in luogo di culto. Della cappella rupestre, gestita da una Confraternita dei Pescatori sorta nel 1565, sono tutt’ora visibili un’immagine a fresco della Madonna della Pietà su una parete assieme a frammenti di putti scolpiti ed altri simboli mariani; mentre della sovrastante seicentesca chiesa, dopo i bombardamenti dell’ultima guerra, non resta alcunché.
Eremo di San Benedetto il Moro (Romitorio semirupestre – XVI secolo) - Palermo
Eremo di San Benedetto il Moro (Romitorio semirupestre – XVI secolo) - Palermo
L’eremo di San Benedetto il Moro, secondo la tradizione, è attestato dalla prodigiosa radicazione di un bastone, oggi uno straordinario e svettante cipresso, nel terreno antistante la piccola cappella sul monte Pellegrino in cui egli visse assieme al confratello Girolamo. Ed è proprio il secolare cipresso che, a dispetto dei lunghi anni e dei danni subiti (numerosi incendi), può considerarsi non solo lo spettatore silente dei “tempi” ma soprattutto il testimone vivente di quella spiritualità che tutt’ora ammanta il luogo.
Grotta di Santa Rosalia (Romitorio rupestre – XII secolo) - Palermo
Grotta di Santa Rosalia (Romitorio rupestre – XII secolo) - Palermo
La grotta di Santa Rosalia, ora inglobata nel santuario del monte Pellegrino che domina la conca palermitana, è quella in cui la santa, proveniente dalla Quisquina, il feudo paterno sui monti Sicani, si trasferì definitivamente in penitenza fino alla morte. Lì la trovarono infatti i fedeli palermitani, che già da tempo salivano numerosi all’eremo attirati dalla sua fama di santità, il 4 settembre 1165.
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