Caltagirone cantine vinicole, l'enoturismo il territorio
Caltagirone le cantine vinicole, l'enoturismo, i produttori, i territori, una guida alle cantine presenti nel Comune, un punto di riferimento per conoscere il Vino Siciliano.I produttori promuovono il mondo del vino, protagonisti dei sapori racconteranno la tradizione vinicola il territorio la cultura vitivinicola, offrono la possibilità di passeggiare nel bel mezzo dei propri vigneti, per la promozione delle attività legate al turismo del vino.
Alcune cantine propongono pacchetti, che includono non solo degustazioni di vini, ma anche di olio e formaggi.
Che la degustazione abbia inizio, per scoprire le fasi della lavorazione, coltivazione, vinificazione, imbottigliamento, invecchiamento dei vini.
Le informazioni sulle singole cantine, è legata prevalentemente al territorio, sono integrati riferimenti ai luoghi.
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Caltagirone: Vino, Storia e Tradizione in ogni sorso, scopri le cantine
Judeka
C.da Nanfro - S.Nicola Le Canne
SP Caltagirone - Niscemi Km 4
95041 Caltagirone CT
Tel. 0933 60544
v.nicodemo@judeka.com
Antica Tenuta Del Nanfro
C.da Nanfaro, Km. 4
95041 Caltagirone CT
Tel. e Fax 0933 60744
nanfro@nanfro.com
www.nanfro.com
Feudo Silvestri
P.zza Silvestri, 2 - Granieri
95040 Caltagirone CT
Tel. 334 5810788
Fax 091 327105
info@feudosilvestri.it
Abbazia Ogliastro
C.da Ogliastro
95041 Caltagirone CT
Tel. e Fax: 0933 22942
info@abbaziaogliastro.com
www.abbaziaogliastro.com
Caltagirone e il Vino: Scopri le Cantine i Sapori il Territorio
Caltagiróne comune della Città Metropolitana di Catania, 608 m s.m., patrono: san Giacomo 25 luglio,
L'aspetto barocco degli edifici dovuto alla ricostruzione settecentesca è esaltato dall'impianto urbanistico medievale, con strade tortuose e scalinate.
Tra i pochi edifici civili sopravvissuti al terremoto spiccano la Corte Capitaniale opera dei Gagini (sec. XVI-XVII), il Palazzo Senatorio (sec. XV), sede della Galleria Sturzo;
tardosettecenteschi sono invece il palazzo Gravina, con decorazioni a grottesche, e l'ex carcere Borbonico, che ospita il Museo Civico.
I giardini pubblici furono realizzati su progetto di G. B. Basile (1846-48) attorno a uno scenografico belvedere (1792) detto “il Teatrino”, da cui si accede al Museo della Ceramica,
La maggior parte delle chiese, tutte rifatte o profondamente restaurate dopo il terremoto del 1693, si presenta in forme settecentesche: Santa Maria del Monte, conserva la bizantina Madonna di Conadomini (sec. XIII); San Giacomo, di origine normanna ma rifatta tra i sec. XVII e XVIII, a tre navate, custodisce preziose opere d'arte, tra cui lo stemma marmoreo della città, l'arca argentea con le reliquie del santo, il portale delle reliquie e l'arco della cappella del Sacramento;
la chiesa del Gesù (fine del sec. XVI), riccamente decorata, con una Natività di scuola fiamminga (sec. XVI) e una Pietà di F. Paladino;
la chiesa di San Giorgio, con il campanile medievale e una Trinità, tavola fiamminga attribuita a Rogier van der Weyden (sec. XV);
la chiesa del Salvatore, a pianta ottagonale, che conserva le spoglie di don Luigi Sturzo (1871-1959), nativo della città; la chiesa di San Francesco, originaria del sec. XIII, con la sagrestia gotica. Il duomo di San Giuliano, risalente al periodo normanno, fu ricostruito all'inizio del sec. XX.
La casa Natale di Luigi Sturzo a Caltagirone accoglie un centro polifunzionale destinato alla valorizzazione del patrimonio storico
ed artistico dell'immobile, e alla divulgazione delle memorie e della prassi sturziana attraverso l'attività scientifica di un Centro Studi e la fruizione dell'inedito Fondo Archivistico e Librario degli Sturzo
Villa Jacona della Motta a Caltagirone fa parte di un complesso di ville e parchi realizzati tra il Seicento e il Novecento nelle adiacenze del Convento di Santa Maria di Gesù,
L'opera architettonica più spettacolare è però la scalinata di Santa Maria del Monte: costruita nel 1608 su progetto di Giuseppe Giacalone, ha 142 scalini e unisce la città alta alla città bassa, superando un dislivello di circa 50 metri; il rivestimento ceramico, del sec. XX, con decorazioni geometriche, floreali e figurative, rappresenta in successione gli stili arabo, spagnolo e rinascimentale, ripercorrendo la storia della tradizione ceramica locale. https://www.facebook.com/people/SCALA-Infiorata-A-Caltagirone/100044633057410/, e la scala illuminata
Per le sue architetture barocche Caltagirone è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto.
Il Museo Teatro Stabile dei Pupi Siciliani a Caltagirone ha sede negli stessi ambienti che hanno ospitato la “Compagnia dei Pupi", nata nel 1918 grazie a don Giovanni Russo e attiva fino al 1989, anno della scomparsa di Gesualdo Pepe
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