Ribera cantine vinicole, l'enoturismo il territorio
I produttori promuovono il mondo del vino, protagonisti dei sapori racconteranno la tradizione vinicola il territorio la cultura vitivinicola, offrono la possibilità di passeggiare nel bel mezzo dei propri vigneti, per la promozione delle attività legate al turismo del vino.
Alcune cantine propongono pacchetti, che includono non solo degustazioni di vini, ma anche di olio e formaggi.
Che la degustazione abbia inizio, per scoprire le fasi della lavorazione, coltivazione, vinificazione, imbottigliamento, invecchiamento dei vini.
Le informazioni sulle singole cantine, è legata prevalentemente al territorio, sono integrati riferimenti ai luoghi.
La Torre di Poggiodiana
Via Brodolini, 30
92016 Ribera AG
Tel. 0925 901603
Fax 0925 61654
info@vinilatorredipoggiodiana.it
Spazio pubblicità
Curiosità
Ribera comune del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, 223 m s.m., patrono san Nicola di Bari 6 dicembre,
la chiesa madre, della fine del Settecento, e il palazzo del municipio, ottocentesco.
Castello di Poggiodiana.
A pochi chilometri dal centro abitato sorgono le rovine del trecentesco Castello di Poggiodiana costituite da una torre cilindrica merlata e da una torre quadrata. Il castello era stato edificato per volere di Guglielmo Peralta e successivamente fu di proprietà dei Conti di Luna. Grazie alla sua favorevole posizione, esso domina le gole del Lupo, scavate dal fiume Verdura.
Terra mia, Festival dell'agricoltura e dello sviluppo sostenibile a maggio https://festivalterramia.it/
Sagra dell'Arancia di Ribera DOP, uno straordinario viaggio di gusto. In programma degustazioni, showcooking, convegni e spettacoli. https://www.facebook.com/people/Sagra-dellarancia-di-Ribera/100069553098155/
LA LEGGENDA DEL SS CROCIFISSO DI RIBERA"
Per quanto riguarda la leggenda del ritrovamento del Crocifisso che la statua lignea che si venera nella Chiesa Madre di Ribera non è quella appartenuta alla panettiera signora Domenica Cali, la detta panettiera era solita recarsi a dorso d'asino in località Seccagrande per far legna per il proprio forno e che un giorno proprio a Seccagrande e a "ripa di mari", come dice letteralmente la signora, rinvenne, con grande meraviglia, il simulacro del Crocifisso. Con molta fede e commozione lo caricava sull'asino e lo portava nella sua abitazione a Ribera. La domenica seguente la panettiera, dopo aver messo l'impasto per il pane a lievitare, si recava nella Chiesa Madre per assistere alla santa Messa, e al ritorno in casa, con grande sorpresa, trovava il pane già sfornato e fumante, al che la signora gridava al miracolo attribuendo l'accaduto alla presenza del Crocifisso nella propria abitazione.
Correva, quindi, in chiesa a raccontare quanto le era successo all'arciprete dell'epoca, il quale disse alla donna che sarebbe stato meglio portare il simulacro in chiesa. Questa acconsentiva e così, portatelo nella Matrice una prima volta, la statua, il giorno dopo, veniva ritrovata miracolosamente nella casa della panettiera. Vi si provò una seconda volta, ma successe la stessa cosa. La terza volta, però, un fedele per devozione pensò di applicare al costato del Cristo una placca in argento, che tuttora si vede, e finalmente, il Crocifisso rimase in chiesa.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
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