Cefalù porto approdo turistico gli itinerari
Se stai pensando di visitare Cefalù, sei nel posto giusto.
Questa affascinante cittadina, situata proprio sul mare, è il punto di partenza ideale per esplorare non solo le sue bellezze storiche, ma anche i caratteristici borghi e le località rurali che la circondano. Dalla tua posizione al porto, puoi facilmente organizzare escursioni indimenticabili, scoprendo angoli nascosti e paesaggi mozzafiato. Che tu sia un amante della storia, della natura o semplicemente della buona cucina siciliana, Augusta ha qualcosa da offrirti. Preparati a vivere un'avventura unica.
Cefalù è una nota località balneare e turistica della provincia di Palermo, alle pendici della Rocca.
Ruggero II fece costruire la Cattedrale che domina la cittadina dal notevole interesse archeologico e monumentale. La visita ai luoghi cefaludesi è già un itinerario impegnativo: oltre la citata Cattedrale, la Rocca con il tempio di Diana, l'Osterio Magno, il Museo Mandralisca e il lavatoio medievale, sono solo alcuni esempi delle importanti emergenze della cittadina.
A poca distanza potrete passare dalla costa all'entroterra per visitare borghi, parchi naturali, Comuni che con le loro attrattive vi permetteranno di trascorrere una piacevole permanenza, permettendovi di scoprire un territorio sensazionale, perchè storia e tradizioni si fondono con il territorio.
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Cefalù itinerari turistici
Ciao e benvenuto a Cefalù. Se stai pensando di esplorare questa splendida località siciliana, sei nel posto giusto.
Dal porto turistico, puoi partire per un'avventura che ti porterà a scoprire angoli nascosti, borghi storici e paesaggi mozzafiato. Immagina di passeggiare tra le stradine di un antico villaggio, assaporare deliziosi piatti locali o semplicemente goderti il sole sulla costa. Che tu sia un amante della storia, della natura o della buona cucina, Cefalù ha qualcosa da offrire a tutti.
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Cefalù comune della Città Metropolitana di Palermo, 16 m s.m., patrono Trasfigurazione del Signore 6 agosto
Cefalù e la Sicilia Tirrenica è considerata una delle più belle località balneari dell'Italia, non offre solo mare e una spiaggia per la tintarella. La città costiera, sulla costa nord-orientale della Sicilia, è famosa anche per la sua cattedrale normanna, il centro storico medievale, il museo archeologico e la cucina a base di pesce, una salita alla rocca per non perdersi il suggestivo panorama dall'alto dei suoi 280 metri
La Rocca, dalla sommità della rupe che domina l’abitato, da dove si apriva l’antica porta di Terra, accesso alla città per chi proveniva dall’entroterra. Sull’orlo dello strapiombo rimangono i resti, più volte rimaneggiati, della fortificazione di probabile epoca bizantina; più arretrato, il santuario preistorico detto tempio di Diana, costruzione megalitica del IX secolo a.C. sulla quale in epoca greca venne edificato un altro edificio, poi trasformato in chiesa bizantina.
Corso Ruggero dove prospetta la settecentesca chiesa di S. Maria della Catena, Piazza Duomo dominata dalla Cattedrale che si staglia contro la parete della Rocca, il Seminario e il Palazzo Vescovile, il palazzo Maria, probabile residenza regia, e il palazzo Piraino all’angolo sud con corso Ruggero, il palazzo del Municipio, ex monastero di S. Caterina del tutto trasformato.
La Cattedrale voluta da Ruggero II come voto per la grazia ricevuta di essere scampato a una tempesta approdando a Cefalù, la basilica venne costruita a partire dal 1131. L’edificio risulta ‘fuori scala’ rispetto al tessuto urbano circostante e le due torri gli conferiscono un aspetto affascinante e austero. L’abside, le pareti contigue e la volta sono un trionfo di mosaici antecedenti quelli del Duomo di Monreale. Nel catino absidale campeggia l’enorme mosaico del Cristo Pantocrator. Annesso alla Cattedrale, il chiostro (XII secolo) è stato in parte ricostruito in seguito all’incendio che lo distrusse nel XVI secolo.
Museo Mandralisca, creato nel 1934, il museo comunale situato alle spalle del Municipio prende il nome dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca, scienziato ed erudito ottocentesco. Uomo dai molteplici interessi, il più famoso è il Ritratto d’ignoto, straordinaria opera di Antonello da Messina databile tra il 1465 e il 1476.
Lavatoio Medievale sul Fiume Cefalino, un corso d’acqua creato secondo la leggenda dalle lacrime di una ninfa, pentita di aver ucciso l’amante che l’aveva tradita.
Il Santuario Di Gibilmanna nell’omonima frazione e dedicato alla Santissima Vergine, si trova a circa 800 m s.l.m. sulle pendici occidentali del Pizzo Sant'Angelo, cima delle Madonie, sulla cui cima esisteva una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo. Museo Fra Giammaria da Tusa
Cefalù ed i paesi delle Madonie, Castelbuono, Geraci Siculo, Gangi, Petralia Soprana e Petralia Sottana, Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Scillato, Caltavuturo, Collesano, Campofelice di Roccella
L'itinerario parte dalla costa verso i paesi interni sulle Madonie. Usciti da Cefalù si percorre la SS 113 verso Messina sino al bivio per Castelbuono che si raggiunge dopo circa 15 km. Il paese,
dominato dal Castello dei Ventimiglia, ospita il museo "F. Minà Palumbo". Si prosegue per la SS 286 attraversando Geraci Siculo, edificato su pizzo Catarineci e dove è visitabile il Museo etnoantropologico delle Madonie, sino al bivio con la SS 120. Da questo si continua a sinistra per circa 10 km per raggiungere Gangi, paese edificato sull'intero versante del monte Marone. Ritornati al
bivio Geraci si prosegue lungo la SS 120 sino alle Petralie, Sottana e Soprana, dagli scorci suggestivi sia nel centro storico che nel territorio dominato dall'elevata posizione. Proseguendo ancora per la SS 120 si incontra Castellana Sicula, e dopo circa 3 km si lascia la SS 120 per raggiungere Polizzi Generosa ricca di chiese e palazzi nobiliari. Da qui per circa 15 km si percorre una strada panoramica sino a Scillato, da dove si devia per l'arroccata Caltavuturo e da qui alla medievale Sclafani Bagni. Ritornando a Scillato si ridiscende per Collesano, che conserva il nucleo medievale sorto intorno al castello normanno, sino a Campofelice di Roccella.
Cefalù - Parco delle Madonie - Piano Battaglia, Gibilmanna, Gratteri, Isnello, Collesano,
L'itinerario si svolge tutto all'interno del Parco delle Madonie, per strade impervie ma assai panoramiche, fra borghi medievali, boschi e cime montuose.
Da Cefalù si sale verso il Santuario di Gibilmanna, il portico della chiesa fu rifatto in stile neogotico nel 1907. Il sagrato fu ornato nel 1927, al posto della precedente Croce in ferro, da un monumento dedicato a San Francesco, donato dal Cav. Dott. Gaetano Saeli. Il Museo Fra Giammaria da Tusa, che si trova a Gibilmanna, frazione di Cefalù, allestito nell'antica stalla del convento annesso al santuario di Gibilmanna, appositamente ristrutturata, ospita manufatti propri della cultura francescana, paramenti e arredi sacri di pregio, donati, come segno di devozione, alla "Gran Signura" di Gibilmanna ed oggetti provenienti da altre culture.
Proseguendo si incontra il bivio per Gratteri, fra le più integre cittadine delle Madonie. L'abitato, dall'aspetto medievale e disposto a gradinata sulle pendici del monte, sono i resti del castello (sec. VIII), la chiesa madre dedicata a San Michele Arcangelo, ottocentesca, la chiesa matrice vecchia, pure dedicata a San Michele Arcangelo (sec. XIV) e la chiesa di Santa Maria di Gesù, la più antica del paese.
Visitato il paese si ritorna sulla direttrice Cefalù-Isnello e si sale sino a raggiungere Isnello, cittadina adagiata ai piedi di monte Grotta Grande, dal quale si diparte un ripido collegamento verso Collesano. Nel paese sono la chiesa di San Michele e quella del Rosario, medievali, la chiesa madre dedicata a San Nicolò, quattrocentesca. Nei dintorni è il secentesco santuario di Gibilmanna, meta di pellegrinaggio.
Collesano distrutto dal terremoto del 1693. La chiesa madre di santa Maria la Nuova (sec. XV) conserva della struttura originaria un portale ispano-gotico sul fianco, al suo interno un ciborio marmoreo di Donatello Gagini e un monumentale Crocifisso (sec. XVI) che ha, dipinta sul retro, una Resurrezione. L'ex convento dei Domenicani è oggi sede del Municipio. La chiesa di Santa Maria la Vecchia (sec. XII, rifatta nel XV) conserva una statua in marmo di Antonello Gagini raffigurante la Vergine. La chiesa di Santa Maria di Gesù sorse nel sec. XVII fuori dall'abitato.
Dopo sulla sinistra il bivio per Piano Zucchi e Piano Battaglia, nota località sciistica a quota 1619 metri, cuore del Parco delle Madonie.
Cefalù - Pollina - S. Mauro Castelverde - Halaesa - S. Stefano Camastra - Caronia - Mistretta
Percorrendo la SS 113 verso Messina, dopo 13 km s'incontra il bivio per Pollina e dopo altri 3 km il bivio per San Mauro Castelverde, antichi borghi medievali. Ridiscesi sulla SS 113 si prosegue
per Messina sino a Castel di Tusa, dove l'hotel Atelier sul mare e la Fiumara d'Arte costituiscono un connubio fra arte e paesaggio. Da Castel di Tusa si sale sino al sito archeologico dell'antica
colonia greca di Halaesa, fondata da Arconide nel 403 a.C., e poi a Tusa. Ritornati sulla SS 113 si prosegue, in direzione Messina, per Santo Stefano di Camastra, nota per i laboratori di ceramica
dall'antica tradizione artigianale, e fino a Caronia. Rientrando verso Cefalù si incontra la deviazione per Mistretta, caposaldo fra il Tirreno e la Sicilia centrale, che si raggiunge salendo per 14 km la
SS 117.
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