Il cammino dei santuari madoniti
Se stai cercando un’avventura unica in Sicilia, il Cammino dei santuari Madoniti è quello che fa per te.
Questo percorso ti porterà attraverso paesaggi mozzafiato, antichi borghi e, naturalmente, una serie di santuari affascinanti che raccontano storie di fede e tradizione.
Mentre cammini, potrai immergerti nella cultura locale, assaporare piatti tipici e magari anche fare nuove amicizie lungo il tragitto. Non importa se sei un escursionista esperto o un neofita, il Cammino è accessibile a tutti e ti regalerà momenti indimenticabili.
Cammino dei Santuari Madoniti, si svolge all’interno del Parco Regionale delle Madonie, comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana.
Il cammino inizia dal Santuario dello Spirito Santo a Gangi e, dopo aver attraversato i santuari di Madonna dell’Olio a Blufi , Madonna dell’Alto a Petralia Sottana, Madonna delle Nevi a Piano Battaglia e si conclude presso il Santuario di Gibilmanna a Cefalù
Questo percorso ti condurrà attraverso i suggestivi paesaggi delle Madonie, alla scoperta di antichi santuari e luoghi di culto che raccontano la storia e la tradizione di questa affascinante regione.
Preparati a respirare l'aria fresca dei monti e a lasciarti incantare dai tesori nascosti lungo il percorso.
Non perdere l'opportunità di vivere un'esperienza unica lungo il Cammino dei santuari Madoniti
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Gangi il cammino dei santuari madoniti
Gangi comune della Città Metropolitana di Palermo, 1011 m s.m., patrono San Cataldo 10 maggio, nel Parco delle Madonie,
chiesa madre di San Nicola, affiancata da un grandioso campanile trecentesco, con relativa cripta dei preti morti, oggi collegata con l'imponente Torre detta dei Ventimiglia
La Cripta delle Mummie di Gangi, conosciuta anche come il Museo della Morte o la Cripta dei Preti A Fossa di Parrini, è un luogo in cui sono conservati, in perfetto stato, un centinaio di corpi mummificati di ecclesiastici. La cripta è situata nei sotterranei della chiesa di San Nicolò a Gangi
le chiese dell'Abbadia (sec. XVIII), di San Paolo, di San Cataldo e tra gli edifici civili,
A Cravaccata, il Carnevale di Gangi. Il martedì grasso a Gangi, in provincia di Palermo, si festeggia il Carnevale, con la tradizionale manifestazione A Cravaccata, l’originalità di quella gangitana ha fatto si che venisse inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali. Consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo.
Vivere in Assisi, Quartiere Monte a settembre, Gangi, nell'incantevole borgo incastonato sulle alte Madonie. La manifestazione, con cadenza biennale è pienamente inserita nel panorama delle rievocazioni medievali più belle di Sicilia. https://www.facebook.com/rievocazionevivereinassisi/
Sagra della Spiga e Festa di Burgisi, agosto appuntamento con la storia del Borgo di Gangi, dalla più recente a quella che affonda le sue radici nel mito.
La manifestazione si tiene la 1° e la 2° domenica di agosto, "A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi" (il banditore), a cavallo di un asino, nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e il relativo programma;
"U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano;
"A Zuccatina da Zita": commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera di chiedere in sposa una ragazza;, https://www.facebook.com/prolocogangi/
Palazzo Mocciaro con i suoi saloni affrescati, in uno dei quali si trova un tondo con la rappresentazione pittorica della Gangi dell’epoca.
Palazzo Bongiorno nel 1756 è uno dei migliori esempi di architettura settecentesca nelle Madonie. Vanta la magnifica decorazione a trompe l’oeil delle sale del piano nobile.
Piazza del Popolo, dominata dalla trecentesca torre dei Ventimiglia con la sua elegante sequenza di bifore gotico-catalane. Era una torre di avvistamento, trasformata in torre campanaria durante la costruzione della chiesa Madre.
Fuori dall'abitato è l'ex monastero benedettino di Gangivecchio (sec XIV), trasformato in masseria.
Blufi il cammino dei santuari madoniti
Blufi comune della Città Metropolitana di Palermo, 725 m s.m., patrono Madonna dell'Olio 8 settembre. Si ritiene che il nome “Blufi” abbia un’origine araba: formato da "be" e "luf", richiamerebbe una
pianta presente nella zona. Le vicende storiche di Blufi sono legate a quelle della città di Petralia Soprana, di cui il paese è stata una frazione fino al 1972.
Il nome di Blufi è indissolubilmente legato a quello del famoso Santuario della Madonna dell’Olio, deriva dalla vicina sorgente di olio minerale, utilizzato come rimedio per alcune malattie cutanee, viene festeggiata il 15 agosto, con una grande festa, ed il martedì dopo la Pentecoste, si presenta con una facciata, in stile settecentesco, presenta presenta un pregevole portale in pietra. I
La festa di agosto è preceduta da una solenne Quindicina, durante la quale, ogni mattina all’alba, numerosi fedeli, alcuni dei quali a piedi scalzi, si riuniscono per ascoltare la Messa con omelia.
Il 14 agosto nel pomeriggio ha luogo il pellegrinaggio dalla Parrocchia Cristo Re di Blufi al Santuario della Madonna dell'Olio dove si svolge la Santa Messa.
La magia dei tulipani di Blufi, qui, a partire dal mese di marzo, si assiste alla fioritura spontanea di migliaia di tulipani rossi. Crescono spontaneamente in un campo coltivato a grano, tra mandorli e alberi di ulivo. Il colpo d’occhio è spettacolare. Si crea un paesaggio magico, per conoscere lo stato di avanzamento della fioritura, https://www.facebook.com/people/I-Tulipani-Di-Madonna-DellOlio/100080178565070/
Leggenda dei tulipani rossi di Blufi
Si narra che, una volta, una coppia di giovani sposi si recò al Santuario della Madonna dell’Olio per chiedere la grazia di un figlio. Sull’altare posero dei tulipani bianchi, come omaggio alla Vergine. Quei tulipani candidi, al cospetto della Madonna e con le loro preghiere, divennero rossi. La coppia ebbe due gemelli e, per ringraziare la Vergine, tornò a Blufi in un giorno di febbraio. Il Santuario era chiuso, ma il campo lì davanti era ricoperto da una distesa di fiori.
Petralia Sottana il cammino dei santuari madoniti
Petralìa Sottana comune della Città Metropolitana di Palermo, 1000 m s.m., patrono San Calogero 18 giugno.
Centro situato nell'alto bacino del fiume Imera Meridionale, nel Parco Regionale delle Madonie,
chiesa madre dell'Assunta, di cui restano un bel portale tardogotico e il campanile sostenuto da un arco ogivale, chiesa della Trinità (o della Badia), con portale tardogotico del sec. XV, è una pala marmorea di G. D. Gagini (1542).
La ex chiesa di San Francesco è un edifico barocco a navata unica; vi ha sede il Museo Civico.
Fuori dall'abitato è il santuario della Madonna dell'Alto.
Festival delle Tradizioni Popolari a PetraliaSottana (PA). Concertone Controdanza. Gli incantevoli scorci del centro storico di Petralia Sottana diventano suggestivo scenario di arte e musica, danza e teatro con il “Festival delle Tradizioni Popolari”. https://www.facebook.com/festivalTradizioniPopolari/
L'ultima settimana di agosto si esegue l'antico ballo contadino “della Cordella”, Corteo nuziale e Ballo Pantomima della Cordella a Petralia Sottana (PA), rievocazione di antichissime tradizioni contadine, di origine pre-cristiana. La Manifestazione è inserita nel calendario dei grandi eventi della Regione Sicilia, sotto la voce "Tradizioni nobiliari e contadine", come la "Sagra della Spiga di Gangi" e la "Giostra dei Ventimiglia di Geraci Siculo". La manifestazione, rievocata fin dagli anni '30, si tiene la prima domenica successiva al 15 agosto. https://www.facebook.com/balloPantomimaCordella/
Festa dei Sapori Madoniti a Petralia Sottana dal 27 al 29 ottobre 2023. La Festa dei sapori madoniti d’autunno è ormai un appuntamento fisso dell’autunno di Petralia Sottana e delle Madonie tutte.
Negli anni, da avvenimento locale, è diventato gradualmente un evento di interesse regionale, vetrina di aziende e produttori locali e occasione per dare visibilità alla gastronomia tipica di Petralia Sottana https://www.facebook.com/festadeisaporimadonitipetralia/
Gibilmanna Cefalù, il cammino dei santuari madoniti
Cefalù comune della Città Metropolitana di Palermo, 16 m s.m., patrono Trasfigurazione del Signore 6 agosto, è inclusa nel Parco delle Madonie, è inclusa nel club de I borghi più belli d'Italia
La costruzione del duomo, eretta (1131-66) per volere di Ruggero II, uno dei capolavori dell'architettura normanna in Sicilia. Due torrioni quadrangolari affiancano la facciata (compiuta nel 1204), preceduta da un portico a tre arcate del 1471. Il maestoso interno a pianta basilicale è ricco di opere d'arte: un fonte battesimale scolpito del sec. XII; un ciclo di mosaici, nel presbiterio e nell'abside, tra i maggiori della pittura bizantina (tra quelli dell'abside, eseguiti nel 1148, lo splendido Cristo Pantocratore con la Vergine, gli Arcangeli e gli Apostoli); un crocifisso tre-quattrocentesco; una Madonna col Bambino (1533) di Antonello Gagini. All'esterno, sul fianco sinistro, sono i resti del chiostro (sec. XII), con colonnine accoppiate e capitelli abbinati scolpiti con figure classicheggianti di ispirazione provenzale.
Il Palazzo Vescovile è del 1793. In città ha sede il Museo Mandralisca, che conserva tra l'altro il celebre Ritratto d’ignoto di Antonello da Messina e due vedute
Sulla rocca che domina l'abitato restano le rovine del tempio di Diana (costruzione megalitica del sec. IX a. C.), quelle del castello e delle mura medievali.
Monte di Pietà fondato sulla via Mandralisca nel 1703 dal vescovo Matteo Muscella. Presenta un prospetto in pietra grigia, con portale barocco in pietra lumachella. Al secondo piano sono ancora conservati gli arredi settecenteschi e una cassaforte che serviva alla custodia degli oggetti più preziosi depositati.
Lavatoio medievale
La chiesa di San Michele e quella del Rosario, medievali, la chiesa madre dedicata a San Nicolò, quattrocentesca, e i resti del castello medievale.
Nei dintorni è il secentesco santuario di Gibilmanna, meta di pellegrinaggio, dedicato alla Santissima Vergine.
L'ottava del Corpus Domini
L'Ottava del Corpus Domini corrisponde agli otto giorni del mese di giugno, da un giovedì al successivo giovedì, nei quali si celebrava la festa del Corpus Domini, con le processioni degli aderenti alle varie corporazioni che portavano i grandi stendardi custoditi all'interno della Cattedrale.
Le corporazioni riconosciute dalla città, che si alternavano nei giorni di festa erano:
i mastri nichi: i giovani "mastri" delle varie categorie artigiane;
i ucciera: ossia i macellai;
i piscatura: i pescatori, un tempo considerato la forza economica della città;
i viddani: i contadini, ai quali era affidata l'organizzazione dei carri allegorici ispirati alla vita dei campi e ai prodotti della terra, le primizie;
i marinara di viliera: i marinai di velieri, che nonostante provenissero per la maggior parte dal ceto dei pescatori si distinguevano per la loro esperienza di navigazione;
i parrini: i sacerdoti, che avevano un particolare riguardo sociale, oltre – s'intende – un certo rilievo economico;
i galantuomini: un ceto aristocratico che in Sicilia, come pure a Cefalù, assolveva un ruolo di primo piano;
i mastri ranni: letteralmente i maestri grandi, ossia la maestranza per eccellenza, che si esprimeva perlopiù nel settore edile ed artigianale, specificatamente, nel settore dell'ebanisteria.
In occasione dell'ottava, ed esattamente la domenica si faceva la frottola.
Sul Cozzo Timpa Rossa, a 1005 m s.l.m. si trova l'Osservatorio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV
Il parco delle Madonie
Il Parco delle Madonie è un Parco naturale regionale, comprende quindici comuni della provincia di Palermo, comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia, Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni
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