Numerosissimi sono i sentieri che permettono l'accesso alla riserva, consentendo così la visita di qualsiasi punto della vallata, da "Manghisi" fino alla foce del fiume.
L'altopiano assume aspetti spettacolari per la presenza di profonde fratture, chiamate "cave", che ne solcano i bordi. Si tratta di canyon prodotti dall'erosione dei corsi d'acqua che concora scorrono sul loro fondo, dall'aspetto a volte superbo come accade nel caso della Cava Grande del Cassibile, una delle più maestose e suggestive, oggi tutelata come riserva naturale. Lunga 10 chilometri e profonda circa 250 metri, fu in epoca paleolitica sede di insediamenti abitati. Nelle pareti sono state scavate ottomila tombe rupestri del tipo a grotticella, risalenti al X e IX secolo a.C..