Pignolata di Messina dolce tipico siciliano tradizionale - Bere e mangiare in Sicilia

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autentici della Sicilia, sei nel posto giusto. Qui troverai una selezione di ristoranti che offrono piatti tradizionali e prelibatezze locali.
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Pignolata messinese, dolce siciliano

Il territorio interessato alla produzione è Messina e zone limitrofe.

Se sei in cerca di un dolce tradizionale siciliano da assaggiare, la pignolata di Messina è la scelta perfetta.
Questo dolce tipico, solitamente associato al periodo di carnevale, è disponibile tutto l'anno. Le pigne ricoperte di glassa bianca e scura ti conquisteranno con il loro gusto unico e irresistibile. Scopri di più sulla pignolata di Messina e delizia il tuo palato con un'esplosione di sapori autentici della Sicilia.

Un tempo la pignolata glassata rientrava fra i tanti dolci che si preparavano esclusivamente a Carnevale, ma oggi chiude sempre più spesso ogni banchetto festivo dei messinesi ed è venduto dalle pasticcerie locali durante tutto l’anno.
Il termine “pignolata” deriva dalla particolare forma dei pezzetti di pasta, che, a fine preparazione, somigliano a mucchietti di piccole “pigne”, successivamente venne ricoperta di glassa “bianca” e “nera”.
Come abbiamo detto la preparazione  somigliava alle pigne, di eredità degli arabi, in un primo momento, era a pasta fritta e ricoperto di miele. Tante le leggende che hanno accompagnato la pignolata di cui una racconta come sia nata nella cucina di un convento di suore messinesi che preparavano mucchietti di pinoli fritti, mischiati con il miele, da regalare, durante le celebrazioni, ai partecipanti.
I nobili apprezzarono subito questa golosità, considerandola un dolce troppo plebeo, chiesero ai pasticceri messinesi di modificare la ricetta originale e si arrivò a sostituire il miele.

Potrebbe essere che in mancanza di pignòli, alle religiose venne l’idea di sostituirli con la pasta all’uovo e fu un tale successo che quest’ultima versione fu quella che si è tramandata nel tempo. Adesso, però, andiamo alla scoperta di come nasce la “pignolata glassata messinese”, che si presenta divisa in due parti, una bianca al limone e una nera al cioccolato. Nel 1500 i nobili iberici apprezzarono subito questa golosa specialità con la glassa al limone e al cacao, ingrediente che avevano cominciato a importare dall’America.

Descrizione sintetica del prodotto:
Ingredienti:
a) per la pasta: farina, tuorli d'uovo e alcool puro, strutto per friggere;
b)  per la glassa alla cioccolata: zucchero, cacao e gianduia;
c)   per la glassa bianca: zucchero, chiare d'uovo, limoni.
Preparazione: sbattere energicamente dentro un  grosso recipiente l'alcool con i tuorli d'uovo, e aggiungere la farina. Lavorare l'impasto finchè si staccherà dalle pareti del recipiente. Con un cucchiaio versare il composto nella padella con lo strutto caldo. Man mano che la “pignolata” sale a galla, scolarla e depositarla su carta paglia. Preparare a parte le due glasse, quella bianca e quella scura. Mescolare metà del composto con quella bianca e la rimanente metà con quella scura. Sistemare le due metà in un unico vassoio e lasciare essiccare all'aria per qualche ora.

Differisce dalla pignoccata per due sostanziali motivi. Primo perchè i dadetti non vengono fritti, ma messi in teglia unta, passati al forno e ritirati appena prendono una leggera doratura. Secondo perchè verranno immersi, ad uno ad uno, in una glassa di zucchero e limone ( e non caramello) e quindi sistemati a pigna.
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