Agira, le manifestazioni, feste, sagre ed eventi
Agira, manifestazioni, feste, sagre ed eventi, la festa del Santo Patrono. Per chi ama scoprire il territorio, le manifestazioni tradizionali, sono legate ai prodotti della terra, alla cultura ed alla musica popolare, alla fede ai lavori artigianali, un appuntamento agrituristico stimolante, soprattutto se si tratta di manifestazioni legate alle stagioni dell’agricoltura, ai prodotti tipici, alle radici più caratteristiche della cultura contadina, rievocazioni storiche che si tengono annualmente, dedicate alla valorizzazione e conservazione, delle tradizioni.
Agira comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 650 m s.m.,
patrono San Filippo 11 maggio,
chiesa di San Filippo, di origine normanna (sec. XII), ma quasi completamente rifatta nel sec. XVIII, custodisce un pregevole trittico quattrocentesco e un Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia,
chiesa romanica di Santa Maria Maggiore, un'interessante croce quattrocentesca dipinta sui due lati e una Madonna secentesca in marmi policromi,
chiesa di Sant'Antonio Abate custodisce una Croce dipinta,
chiesa di San Salvatore, dalla facciata tardorinascimentale, all'interno tracce dell'originario impianto normanno e conserva un portale aragonese con decorazione a motivi floreali proveniente dall'oratorio di Santa Croce (ex sinagoga) oltre a una Madonna del Rosario,
Spazio pubblicità
Agira Festa di San Filippo il 12 di maggio
Nel I secolo, secondo la tradizione più accreditata, giunse ad Agira il taumaturgo siriaco Filippo, rappresentante della chiesa di Gesù Cristo, inviato dal Pontefice, con il compito di evangelizzare la popolazione. Qui scaccia i demoni e compie una serie di miracoli. Le scritture più antiche riportano, con ampiezza di particolari, alcuni dei miracoli compiuti dal Taumaturgo in Agira quando era in vita: Il 12 maggio del 103, dopo aver celebrato la Messa e dati gli ultimi avvertimenti, si coricò nel sepolcro che gli era stato preparato da Belisario e, pronunciando per ultime le parole «Haec est requies mea, in saecula saeculorum», spirò, tra la commozione degli astanti,tenendo nella mano sinistra il prezioso «libro divino», che venne sepolto con lui, e restandogli il braccio destro alzato in segno di benedizione. Filippo, che ancora in vita aveva ottenuto da Dio di potere preservare Agira «da guerra, fuoco, peste, fame e terremoto», si trovava già nel suo letto di morte quando arrivò da Palermo un religioso, certo Eusebio, per essere guarito dai suoi mali: egli pregò con fede presso la salma e, dopo avere visto, assieme ai presenti, che il Santo fece il segno della Croce con la mano sinistra dove teneva il suo libro, guari. Molti sono i miracoli fatti dal Santo dopo la sua morte.
Tutti gli anni il 12 di maggio il Santo protettore di Agira viene venerato con una festa paesana, la statua del Santo viene trasportata per tutte le vie del paese insieme all'Arca che contiene le sue reliquie. La tradizione si ripete anche nel mese di agosto in modo da dare la stessa possibilità a tutti gli emigrati che annualmente in quel periodo ritornano nel paese d'origine.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un messaggio
Non sono presenti ancora recensioni.