Casteltermini feste, sagre ed eventi
Casteltermini feste, sagre ed eventi, per chi ama scoprire il territorio, le manifestazioni tradizionali, sono legate ai prodotti della terra, alla cultura ed alla musica popolare, alla fede ai lavori artigianali, un appuntamento folcloristico stimolante, soprattutto se si tratta di manifestazioni legate alle stagioni dell’agricoltura, ai prodotti tipici, alle radici più caratteristiche della cultura contadina, rievocazioni storiche che si tengono annualmente, dedicate alla valorizzazione e conservazione, delle tradizioni.
Si ha la possibilità di conoscere le prelibatezze del luogo, i prodotti tipici offerti con le degustazioni, conoscere la cucina locale, l'artigianato locale, si può godere delle bellezze naturali, visitare una mostra.
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Sagra del Tataratà a Casteltermini 25 - 27 maggio
la Festa di S.Croce o Sagra del Tataratà quarta domenica di maggio, riflesso della dominazione araba/musulmana in Sicilia, danza spettacolare travolgente che viene eseguita da duellanti armati di vere spade. Folclore unico nel suo genere, certamente uno dei più antichi nel mondo. Edizione 2012 dal 25 al 27 maggio.
La leggenda vuole che prima della fondazione di Casteltermini delle vacche si allontanavano e si inginocchiavano sempre nello stesso punto. Il custode di esse, sorpreso dal fenomeno, cominciò a scavare e con grande meraviglia venne alla luce una Croce lignea, risalente al 70 d.C. Fù subito costruito un Eremo per custodirla. Nel 1629, con la fondazione del paese, le varie corporazioni paesane (i cosiddetti Ceti) organizzarono la nuova festa. Sontuose cavalcate, bande musicali, corte storici, processioni, festeggiamenti e tanto altro rendono ricca e vivace la Sagra. Spettacolare il gruppo folkloristico del Tataratà, danza spettacolare travolgente che viene eseguita da duellanti armati di vere spade. Folclore unico nel suo genere, certamente uno dei più antichi nel mondo.
I festeggiamenti hanno inizio il venerdì sera quando i rappresentanti della Real Maestranza guidano l'antico carroccio decorato con fiori fino all'Eremo di Santa Croce per prendere in consegna la copia della grande croce. I rappresentanti dei ceti sfilano indossando splendidi costumi secenteschi su cavalli bardati con gualdrappe multicolori di velluto, a cavallo anche numerose amazzoni e ancora uno stallone al centro dei corteo che si ferma in piazza Duomo. E qui avviene la famosa danza-battaglia dei Tatarat
www.afctatarata.com
La settimana Santa a Casteltermini
La processione parte nei pressi della Chiesa di San Diego, i vari gruppi parrocchiali, le congregazioni religiose e gli ordini conventuali sfilano in adorazione innanzi all’imponente simulacro di Cristo con la croce in spalla. Dietro procede la gente e la banda che intona marce d’ispirazione funebre.
Protagonisti di un tempo erano li lamentatura, un gruppo di persone che levavano lugubri lamenti di commiato per la morte di Cristo, misti a versi.
Li lamentatura danno il meglio di sé giunti a Piazza IV Novembre, punto dove s’incontrano i simulacri di Cristo, della Madonna, di San Giovanni Apostolo e di Maria Maddalena. Al calar delle tenebre è il momento della scinnenza vera e propria, letteralmente la “discesa”, cioè la “deposizione” di Cristo dalla croce. La processione, accompagnata dalle marce funebri della banda musicale e dal clamore della folla, giunge finalmente al Calvario. Due sacerdoti salgono le scale che portano al Cristo crocifisso intonando dei salmi e accingendosi a liberare il simulacro dai chiodi che lo tengono e a deporlo.
La processione riprende al seguito dell’urna di Cristo e le altre tre statue dell’Addolorata, della Maddalena e di San Giovanni. In sottofondo le musiche solenni e lugubri della banda e le litanie funebri dei lamentatura che perdurano fino alla mezzanotte, l’ora che conclude le cerimonie del Venerdì Santo con la spartenza, cioè la separazione. La processione torna al punto in cui aveva avuto inizio, innanzi alla Chiesa di San Diego.
Qui l’urna di Cristo, e i simulacri della Madonna, di San Giovanni Apostolo e della Maddalena sono trasportati verso l’ingresso della chiesa di San Diego, dove avanzano e tornano indietro più volte, a significare la volontà dei vari protagonisti del dramma della passione di non separarsi.
Alla fine l’urna del Cristo rientra nella chiesa insieme al simulacro di Maria Addolorata, ancora una volta i due non riescono a separarsi, e vengono così sballottati avanti e indietro.
A conclusione della lunga giornata della scinnenza le varie statue riccamente addobbate e vestite tornano nelle loro chiese dove resteranno per un altro anno, fino alla prossima processione.
Il simulacro della Madonna rientra così nella chiesa di San Biagio, quello di San Giovanni alla chiesa dello Spirito Santo e Maria Maddalena alla chiesa del Redentore.
Collegato alle cerimonie del Venerdì Santo è la rappresentazione del mortorio, un tempo per il mortorio si rappresentava un lunghissimo dramma in versi in tre atti.
Sabato Santo è il giorno della Resurrezione, si celebra nelle ore notturne
Il giorno di Pasqua si festeggia con un pranzo solenne, in cui protagonista è l’agnello o il capretto a forno e alcune verdure di stagione, come i carciofi.
Sagra della Cuccia a Casteltermini dicembre
A Casteltermini Sagra della Cuccìa e Mercatino di Santa Lucia. Torna dicembre, torna Natale e, per noi siciliani, torna Santa Lucia con le tradizioni ad essa legate. Il piatto gastronomico legato tradizionalmente alla Santa è la “cuccia”. Si tratta di cucina poverissima, visto che gli unici ingredienti sono il frumento e i ceci.
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