Melilli manifestazioni, feste, sagre ed eventi
Melilli manifestazioni, feste, sagre ed eventi, la festa del Santo Patrono. Per chi ama scoprire il territorio, le manifestazioni tradizionali, sono legate ai prodotti della terra, alla cultura ed alla musica popolare, alla fede ai lavori artigianali, un appuntamento agrituristico stimolante, soprattutto se si tratta di manifestazioni legate alle stagioni dell’agricoltura, ai prodotti tipici, alle radici più caratteristiche della cultura contadina, rievocazioni storiche che si tengono annualmente, dedicate alla valorizzazione e conservazione, delle tradizioni.
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Festa di San Sebastiano a Melilli 04 maggio / 11 maggio
Pellegrinaggio a piedi dei devoti provenienti dai paesi vicini. La storia ci tramanda che alla fine dell'Aprile del 1414 una nave, proveniente dall'Adriatico, naufragò sull'isola Magnisi. Non ci furono vittime e i naufraghi attribuirono questo eccezionale accadimento alla statua di San Sebastiano, contenuta in una cassa trasportata nella nave, che si preoccuparono subito di raccogliere, non riuscendo però a sollevarla. La notizia dell'evento giunse presto al vescovo di Siracusa che, con il popolo in processione, si recò subito sul posto al fine di portare la statua presso la sede arcivescovile.
La festa incomincia la sera della vigilia con la processione della reliquia e alle quattro del mattino del 4 maggio la Basilica viene aperta in attesa dei pellegrini provenienti da tutti i paesi limitrofi.
In chiesa il Santo è già posizionato sulla vara argentea sistemata su un carro con motore, messa di lato alla navata centrale nei pressi del portale centrale della Basilica in modo tale da far passare i devoti detti fino all'altare maggiore dove è collocata la Reliquia e far consegnare il mazzetto di fiori di carta che hanno i devoti.
Verso le sei del mattino iniziano a porgere l'omaggio al Santo i nudi di Melilli e poi arrivano pian piano i nudi degli altri paesi.Quando arrivano i nudi la gente che è presente in piazza crea un corridoio per farli passare perchè, tra il suono delle campane a festa che vengono suonate ogni qual volta arrivano i nudi, arrivano di corsa gridando frasi di ringraziamento ed esultanza; arrivano correndo ed in fila indiana entrano in Basilica: all'entrata trovano il simulacro sulla vara, lo salutano e poi pian piano si dirigono sull'altare per offrire in dono il loro mazzetto di fiori di carta colorata che hanno tenuto tutto il tempo in mano, per poggiarlo ai piedi della reliquia. I nudi si chiamano così perchè anticamente venivano in mutande ma oggi sono tutti vestiti di bianco con bandana bianca e fascia rossa al petto, alcuni hanno le scarpe bianche ma la maggior parte sono scalzi e tengono in mano un mazzetto di fiori di carta colorata fatti a mano. Dopo che tutti i nudi dei paesi sono arrivati in Basilica il Santo esce alle ore 10,00, ma non si rispetta quasi mai questo orario perchè il Santo se tutti i nudi non sono arrivati non può uscire, infatti il Santo viene accolto sul sacrato del Santuario dallo sparo di un grandioso e nutrito spettacolo pirotecnico dalla collina che sovrasta la piazza, il suono delle campane ed il lancio di carte multicolori, in una piazza gremita di fedeli.
Dopo l'uscita, tra due ali di folla, il Santo incomincia il suo giro per le vie del paese per concludersi in chiesa madre, e per poi riuscire la sera per ritornare in Basilica per il solenne ottavario
www.sansebastianomelilli.it
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