I parchi letterari gli scrittori siciliani
Benvenuti su Parchi letterari in Sicilia, la guida online per esplorare la strada e i parchi letterari degli scrittori in Sicilia.
Questo entusiasmante itinerario ha inizio a Caltanissetta, lungo il suggestivo parco delle Madonie, per poi giungere ad Aliminusa, attraversando i territori di Caltanissetta e Palermo.
Scoprirete luoghi incantevoli e ispiratori, che hanno influenzato e ispirato le opere di numerosi scrittori siciliani. Venite con noi in questo viaggio letterario alla scoperta della bellezza della Sicilia e delle sue storie.
I Parchi Letterari siciliani, rappresentano un sistema per conservare e rivalutare il vasto patrimonio letterario della Sicilia, terra di narratori e poeti.
Località corrispondenti ad un autore e alle sue opere da intendersi come percorso d'esperienza umana e letteraria; spazio mentale prima ancora che fisico.
I Parchi Letterari permettono la scoperta dei luoghi fonte d'ispirazione per gli autori che hanno raccontato la Sicilia.
L'idea è quella di creare un'offerta turistica e culturale per salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale urbano, rurale, produttivo, per la conservazione e valorizzazione delle identità culturali e produttive locali.
I comuni sono: Caltanissetta, Polizzi Generosa, Aliminusa
In Sicilia non mancano gli spunti, un modo alternativo per scoprire la Sicilia, qui c'è un itinerario letterario, che ripercorre i luoghi vissuti e descritti da importanti scrittori siciliani.
La Strada dei parchi letterai, è dedicato a Giuseppe Antonio Borgese, Giuseppe Giovanni Battaglia, Pier Maria Rosso di San Secondo.
Mettiamoci in cammino, intraprenderemo un viaggio culturale sulle tracce dei grandi romanzieri.
Caltanissetta lontana dal mare, posta quasi al centro della Sicilia, poco valorizzata ma in realtà custodisce una lunga storia, da vedere la Chiesa di Sant'Agata al Colleggio e la Cattedrale Santa Maria La Nova, il Museo Tripisciano, il Castello di Pietrarossa, l'Abbazia Santo Spirito, il Monumento del Redentore.
A Polizzi Generosa, possiamo visitare la Chiesa Madre costruita all’arrivo dei normanni e fatta ampliare dalla contessa Adelasia, nipote di re Ruggero, al suo interno si conservano opere di pregio, il trittico fiammingo raffigurante la Vergine con il Bambino tra angeli cantori, musicanti, Santa Caterina d'Alessandria e Santa Barbara, l’arca marmorea di San Gandolfo, tra i capolavori di Domenico Gagini, del 1482; l'arca d'argento di San Gandolfo, che accoglie le spoglie del Santo, di fronte alla Chiesa Madre si trova la Chiesa di San Gandolfo La Povera, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nota come Badia Nuova, costruita, con l’annesso monastero non più esistente ed appartenente all'ordine benedettino, nel 1499. All'interno si può ammirare una monumentale custodia barocca in legno dorato realizzata nel 1697 dallo scultore polizzano Pietro Bencivinni.
Attiguo alla chiesa è l'ex convento dei Gesuiti, oggi adibito a sede del Comune, il Civico Museo Archeologico.
Aliminusa, il Baglio Baronale, è la più antica costruzione del paese. Si tratta di una costruzione seicentesca attorno alla quale si è sviluppato tutto l’impianto urbanistico di Aliminusa. L’edificio si componeva di due ali:l’una che serviva da abitazione e l’altra da magazzino. Entrambe sovrastate da una torre centrale che aveva funzione difensiva. Annessa al Baglio, con una struttura più piccola e semplice dell’attuale, era la Chiesa dedicata a Sant’Anna.